Il ritrovato piacere
di
Reguard
genere
scambio di coppia
Qualche estate fa io e la mia compagna decidemmo di passare del tempo assieme, solo noi due, senza figli e senza alcun tipo di progetto a breve termine. Il nostro interesse era principalmente quello di ritrovare la scintilla della passione, se mai ne fosse rimasta qualche traccia, sfumata lentamente giorno dopo giorno a causa dei mille impegni giornalieri che in quegli anni ci avevano allontanato. Stavamo assieme da diversi anni e il tempo per noi venne sostituito velocemente dagli sforzi che accomunano tutti i genitori. Speranzosi di godere il nostro momento, salutammo i nostri pargoli che, da parte loro erano altrettanto entusiasti di passare una settimana con i nonni, all'insegna di scampagnate all'aria aperta e gustosi pranzetti. Io e Alessia ci guardammo velocemente negli occhi, prima di ingranare la marcia e raggiungere la nostra romantica meta. Durante il percorso in autostrada parlammo un po di noi e dei bei tempi andati, quando il nostro rapporto era solo agli esordi. E non fu difficile andare a rispolverare le numerose porcate condivise nei letti, sul divano, in cucina, in auto, e persino sulla panchina di un parco in piena notte d'autunno. Inevitabile quindi che questi ricordi non potessero eccitarci, e dopo tanto tempo potevo tranquillamente allungare la mano tra le cosce di Alessia, che in segno di approvazione fece un bel "ummm", e mettendosi più comoda aveva agevolato la possibilità di essere toccata nelle parti intime. E mentre riaffioravano i bellissimo ricordi indecenti, il membro aveva iniziato a scalpitare sotto i pantaloni, mentre le mie dita avevano già annullato il sottile velo dei suoi slip, memori di un viaggetto di quei tempi che si concluse con un lavoretto di bocca mentre guidavo e impazzivo di piacere. Ora no, dissi ad Alessia....fammi arrivare sano alla destinazione, mancano un paio d'ore. Dai Giorgio...solo un pochino, tu continua a guidare me la vedo io. Non era certo la giornata adatta per mettersi a discutere, e dal mio sguardo intuì che poteva passare all'azione. La mia unica raccomandazione fu di non farmi venire. Alessia col membro già tutto in bocca annuì, "tu pensa a guidare", facendomi rivivere attimi di intenso piacere per metà del corpo, perché l'altra metà era concentrata alla guida. Alessia fu di parola, si era risparmiata di farmi godere, anche se a malincuore tolse la bocca da sotto. Giunti alla fatidica destinazione, caricammo i pochi bagagli in spalla e facemmo il check-in. La prima giornata volò via letteralmente. Dopo una doccia veloce e una passeggiatina sul lungomare con annessa cenetta ci dirigemmo in camera dove facemmo l'amore in totale relax. Ancora accaldati e soddisfatti della serata ci ritrovammo a chiacchierare nudi sul letto, abbracciati l'uno all'altra, scambiandoci dolci effusioni e parlando nuovamente delle nostre fantasie. In cuor mio ero felice dall'aver ritrovato la nostra intimità, ma sentivo che continuava a mancare qualcosa. Quello che mi mancava era il puro e semplice sesso animale che ci aveva fatto desiderare migliaia di volte. Parlandone con Alessia ci scoprimmo d'accordo, ma lei non sembrava turbata, anzi, aveva un luccichio particolare negli occhi. Non avrei saputo spiegarlo, ma mi guardava come se nascondesse qualcosa, come se ci fosse dell'altro del quale non ero a conoscenza. Del resto, il nostro viaggetto lo aveva organizzato lei, quindi avrei potuto aspettarmi qualsiasi cosa ma fino ad allora non avrei saputo dire cosa esattamente. Allungando la mano per tastare delicatamente il mio membro spossato per il sesso, ma non ancora sazio, prese a massaggiarlo con mano sapiente, tanto che mi ritrovai nuovamente eccitato. Mentre mi segnava con maestria, mi disse che il nostro viaggio era appena cominciato e che ci sarebbero state novità interessanti se mi fossi abbandonato completamente a lei. Detto ciò avvicinò il viso al mio cazzo, guardandomi negli occhi maliziosa, e prendendola il parola, mi lasciai andare e le venni in faccia estasiato. Forse la famosa scintilla della lussuria era ancora in noi! La mattina dopo, mi svegliò di buon'ora il rumore della doccia. Mi alzai dal letto e raggiunsi Alessia in bagno speranzoso di farle compagnia sotto l'acqua calda. Peccato che quando varcai la soglia sporgendomi all'interno, la vidi già avvolta nell'asciugamano candido in procinto di asciugarsi. "Buongiorno " disse notando il mio sguardo deluso. Si avvicinò e mi baciò, appoggiando la mano sul mio sesso pronto all'azione. "Tienilo buono amore mio..., ci aspetta una lunga giornata". "Caro, tu datti una sistemata, io ti aspetto giù per la colazione. Ti devo presentare degli amici, quindi non fare tardi." Sotto la doccia, tra me e me continuavo a chiedermi chi mai avesse dovuto presentarmi, sapendo che il mio carattere mi portava ad essere leggermente orso e diffidente verso gli altri. La curiosità prevalse, quindi mi preparai e uscii dalla camera. Scesi le scale e attraversai l'atrio dirigendomi verso la sala da pranzo allestita per la colazione. Notai subito Alessia. Non era sola al tavolo. Con lei era seduta una coppia, sulla quarantina ad occhio e croce. La lei era mora, più alta di Alessia, ma leggermente più snella. Il compagno invece era castano, con un fisico atletico che lasciava supporre una predilezione per lo sport. Titubante mi avvicinai al loro tavolo e Alessia fece le presentazioni del caso. Chiara e Luca, questi erano i loro nomi, si alzarono cortesemente e ci stringemmo la mano. Mi furono presentati come amici di vecchia data, compagni di scuola a detta di entrambi, anche se la cosa non mi convinceva del tutto poiché non ne sentii mai parlare da parte di Alessia. Decisi comunque di stare al gioco e feci finta di crederci. Facemmo così colazione assieme, parlando del più e del meno approfondendo la nostra conoscenza. Durante il nostro parlare, si rivelarono due bellissime persone, molto simpatiche e alla mano. Non mancavano, tra un discorso ed un altro, spiritose battute esplicitamente a fondo sessuale. Rivelare la loro natura libertina soprattutto di fronte a me, un estraneo, donava alla compagnia quel non so chè di piccante e, tutti e quattro diventammo a breve molto amici. Nel contempo Alessia osservava le mie reazioni con sguardo complice, allungando la propria mano di tanto in tanto sotto al tavolo, tra le mie gambe e stuzzicandomi giocosa. Chiara e Luca, vedendo tutto, non sembravano imbarazzati, anzi, era come se la cosa fosse del tutto naturale. Il loro vivere la propria sessualità in modo così aperto, mi portavano ad essere completamente rilassato e senza filtri. Io non sapevo cosa pensare di Alessia. Fino ad allora non l'avevo mai vista così disinibita al di fuori della nostra vita "matrimoniale". Dopo colazione ci dirigemmo al molo. Venni a sapere che Alessia e Chiara avevano organizzato un giro in barca con aperitivo prima del pranzo. Luca aveva noleggiato un natante per farci ammirare le varie scogliere dei dintorni. La barca, molto spaziosa per quattro persone aveva incorporato un piccolo bancone da bar, coperto da una tettoia libera ai lati da dove si poteva ammirare il mare circostante stando comodamente seduti a sorseggiare drink. Raggiunto il largo, Luca gettò l'ancora e Chiara fece gli onori di casa preparando un aperitivo. Con i drink in mano ci sedemmo su due divanetti, uno di fianco all'altro, con un basso tavolino di vetro di fronte sul quale potevamo appoggiare i bicchieri. "Un brindisi" disse Chiara avvicinandosi a noi "a questa giornata e a voi, Alessia e Giorgio, per averci onorato della vostra compagnia!" I nostri bicchieri tintinnarono e ci guardammo negli occhi. Il suo sguardo ardente mi lasciò inquieto e spostai velocemente gli occhi colpevoli su Alessia, intenta a brindare con Luca che nel frattempo aveva appoggiato la mano sul suo sedere. Lei lo lasciava fare e la cosa mi fece imbestialire in un primo momento ma, a giudicare dalla sua espressione, cominciai a capire il senso di quella conoscenza e rimasi interdetto... Con lo sguardo fisso su di me, Alessia prese la mano di Luca, se la portò su una coscia e divaricò leggermente le gambe. Lui non si fece pregare e cominciò ad accarezzarla con decisione spingendola sempre di più verso l'interno. Ero pietrificato, non sapevo cosa fare. Provai una sensazione discordante dentro di me, vedendo la mia compagna toccata così da un altro uomo. Ero allibito e nello stesso tempo eccitato e curioso di vedere fino in fondo il proseguire dell'azione. La mia attenzione fu però interrotta da Chiara, che prendendo delicatamente il mio viso tra le sue mani, mi voltò verso di lei e mi mise la lingua in bocca. Con la coda dell'occhio sentivo lo sguardo di Alessia su di noi, mentre le nostre lingue turbinavano folli tra di loro. Uno sguardo rapido alla mia compagna diede conferma dei suoi piani per la giornata e mi lasciai andare. Un brivido di piacere percorse il mio corpo, quel genere di fremito alla base del ventre che fa immediatamente liberare i propri istinti animaleschi. Le mie mani si spostarono automaticamente sui bottoni del candido vestitino di Chiara, che aprii senza esitazione lasciandola nuda di fronte a me. Sotto non portava biancheria intima. Un seno piccolo e sodo si materializzò di fronte a me, sul quale svettavano turgidi, due capezzoli scuri. Erano anni che non sentivo il calore del corpo di un'altra donna e il fatto di farlo li, con una sconosciuta e per giunta sotto gli occhi di Alessia, mi fece eccitare all'inverosimile. Avevo una voglia matta di scoparmi Chiara e volevo che Alessia mi vedesse! Chiara armeggiò poi con la patta dei miei pantaloni e liberò il mio cazzo dai boxer, eretto come non mai e grondante di umori grazie a quella situazione particolare. "Uuuhh, vedo con piacere che la cosa non ti dispiace" disse Chiara. "Anche Alessia sembrerebbe gradire" aggiunse voltando lo sguardo alle mie spalle. Mi girai, cercando con gli occhi la mia donna e la vidi. Luca seduto sulla poltroncina e Alessia, china su di lui, intenta a succhiarlo animatamente. Lo lasciò giusto il tempo necessario per mandarmi un bacio, facendomi l'occhiolino. "Ma che cazzo" pensai tra me e me, eccitato dalla visione della mia compagna così porca. Sapevo come lavorava di bocca ed ero geloso di Luca che si stava godendo quel meraviglioso trattamento, ansimando calorosamente. Chiara si riempì la bocca con il prosecco e posò il bicchiere sul tavolino. Senza farsi attendere prese in bocca il mio cazzo eccitato, e cominciò a pomparlo, rinfrescandolo col la bevanda ancora in bocca. Succhiava sapientemente senza sosta, passando agile la lingua dalle palle e lungo tutta l'asta di fronte a lei. Gemiti di piacere sconquassavano il suo corpo mentre faceva sparire il mio cazzo nella sua bocca, fino alle palle. Intanto alle mie spalle, Alessia si era messa carponi sul divanetto e, con gli shorts abbassati, stava prendendo in fica il cazzo pulsante di Luca, che la penetrava ritmicamente da dietro. Lei stava godendo di gusto grazie a quello stantuffare potente, ma la mia replica fu immediata, scostai il cazzo dalla bocca di Chiara e la posizionai a pecora sul nostro divanetto, praticamente eravamo gli uni di fronte agli altri. Fu un susseguirsi di gemiti e grida di piacere, difficile distinguere se fossero di Alessia o Chiara. Ma il bello doveva ancora concretizzarsi. Dopo vari repentini cambi di posizione, quasi tutti ci ritrovammo distesi sul tappeto, ormai a stretto contatto. Una situazione davvero incandescente, quasi inverosimile immaginarla fosse così eccitante. Mi misi sulla sedia, sopra di me Chiara di spalle che dettava il ritmo. Sul tappeto Luca si scopava Alessia a pecora, e a furia di sbatterla per bene il tappeto era scivolato verso di noi, fino al punto che la faccia di Alessia era davanti alla fica di Chiara, che si godeva del mio cazzo. In un attimo, sentii la lingua di Alessia leccarmi l'asta quando il movimento di Chiara raggiungeva l'apice. Oddio Alessia...urlai...che combini? E anche Chiara si fece sentire "Siii dai...lecca il cazzo di Giorgio e fammela sentire anche a me". Così Chiara strinse le mani sulla nuca di Alessia, trattenendola e spingendola verso i nostri sessi, mentre la lingua saliva e scendeva avidamente. A tratti, sentivo sfilarmi il cazzo dalla fica di Chiara, e ritrovarmi la bocca di Alessia che lo sbocchinava quasi a pretendere che il mio imminente orgasmo fosse una sua esclusiva. Ma non aveva fatto i conti con Chiara, che lo tolse dalla bocca di Alessia e lo infilò nuovamente dentro, facendo sì che esplosi di piacere dentro la sua fica, col sottofondo di Chiara che mentre godevo urlava "e tutto mio, riempila del tuo piacere". Allo stesso modo, Luca e Alessia avevano dato fine alle ostilità, godendo nel vederci godere. Quel giorno era stato il primo scambio per entrambe le coppie, voluto o fortuito non lo so, ma ho imparato che quando ti trovi in determinate situazioni, scapparne è davvero impossibile. 😉😉
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Commenti dei lettori al racconto erotico