Perversione 2
di
PERVERSo
genere
prime esperienze
Con la signora Beatrice ed il marito, gli incontri erano proseguiti anche se distanziati nel tempo, in media ci si trovava una volta ogni mese, di solito erano loro a invitarmi quando avevano voglia. La mia frequentazione del bar della signora Margherita, con la quale avevo un ottimo rapporto di amicizia era continuata normalmente. Era stata Margherita un giorno che scherzando mi aveva comunicato che una cliente aveva fatto apprezzamenti abbastanza espliciti nei miei confronti. La donna in questione era la signora Moccia, non l’avevo mai presa in considerazione poiché come età non era abbastanza matura, ma ad osservarla i miei istinti perversi si erano risvegliati. Era sui 50 anni, non aveva la classe e nemmeno lo stato socio-cultural della signora Beatrice, era una classica popolana, con un seguito di amiche attratte non dal suo carisma ma perché essendo moglie di un piccolo impresario viveva in una certa agiatezza. Fisicamente serviva tanta perversione perché diventasse appetibile, era alta meno di 1.60, grassottella, avrebbe avuto bisogno di lunghe sedute odontoiatriche, si notava la mancanza di un paio di molari ed aveva parecchi denti marci, per finire in una gamba all’altezza dello stinco aveva due vistosissime vene varicose. Osservandola nei suoi atteggiamenti e ascoltando i suoi discorsi quasi sempre sguaiati e con doppi sensi aveva attirato la mia attenzione.
Era un pomeriggio invernale, poca gente in giro, al bar eravamo solo io con la Margherita quando erano entrate la signora Moccia con una sua amica insignificante. Margherita mi aveva guardato sorridendo indicandomi con la testa la signora Moccia, non conoscendo lei i miei istinti perversi il suo sorrisetto voleva essere ironico; invece, in me era scattata subito la libidine perversa. Era bastato poco per iniziare a chiacchierare con la signora Moccia, fin da subito mi aveva fatto capire che era attratta da me, io l’avevo assecondata nelle sue battute. Quasi a voler scherzare ci avevamo fatto dei complimenti reciproci, Margherita entrava nel discorso, spingendo la Moccia ad osare di più, pensava di farmi uno scherzo e mettermi a disagio. La svolta si era avuta quando con una battuta scherzosa avevo detto alla signora Moccia che a casa avevo la collezione di farfalle da fargli vedere, lei con mio stupore aveva affermato che l’avrebbe vista volentieri e che era prontissima a seguirmi subito, a quel punto il colpo di grazia l’aveva dato Margherita
- Adesso non puoi più tirarti indietro. Ha accettato quindi devi fargliela vedere.
Scherzando, mi ero alzato ed avevo invitato la signora Moccia a seguirmi, con mia grande sorpresa lei si era alzata aveva preso la borsa e poi rivolta all’amica, senza vergogna, gli aveva detto:
- Tu torna da sola a casa io oggi ho di meglio da fare.
Anche Margherita era rimasta sorpresa e quando, avendo deciso di andare in fondo ero uscito seguito dalla signora Moccia, nello sguardo che ci eravamo scambiati mi aveva fatto un sorrisetto sarcastico e meravigliato. In ascensore c’erano altre persone ed eravamo rimasti zitti, appena dentro casa la Moccia aveva tolto subito il cappotto, aveva un modo di fare e di guardarmi che mi mettevano quasi a disagio
- Prego si accomodi, le posso offrire qualcosa?
- Ho accettato il tuo invito non per bere qualcosa. Non ho tanto tempo meglio non sprecarlo.
Aveva pronunciato quelle parole avvicinandosi a me, poi aveva allungato una mano a palparmi il cazzo, allo stesso tempo mi aveva attirato e mi aveva baciato infilandomi la lingua in bocca. In una situazione normale non penso l’avrei mai baciata, ma in quel momento, avevo risposto al suo bacio ed avevo sentito il cazzo diventare duro. L’avevo spinta in camera da letto aveva iniziato subito a spogliarsi senza che glielo chiedessi. Una volta nuda mi aveva fatto eccitare molto di più, oltre alle vene varicose, fisicamente era anni luce lontana dai canoni di bellezza, aveva due grandi tette cadenti, la pancia era abbastanza pronunciata, e dal folto pelo che gli contornava la figa si poteva immaginare che forse non si fosse messa mai in costume; infatti, dai lati delle mutande fuoriuscivano ciuffi di pelo nero. Mi ero spogliato anche io sotto il suo sguardo
- Mamma mia, hai un cazzo favoloso, è una bellissima sorpresa. Sei bellissimo e ti avrei scopato ugualmente ma vedere le dimensioni del tuo cazzo mi hanno fatto bagnare. Ti prego fottimi.
Il cazzo gli era scivolato dento con facilità, era bagnatissima e molto calda, era una bella sensazione tenerglielo dentro. Avevo iniziato a muovermi leggermente, aveva una bella figa e volevo godermela
- Sbattimi forte, fammelo sentire tutto dentro, per sborrare devo essere sbattuta bene
La sua richiesta mi aveva un po' sorpreso, ma l’avevo assecondata, avevo iniziato a sbatterla aumentando l’intensità, lei continuava a gemere ed a incitarmi a sbatterla poi avevo sentito tutto il mio cazzo inondato dai suoi umori, aveva sborrato e tanto aveva iniziato a contorcersi ed urlare di continuare a batterla. Aveva goduto un paio di volte, poi si era rilassata per prendere fiato, io gli avevo tenuto il cazzo dentro, poi quando aveva tentato di baciarmi di nuovo mi ero staccato da lei per cambiare posizione, non mi andava di baciarla. L’avevo invitata a inginocchiarsi sul letto e gli ero andato dietro, e lei mi aveva chiesto?
- Vuoi mettermelo nel culo? Puoi farlo sono aperta anche dietro e mi piace.
- Volevo scoparti a pecorina, hai una figa caldissima.
Glielo avevo infilato di nuovo in figa ed avevo iniziato a pomparla, lei si teneva in equilibrio con una sola mano, l’altra l’aveva portata alla figa e si titillava clitoride. Non era bella e lo sapevo ma aveva una figa fenomenale.
- Per favore, inculami, mettimelo nel culo voglio sborrare mentre mi inculi.
A quel punto non potevo fare altro, gli avevo bagnato il buco del culo co gli umori della sua figa, poi avevo puntato l’uccello e spinto, avevo sentito una leggera resistenza ma poi ero tutto dentro. Se la sua figa mi avesse fatto eccitare, la porcona con culo ci avrebbe saputo fare davvero. Non so come faceva ma il suo culo aveva iniziato ad avere delle contrazioni, era come se mi risucchiasse il cazzo avevo resistito per poco poi quando i primi schizzi gli avevano iniziato a riempire il culo anche lei aveva goduto. Mi ero accasciato sopra di lei e gli avevo lasciato il cazzo nel culo fino a che non si era ammosciato. poi eravamo andati in bagno. Mentre ci rivestivamo, lei mi aveva guardato con gratitudine e poi mi aveva detto.
- È stato come un sogno che si avvera, avrei pagato per scoparti ed è stata una delle più belle scopate che ho fatto nella mia vita e credimi no sono state poche.
- Sono contento che sei soddisfatta e che hai esaudito desiderio.
- Scusami, ti ho sempre visto con ragazze giovani e bellissime, perché hai accettato si scopare me che oltre che vecchia, so di non essere affatto bella?
- Ti ho scopato proprio perché non sei giovane e perché non sei bella, è una mia perversione.
Aveva fatto altre domande ed a quel punto gli avevo parlato delle mie perversioni, non avevo visto sorpresa nei suoi occhi, e più gli spiegavo più sembrava interessata, poi aveva preso parola ed aveva detto
- A questo punto, devo dirti che, quando vorrai scoparmi come oggi basta che mi faccia un cenno ed io sarò sempre pronta a soddisfarti. Sono pronta ad assecondarti nelle tue perversioni a patto che non ci sia violenza fisica. Ma per altro sono aperta a tutto anche ad eventuali orge.
- Stai tranquilla, le mie perversioni riguardano solo l’età e l’aspetto fisico.
- Ascolta, ho una amica che ha degli handicap fisici, e non è nemmeno bella. Poverina in vita sua non ha mai visto un cazzo né tantomeno lo ha preso. Ti va se te la faccio conoscere?
- Non ha mai preso un cazzo? E Vergine?
- Il cazzo non l’ha mai nemmeno visto dal vivo, ma non è vergine. Almeno una volta al giorno gode masturbandosi con dei vibratori, a casa ne ha di tutte le misure.
- Va bene, fammela incontrare, se mi eccita suo aspetto si può fare.
Il giorno dopo ero al bar, la signora Margherita mi aveva fatto un sorrisetto ironico, avevo risposto al suo sorriso, poi quando mi aveva servito il caffè mi aveva detto
- Non serve che mi dici nulla. Ieri quando è scesa mi ha subito raccontato tutto andando anche nei particolari. A proposito, erano venuti anche la signora Beatrice con il dottore e mi avevano chiesto se fossi passato.
- Cosa gli hai detto?
- Ahahahah. Tranquillo non gli ho detto che avevi portato a casa Moccia. Ma toglimi curiosità, il dottore sa che scopi la signora Beatrice?
Non gli avevo risposto, ma non serviva, lei aveva capito lo stesso ed aveva fatto un sorrisetto.
Era un pomeriggio invernale, poca gente in giro, al bar eravamo solo io con la Margherita quando erano entrate la signora Moccia con una sua amica insignificante. Margherita mi aveva guardato sorridendo indicandomi con la testa la signora Moccia, non conoscendo lei i miei istinti perversi il suo sorrisetto voleva essere ironico; invece, in me era scattata subito la libidine perversa. Era bastato poco per iniziare a chiacchierare con la signora Moccia, fin da subito mi aveva fatto capire che era attratta da me, io l’avevo assecondata nelle sue battute. Quasi a voler scherzare ci avevamo fatto dei complimenti reciproci, Margherita entrava nel discorso, spingendo la Moccia ad osare di più, pensava di farmi uno scherzo e mettermi a disagio. La svolta si era avuta quando con una battuta scherzosa avevo detto alla signora Moccia che a casa avevo la collezione di farfalle da fargli vedere, lei con mio stupore aveva affermato che l’avrebbe vista volentieri e che era prontissima a seguirmi subito, a quel punto il colpo di grazia l’aveva dato Margherita
- Adesso non puoi più tirarti indietro. Ha accettato quindi devi fargliela vedere.
Scherzando, mi ero alzato ed avevo invitato la signora Moccia a seguirmi, con mia grande sorpresa lei si era alzata aveva preso la borsa e poi rivolta all’amica, senza vergogna, gli aveva detto:
- Tu torna da sola a casa io oggi ho di meglio da fare.
Anche Margherita era rimasta sorpresa e quando, avendo deciso di andare in fondo ero uscito seguito dalla signora Moccia, nello sguardo che ci eravamo scambiati mi aveva fatto un sorrisetto sarcastico e meravigliato. In ascensore c’erano altre persone ed eravamo rimasti zitti, appena dentro casa la Moccia aveva tolto subito il cappotto, aveva un modo di fare e di guardarmi che mi mettevano quasi a disagio
- Prego si accomodi, le posso offrire qualcosa?
- Ho accettato il tuo invito non per bere qualcosa. Non ho tanto tempo meglio non sprecarlo.
Aveva pronunciato quelle parole avvicinandosi a me, poi aveva allungato una mano a palparmi il cazzo, allo stesso tempo mi aveva attirato e mi aveva baciato infilandomi la lingua in bocca. In una situazione normale non penso l’avrei mai baciata, ma in quel momento, avevo risposto al suo bacio ed avevo sentito il cazzo diventare duro. L’avevo spinta in camera da letto aveva iniziato subito a spogliarsi senza che glielo chiedessi. Una volta nuda mi aveva fatto eccitare molto di più, oltre alle vene varicose, fisicamente era anni luce lontana dai canoni di bellezza, aveva due grandi tette cadenti, la pancia era abbastanza pronunciata, e dal folto pelo che gli contornava la figa si poteva immaginare che forse non si fosse messa mai in costume; infatti, dai lati delle mutande fuoriuscivano ciuffi di pelo nero. Mi ero spogliato anche io sotto il suo sguardo
- Mamma mia, hai un cazzo favoloso, è una bellissima sorpresa. Sei bellissimo e ti avrei scopato ugualmente ma vedere le dimensioni del tuo cazzo mi hanno fatto bagnare. Ti prego fottimi.
Il cazzo gli era scivolato dento con facilità, era bagnatissima e molto calda, era una bella sensazione tenerglielo dentro. Avevo iniziato a muovermi leggermente, aveva una bella figa e volevo godermela
- Sbattimi forte, fammelo sentire tutto dentro, per sborrare devo essere sbattuta bene
La sua richiesta mi aveva un po' sorpreso, ma l’avevo assecondata, avevo iniziato a sbatterla aumentando l’intensità, lei continuava a gemere ed a incitarmi a sbatterla poi avevo sentito tutto il mio cazzo inondato dai suoi umori, aveva sborrato e tanto aveva iniziato a contorcersi ed urlare di continuare a batterla. Aveva goduto un paio di volte, poi si era rilassata per prendere fiato, io gli avevo tenuto il cazzo dentro, poi quando aveva tentato di baciarmi di nuovo mi ero staccato da lei per cambiare posizione, non mi andava di baciarla. L’avevo invitata a inginocchiarsi sul letto e gli ero andato dietro, e lei mi aveva chiesto?
- Vuoi mettermelo nel culo? Puoi farlo sono aperta anche dietro e mi piace.
- Volevo scoparti a pecorina, hai una figa caldissima.
Glielo avevo infilato di nuovo in figa ed avevo iniziato a pomparla, lei si teneva in equilibrio con una sola mano, l’altra l’aveva portata alla figa e si titillava clitoride. Non era bella e lo sapevo ma aveva una figa fenomenale.
- Per favore, inculami, mettimelo nel culo voglio sborrare mentre mi inculi.
A quel punto non potevo fare altro, gli avevo bagnato il buco del culo co gli umori della sua figa, poi avevo puntato l’uccello e spinto, avevo sentito una leggera resistenza ma poi ero tutto dentro. Se la sua figa mi avesse fatto eccitare, la porcona con culo ci avrebbe saputo fare davvero. Non so come faceva ma il suo culo aveva iniziato ad avere delle contrazioni, era come se mi risucchiasse il cazzo avevo resistito per poco poi quando i primi schizzi gli avevano iniziato a riempire il culo anche lei aveva goduto. Mi ero accasciato sopra di lei e gli avevo lasciato il cazzo nel culo fino a che non si era ammosciato. poi eravamo andati in bagno. Mentre ci rivestivamo, lei mi aveva guardato con gratitudine e poi mi aveva detto.
- È stato come un sogno che si avvera, avrei pagato per scoparti ed è stata una delle più belle scopate che ho fatto nella mia vita e credimi no sono state poche.
- Sono contento che sei soddisfatta e che hai esaudito desiderio.
- Scusami, ti ho sempre visto con ragazze giovani e bellissime, perché hai accettato si scopare me che oltre che vecchia, so di non essere affatto bella?
- Ti ho scopato proprio perché non sei giovane e perché non sei bella, è una mia perversione.
Aveva fatto altre domande ed a quel punto gli avevo parlato delle mie perversioni, non avevo visto sorpresa nei suoi occhi, e più gli spiegavo più sembrava interessata, poi aveva preso parola ed aveva detto
- A questo punto, devo dirti che, quando vorrai scoparmi come oggi basta che mi faccia un cenno ed io sarò sempre pronta a soddisfarti. Sono pronta ad assecondarti nelle tue perversioni a patto che non ci sia violenza fisica. Ma per altro sono aperta a tutto anche ad eventuali orge.
- Stai tranquilla, le mie perversioni riguardano solo l’età e l’aspetto fisico.
- Ascolta, ho una amica che ha degli handicap fisici, e non è nemmeno bella. Poverina in vita sua non ha mai visto un cazzo né tantomeno lo ha preso. Ti va se te la faccio conoscere?
- Non ha mai preso un cazzo? E Vergine?
- Il cazzo non l’ha mai nemmeno visto dal vivo, ma non è vergine. Almeno una volta al giorno gode masturbandosi con dei vibratori, a casa ne ha di tutte le misure.
- Va bene, fammela incontrare, se mi eccita suo aspetto si può fare.
Il giorno dopo ero al bar, la signora Margherita mi aveva fatto un sorrisetto ironico, avevo risposto al suo sorriso, poi quando mi aveva servito il caffè mi aveva detto
- Non serve che mi dici nulla. Ieri quando è scesa mi ha subito raccontato tutto andando anche nei particolari. A proposito, erano venuti anche la signora Beatrice con il dottore e mi avevano chiesto se fossi passato.
- Cosa gli hai detto?
- Ahahahah. Tranquillo non gli ho detto che avevi portato a casa Moccia. Ma toglimi curiosità, il dottore sa che scopi la signora Beatrice?
Non gli avevo risposto, ma non serviva, lei aveva capito lo stesso ed aveva fatto un sorrisetto.
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