La sera di Halloween

di
genere
trans

Il racconto che vi apprestate a leggere,fa parte di una delle tante situazioni realmente accadute, che mi capitavano nel periodo adolescenziale adulto, quando la mia maturita' doveva ancora farmi abbandonare queste situazioni assurde a cui andavo incontro dall'eta' di diciassette anni. Mi chiamo Chris, non Christian, non Cristina, ma semplicemente Chris, sono un ragazzo nato androgino, con aspetto meta' maschile meta' femminile, e su questo fatto ho sempre giocato. Poter assomigliare ad una ragazza pur essendo ragazzo, non e' da tutti.

Il fatto accadde la notte di Halloween, era il 31 Ottobre, pioveva e faceva abbastanza freddo, ho sempre trovato le feste molto noiose, da piccoli si ha una percezione diversa delle feste comandate, ma una volta adulti e consapevoli, diventano a molti solo una gran rottura. Non avevo amicizie con cui uscire, ero un tipo solitario e lo son sempre stato, ogni tanto uscivo e non mancava chi mi rimorchiava per un'avventura, essendo molto attraente, con i miei lunghissimi capelli biondi, il mio fisico da pin up, labbra carnose a forma di cuore, occhi verde azzurro e un visetto da eterna bimba.

Dunque per quella sera ero bloccato, e mi aspettava una serata noiosa davanti alla televisione. Mi ero preparata fino all'ultimo sperando che il tempo fosse stato clemente per un'eventuale passeggiata notturna, ma era stato tutto inutile. Aveva piovuto già dal primo pomeriggio, e anche la sera non accennava a voler smettere. La temperatura era scesa di parecchi gradi, cosi' volente o meno accettai la situazione, maledendo la pioggia e chi la mandava. Avevo già acceso la TV, Ma non c'era nulla di interessante a parte i soliti Telegiornali deprimenti della sera. Per distrarmi un po, decisi di metter su una Videocassetta Porno Trans, all'epoca andavano ancora gli ultimi VHS poi sostituiti dai DVD. Mi accomodai sul divano, magari pensai, potrei chiamare mia madre, almeno due chiacchiere piccanti con lei potevo farle e magari la serata sarebbe trascorsa anche velocemente.

Prima che potessi prendere il Cordless e comporre il numero di mia madre, sentii correre su e giu' dalle scale del mio palazzo, ragazzini immaginai, i soli a poter far baccano a quell'ora suonando alle porte per chiedere i dolci alle persone. Ripresi in mano il telefono mentre lo schermo della televisione inquadrava il primo piano di una bellissima Trans che si faceva sfondare il culo da un negro dotato che la pompava facendola urlare. Potessi anch'io avere un negro come quello mi dissi tra me sospirando sconsolata.

Stavo per comporre il numero di Mamma, quando il frastuono proveniente dalle scale, attirò nuovamente la mia attenzione. Che diavolo stavano combinando quei mocciosi mi dissi, mi sono quindi alzata, ho girato la mandata della porta, ho aperto uscendo nel corridoio del pianerottolo di casa. Non c'era anima viva. Stranamente l'ascensore era fermo al mio piano, con la luce interna accesa. Controllai e vidi che la cabina era guasta non saliva ne scendeva dal piano, adesso mi spiegavo tutto quel trambusto. Stavo per rientrare e tornare all'idea di chiamare mia madre per fare due chiacchiere con lei, quando all'improvviso proveniente dal basso, spuntò un ragazzo ingiubottato con tanto di eskimo in testa.
Coperto fino alla testa, il ragazzo misterioso di cui faticai a vederne il volto, saliva le scale. Dovette arrivare fino a pochi passi da me, per capire che era un extracomunitario, forse uno dei tanti che abitavano nel mio condominio, c'era gente che andava e veniva come un porto di mare il quel condominio ormai, e le facce erano sempre nuove. Venendomi il ragazzo di colore mi salutò gentilmente in un italiano perfetto, chiedendomi gentilmente se l'ascensore funzionasse. Risposi che doveva essersi bloccato, e chiesi dove andasse, il ragazzo rispose che era stato invitato da degli amici a passare la serata a casa loro, ma che non ricordava a che piano di quella palazzina. Cercai di capire a chi si riferisse, di neri ve ne stavano molti in vari piani.

Alla fine facendo spalluce, ammisi di non sapere chi stesse cercando e chiesi se non avesse il cellulare degli amici, poteva sempre chiamarli e farsi dare spiegazioni piu' precise, ma il ragazzo borbotto' qualcosa che non compresi, e scuotendo la testa riprese a salire a piedi. Lo bloccai chiedendogli se volesse riscaldarsi un'attimo, magari con un caffè, dato faceva freddo. Non ho mai sopportato il caffè, ma ne avevo una bella scorta lasciata da mia madre che ne consumava parecchio. Il ragazzo esito' un'istante prima di accettare il mio invito, scendendo e ringraziandomi. Lo feci accomodare in casa chiudendo la porta. In salotto, c'era ancora la videocassetta che trasmetteva il video porno Trans, mi scusai con il ragazzo, un po imbarazzato cercai di fermare il video ma lui me lo impedi', - lascia e interessante - disse guardandomi in modo strano. Feci come voleva, lasciando continuare la proiezione del video dove una trans si stava facendo rompere il culo da due negri in una doppia penetrazione. Ti piace? azzardai, il ragazzo con la sua risposta mi sorprese non poco - mi piaci piu' tu che quella - disse.

La sua risposta mi lascio' spiazzata ma molto eccitata, mi feci dare il suo giubbotto e andai in cucina seguita da lui per preparargli il caffe'. Fuori pioveva a dirotto, e qualche timido tuono si fece anche sentire. Il ragazzo mi chiese se fossi anch'io Trans come quella del video appena visto, sorrisi e risposi che ero un ragazzo androgino, ero nato cosi' in sostanza, lui mi fece i complimenti, - hai un bel visetto e dei bei capelli - lo ringraziai e chiesi mentre mettevo su la moca, come facesse a parlare un italiano cosi' perfetto, il ragazzo rispose che era di origine africana, ma era nato in italia. Lo guardai meglio, era un bel maschio, avrà avuto non piu' di diciotto vent'anni, alto, magro, capelli corti neri, pelle nera come la notte, mi voltai verso l'armadietto della cucina per prendere lo zucchero allungando un braccio, quando il ragazzo dietro di me, senza preavviso, appoggiò delicatamente le sue manone nere sui miei glutei accarezzandoli e salendo fino alla schiena, scostandomi i lunghi capelli da un lato, e baciandomi il collo.

Un brivido di piacere, mi attraverso' il corpo proprio in quell'istante, lo lasciai fare, mentre sentivo le sue labbra baciare nuovamente la mia pelle profumata. Addosso avevo cio' che doveva servirmi per l'uscita che poi a causa del maltempo non feci, una calzamaglia nera stretta aderente completa di pantaloni eleaticizzati e maglia scollacciata sia dietro che davanti. un grosso cinturone nero lucido mi cingeva la vita, e avevo degli stivali sempre neri lucidi ai piedi. Gli davo la schiena, e le sue mani nere mi accarezzavarono ora su e giu su tutto il corpo. Ebbi nuovamente dei brividi, mi voltai, lui avvicinò la sua bocca alle mie labbra carnose, e mi diede un bacio.

Feci la cosa piu' istintiva che mi venne in quel momento, mi voltai del tutto, gli buttai le braccia attorno al collo, e lo baciai a mia volta con passione. La noia di poco prima era un triste ricordo, e mi era invece salita una voglia improvvisa di fare l'amore con quel negro arrivato nel momento giusto. Staccai sue labbra dalle mie solo per sussurrargli se volesse fare l'amore con me, alche' il negro rispose che prima doveva trovare assolutamente i suoi amici. Forse lo stavano cercando, ora che lo avevo li in casa mia, non volevo lasciarlo andar via, e cercai di trattenerlo. Lui fu irremovibile, si scosto' da me bruscamente, dirigendosi in tutta fretta in salotto, dove recupero' il suo giubbotlo e promettendomi che sarebbe tornato appena avesse trovato i suoi amici.

Detto cio', prese la porta uscendo in tutta fretta, lasciandomi ancora sola e speranzosa di rivederlo a breve. Ormai era passata piu' di un'ora, e il ragazzo ancora non si vedeva, temetti di averlo perso e di dover cosi' passare il resto della serata a masturbarmi pensando a cosa sarebbe potuto accadere con lui se non se ne fosse andato. La pioggia sembrava non voler lasciare la notte, avevo spento la televisione ormai e tolto la cassetta porno. Sconsolata e delusa, non mi ero nemmeno ricordata di richiamare mia madre, ero solo delusa da quella serata storta, e a quel punto era meglio coricarsi e dormirci sopra, quando bussarono alla porta.

Mi precipitai sperando fosse lui, mi trovai invece davanti un gruppetto di mocciosetti che chiedevano dolcetti, li liquidai con dei cioccolatini che avevo in casa, chiusi e subito dopo sentii bussare nuovamente. Stavano esagenrando, ero gia' nervosetta e stanca, aprii la porta pronta a mandare a quel paese i ragazzini dicendo di non scocciarmi ulteriormente, quando mi trovai difronte il ragazzo di qualche ora prima. Il mio visetto si illuminò per un istante, poi però mi accorsi che non era solo, accanto e dietro di lui, c'erano altri ragazzi di colore. Evidentemente riuscito a trovare gli amici che cercava, e se li era portati dietro. Avevo sperato in un tet a tet romantico, solo lui ed io, ma non importava, mi bastava non restare sola quella sera.

Erano in quattro, piu' lui facevano cinque. Cinque bei ragazzotti neri come il carbone, alti, e speravo anche ben messi sotto i pantaloni. Feci accomodare tutti in salotto sul divano, il ragazzo mi chiese di rimettere la Videocassetta Trans di poco prima, quella avrebbe nel frattempo intrattenuto i suoi amici. Li accontentai, riaccesi la TV e feci partire dall'inizio la Videocassetta. Ero come una bambina che aveva ricevuto il suo regalo piu' bello. Il ragazzo che si chiamava Ali', mi prese tra le braccia baciandomi e palpeggiandomi davanti ai suoi amici senza tanti problemi,eccitata dalla situazione lo lasciai fare. Ero completamente in sua balia, le mani dei suoi amici però non rimasero ferme a lungo, e iniziarono ad arrivarmi toccatine ovunque. Ali' disse che i suoi amici volevano fare l'amore con me come lo voleva lui, ed io ero li pronta per accontentarli tutti risposi con un sorrisetto malizioso. Mi spogliarono delicatamente, facendomi accoccolare tra di loro, mentre Ali' si godeva lo spettacolo, nessuno prestava attenzione al video porno, che faceva piu' da sottofondo che da guardare.

Rimasi in intimo, anche loro iniziarono a mettersi piu comodi, spogliandosi poco alla volta, fino a restare tutti nudi seduti compostamente sul mio divano. Non riuscivo quasi a crederci. avevano tutti dei bei cazzi lunghi e duri pronti ad essere usati su di me, ne presi in mano qualcuno, inginocchiandomi davanti a loro seduti uno accanto all'altro sul lungo divano, mentre Ali' non mi mollava un'attimo, continuando a baciarmi sulla schiena. Stentavo quasi a credere che una serata noiosa e casereccia, si fosse trasformata in una bella Gang Bang con dei ragazzi negri. Davvero un bel modo di passare la serata di Halloween. Iniziai a prendere in bocca qualche cazzo, ormai nessuno guardava piu' la videocassetta Trans che comunque andava avanti con l'audio in sottofondo.

Qualcuno mi ha dato delle pacche sulle natiche, prima di scostarmi da un lato il lembo del perizoma nero, infilandomi la sua lingua nel buchetto e , facendomi impazzire di piacere. Ali',vide il Cordless che era buttato li tra i cuscini del divano, chiedendomi a che servisse, con un cazzo in gola, riusci' a biascicare che avevo tentato di chiamare mia madre, ma che poi avevo avuto la sua visita. Il ragazzo prese il telefono e mi disse di chiamarla. Lo fissai togliendomi il cazzo di bocca di quello che stavo succhiando, non me lo feci certo ripetere, composi il numero di mamma eccitata dalla situazione, e attesi i soliti squilli... Uno... Due.. Tre..Quattro.. Cinque.. Mamma quella sera sembrava non esserci.

Mi chiesi se stesse gia' dormendo, ora che avevo bisogno di lei, provai a richiamarla piu volte ma nulla, alla fine mi arresi. Dietro di me, qualcuno stava preparando il terreno per una bella scopata, in due si alzarono mettendosi dietro di me, ancora inginocchiata davanti al divano, con le loro manone nere mi aprirono le natiche delicatamente, mentre un terzo, appoggiava la sua grossa e turgida cappella dritta nel mio buchetto, e alla fine spinse dentro. Chiusi gli occhi e feci un lungo sospiro di piacere, mentre Ali' guardava che tutto procedesse come aveva programmato. Sono convinta che fosse stato lui a cercarli per portarli da me, e forse nemmeno il nostro incontro era stato del tutto casuale. Mentre con la testa viaggiavo tra questi pensieri, dietro di me, il maschio negro inizio' a pomparmi avanti e indietro facendomi morire di piacere, i miei gemiti riecheggiavano quelli della trans sfondata nel video porno che ancora andava sulla televisione.

Uno si sposto' sul divano sedendosi a gambe aperte e mettendomi in bocca la sua asta lunga grossa e nera, che cercai di succhiare piu' avidamente che potevo con il culo aperto dall'altro dietro, gli altri due insieme ad Ali', che sembrava il capo della situazione, si masturbavano guardando gli amici scoparmi a dovere. Per quanto mi riguardava, benedicevo qui maschi e la loro comparsa in una serata altrimenti da morire di noia, invece ora stavo si morendo, ma dal piacere. Dopo qualche stantuffata, ci furono dei cambi, i due si diedero il cambio con gli altri due rimasti a segarsi, e in pochi istanti, mi trovai riempita nuovamente bocca e culo dai nuovi, mentre i primi nudi si sedettero sul divano a guardare la scena un po me, un po il video porno sulla televisione. Ali' stranamente non partecipava, sembrava piu' interessato a far scopare gli amici.

i ragazzi parevano gradire molto la mia compagnia e divertirsi con me, ed io con loro. Continuavo a godere come una vaccona, mentre inginocchiata contro il divano, venivo sfondata bocca e culo a turno dai quattro maschi neri ma senza che mai Ali' partecipasse. Stavo passando una serata da sogno, peccato solo che mamma fosse introvabile. Avrei condiviso volentieri con lei quel bellissimo momento. Senza la presenza anche a voce di mia madre in momenti come quelli, era come se mi mancasse un riferimento. Anche se devo dire Ali' faceva di tutto per non far sentire la mancanza di mia madre, prendendosi cura di me in modo assoluto. Cercava di vedere che tutti gli amici mi scopassero a turni uguali, che nessuno di loro mi facesse male, e se a lui pareva che uno o due di loro stessero esagerando, li riprendeva nella loro lingua. Era un coordinatore perfetto.

Ormai si era fatta una certa ora, e i ragazzi mi avevano scopata in ogni modo e posizione, dalla smorzacandela, al missionario, qualcuno mi aveva fatta fare un bel sessantanove succhiandomi il cazzo e iniziavo a dar segni di cedimento, il culetto mi bruciava e la mandibola a forza di prendere dentro cazzi, mi si era massacrata dolendomi. Ali' per tutto questo tempo, non mi aveva ancora sfiorata, a parte qualche bacio, cosa molto strana da parte sua. Ero stanchissima ma nessuno di loro sembrava cedere e venire. La videocassetta era ormai terminata da un pezzo, e adesso nel silenzio della notte, rotto solo dai tuoni e dalla pioggia, si poteva solo sentire i miei gemiti e i miei ansimi di piacere oltre a quello dei ragazzi presenti.

Dopo lunghe cavalcate e scopate a non finire, - e vero dannatamente vero cio' che si dice sui maschi di colore, hanno una resistenza fuori del normale - Finalmente i primi spruzzi caldi, mi fecero capire che si avvicinava il momento della fine della serata. Dentro al culo iniziai a sentire dei fiotti di sperma calda riempirmi tutta, mentre davanti, dovetti ingoiare tutto il seme del ragazzo per non soffocare. Deglutii davantiagli occhi soddisfatti di Ali', che mi scosto' dal visetto i lunghi capelli per vedermi deglutire lo sperma dell'amico che teneva il cazzo dentro la mia gola.
Quando anche gli altri due si svuotarono del tutto dentro di me, esausti ma soddisfatti, i quattro maschi si rivestirono mentre Ali' mi aiutava ad alzarmi sulle gambe malferme e tremanti, pulendomi dei rivoli di sperma che ancora mi scendevano dal mento con un fazzolettino di carta, e tamponandomi il culetto aperto. I quattro amici in fila indiana si congedarono uscendo dalla porta salutando sia me che Ali', che rimase invece ancora con me. Mi aiuto' ad arrivare in camera da letto, nessuno ci era mai entrato durante tutta la serata, eravamo rimasti in un'unica stanza, il salotto.

Arrivati in camera da letto, con la luce soffusa della lampada da comodino, Ali' si e messo al centro del letto ovviamente nudo con il cazzo bello duro, invitandomi con una mano. Presi la sua mano nera, e mi misi accanto a lui, addosso dell'intimo restava solo le calze a rete, non osai chiedergli spiegazioni sul perche' avesse voluto favorire i suoi amici invece che aprofittarne lui stesso, lasciai invece che mi stringesse a se e mi baciasse per la milionesima volta in quella serata. Avevo appena scopato con quattro dei suoi amiconi, e avevo goduto come una puttana, ma con lui era diverso, magico e intimo allo stesso tempo, sentire la sua pelle liscia e nera stringersi alla mia, era qualcosa che mi mandava in estasi. Finalmente gli presi in mano il cazzo e me lo misi tutto in gola succhiandolo a dovere. Nonostante il dolore alla mascella non feci storie e lo succhiai a dovere, mentre lui con le mani mi scostava i capelli per guardarmi meglio alla fioca luce della lampada.

Avevo sborrato almeno cinque o sei volte durante la scopata con i suoi amici, ma avevo ancora il cazzo duro. Dopo avergli succhiato il cazzo, mi scostai da lui, mi misi sdraiata a pancia sotto e gambe ben divaricate, lasciando che il ragazzo dei miei sogni potesse prendermi, e infatti cosi' fece. Montò sopra di me dolcemente, scaldandomi la schiena con il suo petto, mi allargò dolcemente le natiche che bruciavano come l'inferno, e infilò piano piano il suo grosso e lungo cazzo nero dentro al mio culetto già bello aperto dai suoi amici poco prima. Nonostante il dolore che provassi, non lo fermai, e cercai di godermi anche il suo che facilmente mi scivolo' dentro tutto fino alle palle senza problemi. Chiusi gli occhi sospirando forte, Ali' mi chiese se mi stava facendo male, gli risposi di No con un bel sorriso, voltando la testa verso di lui, e ci baciammo. Fuori tuonava e lo scroscio continuo della pioggia battente ci cullava.

Qualunque ora fosse stata, non mi importava altro che finire la serata con lui, Ali' iniziò ad aumentare il ritmo della scopata facendomi sospirare a ritmo con i suoi colpi dentro e fuori. Dolore e piacere si mischiavano nei miei gemiti in risposta ai suoi colpi di affondo nel mio culo ormai rotto a dovere. In quell'istante, il Cordless che avevo riposato sulla testiera del lettone matrimoniale squillò. Ali' si fermò, allungai il braccio prendendo il telefono e risposi con una voce da chi e stata usata per ore dai maschi, fiato corto e voce tremolante dissi - Pronto? - Dall'altro capo del telefono c'era mia madre che per tutta la sera avevo cercato inutilmente. Mamma mi disse si era addormentata davanti la televisione, e non aveva sentito il telefono suonare, le risposi che l'avevo cercata tutta la sera ed ero preoccupata, mamma mi rassicurò che stava benissimo, e mi chiese cosa facessi sveglio ancora a quell'ora, e cosa avessi di tanto urgente da comunicarle.. Nel frattempo che parlavo con mia madre, Ali' riprese a scoparmi il culo, dissi a mamma quindi che avevo avuto compagnia quella sera, e che stavo finendo la serata con un'ospite speciale...

Non aggiunsi altro, mamma capi' al volo sentendomi sospirare mentre Ali' mi prese di mano il Cordless e sussurrò gentilmente: "Buona Sera Signora, mi chiamo Ali', onorato di conoscerla." Mamma riusci' a balbettare solo un "Buonasera a lei." Ali' continuando a sfondarmi il culetto, e facendomi gemere molte volte, si mise a fare un monologo tutto suo di cui al momento non ricordo le parole esatte. Dal canto suo Mamma era abituata ormai a tutte queste situazioni, non era la prima volta che mi facevo beccare da lei mentre un uomo mi scopava quando mi chiamava a telefono. Tuttavia trovare un ragazzo cosi' educato e gentile era una novità anche per lei. Non sapendo quindi cosa rispondere, lasciò che parlasse lui, mentre io in sottofondo continuavo ad ansimare e gemere di piacere alle pompate in culo del ragazzo.

Era sorprendente come Ali' riuscisse a parlare tranquillamente scopandomi come un vero Toro, mentre io non riuscivo nemmeno a dire una parola dal godimento che provavo. Alla fine mamma intervenne rivolgendosi a me, dicendo che se avevo finito con le mie porcate, lei sarebbe andata a letto. Urlai ad una spinta troppo fonda del cazzo di Ali', e mia madre fece l'unica cosa giusta che poteva fare in quel momento, aggancio' la telefonata, mentre noi andammo avanti a scopare dandoci dentro. Ali' stanco e assonnato si svuotò dentro di me ingravidandomi il culetto di sperma caldo. Restammo stretti stretti abbracciati prima che dicessi ad Ali' che era ormai mattino, anche se fuori il cielo era ancora nero e pioveva ancora. Ali' si ricompose e se ne andò, non prima di avermi chiesto di rivederci. "Sai dove abito, vieni quando vuoi, ma stavolta... da solo." gli risposi sorridendo. Uscito Anche Ali', guardai l'ora, erano le quattro e mezza di mattina, a Mamma avrei ormai pensato al risveglio, dovevo dormire e avevo da calmare i tremendi dolori che calmai con una pastiglia, mi addormentai di botto senza nemmeno cambiarmi o lavarmi, ero a pezzi ma avevo trascorso un Halloween davvero speciale, e non era cosa che avrei dimenticato cosi' facilmente. chrisbabyface@libero.it
scritto il
2023-09-23
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