Tutto ebbe inizio p.1

di
genere
tradimenti

Questo non sarà il classico racconto a sfondo erotico simile a quelli presenti e letti su questa piattaforma. Non ho intenzione di raccontare eventi passati o inventare storie con l’intento ultimo di strappare un orgasmo o trovare nuove amicizie. Il mio unico scopo è condividere con la donna che amo, mia moglie, una perversione che ci accomuna. Lei prima di tutti leggerà questa serie di racconti con i relativi commenti di chi vorrà lasciarli. Un piccolo regalo per stuzzicarci ulteriormente. Racconterò, con un linguaggio totalmente disinibito, delle nostre scopate, delle scopate con partner precedenti che ci siamo raccontati fin nei minimi dettagli e di singoli episodi avvenuti in modo del tutto occasionale o ricercato. Scegliere di credere che i racconti siano finzione, realtà o un uso provocatorio del linguaggio per descrivere un desiderio sta a te, mia amata troia, e a voi.

Siamo una coppia quasi alle soglie degli agli “anta” con qualche anno di matrimonio alle spalle. Media altezza entrambi, fisico asciutto e da qualche anno sempre più atletico il mio. Non saprei se dotato o meno, mi basta sentire mia moglie dire che ho un bel cazzo per ritenermi soddisfatto. Mia moglie è una donna passionale, formosa. Al contrario mio che la vedo sempre con occhi famelici, lei trova sempre difetti. “Ho le tette piccole, il culo grosso” - senza rendersi conto di quanto siano grandi i suoi capezzoli, di quanto sia eccitante percepire i suoi gemiti quando glieli strizzo, spesso anche in pubblico. Non si rende conto che, come la prima volta, il suo fondoschiena mi ha sempre fatto provare pensieri poco signorili. Occhi verdi e capelli dal colore mutevole. Dal rosso in inverno, che la rende ancora più provocante, al dorato estivo che, in contrasto con la pelle abbronzata, la rendono un ritratto della natura.
La nostra intimità è sempre stata molto sincera. Ci siamo trovati, per così dire. La prima volta che abbiamo fatto l’amore la ricordiamo perfettamente. I nostri corpi si sono uniti come se già si conoscessero. Come se in passato, in un modo o nell’altro, si fossero già uniti. Di fatto la nostra sessualità è sempre stata molto attiva e attenta all’attenzioni altrui. E nel tempo è cresciuta anche la nostra perversione e condivisione.
Ci sono stati degli episodi lungo il nostro rapporto che hanno segnato una chiave di svolta. Un passo alla volta la nostra sessualità è cresciuta e l’intesa è diventata sempre più forte.
Non ho mai costretto mia moglie a fare qualcosa che non volesse. Doveva essere lei a darmi il permesso. Non perché sia di indole remissiva, semplicemente provo più piacere nel sapere che lei fa qualcosa perché lo vuole. Non le ho mai preso la testa spingendola verso il basso, per esempio, per farmi fare un pompino. Semplicemente lei ha incominciato a darmi dei baci sul cazzo e pian piano iniziato a succhiarlo. A detta sua non lo aveva mai fatto proprio perché gli altri la costringevano quasi a farlo e lei, ovviamente si tirava indietro. Oggi, esperta com’è nel fare pompini, mi sembra quasi che mi abbia mentito a riguardo.
Un episodio chiave direi che è avvenuto parecchio tempo fa, in vacanza. Eravamo appena rientrati in stanza dopo il pranzo al ristorante dell’hotel e ci stavamo rilassando stesi sul letto, praticamente nudi, godendoci il fresco del climatizzatore.

Prima di continuare, visto che anche mi moglie sta leggendo questo racconto, ho una cosa da dirti.
Fermati, baciami e poi leccami il cazzo e poi succhialo.
Per chi legge può sembrare strano e spiazzante, ma considerando che questa serie di racconti è a tutti gli effetti un gioco di coppia, tanto vale godere del momento.

Scrollando pigramente Instagram capitano sempre foto di donne con le grazie ben in evidenza. Mentre scrollo, vedendo le foto, mi viene la voglia di sesso, lascio il cellulare e mi avvicino a mia moglie, all’epoca fidanzata. Lei, come da regola non scritta, declina il mio invito.
“Chissà quale porca ti è uscita sul cellulare, fammi riposare.” Io le rispondo diversamente dal solito e le dico “sì in effetti sono uscite un paio di porche mezze nude, quasi quasi me le sego.”
“Fai pure” risponde lei continuando a darmi le spalle.
Ho quindi incominciato a farmi una sega, sfogliando le immagini. Dopo pochi minuti lei si gira, dicendo “ma veramente ti stai facendo una sega?”
“Si, me l’hai detto tu ed io lo sto facendo” Intanto già vedevo i capezzoli duri. Già a quei tempi bastava uno sguardo per capirci ed il quel volto lo conoscevo, sapevo che la situazione l’aveva eccitata.
“Vuoi farmela tu una sega?” A dire il vero neanche era necessario quell’invito. La sua mano già stava andando in direzione del mio cazzo, quasi come se fosse attratta. Lei intanto alternava lo sguardo tra il mio cazzo e le foto, incuriosita dal fatto.
“Ma la conosci almeno?”
“Chi?”
“Quella troia mezza nuda”
“Ovviamente no, magari la conoscessi.” Come risposta ricevo una stretta sul cazzo. Me lo meritavo, ma aggiunsi “se vuoi metto una che conosco, magari conosciamo entrambi” e nel dirlo allungo una mano sulla fica.
Una delle tante cose che mi fa impazzire è la sua fica. Aperta, con il tempo abbastanza sfondata da accogliere il mio cazzo ed il vibratore, ma soprattutto sempre un lago. Quando si eccita si bagna, e tanto. Lei lo vede come un difetto mentre io, al contrario, lo trovo impagabile come sensazione.
Aveva la fica già bella bagnata.
Capisco, dunque, che la situazione è quella giusta, cosi propongo una ragazza che entrambi conosciamo, Luisa. Capelli lunghi e scuri, un bel viso con un taglio di occhi e labbra che chiedono solo una cosa, due tette enormi corredate da dei bei fianchi ed un culo di tutto rispetto, non quelli esili dalle linee disegnate. In aggiunta è una di quelle ragazze che da fidanzate son pure e caste, ma da single caricano continuamente foto e storie in bikini con le grazie in mostra. Ed in quel momento era single.
Immediatamente il cazzo mi pulsa sotto l’effetto delle foto e della mano esperta di mia moglie. Le dita penetrano nella fica di mia moglie con estrema facilità. Lei geme ed io anche.
“Sei un porco”
“Ti stai eccitando ammettilo”
“Si, mi stai facendo godere”

A questo punto, mia amata troia, fermati con il pompino e, se vuoi, chiedimi di scoparti la bocca.

“Ti eccita sapere che ho il cazzo duro per quest’altra ragazza?”
“Sei un porco”
“Rispondi troia”
“Si, mi eccita. Ti piaccio le tette grandi?”
“Si, ma danno più soddisfazione. Posso morderle, stringere i capezzoli e prenderle a schiaffi senza problemi, so che ti piace e godi.”
“Vorresti mettere il cazzo in mezzo alle sue tette?”
“No, a lei vorrei metterlo in bocca e scoparmi il culo…esattamente così!” E nel dirlo la prendo e la dirigo sul cazzo.
Incomincia uno dei suoi pompini migliori. Lo fa sempre quando è fortemente eccitata oppure le chiedo di pensare ad altri o le dico che penso io ad altre. Non so come sia possibile, magari anche a qualcuno di voi è capitata o capita una cosa simile.
“Ecco, cosi la vorrei vedere, con la bocca sul mio cazzo”
Mia moglie inizia a mugolare e data la posizione ne approfitto per stuzzicarle la figa e penetrarla nel migliore dei modi con la mano.
Lei è sempre più eccitata e me ne rendo conto dalla quantità di umori della fica e dal pompino pieno di saliva.
“Oh sì, oggi sei proprio eccitata, vero troia?”
“Si mi sta piacendo. E la toccheresti così?”
“Ovvio, la preparo per quando le scoperò il culo”
“E come glielo scopi?”
“Così.” Nel dirlo blocco con la mano la sua testa e incomincio letteralmente a scoparla in bocca, con la stessa foga e velocità che, di norma, impiego per la fica.
“Oh, siii. Hai un culo da sfondare, Luisa”
Sarà stato il momento o la frase ma sentirsi chiamare con un altro nome ha fatto letteralmente impazzire mia moglie. Gli umori erano arrivati fino alla coscia, letteralmente un lago, le dita si alternavano tra fica e culo mentre io continuavo a scoparle la bocca senza curarmi di quanto spingessi. Mia moglie continuava a contorcersi e mugolare, quel misto tra piacere, dovuto dal momento e dalle mie mani, il mancato respiro, dato che la stavo scopando in bocca con la stessa foga che riservo alla fica, e anche quel senso di sottomissione, come mi ha più tardi confessato lei stessa.
“Sto per sborrarti nel culo Luisa, sto venendo”
E come annunciato rilascio un carico di sborra diretto nella gola di mia moglie che in quel momento era il culo di Luisa che entrambi stavamo vedendo sullo schermo del mio cellulare. La mano ferma sulla sua testa. Poi un’altra schizzata che le ha provocato un colpo di tosse ed ho allentato la presa. Infine l’ultima che le ha sporcato il viso.
“Sei un maledetto porco.” Mi ha detto tra un colpo di tosse e l’altro, pulendosi con la mano quello che non era riuscita ad ingoiare.
“E tu una grandissima troia, ammettilo che ti è piaciuto.”
“No, per niente.” Nascondendo un sorriso ancora malizioso.
L’ho baciata e dopo mi sono fiondato sul suo ventre con la lingua. Ho leccato tutti gli umori colati per poi concentrarmi con la lingua e le dita per darle il massimo piacere.
Siamo rimasti abbracciati a raccontarci le nostre emozioni e sensazioni. È piaciuto ad entrambi e non avevamo vergogna o rimorsi. Da quel momento la nostra intimità si è pian piano evoluta, cosi come le perversioni. Quelle realizzate e quelle ancora nel cassetto.


Ti ringrazio, chiunque tu sia, per essere arrivato fin qui. Come ho già scritto questo racconto tratta la nostra vita di coppia ed è un modo come l’altro per rendere il nostro rapporto ancora più piccante. Sentiti libero/a di commentare e se hai delle curiosità o domande scrivile pure. Magari il prossimo racconto esaudirà una tua richiesta.
Baci da Coppia Infame.
scritto il
2023-09-30
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