La devo licenziare

Primo racconto di fantasia spero vi piaccia.Siamo un'azienda con una decina di dipendenti, purtroppo si dicono fare delle scelte, tra le dipendenti c'è Laura una morettina niente male culetto sodo, terza abbondante 25 anni sposata da poco.non avendo molte scelte sono costretto a convocarla,le comunico che a fine giornata è pregata di venire in ufficio per comunicarle alcune decisioni aziendali.bussano alla porta:"avanti,entri pure",entra "buonasera signore,vuole a parlarmi","si accomodati" le comunico che purtroppo a devo licenziare,lei scoppia a piangere "la prego non lo faccia, abbiamo difficoltà economiche e con un solo stipendio non ce la facciamo,la prego sono disposta a tutto ma non mi licenzi"la guardo, bellissima e vulnerabile,mi avvicino l'abbraccio per consolarla,il suo profumo mi stava facendo eccitare le passo la mano dietro la testa e la bacio,lei chiude gli occhi e dischiude la labbra lasciandomi intrufolare la lingua dentro,"vedrai che una soluzione la troviamo"le sbottono il camice,le bacio il collo e piano piano scendo verso il seno assaporando il capezzolo turgido con la mano scendo tra le cosce,mi ferma, la guardo"tranquilla ",la bacio,le prendo la mano e gliela appagio nel pacco già duro,a quel punto la adaggio sul divano e baciandola scendo fino a scoprirle la sua figa bagnata l'assaporo slinguettando il clitoride eccitato,mugugnava e godeva afferrandomi la testa,a quel punto mi alzo tolgo il cazzo fuori lei ormai eccitantissima prima lo accarezza poi partendo dalle palle inizia a leccarlo fino al glande iniziando uno stupendo pompino,la blocco prima di venire, girandola e prima leccandole la figa e il buchetto del suo splendido culo,la penetro,e la scopo con colpetti prima lenti poi sempre più veloci non cela facevo più,la sento godere, tolgo fuori il cazzo per assaporare i suoi umori sublimi,le metto il cazzo in bocca e mi spompina come un assatanata, la sborro in bocca,lei continua svuotandomi completamente le palle,ci rilassiamo un po' le comunico che non solo non è licenziata ma la porterò con me in ufficio.