Ricordi dell'esame

di
genere
etero

Il mio episodio risale a qualche anno fa, cinque per la precisione, quando nelle splendide giornate di giugno fervono i preparativi per l'esame di maturità. Fu così, che Anna mi invitò a casa sua per ripetere insieme le materie oggetto d'esame. Qualche descrizione su Anna è d'obbligo: occhi chiari, capelli lunghi e biondi, 5^ misura di seno, una bocca carnosa, un ottimo culetto; insomma una figura statuaria resa ancora più evanescente dai vestiti molto stretti che indossava. Infatti era, per via di quelle curve, non a caso, oggetto di desideri erotici della maggior parte della scuola, professori inclusi. Era uno splendido pomeriggio di giugno, prese l'occorrente(libri e previdentemente una scatola di preservativi con la speranza di usarne almeno uno) mi avviai verso l'abitazione di Anna, tralaltro poco distante dalla mia. Giunto sul posto citofonai, mi rispose Anna "sali pure" disse, con passo felino e tutto eccitato salii a tre i gradini, lei mi venne incontro dicendomi che aveva appena terminato le faccende domestiche, meno male "dissi io" così abbiamo più tempo per studiare, e nel pronunziare queste parole vidi che si era vestita in un modo tale che le sue curve sembravano sbalzargli fuori da un momento all'altro: una gonnellina cortissima ed un top verde chiaro. Cercando di non lasciare trapelare la mia eccitazione ed il mio desiderio per lei, presi con enorme sforzo i libri ed iniziammo a studiare, dopo circa 20 minuti mi propose una pausa, ti va un goccetto di liquore? Mi disse, si fai tu risposi io, aprì la credenza e tirò fuori il "VOV" classico liquore allo zabaione, ne prendo un po’ anch'io "disse lei", così, dopo un brindisi scaramantico all'esame, riprendemmo un po’ più allegri lo studio. Tra una parola e l'altra, mi si avvicinava sempre più, il mio sguardo si posava sulle sue tette, il suo invece in mezzo alle mie gambe, dove qualcosa cresceva a vista d'occhio. Ormai eravamo presi da pensieri che esulavano del tutto dallo studio, dall'esame, dalla scuola, i nostri occhi erano diventati la massima espressione del "ho voglia di te". Senza dire niente avvicinatasi, mi mise una mano in mezzo alle gambe e ad occhi chiusi mi accarezzava piano, io mi rilassai, chiusi gli occhi e mi feci guidare da lei. Mi slacciò i pantaloni, me lo tirò fuori e se lo mise in bocca, lentamente quelle labbra carnose attraversavano su e giù, in lungo e in largo il mio pene.Mentre mi sbocchinava, le mie mani si posarono sui suoi seni che con delicatezza denudai, tra noi i gemiti di piacere correvano a rompere il silenzio, "aspetta, ho voglia di succhiarti i capezzoli" le dissi, così la mia lingua tentennò vicino i capezzoli che stuzzicati diventarono duri e turgidi dal desiderio.Si tolse la gonnellina ed io spostandole gli slip le accarezzavo la vagina già tutta bagnata, mentre mi pregò di abbassarle gli slip, il clitoride le si indurì. Eravamo tutti e due nudi ed al massimo grado di eccitazione, tirai fuori dalla tasca dello zaino un preservativo, "aspetta" disse lei, mi s'inchinò un'altra volta con la bocca sul mio sesso e mentre con una mano reggeva il mio cazzo, con l'altra prese il preservativo, lo pose sulla mia cappella e con la bocca lo srotolò. Mi eccitavo da morire nel vederla in tutto il suo essere "porca". Si girò alla pecorina e con un filo di voce mi sussurrò "mettimelo tutto dentro", con un solo colpo di reni la penetrai, sentivo la sua fica bagnata di piacere ed i suoi gemiti seguivano il ritmo dei miei colpi, alla fine stremati sborrammo insieme.
scritto il
2010-03-06
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