Spiaggia libera
di
Annas
genere
esibizionismo
Sono sempre stata una ragazza abbastanza trasgressiva, anche solo nel mio piccolo. Al di fuori, ero la ragazza che ancora si imbarazzava se veniva toccato l’argomento sesso con gli amici, pacata e mai fuori posto. Quello che i miei amici in realtà non sanno è che però ogni volta che arrivo a casa mi devo sempre dare piacere, mattino sera o pomeriggio, che sia con le dita o dildi.
È successo un paio di giorni fa. Ero in spiaggia da sola, abito vicino al mare quindi quando posso vado a rilassarmi dopo una giornata di lavoro. Anche se sono pacata non sono di certo una pudica, ho un bel fisico con tutte le forme al punto giusto e mi piace metterle in mostra, più per me stessa che per altri. Sta di fatto che non so perché, forse perché quella giornata era stata più pesante di altre con il caldo e l’afa, avevo deciso di indossare un bikini arancione comprato recentemente, mai messo. Sono scura di pelle, quindi l’arancione risalta sulla mia pelle. Era sgambato e dietro solo una piccola striscia di tessuto mi copriva l’ano. Come già detto in precedenza, sono formosa al punto giusto, sopratutto le tette. Le mie amiche spesso me le invidiavano, dicendo che avere una quarta di seno così graziosa era una cosa che avrebbero solo potuto sognare. Quindi il pezzo di sopra del bikini mi risaltava il seno.
Erano circa le 20, il sole stava tramontando ma il caldo era ancora bello presente. Era tutto il giorno che desideravo masturbarmi, quindi mi guardai in giro e con la spiaggia praticamente libera, mi misi all’opera. Slacciai il sopra del bikini in modo da stimolarmi i capezzoli, e infilai la mano destra dentro al perizoma. La mia mano passo per la vulva liscia e depiliate e si infiltró tra le grandi labbra. La posizione non era delle più comode, quindi decisi di rimanere completamente nuda. Aprii le gambe e finalmente trovai il mio bottone del piacere. Cominciai a stimolarlo e a masturbarmi sempre più velocemente, mi scordai completamente che, nonostante fosse vuota, ero in una spiaggia pubblica e quindi mi misi a gemere sempre più forte.
L’idea di poter essere beccata mi eccitava da impazzire.
Ero così assorta nel mio piacere che avevo gli occhi chiusi e quasi non mi accorsi di sentire un dito dentro di me. Ero sicura non fosse il mio, perché preferivo la stimolazione del clitoride che il ditalino in se. Sbarrai gli occhi e all’altezza del mio monte di venere non mi sorpresi di trovare Riccardo, il mio migliore amico. Mi ero scordata di avergli detto di raggiungermi in spiaggia.
Vi spiego, io e Riccardo ci conosciamo da 7 anni e siamo sempre stati ottimi amici. Ultimamente però, stanchi di metterci troppo d’impegno per trovare delle scappatelle serali, abbiamo deciso di diventare scopamici, in modo da toglierci la voglia qualsiasi volta volessimo. Non che fosse raro, scopavamo quasi sempre e dovunque. Era difficile resistergli. Alto quasi due metri, era un pallavolista, addominali da invidiare, capelli ricci e occhi verdi e una verga di tutto rispetto. Educato e intelligente, ma a letto era una bestia da monta.
“Quanto cazzo sei bagnata”. Intanto continuava a sditalinarmi e sentivo il suo respiro sulla mia figa. Avvicinò la faccia tanto da riuscire a dare una lunga leccata alla figa intera, e mi sentii vibrare tutto il
Corpo.
“Ricky continua così”. Aveva iniziato a leccarmi come un ossesso, alternando lingua e due dita. I suoi erano colpi precisi, la dita toccavano il punto g ed ero a 10 secondi dal venire.
“Squirtami in faccia e ti do il cazzo Anna, non farmi aspettare. Avevo recentemente scoperto che con la giusta stimolazione riuscivo a squirtare, ma questo solo grazie a Riccardo, che grazie alla sua maestria e bocca volgare riusciva a farmi vedere la luna.
“Sto venendo Ricky, oddio siiii”. Un potente getto di squirt gli arrivò direttamente in faccia, e gran amante della figa quale è non se ne perse nemmeno una goccia. Non mi diede neanche il tempo di riprendermi dallo shock che si alzò sui gomiti e mi infilò la lingua in bocca, in modo che assaggiassi i miei stessi succhi.
Intanto si era spogliato e aveva iniziato a schiaffeggiarmi il cazzo sulla figa, una cosa che amavo e lui lo sapeva bene.
“Sei pronta per il mio cazzo Anna? La tua figa stretta è pronta eh? Senti come sei bagnata”, e intanto mi strusciava il cazzo sulla figa.
Non mi diede neanche il tempo di rispondere che con una spinta unica mi fu dentro. Iniziò a scoparmi come un cavallo, fermandosi solo per leccarmi la figa e non farmi arrivare subito all’orgasmo. Essendo che eravamo in luogo pubblico, non avevamo il tempo di continuare con i nostri giochini, quindi dovevamo fare in fretta e venire insieme.
“Ricky sto per venire, oddio siii scopami proprio in quel punto siii” e crollai in uno squirt ancora più potente dell’altro che mi lascio in un brodo di giuggiole. Anche lui era venuto, lo sentivo dalla sborra che mi usciva dalla figa. Anche se dovevamo fare presto, Ricky, gran uomo che era, sapeva che non poteva farmi girare in quello stato con la figa gocciolante, quindi si rimise disteso tra le mie gambe e mi lecco avidamente, ripulendomi dal suo stesso seme. Ogni volta era sempre più sexy.
Finimmo con un limone potente, scambiandoci i nostri fluidi.
“Stasera io e gli altri veniamo da te, è da un po’ che non ci vediamo tutto insieme. È un problema per te Anna?”
“A patto che rimani a dormire da me dopo e scopiamo per bene, per me è ok”
“Ti scoperó così forte che non ti ricorderai il tuo nome”
A quelle parole mi eccitai di nuovo, ma non era quello tempo e luogo per ricominciare. In fondo, avevo tutta una notte per aspettare
La sua promessa.
Xoxo
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Commenti dei lettori al racconto erotico