Papà da sogno
di
Sofi98
genere
incesti
Ciao a tutti, mi chiamo Sofia e ho 25 anni. Ho scoperto questo sito tramite il mio migliore amico ed è stata una bellissima sorpresa trovarlo. Leggere i racconti di altri, veri o fittizi che fossero, è stato eccitante e liberatorio: ho capito che non sono sbagliata.
La mia storia inizia qualche anno fa, prima che mi trasferissi per l'università. I miei avevano già divorziato da tempo, ma sono sempre stati, e lo sono tutt'ora, in ottimi rapporti. Al tempo trascorrevo un mese in casa di ciascuno, alternandomi tra tutti e due. Ho sempre avuto una preferenza per il mio papà, forse perché mentre la mamma lavorava in ospedale io trascorrevo moltissimo tempo con lui. Il mio papà è un bellissimo uomo, ancora ora. Ha un fisico asciutto, ama correre e nuotare, ha due occhi chiari, come i miei, quasi grigi, e una carnagione abbastanza scura.
La mia prima cotta è stata Diabolik, il personaggio dei fumetti. Con il tempo ho capito che in realtà è un personaggio che assomiglia moltissimo al mio papà. Non appena mi sono resa conto della somiglianza, quando ormai avevo già fatto sesso per la prima volta, ho iniziato ad avere fantasie su di me e il mio papà.
All'inizio provavo un po' di imbarazzo durante il mese a casa sua, poi però ho capito che dovevo provare a esplorare. Una sera quindi mi sono fatta coraggio e gli ho chiesto di dormire insieme perché ero in ansia per un'interrogazione che avrei avuto il giorno seguente. Gli ho dato la mano e sentire la sua pelle toccare la mia mi ha dato da subito una scossa di energia elettrizzante. Pensavo di fermarmi lì, poi però ho iniziato a sentire le mutandine che si inumidivano sempre più dei miei umori e mi ha assalito una voglia che non avevo mai provato. Era fine maggio e faceva già abbastanza caldo da poter dormire semi nudi. Così ho tolto il pigiamino che avevo e sono rimasta solo con le mutandine su. Mio padre al vedere questa scena si è agitato, stava per dirmi qualcosa, ma prima che potesse parlare ho infilato una delle sue dita che era tra le mie mani, nella mia bocca. L'ho bagnata con la mia saliva e poi l'ho fatta scendere fino al basso ventre. Papà per un momento ha esitato e ha cercato di fermarmi, dicendo che era sbagliato, ma subito dopo ho colto il suo cazzo che stava crescendo nei pantaloncini e non ho resistito più. Mi sono spinta verso di lui e sono salita a cavalcioni, come quando da piccola giocavamo insieme, ma stavolta mi sono chinata e l'ho baciato a lungo, appassionatamente. È stato in questo momento che lui si è lasciato andare, ha avvolto con le sue potenti mani il mio culo sodo e mi ha premuto su di lui per farmi sentire l'erezione che continuava a crescere. Io non resistevo più e gli ho chiesto di darmelo, di mettermelo dentro. E lui, da bravo papà che non mi ha mai fatto mancare nulla, si è tolto i pantaloncini, ha scostato le mie mutandine e me l'ha infilato fino in fondo. Non avevo mai visto, e non avrei mai più visto neanche dopo, un cazzo tanto perfetto.
Arriverà la seconda parte...
La mia storia inizia qualche anno fa, prima che mi trasferissi per l'università. I miei avevano già divorziato da tempo, ma sono sempre stati, e lo sono tutt'ora, in ottimi rapporti. Al tempo trascorrevo un mese in casa di ciascuno, alternandomi tra tutti e due. Ho sempre avuto una preferenza per il mio papà, forse perché mentre la mamma lavorava in ospedale io trascorrevo moltissimo tempo con lui. Il mio papà è un bellissimo uomo, ancora ora. Ha un fisico asciutto, ama correre e nuotare, ha due occhi chiari, come i miei, quasi grigi, e una carnagione abbastanza scura.
La mia prima cotta è stata Diabolik, il personaggio dei fumetti. Con il tempo ho capito che in realtà è un personaggio che assomiglia moltissimo al mio papà. Non appena mi sono resa conto della somiglianza, quando ormai avevo già fatto sesso per la prima volta, ho iniziato ad avere fantasie su di me e il mio papà.
All'inizio provavo un po' di imbarazzo durante il mese a casa sua, poi però ho capito che dovevo provare a esplorare. Una sera quindi mi sono fatta coraggio e gli ho chiesto di dormire insieme perché ero in ansia per un'interrogazione che avrei avuto il giorno seguente. Gli ho dato la mano e sentire la sua pelle toccare la mia mi ha dato da subito una scossa di energia elettrizzante. Pensavo di fermarmi lì, poi però ho iniziato a sentire le mutandine che si inumidivano sempre più dei miei umori e mi ha assalito una voglia che non avevo mai provato. Era fine maggio e faceva già abbastanza caldo da poter dormire semi nudi. Così ho tolto il pigiamino che avevo e sono rimasta solo con le mutandine su. Mio padre al vedere questa scena si è agitato, stava per dirmi qualcosa, ma prima che potesse parlare ho infilato una delle sue dita che era tra le mie mani, nella mia bocca. L'ho bagnata con la mia saliva e poi l'ho fatta scendere fino al basso ventre. Papà per un momento ha esitato e ha cercato di fermarmi, dicendo che era sbagliato, ma subito dopo ho colto il suo cazzo che stava crescendo nei pantaloncini e non ho resistito più. Mi sono spinta verso di lui e sono salita a cavalcioni, come quando da piccola giocavamo insieme, ma stavolta mi sono chinata e l'ho baciato a lungo, appassionatamente. È stato in questo momento che lui si è lasciato andare, ha avvolto con le sue potenti mani il mio culo sodo e mi ha premuto su di lui per farmi sentire l'erezione che continuava a crescere. Io non resistevo più e gli ho chiesto di darmelo, di mettermelo dentro. E lui, da bravo papà che non mi ha mai fatto mancare nulla, si è tolto i pantaloncini, ha scostato le mie mutandine e me l'ha infilato fino in fondo. Non avevo mai visto, e non avrei mai più visto neanche dopo, un cazzo tanto perfetto.
Arriverà la seconda parte...
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