Mi regalo un Natale da porca 2
di
Aria11
genere
orge
Sono arrivata da Antonia che mi ha indirizzato in camera sua. Mi fa spogliare ed indossare un corpetto stretto in vita che fa sembrare più grosse le tette e evidenzia le rotondità delle natiche. Mi fa calzare dei sandali dorati altissimi. Ho già messo una parrucca nera, a caschetto, come la Valentina di Crepax, un rossetto indelebile rosso fuoco ed una mascherina di pizzo nero sugli occhi.
Mi accompagna in sala, per l'occasione è riservata al suo cliente della sera. Ci sono un paio di telecamere, luci soffuse e candele. Un materasso è al centro della stanza e sopra è disteso un uomo sulla quarantina. Peloso, con una pancia prominente si sta smanettando il cazzo. Mai visto uno così. 16/18 cm di lunghezza, a occhio, ma grosso come una lattina di coca. Mi viene incontro un ragazzo sulla trentina, magro, bruttino. Ha un'erezione completa, Un bel cazzo che però sfigura accanto all'altro. Mi bacia con la lingua, ha un tocco gentile. Mi accarezza ovunque, mi palpa fino ad arrivare a baciarmi e leccarmi la figa, ci si dedica con foga, si aiuta con due dita, fino a portarmi all'orgasmo.
Intanto che godo manovra le dita dentro di me come per dilatarmi, sento che mette un altro dito, poi spinge con tutte e cinque, Naturalmente non entra tutta la mano. Quando ha inserito le dita ruota la mano a destre e sinistra. Gemo, mi inarco mi bagno sempre di più. Quando toglie la mano mi scappa un "NO", lo sento ridere.
"Forza ragazza, alzati ed impalati sul cazzone di Giorgio"
Avevo quasi dimenticato l'altro uomo, concentrata sul piacere che lo smilzo mi ha dato.
Naturalmente faccio ciò che mi viene chiesto.
Mi metto a cavalcioni sull'altro uomo, dirigo la grande cappella verso la mia figa e lentamente lo faccio scivolare dentro. Molto lentamente, lo sento entrare. Piano piano mentre la mia carne si apre a lui. Per fortuna sono talmente bagnata dal piacere appena provato che la mia figa sembra di velluto. La dilatazione è leggermente dolorosa, mi fermo più volte fino ad averlo dentro tutto.
Ad un certo punto mi sembra di non riuscire a tirare nel fiato mi manca il respiro, poi lentamente tutto passa, inizio a cavalcare quel cazzo che mi sta facendo esplodere la figa. Sento i miei umori scendere, mi piace sentirmi riempita da così tanta roba. Inizio anche ad avere orgasmi. Lui si lascia fare, ansima e mantiene l'erezione. Mi palpa le tette e mi dice sconcerie. La cosa più gentile che mi dice credo sia troia, ma va bene, purchè tardi ancora a venire. Godo da pazzi.
Lo smilzo si mette alle mie spalle. Le sue mani mi accarezzano la schiena poi avvolgono le mie tette, alternandosi con l'amico. Sento la sua erezione appoggiata alle mie natiche, si fa lardo lentamente, spinge contro lo sfintere. In un attimo la sua cappella è dentro al mio culo. Mi blocco nella cavalcata, urlo mentre lui spinge per entrare tutto. Sento i due cazzi dentro di me. Penso di impazzire. Penso di morire. Ma non muoio. Godo. Mi sento incitarli a sfondarmi, a sbattermi, a sborrare dentro di me.
Siamo un groviglio di corpi, sudore, saliva. Lo smilzo è il primo a venire. Sento il suo getto dentro me e lentamente la sua erezione affievolirsi, mentre Giorgio è ancora in tiro. Arrivo ad un altro paio di orgasmi poi finalmente anche lui svuota i coglioni dentro di me.
Mi stendo esausta in mezzo a loro. Ho figa e culo in fiamme. Passo una mano in mezzo alle gambe, sono così dilatata che mi chiedo se tornerà come prima. Mi offrono un calice di prosecco, lo accetto, mettendomi a sedere sul materasso. Mentre bevo entrambi si attaccano ad una tetta e succhiano. Sembrano in competizione, succhiano e mordono, sento dolore. Non troppo forte ma intenso. Nello stesso tempo è piacevole, eccitante. I capezzoli sono arrossati, gonfi e duri. Giorgio scende a leccarmi la figa, bevendo i miei umori e la sua stessa sborra.
Mi gira a pecora e lo smilzo, di nuovo in erezione mi penetra davanti. Nonostante la dilatazione appena provata lo sento. E da come geme, lui sente me. Giorgio mi si mette davanti al viso perchè lo spompini. Non è semplice, fatico a prenderlo in bocca, ma con impegno e determinazione riesco a farlo venire. Mi esplode in faccia proprio quando viene anche il suo compagno.
Mi rendo conto solo ora, mentre ci stiamo rilassando che le telecamere sono utilizzate da due uomini che proprio non avevo notato.
Lo smilzo mi dice che il loro compenso è una scopata con me. Mi vengono sopra, uno dopo l'altro, credo come si fa con le puttane da strada. Nessun preliminare, nessuna parola, Si avvicinano con il cazzo in mano, entrano, mi sbattono e vengono.
Nell'arco di una decina di minuti dall'ultima sborrata sono tutti spariti.
Compare Antonia, che mi accompagna in bagno dove ha preparato la vasca e mentre mi rilasso nel caldo dell'acqua profumata mi offre un altro calice di bollicine mentre da uno schermo vedo quanto è stato registrato.
Fa uno strano effetto vedermi travestita e sbattuta come in un film porno. Antonia commenta, sembra compiaciuta.
"Hai trovato quello che cercavi, cara?" mi chiede.
Le rispondo di si. Ma le dico anche che sono un pò spaventata dalla mia reazione, perchè mi sembra di non averne abbastanza. Mi piace il cazzo, mi piace farlo con sconosciuti, essere la puttana usata e goduta. Scoprirsi così in età matura è un pò sconvolgente.
Antonia mi sorride "Stai tranquilla, non ho finito con te. Continueremo finche non dirai basta. E ti farò superare ogni limite e ogni immaginazione"
Ci sorridiamo, mi guarda negli occhi e mi bacia in bocca, con la lingua. Mi abbandono al suo bacio, assaporo la sua lingua. E' inaspettato ma piacevole.
Lei mi accarezza una guancia e mi dice "Basta così. è solo un assaggio. Devi realizzare che sei mia. Ti concederò a chi voglio, perchè sei mia e posso usarti"
Mi accarezza il viso e il collo.
"La prossima volta, devi aspettare la mia telefonata. Allora andrai al cinema e ti siederai della sesta poltrona dell'ultima fila. Farai tutto ciò che ti verrà proposto a chiunque si siederà accanto a te. Io ci sarò, ti guarderò, parlerò con tutti coloro che si avvicineranno e ascolterò i loro commenti. Magari poi sarà solo uno, o magari venti. Ma tu giocherai col cazzo di ognuno, come ognuno vorrà"
Mi bacia nuovamente ed io mi abbandono al suo bacio. "Credi che non lo farò?" le chiedo "sono già bagnata a pensarlo"
Antonia mi porge il telo per asciugarmi e quando mi congeda mi dice che non devo farmi viva. Sarà lei a decidere il quando. Mi fa giurare di non cercare nessuno, di non masturbarmi e di aspettare pazientemente. Mi scappa da ridere, mi sembra sciocco, ma non mi costa niente accontentarla e risponderle di si a tutto.
Sono passati 10 giorni. Non vedo e non sento Antonia da allora. Sono tutta un fremito, mi sembra di impazzire. Ho preso in mano il telefono mille volte, non so più a cosa pensare.
Sto guardando un programma stupido in televisione, sono depressa. Sussulto al suono del telefono "Pronto" "Ciao meraviglia, mi aspettavi? Indossa una canotta, una gonna ampia e niente biancheria. Fra mezz'ora al Multisala. Non mi vedrai, ma io sarò là. Fammi felice"
Mi accompagna in sala, per l'occasione è riservata al suo cliente della sera. Ci sono un paio di telecamere, luci soffuse e candele. Un materasso è al centro della stanza e sopra è disteso un uomo sulla quarantina. Peloso, con una pancia prominente si sta smanettando il cazzo. Mai visto uno così. 16/18 cm di lunghezza, a occhio, ma grosso come una lattina di coca. Mi viene incontro un ragazzo sulla trentina, magro, bruttino. Ha un'erezione completa, Un bel cazzo che però sfigura accanto all'altro. Mi bacia con la lingua, ha un tocco gentile. Mi accarezza ovunque, mi palpa fino ad arrivare a baciarmi e leccarmi la figa, ci si dedica con foga, si aiuta con due dita, fino a portarmi all'orgasmo.
Intanto che godo manovra le dita dentro di me come per dilatarmi, sento che mette un altro dito, poi spinge con tutte e cinque, Naturalmente non entra tutta la mano. Quando ha inserito le dita ruota la mano a destre e sinistra. Gemo, mi inarco mi bagno sempre di più. Quando toglie la mano mi scappa un "NO", lo sento ridere.
"Forza ragazza, alzati ed impalati sul cazzone di Giorgio"
Avevo quasi dimenticato l'altro uomo, concentrata sul piacere che lo smilzo mi ha dato.
Naturalmente faccio ciò che mi viene chiesto.
Mi metto a cavalcioni sull'altro uomo, dirigo la grande cappella verso la mia figa e lentamente lo faccio scivolare dentro. Molto lentamente, lo sento entrare. Piano piano mentre la mia carne si apre a lui. Per fortuna sono talmente bagnata dal piacere appena provato che la mia figa sembra di velluto. La dilatazione è leggermente dolorosa, mi fermo più volte fino ad averlo dentro tutto.
Ad un certo punto mi sembra di non riuscire a tirare nel fiato mi manca il respiro, poi lentamente tutto passa, inizio a cavalcare quel cazzo che mi sta facendo esplodere la figa. Sento i miei umori scendere, mi piace sentirmi riempita da così tanta roba. Inizio anche ad avere orgasmi. Lui si lascia fare, ansima e mantiene l'erezione. Mi palpa le tette e mi dice sconcerie. La cosa più gentile che mi dice credo sia troia, ma va bene, purchè tardi ancora a venire. Godo da pazzi.
Lo smilzo si mette alle mie spalle. Le sue mani mi accarezzano la schiena poi avvolgono le mie tette, alternandosi con l'amico. Sento la sua erezione appoggiata alle mie natiche, si fa lardo lentamente, spinge contro lo sfintere. In un attimo la sua cappella è dentro al mio culo. Mi blocco nella cavalcata, urlo mentre lui spinge per entrare tutto. Sento i due cazzi dentro di me. Penso di impazzire. Penso di morire. Ma non muoio. Godo. Mi sento incitarli a sfondarmi, a sbattermi, a sborrare dentro di me.
Siamo un groviglio di corpi, sudore, saliva. Lo smilzo è il primo a venire. Sento il suo getto dentro me e lentamente la sua erezione affievolirsi, mentre Giorgio è ancora in tiro. Arrivo ad un altro paio di orgasmi poi finalmente anche lui svuota i coglioni dentro di me.
Mi stendo esausta in mezzo a loro. Ho figa e culo in fiamme. Passo una mano in mezzo alle gambe, sono così dilatata che mi chiedo se tornerà come prima. Mi offrono un calice di prosecco, lo accetto, mettendomi a sedere sul materasso. Mentre bevo entrambi si attaccano ad una tetta e succhiano. Sembrano in competizione, succhiano e mordono, sento dolore. Non troppo forte ma intenso. Nello stesso tempo è piacevole, eccitante. I capezzoli sono arrossati, gonfi e duri. Giorgio scende a leccarmi la figa, bevendo i miei umori e la sua stessa sborra.
Mi gira a pecora e lo smilzo, di nuovo in erezione mi penetra davanti. Nonostante la dilatazione appena provata lo sento. E da come geme, lui sente me. Giorgio mi si mette davanti al viso perchè lo spompini. Non è semplice, fatico a prenderlo in bocca, ma con impegno e determinazione riesco a farlo venire. Mi esplode in faccia proprio quando viene anche il suo compagno.
Mi rendo conto solo ora, mentre ci stiamo rilassando che le telecamere sono utilizzate da due uomini che proprio non avevo notato.
Lo smilzo mi dice che il loro compenso è una scopata con me. Mi vengono sopra, uno dopo l'altro, credo come si fa con le puttane da strada. Nessun preliminare, nessuna parola, Si avvicinano con il cazzo in mano, entrano, mi sbattono e vengono.
Nell'arco di una decina di minuti dall'ultima sborrata sono tutti spariti.
Compare Antonia, che mi accompagna in bagno dove ha preparato la vasca e mentre mi rilasso nel caldo dell'acqua profumata mi offre un altro calice di bollicine mentre da uno schermo vedo quanto è stato registrato.
Fa uno strano effetto vedermi travestita e sbattuta come in un film porno. Antonia commenta, sembra compiaciuta.
"Hai trovato quello che cercavi, cara?" mi chiede.
Le rispondo di si. Ma le dico anche che sono un pò spaventata dalla mia reazione, perchè mi sembra di non averne abbastanza. Mi piace il cazzo, mi piace farlo con sconosciuti, essere la puttana usata e goduta. Scoprirsi così in età matura è un pò sconvolgente.
Antonia mi sorride "Stai tranquilla, non ho finito con te. Continueremo finche non dirai basta. E ti farò superare ogni limite e ogni immaginazione"
Ci sorridiamo, mi guarda negli occhi e mi bacia in bocca, con la lingua. Mi abbandono al suo bacio, assaporo la sua lingua. E' inaspettato ma piacevole.
Lei mi accarezza una guancia e mi dice "Basta così. è solo un assaggio. Devi realizzare che sei mia. Ti concederò a chi voglio, perchè sei mia e posso usarti"
Mi accarezza il viso e il collo.
"La prossima volta, devi aspettare la mia telefonata. Allora andrai al cinema e ti siederai della sesta poltrona dell'ultima fila. Farai tutto ciò che ti verrà proposto a chiunque si siederà accanto a te. Io ci sarò, ti guarderò, parlerò con tutti coloro che si avvicineranno e ascolterò i loro commenti. Magari poi sarà solo uno, o magari venti. Ma tu giocherai col cazzo di ognuno, come ognuno vorrà"
Mi bacia nuovamente ed io mi abbandono al suo bacio. "Credi che non lo farò?" le chiedo "sono già bagnata a pensarlo"
Antonia mi porge il telo per asciugarmi e quando mi congeda mi dice che non devo farmi viva. Sarà lei a decidere il quando. Mi fa giurare di non cercare nessuno, di non masturbarmi e di aspettare pazientemente. Mi scappa da ridere, mi sembra sciocco, ma non mi costa niente accontentarla e risponderle di si a tutto.
Sono passati 10 giorni. Non vedo e non sento Antonia da allora. Sono tutta un fremito, mi sembra di impazzire. Ho preso in mano il telefono mille volte, non so più a cosa pensare.
Sto guardando un programma stupido in televisione, sono depressa. Sussulto al suono del telefono "Pronto" "Ciao meraviglia, mi aspettavi? Indossa una canotta, una gonna ampia e niente biancheria. Fra mezz'ora al Multisala. Non mi vedrai, ma io sarò là. Fammi felice"
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