Schiavo ai piedi di moglie e suocera
di
Accidukanes77
genere
feticismo
Sono sempre stato attratto dai piedi femminili e adoro essere sottomesso dalle divine estremità delle donne.
Mia moglie è consapevole della mia parafilia e mi asseconda con piacere perché le piace essere servita e adulata.
La mia regina è una bellissima quarantenne, con i capelli biondi, dei vividi occhi castani e dei magnifici piedi affusolati taglia 40.
Somiglia molto alla madre, splendida sessantacinquenne curvy, con graziosi lineamenti, un sorriso radioso e due piedi incantevoli taglia 38, con le unghia sempre smaltate di rosso.
Fantasticavo spesso di coinvolgere mia suocera nel rapporto di sottomissione che mi lega a mia moglie -anche perché abita da sola nel nostro stesso stabile- ma non avevo mai avuto il coraggio di proporlo. Finché una sera accadde l’insperata occasione.
La mia regina era seduta sul divano del salotto, intenta a guardare una fiction in tv mentre io stavo preparando la sua tisana preferita.
Il programma prevedeva che io le servissi da bere, massaggiassi con cura e devozione i suoi piedini e, alla fine del massaggio ricevessi il mio agognato premio: le sue estremità spalmate sulla mia faccia. Inaspettatamente, prima ancora di servirle la bevanda, fummo interrotti dallo squillo del campanello.
Andai ad aprire e mi ritrovai di fronte mia suocera. Il mio sguardo si poggiò subito sulle sue estremità: aveva dei collant color carne e delle pantofole verdi. Si sistemò sul divano accanto alla figlia e comincio’ a conversare con lei come se io non ci fossi.
Ero profondamente indispettito, temevo che si sarebbe intrattenuta a lungo e mi preoccupavo sopratutto che la mia regina, dopo la sgradita visita, non avrebbe avuto più tempo per me.
Mia moglie notò il mio disappunto e, con incredibile naturalezza, mi ordinò di sedermi a terra e di massaggiarle i piedi.
“Non mi sembra il caso” - risposi imbarazzato - ma lei insistette “dai, non c’è niente di male. Mia madre sa tutto di me” e, aggiunse sorridendo, “anche di te”.
Io guardai mia suocera sempre più terrorizzato e imbarazzato e ballettai qualche parola per negare l’evidenza ma lei mi rassicurò: “non ti preoccupare caro. Il vostro segreto è al sicuro con me. E poi anche a me piacerebbe avere un massaggino ai piedi”. All’udire quelle parole il desiderio prese il sopravvento sulle mie paure. Rivolsi, allora, il mio sguardo alla mia regina e, ricevuto un sorriso e un cenno di approvazione, cominciai a massaggiare eccitatissimo i piedi delle due donne.
Mia suocera sembrava gradire particolarmente e chiuse gli occhi per rilassarsi. “Prima di continuare servici la tisana” mi ordinò d’un tratto mia moglie.
Obbedii immediatamente, portai le bevande fumanti alle due donne e ripresi il mio massaggio per lungo tempo con cura e devozione. Finalmente la mia regina sembro’ soddisfatta.
“Bravissimo, stasera ti sei superato. Meriti la tua ricompensa” - esclamò quindi sorridendo . Poi disse rivolta alla madre “Mamma mettigli i piedi in faccia”. All’udire quelle parole fui nuovamente avvolto da un turbinio di emozioni . Sorpresa, vergogna, desiderio, eccitazione , si mescolavano confusamente in me. Bofonchiai qualche parola di apparente disappunto ma rimasi fermo, seduto per terra. Vidi le magnifiche estremità di mia suocera poggiarsi sul mio viso, udii le sue risate nell’osservare la mia espressione inebetita, fui, quindi, avvolto da una fortissima eccitazione. Quei piedi perfetti emanavano un odore inebriante e il mio membro era divenuto duro come il marmo. Avrei voluto tanto toccarmi ma non potevo senza il permesso della mia regina. Mia suocera premette i piedi sulla mia faccia ancora per qualche secondo, poi si infilò nuovamente le pantofole.
Arrivò, quindi il turno di mia moglie.
Il mio viso divenne, allora, il suo poggiapiedi mentre riprendeva a conversare con la madre. Le chiesi se potevo toccarmi e lei acconsenti’ con noncuranza.
Raggiunsi il piacere in pochi secondi esplodendo dentro le mutande ma rimasi nella mia umiliante posizione ancora per qualche minuto, finché mia suocera si congedò e ci salutò. “Vado via, domani mattina devo alzarmi presto. Stasera mi sono proprio divertita , se volete possiamo vederci anche domani sera”. “Certo mammina, il mio maritino sarà felice di massaggiarci i piedi . Vero caro?” “Certo risposi inebetito”. “Cosa aspetti , bacia le pantofole di mia madre e accompagnala alla porta”. Premetti le labbra sulle pantofole di mia suocera e lei ci lasciò ridendo sempre più divertita.
Dopo quella sera mi capitò altre volte di bearmi ai piedi delle due donne, felice di servirle e adorarle come dee.
Mia moglie è consapevole della mia parafilia e mi asseconda con piacere perché le piace essere servita e adulata.
La mia regina è una bellissima quarantenne, con i capelli biondi, dei vividi occhi castani e dei magnifici piedi affusolati taglia 40.
Somiglia molto alla madre, splendida sessantacinquenne curvy, con graziosi lineamenti, un sorriso radioso e due piedi incantevoli taglia 38, con le unghia sempre smaltate di rosso.
Fantasticavo spesso di coinvolgere mia suocera nel rapporto di sottomissione che mi lega a mia moglie -anche perché abita da sola nel nostro stesso stabile- ma non avevo mai avuto il coraggio di proporlo. Finché una sera accadde l’insperata occasione.
La mia regina era seduta sul divano del salotto, intenta a guardare una fiction in tv mentre io stavo preparando la sua tisana preferita.
Il programma prevedeva che io le servissi da bere, massaggiassi con cura e devozione i suoi piedini e, alla fine del massaggio ricevessi il mio agognato premio: le sue estremità spalmate sulla mia faccia. Inaspettatamente, prima ancora di servirle la bevanda, fummo interrotti dallo squillo del campanello.
Andai ad aprire e mi ritrovai di fronte mia suocera. Il mio sguardo si poggiò subito sulle sue estremità: aveva dei collant color carne e delle pantofole verdi. Si sistemò sul divano accanto alla figlia e comincio’ a conversare con lei come se io non ci fossi.
Ero profondamente indispettito, temevo che si sarebbe intrattenuta a lungo e mi preoccupavo sopratutto che la mia regina, dopo la sgradita visita, non avrebbe avuto più tempo per me.
Mia moglie notò il mio disappunto e, con incredibile naturalezza, mi ordinò di sedermi a terra e di massaggiarle i piedi.
“Non mi sembra il caso” - risposi imbarazzato - ma lei insistette “dai, non c’è niente di male. Mia madre sa tutto di me” e, aggiunse sorridendo, “anche di te”.
Io guardai mia suocera sempre più terrorizzato e imbarazzato e ballettai qualche parola per negare l’evidenza ma lei mi rassicurò: “non ti preoccupare caro. Il vostro segreto è al sicuro con me. E poi anche a me piacerebbe avere un massaggino ai piedi”. All’udire quelle parole il desiderio prese il sopravvento sulle mie paure. Rivolsi, allora, il mio sguardo alla mia regina e, ricevuto un sorriso e un cenno di approvazione, cominciai a massaggiare eccitatissimo i piedi delle due donne.
Mia suocera sembrava gradire particolarmente e chiuse gli occhi per rilassarsi. “Prima di continuare servici la tisana” mi ordinò d’un tratto mia moglie.
Obbedii immediatamente, portai le bevande fumanti alle due donne e ripresi il mio massaggio per lungo tempo con cura e devozione. Finalmente la mia regina sembro’ soddisfatta.
“Bravissimo, stasera ti sei superato. Meriti la tua ricompensa” - esclamò quindi sorridendo . Poi disse rivolta alla madre “Mamma mettigli i piedi in faccia”. All’udire quelle parole fui nuovamente avvolto da un turbinio di emozioni . Sorpresa, vergogna, desiderio, eccitazione , si mescolavano confusamente in me. Bofonchiai qualche parola di apparente disappunto ma rimasi fermo, seduto per terra. Vidi le magnifiche estremità di mia suocera poggiarsi sul mio viso, udii le sue risate nell’osservare la mia espressione inebetita, fui, quindi, avvolto da una fortissima eccitazione. Quei piedi perfetti emanavano un odore inebriante e il mio membro era divenuto duro come il marmo. Avrei voluto tanto toccarmi ma non potevo senza il permesso della mia regina. Mia suocera premette i piedi sulla mia faccia ancora per qualche secondo, poi si infilò nuovamente le pantofole.
Arrivò, quindi il turno di mia moglie.
Il mio viso divenne, allora, il suo poggiapiedi mentre riprendeva a conversare con la madre. Le chiesi se potevo toccarmi e lei acconsenti’ con noncuranza.
Raggiunsi il piacere in pochi secondi esplodendo dentro le mutande ma rimasi nella mia umiliante posizione ancora per qualche minuto, finché mia suocera si congedò e ci salutò. “Vado via, domani mattina devo alzarmi presto. Stasera mi sono proprio divertita , se volete possiamo vederci anche domani sera”. “Certo mammina, il mio maritino sarà felice di massaggiarci i piedi . Vero caro?” “Certo risposi inebetito”. “Cosa aspetti , bacia le pantofole di mia madre e accompagnala alla porta”. Premetti le labbra sulle pantofole di mia suocera e lei ci lasciò ridendo sempre più divertita.
Dopo quella sera mi capitò altre volte di bearmi ai piedi delle due donne, felice di servirle e adorarle come dee.
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