La pipì di zia
di
GIORGIO
genere
pissing
Mia zia Giuseppina , sorella di mia madre, era una donna di 62 anni, magra e mora, con un seno piccolo e due piedi ben curati.
Quell’estate andammo tutti al mare, Cefalù, eravamo in metà di mille.
Il sole era alto e non soffiava vento, eravamo sudati.
Le zie erano radunate a sparlare dei mariti, di tanto in tanto bevevano acqua o birra, io non facevo altro che guardare i loro piedi, avrei voluto leccarli tutti.
Mia zia Giuseppina mi sorrideva di sfuggita, non faceva nulla per nascondere i piedi, anzi.
Verso le 16:20, si alza dicendo che doveva fare pipì e le serviva un bagno, ma in quel punto della spiaggia non c’erano cabine.
Mi chiese di accompagnarla per paura e compagnia, io mi alzai cercando di nascondere l’erezione che mi era venuta per quei piedi, ci incamminammo verso i bar ma li c’era un forte odore di pipì, mia zia ridendo mi disse: “qui è passata una donna incinta, sicuro”.
Era così intuitiva, faceva l'infermiera di lavoro, le mancavano 3 anni alla pensione.
D’un tratto si accorse che c’era una scogliera poco più avanti, così mi dice di accompagnarla li dietro così poteva fare pipì tranquilla.
Superati gli scogli mi chiese di sedermi, l’erezione era evidente!
Mi abbassó i pantaloni, tiro fuori il glande, si mise a cavalcioni sopra e iniziò a urinarmi sulla cappella!
C’era un forte odore di piscio ma era calda e a breve avrei sborrato ovunque.
Terminata la pipì, si girò comoda e iniziò a succhiarmelo.
Mi chiese se potevo venirle sui piedi, l'accontentai subito, sperma bianco come la neve sui piedi! Ne leccó un po’ e mi obbligò a fare pipì sulle sue mani! Mi baciò e tornammo dalle altre zie!
Quell’estate andammo tutti al mare, Cefalù, eravamo in metà di mille.
Il sole era alto e non soffiava vento, eravamo sudati.
Le zie erano radunate a sparlare dei mariti, di tanto in tanto bevevano acqua o birra, io non facevo altro che guardare i loro piedi, avrei voluto leccarli tutti.
Mia zia Giuseppina mi sorrideva di sfuggita, non faceva nulla per nascondere i piedi, anzi.
Verso le 16:20, si alza dicendo che doveva fare pipì e le serviva un bagno, ma in quel punto della spiaggia non c’erano cabine.
Mi chiese di accompagnarla per paura e compagnia, io mi alzai cercando di nascondere l’erezione che mi era venuta per quei piedi, ci incamminammo verso i bar ma li c’era un forte odore di pipì, mia zia ridendo mi disse: “qui è passata una donna incinta, sicuro”.
Era così intuitiva, faceva l'infermiera di lavoro, le mancavano 3 anni alla pensione.
D’un tratto si accorse che c’era una scogliera poco più avanti, così mi dice di accompagnarla li dietro così poteva fare pipì tranquilla.
Superati gli scogli mi chiese di sedermi, l’erezione era evidente!
Mi abbassó i pantaloni, tiro fuori il glande, si mise a cavalcioni sopra e iniziò a urinarmi sulla cappella!
C’era un forte odore di piscio ma era calda e a breve avrei sborrato ovunque.
Terminata la pipì, si girò comoda e iniziò a succhiarmelo.
Mi chiese se potevo venirle sui piedi, l'accontentai subito, sperma bianco come la neve sui piedi! Ne leccó un po’ e mi obbligò a fare pipì sulle sue mani! Mi baciò e tornammo dalle altre zie!
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