L'amico fidato si scopa mia moglie (o viceversa?) prima parte.
di
lover
genere
tradimenti
L'ho raccolta dalla strada, faceva la prostituta, una sera passando nella zona dove solitamente facevano capolinea, una ragazza mi ha fatto cenno di fermarmi, pensavo
fosse il solito modo di accalappiare un cliente, invece no mi sono fermato ha aperto
lo sportello, si è seduta appoggiandosi sulla mia spalla, piangeva, le lacrime hanno
bagnato la mia maglietta, mi ha pregato di allontanarci da quella zona, siamo andati
nella parte opposta della città, ci siamo fermati in un posto scarsamente illuminato,
ero sempre orientato a concludere quell'incontro con una scopata, invece no ha ripreso
a piangere, ha confessato di non voler fare quel tipo di vita, erano tre giorni che era arrivata, l'avevano convinta con alcune promesse, invece si è trattato del solito trucco.
Vivevo con i miei genitori, in quelle condizioni non potevo portarla a casa, era seminuda. L'ho accompagnata in un albergo per farla dormire, l'addetto non voleva
ospitarla, dopo aver ascoltato la sua storia l'ha accettata. Quella mossa mi è costata parecchio, la mattina successiva sono andato a riprenderla, abbiamo acquistato un abito decente, l'ho portata a casa, ho detto che era la mia ragazza, che doveva restare con noi qualche giorno, le avrei dati il mio letto ed io avrei dormito sulla poltrona. Ha fatto
subito presa su mamma ed al ritorno di papà la sera ha avuto lo stesso effetto, ci sapeva
fare. Più la guardavo e più mi piaceva, avevo pensato a salvarla, mai avrei immaginato
che diventasse mia moglie. E' successo proprio così, siamo andati ad abitare in un appartamento in affitto, abbiamo iniziato una meravigliosa convivenza. Sotto casa la sera c'era la polizia, mi chiedevo perché, era stata Lea a chiamarla perché il ragazzo che la
faceva prostituire l'aveva trovata. Fine della storia, arrestato il "magnaccia" lei comunque era scossa per l'ennesima avventura. Nel giro di tre mesi l'ho sposata, avevo
una figa da paura, non che io fossi da buttare ma lei era straordinariamente bella.
Mi seguiva come un cagnolino, faceva tutto quello che volevo io, l'ho invitata a non
comportarsi in quel modo, non era la mia schiava, anzi l'ho pregata di gestirsi, essere
autonoma, finalmente si era tolta di dosso quel senso di sottomissione. Quando facevamo
l'amore mi portava in paradiso, tanto da farmi dubitare sul suo passato.
fosse il solito modo di accalappiare un cliente, invece no mi sono fermato ha aperto
lo sportello, si è seduta appoggiandosi sulla mia spalla, piangeva, le lacrime hanno
bagnato la mia maglietta, mi ha pregato di allontanarci da quella zona, siamo andati
nella parte opposta della città, ci siamo fermati in un posto scarsamente illuminato,
ero sempre orientato a concludere quell'incontro con una scopata, invece no ha ripreso
a piangere, ha confessato di non voler fare quel tipo di vita, erano tre giorni che era arrivata, l'avevano convinta con alcune promesse, invece si è trattato del solito trucco.
Vivevo con i miei genitori, in quelle condizioni non potevo portarla a casa, era seminuda. L'ho accompagnata in un albergo per farla dormire, l'addetto non voleva
ospitarla, dopo aver ascoltato la sua storia l'ha accettata. Quella mossa mi è costata parecchio, la mattina successiva sono andato a riprenderla, abbiamo acquistato un abito decente, l'ho portata a casa, ho detto che era la mia ragazza, che doveva restare con noi qualche giorno, le avrei dati il mio letto ed io avrei dormito sulla poltrona. Ha fatto
subito presa su mamma ed al ritorno di papà la sera ha avuto lo stesso effetto, ci sapeva
fare. Più la guardavo e più mi piaceva, avevo pensato a salvarla, mai avrei immaginato
che diventasse mia moglie. E' successo proprio così, siamo andati ad abitare in un appartamento in affitto, abbiamo iniziato una meravigliosa convivenza. Sotto casa la sera c'era la polizia, mi chiedevo perché, era stata Lea a chiamarla perché il ragazzo che la
faceva prostituire l'aveva trovata. Fine della storia, arrestato il "magnaccia" lei comunque era scossa per l'ennesima avventura. Nel giro di tre mesi l'ho sposata, avevo
una figa da paura, non che io fossi da buttare ma lei era straordinariamente bella.
Mi seguiva come un cagnolino, faceva tutto quello che volevo io, l'ho invitata a non
comportarsi in quel modo, non era la mia schiava, anzi l'ho pregata di gestirsi, essere
autonoma, finalmente si era tolta di dosso quel senso di sottomissione. Quando facevamo
l'amore mi portava in paradiso, tanto da farmi dubitare sul suo passato.
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