Mi regalo un Natale da porca 3

di
genere
orge

Sono nella mia vasca da bagno, piena di schiuma e essenze profumate, Il mio corpo è in totale abbandono, devo recuperare energia. E' notte fonda, ed io mi sento a pezzi, soddisfatta, sfinita dagli orgasmi, ma con la sensazione di non avere più un minimo di forza.
Al cinema ero seduta dove mi aveva detto Antonia. Non sono rimasta seduta a lungo.... non so come lei abbia potuto, che conoscenze può avere o quanto ha pagato. la sala è aperta su invito nella giornata di chiusura, la proiezione è di pellicole porno e come ho modo di verificare, ci sono anche le riprese fatte a me.
La sala buia si riempie di una quarantina di uomini ed una decina di donne.
Accanto a me si siedono due uomini. Non ci sono preamboli, non ci sono parole, Uno di loro mi prende il viso ed inizia a limonarmi mentre l'altro mette a mano in mezzo alle gambe e mi masturba infilandomi le dita. Mi trovo nuda in pochi minuti ed in ginocchio sul pavimento a spompinare il tipo che mi limonava, Sento gemiti in sala, capisco che anche le altre donne sono impegnate a fare sesso. Arriva il sottile odore del sesso, mi sale al cervello e mi infoia ulteriormente. L'uomo non mi lascia finire la pompa, mi fa sedere sopra lui e mi lascio scopare mentre l'altro uomo ne approfitta per mettersi in piedi dietro me e strizzarmi le tette. Aumenta il ritmo della scopata, sento i mugugni dell'uomo che è chiaramente venuto. Sento afflosciarsi dentro me il suo cazzo. L'altro mi fa fretta, lo sento bisbigliare un "alzati troia che ora tocca a me"
Mi lascia in piedi, piegata sulle poltrone e mi fotte da dietro. E' bello grosso, lo sento bene e mi fa godere. Non so chi è, probabilmente non lo riconoscerei se lo incontrassi fuori, ma ora me lo sto godendo alla grande. E' resistente, una bella scopata lunga, che mi fa passare da un orgasmo ad un altro. Nella fila dietro noi passa un altro uomo che si ferma davanti a me, ed avendo il membro all'altezza del mio viso ne approfitta per mettermelo in bocca. Succhio e lecco mentre come un martello l'altro prosegue la sua cavalcata.
In realtà l'atmosfera dell'orgia, la presenza di altre donne, un pò surreale, il piacere che mi stanno procurando mi dà una sensazione quasi di allucinazione. Cambiano i cazzi, ma sono costantemente piena. Cola sborra da ogni buco, non so più quanti ne ho presi. Mi ritrovo nel bagno, contro la parete, con tante mani e bocche addosso. C'è chi si sega e poi mi spruzza addosso, qualcuno mi fa mettere a pecora sul pavimento e mi incula fra gli incitamenti degli altri.
La mascella è indolenzita, mi bruciano figa e culo e comincio a credere che sverrò.
Per quegli uomini sono come una bambola di pezza, per me sono solo un cazzo in più di cui godere. Poi, a un tratto, grazie ad un lampo di luce, vedo lui, lo riconosco. E' quel cazzone del mio ex marito. Quello che mi ha lasciata per una ragazza più giovane, che negli ultimi anni di matrimonio quasi non mi toccava più.
Chiamo a raccolta le ultime energie e vado verso di lui, tenendo il viso semicoperto dai capelli. E' buio, sono scarmigliata ed in una situazione in cui lui non mi immaginerebbe mai. Mi inginocchio e lo prendo in bocca. Gli faccio il miglior bocchino che riesco ed ingoio tutto, fino all'ultima goccia. Lui gode come non l'ho mai sentito godere. Gode con me, nonostante la fighetta giovane che è a casa è venuto a puttane ed ha sborrato come un maiale.
Mi accarezza i capelli "sei brava, come ti chiami?" gli rispondo che mi chiamo Mary, poi evito di parlare, continuando a spompinare il suo cazzo ora floscio, per riportarlo a essere duro. Quando succede gli giro le spalle e me lo introduco nella figa. Ora è dentro, sta godendo sulla sborra degli altri uomini, sta godendo per una troia sconosciuta. Lo sento venire. fafuglia parole di piacere. Non sento nulla, non godo, Ma dentro me sento salire la soddisfazione dello spirito della rivincita.
Ha poco senso? può darsi, ma in queste cose, poco ha senso.
Mi sono persa in orgie con sconosciuti per cercare un piacere che pensavo di non riuscire a dare, credevo di non essere abbastanza calda, abbastanza sensuale, abbastanza porca. Invece, semplicemente lui è un porco a cui serve solo una puttana, non una compagna. Non sono io a non essere abbastanza, è lui che è poco.
Mi avvio all'uscita e rientro a casa...
Nella vasca ancora calda, in totale relax, mi abbandono ai pensieri. Suona il telefono è Antonia. Mi chiede come sto, e mi riferisce che lo stronzo ha chiesto di Mary, vorrebbe prendere un appuntamento. Ridiamo insieme, ci scappa qualche battuta. No, al momento non ho tempo per lui. Vediamo se insiste.
di
scritto il
2023-12-13
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