Un Risveglio Perfetto
di
Teo Dox
genere
gay
Prey aprii gli occhi di colpo, intorno a se la sua stanza, un po disordinata, risultava come sempre, la stessa. La luce autunnale, calda e arancione innondava la stanza, e si rifletteva su un grande armadio con le ante a specchio, che rispecchiava l’immagine di lui sul letto big king sfatto. Prey era tutto nudo, era un bel ragazzo, alto con gli occhi neri, i capelli tutti scompigliati, anch’essi neri, aveva una folta barba, un bel petto villoso e la sua corporatura era piacevolmente panciuta e morbida. Teneva le mani sul suo pube irsuto, e il suo cazzo era barzotto.
Quella mattina si era svegliato tutto solo e stava ricordando il risveglio del giorno precedente quando il suo ragazzo ancora nel lettone, stava accarezzando il suo culo, soffice e peloso, e come con quelle sue grandi dita tutto ad un tratto lo sentí entrare nel suo culo, lo stava masturbando per bene, poteva sentire tutto il calore che pervadeva il suo corpo. In quel momento proprio mentre stava iniziando a masturbarsi la porta della camera si aprì, era il suo ragazzo che lo stava per raggiungere nel lettone, era nudo e un poco bagnato, in quanto aveva appena finito di farsi una bella doccia.
Prima ancora che Max si avvicinó al letto, Prey aveva gia cambiato posizione, era a cavalcioni sul bordo del letto, pronto a far sentire la sua lingua sulle palle piene e rasate di Max.
Max rimase in piedi di fronte a Prey con le braccia dietro alla nuca, si stava godendo l’inizio di quello che stava aspettando dalla mattina precedente, un pompino perfetto, si perché Max aveva un bel cazzo, non troppo lungo ma davvero largo, e una cappella rosea e grossa. Prey era sempre stato orgoglioso dei suoi pompini, dopotutto il cazzo di Max era un perfetto cazzo da pompini.
Max prese la testa di Prey, la accarezzo e gli prese i capelli tra le dita, e con decisione la spostó, dalle palle al tronco del suo pene, ormai in erezione, era durissimo, sentiva la lingua di Prey che iniziava a leccare piano piano tutta l’asta per poi arrivare alla grossa cappella, in quel momento, con il suo braccio Max raggiunse il culetto di Prey, si lecco dapprima un dito, glielo fece sentire, all’inizio solo la falange e poi entro con tutto l’indice, cercando la prostata di Prey, ci giocó per circa due minuti, e mentre Prey stava ancora assaporando il cazzone enorme di Max, sentii uscire un bel e buon gocciolone di pre sperma nella sua gola, a quel punto lo tiró fuori da bocca é inizió a masturbarlo come piaceva a Max, ossia tutto scappellato, si inumidì il pollice e l’indice e prese a roteare il pollice sulla grande cappella bagnatissima mista a a saliva e pre sperma. Quel gesto fece gemere tantissimo Max, che senti salire una libido pazzesca, a quel punto Prey inizió ad accarezzarsi il petto, e ogni tanto si pizzicava i capezzoli turgidi, era il suo punto più erogeno. “Mettimi due dita in culo, disse a Max, contento Max esaudì i suo porco desiderio, lo masturbò talmente bene e forte che ora Prey era pronto ad accogliere dentro di se altro. Smise di masturbare la cappella ora fradicia di pre sperma di Max e si voltò riverso lo specchio, poteva vedersi a pecora, vedeva che Max stava scendendo in ginocchio e tutto ad un tratto sentì la lingua calda e vogliosa di Max tra le sue chiappe pelose. Max leccò con avidità quel buco di culo meraviglioso, aveva un gusto di sesso incredibile quella mattina. Intanto con una mano accarezzava il cazzo gocciolante di piacere di Prey e con l’latra aveva iniziato a masturbarsi come piaceva a lui. Prey, inizió a muoversi avanti e indietro e la lingua di Max entrava e usciva dal suo culo, ma ora Prey voleva di più, così quasi sottovoce disse, Max ho voglia del tuo cazzo tutto dentro di me, scopami come solo tu sai fare.
Max non se lo fece dire due volte, lo voltò, gli prese la testa, gliela mise all altezza cazzo e si fece succhiare per tre o quattro spinte, dopo si stese sul letto e accolse sopra di lui Prey in modo che si potessero vedere. Prey era sopra Max, inginocchiato, si scambiarono dei baci bollenti con tanta lingua e saliva, il culo di Prey era pronto, così Max prese in mano il suo cazzo, cerco bene il buco e lo infilò, tutto dentro e subito, la reazione di Prey fu istantanea un urlo di godimento tanto forte che sicuramente i vicini li avevano sentiti.
Max inizio a scoparlo selvaggiamente spingendo i fianchi su e giù su e giu, mentre con la mano iniziò a masturbare Prey, con veemenza, sbatteva la mano sul pube mentre lo masturbava e sentiva tutto il pre sperma colare sull asta di Prey. A Max non mancava molto a sborrare ma come ogni mattina voleva dare da bere a quella bocca tanto avida di sperma di Prey, tiró fuori il cazzo dal culo di Prey con una mossa Max si ritrovo in ginocchio con la bocca di Prey aperta, il primo schizzo imbiancó i baffi di Prey, e il secondo schizzo centró la bocca aperta, sborró un sacco e gemeva davvero forte, Prey ansimava e voleva ancora sperma, così lo prese in bocca e gli fece un pompino conclusivo, alla fine il cazzo di Max era più pulito di quando era uscito dalla doccia!
Max si mise a limonare Prey sentendo tutto il suo gusto, prese in mano il cazzo di Prey e lo masturbo cosi bene è così forte che Prey non ebbe nemmeno il tempo di dire la classica parola “vengo” che fece uno schizzo che finí sulla sua barba.
Giotto Max si avvicino e gliela lecco via con avidità. Un’altra mattinata era iniziata e una bella scopata si era appena conclusa.
Quella mattina si era svegliato tutto solo e stava ricordando il risveglio del giorno precedente quando il suo ragazzo ancora nel lettone, stava accarezzando il suo culo, soffice e peloso, e come con quelle sue grandi dita tutto ad un tratto lo sentí entrare nel suo culo, lo stava masturbando per bene, poteva sentire tutto il calore che pervadeva il suo corpo. In quel momento proprio mentre stava iniziando a masturbarsi la porta della camera si aprì, era il suo ragazzo che lo stava per raggiungere nel lettone, era nudo e un poco bagnato, in quanto aveva appena finito di farsi una bella doccia.
Prima ancora che Max si avvicinó al letto, Prey aveva gia cambiato posizione, era a cavalcioni sul bordo del letto, pronto a far sentire la sua lingua sulle palle piene e rasate di Max.
Max rimase in piedi di fronte a Prey con le braccia dietro alla nuca, si stava godendo l’inizio di quello che stava aspettando dalla mattina precedente, un pompino perfetto, si perché Max aveva un bel cazzo, non troppo lungo ma davvero largo, e una cappella rosea e grossa. Prey era sempre stato orgoglioso dei suoi pompini, dopotutto il cazzo di Max era un perfetto cazzo da pompini.
Max prese la testa di Prey, la accarezzo e gli prese i capelli tra le dita, e con decisione la spostó, dalle palle al tronco del suo pene, ormai in erezione, era durissimo, sentiva la lingua di Prey che iniziava a leccare piano piano tutta l’asta per poi arrivare alla grossa cappella, in quel momento, con il suo braccio Max raggiunse il culetto di Prey, si lecco dapprima un dito, glielo fece sentire, all’inizio solo la falange e poi entro con tutto l’indice, cercando la prostata di Prey, ci giocó per circa due minuti, e mentre Prey stava ancora assaporando il cazzone enorme di Max, sentii uscire un bel e buon gocciolone di pre sperma nella sua gola, a quel punto lo tiró fuori da bocca é inizió a masturbarlo come piaceva a Max, ossia tutto scappellato, si inumidì il pollice e l’indice e prese a roteare il pollice sulla grande cappella bagnatissima mista a a saliva e pre sperma. Quel gesto fece gemere tantissimo Max, che senti salire una libido pazzesca, a quel punto Prey inizió ad accarezzarsi il petto, e ogni tanto si pizzicava i capezzoli turgidi, era il suo punto più erogeno. “Mettimi due dita in culo, disse a Max, contento Max esaudì i suo porco desiderio, lo masturbò talmente bene e forte che ora Prey era pronto ad accogliere dentro di se altro. Smise di masturbare la cappella ora fradicia di pre sperma di Max e si voltò riverso lo specchio, poteva vedersi a pecora, vedeva che Max stava scendendo in ginocchio e tutto ad un tratto sentì la lingua calda e vogliosa di Max tra le sue chiappe pelose. Max leccò con avidità quel buco di culo meraviglioso, aveva un gusto di sesso incredibile quella mattina. Intanto con una mano accarezzava il cazzo gocciolante di piacere di Prey e con l’latra aveva iniziato a masturbarsi come piaceva a lui. Prey, inizió a muoversi avanti e indietro e la lingua di Max entrava e usciva dal suo culo, ma ora Prey voleva di più, così quasi sottovoce disse, Max ho voglia del tuo cazzo tutto dentro di me, scopami come solo tu sai fare.
Max non se lo fece dire due volte, lo voltò, gli prese la testa, gliela mise all altezza cazzo e si fece succhiare per tre o quattro spinte, dopo si stese sul letto e accolse sopra di lui Prey in modo che si potessero vedere. Prey era sopra Max, inginocchiato, si scambiarono dei baci bollenti con tanta lingua e saliva, il culo di Prey era pronto, così Max prese in mano il suo cazzo, cerco bene il buco e lo infilò, tutto dentro e subito, la reazione di Prey fu istantanea un urlo di godimento tanto forte che sicuramente i vicini li avevano sentiti.
Max inizio a scoparlo selvaggiamente spingendo i fianchi su e giù su e giu, mentre con la mano iniziò a masturbare Prey, con veemenza, sbatteva la mano sul pube mentre lo masturbava e sentiva tutto il pre sperma colare sull asta di Prey. A Max non mancava molto a sborrare ma come ogni mattina voleva dare da bere a quella bocca tanto avida di sperma di Prey, tiró fuori il cazzo dal culo di Prey con una mossa Max si ritrovo in ginocchio con la bocca di Prey aperta, il primo schizzo imbiancó i baffi di Prey, e il secondo schizzo centró la bocca aperta, sborró un sacco e gemeva davvero forte, Prey ansimava e voleva ancora sperma, così lo prese in bocca e gli fece un pompino conclusivo, alla fine il cazzo di Max era più pulito di quando era uscito dalla doccia!
Max si mise a limonare Prey sentendo tutto il suo gusto, prese in mano il cazzo di Prey e lo masturbo cosi bene è così forte che Prey non ebbe nemmeno il tempo di dire la classica parola “vengo” che fece uno schizzo che finí sulla sua barba.
Giotto Max si avvicino e gliela lecco via con avidità. Un’altra mattinata era iniziata e una bella scopata si era appena conclusa.
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