Mi regalo un Natale da porca

di
genere
orge

Sono separata da un paio di anni. Sono stata una moglie fedele, credevo amata e rispettata, poi ho capito che il rispetto era di facciata. Già da tempo mio marito non mi cercava più sessualmente, giustificandosi che negli anni l'amore si era trasformato in qualcosa di più profondo, che andava oltre il sesso. Ho scoperto che il sesso lo praticava con le stagiste dell'azienda. Dopo la separazione sono uscita con un paio di uomini, avevo bisogno di recuperare autostima, volevo gratificazioni, ma sono state due storielle senza capo nè coda e per lungo tempo non ho più provato desiderio.
Sono vicina ai 50, anche se non li dimostro, sono consapevole di essere una bella donna, formosa e piacevole, ma tutto questo non mi ha portato nulla. Sono sola.
Esco quasi tutte le settimane con un gruppo di amiche, più o meno coetanee, andiamo a cena, ad aperitivi, facciamo chiacchiere.
L'altra sera c'era Antonia, amica di un'amica, più vecchia di noi, una donna non bella ma simpatica. Abbiamo tutte bevuto un pò troppo. Io e lei eravamo sul divanetto del bar e parlavamo piacevolmente, ci siamo un pò raccontate e forse per effetto dell'alcool, le ho detto che ero stufa della vita da monaca, che mi sarebbe piaciuto prendere un pò di cazzo. Non mi interessa una relazione, ma rincomincio a provare voglia di godere.
Lei mi prende le mani e mi dice che se quello è il mio desiderio, lei ha la soluzione. Può offrirmi tutto il cazzo che voglio, purchè sia disposta a farlo senza scegliere, disposta a prenderlo ovunque e in qualche modo ad essere esibita.
Nonostante la testa leggera la sua proposta mi sorprende, lei lo nota e mi dice che devo solo pensarci, che se non accetto non cambia il nostro rapporto, ma che sono ancora bella per giocare al suo gioco ed in fondo, una volta lavata, non si rimane marchiati.
Ridiamo di cuore alla sua battuta e la serata passa in allegria.
Quando mi infilo nel letto ni ritorna in mente quello che mi ha detto. Mi eccita in realtà la sua proposta, ma è anni luce lontano da me una situazione del genere. Non rieso nemmeno ad immaginarla.
Continuo a pensarci nei giorni successivi. Ci penso tanto, e quando lo faccio finisco sempre per masturbarmi. Sono molto eccitata.
Finisce che la chiamo al telefono, ci giro intorno per un pò, poi riesco a chiederle se faceva sul serio quella sera. Lei ride e mi risponde che certo, era serissima. Non solo, oltre a prendere cazzi, avrei portato a casa un pò di soldi. Mi spiega che ha sempre tenuto un profilo basso, ma che a casa sua ha una sorta di casa di piacere. Insiste dicendo che da tempo pensa a me per il suo giro. Sono bella, di classe ed i suoi clienti abituali sono persone un pò grette, che potrebbero vivere con eccitazione l'idea di sbattersi una signora.
Dice proprio così e mi imbarazza sentirglielo dire.
Inizia a lusingarmi, a dirmi che è attratta dall'eccitazione repressa che sente in me, che provare una volta non deve essere un problema e posso sempre fermarmi se penso sia troppo.
Le dico che le farò sapere e riattacco il telefono. Mi sto toccando, sono davvero eccitata, mi masturbo e godo, ma non mi sento soddisfatta. Ho bisogno di più, voglio di più
Continuo a fare resistenza all'idea, continuo a masturbarmi come se non ci fosse un domani, ma passano quattro giorni e io non ce la faccio più-
Sono davanti alla porta di Antonia e suono il campanello. Quando mi apre leggo sul suo volto sorpresa e soddisfazione. Mi sorride e mi abbraccia. "Entra cara, vediamo cosa possiamo fare per te"
Mi scorta in una stanza dove c'è un letto, una poltrona e un piccolo bagno. Mi fa aspettare cinque minuti e ritorna con una sottoveste in seta bianca ornata di pizzo e un paio di pantofoline col tacco alto. Mi chiede di indossarli.
Tremo come una foglia e l'accontento. Lei mi guarda con soddisfazione, mi palpa il seno apprezzandone la pienezza, mi palpa il culo e mi passa la mano fra le gambe constatando quanto sono bagnata. "Sei perfetta, vieni che ti presento come la nostra troia di lusso"
Mi sento colpita come se mi avesse schiaffeggiata ma nello stesso tempo mi sento come se fossi ubriaca, senza più controllo.
Mi accompagna in una sala di aspetto, con poltroncine occupate da uomini di diverse età. Grassi, magri, pelati e non. Qualcuno si sta smanettando l'uccello, altri sono in paziente attesa. Antonia mi tiene la mano ed entrando nella stanza mi spinge gentilmente davanti a lei
"signori ho una sorpresa per voi. dal quartiere signorile della città è appena arrivata questa delizia. una donna che ha vissuto sempre da gentildonna, che ho convinto a non sprecare ulteriormente tempo nel soddisfare un corpo così pieno e bello. Oggi è gratis per chi di voi la vuole. E' un dono che vi faccio per compensare la sua mancanza di esperienza. Approfittatene, perchè la prossima volta per lei chiederò le tariffe più alte" mentre lo dicemi tocca, esibendo il mio corpo. Mi sento un animale al mercato. Godo, confesso di godere.
Mi accompagna in camera, lasciando la porta aperta.
Entra un uomo sulla cinquantina, corpulento. Si spoglia mentre soddisfatto apprezza di potere sbattere la signora. Nudo è quasi osceno, con il cazzo duro, mi vieni incontro e mi fa segno di spogliarmi e stendermi sul letto.
Mi viene sopra, senza nessun preliminare mi penetra. Lo sento scivolare dentro di me, sono aperta e bagnata. Lui geme, quasi grugnisce. Commenta che sono bella bagnata ma stretta. Dice che gli piace la figa stretta e calda e pompa fino a venire. Mi viene dentro. Ho apprezzato sentirmi piena, ma non sono arrivata all'orgasmo. Si alza da me e mentre si riveste entra un altro, già nudo. Mi accorgo che la porta è stata lasciata aperta e c'è un pubblico a guardare.
Il nuovo mi fa girare a pecora e mi prende. Ha un cazzo che mi riempie tutta, mi scopa mentre mi prende le tette e le strizza. Sento i commenti degli uomini fuori, lo incitano a sbattermi. Lui si eccita di più e anche io. Ho un primo orgasmo a cui tutti assistono. Non ho tempo per vergognarmi, perchè arriva un altro orgasmo e poi un altro.
A quel punto non ho più alcun controllo. Mentre ancora stantuffa mi trovo ilcazzo di un altro davanti al viso che mi dice di succhiare. "Succhialo Signora, senti il sapore della mia sborra" Ho un cazzo in bocca e uno nella figa. Non avrei mai pensato, mai di fare una cosa così. Ma godo del cazzo dentro e succhio voracemente l'altro fino a farlo esplodere.
"Brava così Signora bella, non sprecarne nemmeno una goccia"
Non finisco di ingoiare che un'altro cazzo mi balla davanti e ingoio anche quello. Non vedo più corpi o volti solo cazzi. Anche quello in figa esce e sento il cambio di peso sul materasso. Uno mi mette le dita in figa poi con le dita bagnata mi penetra il culo. Credo con un dito, poi con due. Cerco di sottrarmi, ma mi afferra per le natiche e mi incula. Urlo, con la bocca piena di cazzo, cerco di sottrarmi ma mi tiene inchiodata e sento il suo arnese arrivare fino in fondo.
Mi scoppia la testa, non riesco a sbocchinare il cazzo in bocca. Per qualche secondo penso di morire. Poi da dietro inizia a scivolare su e giù, scopandomi il culo ed io inizio a godere. Riprendo a sbocchinare ed ingoio nuovamente la crema dello sconosciuto.
Si alternano altre tre o quattro persone fra figa e culo. Io non capisco più nulla, confesso che provo solo piacere, mi sembra di recuperare tutto il sesso mancato degli ultimi anni e comincio a provare dolore.
Sono talmente stravolta che non mi rendo conto subito che tutto è finito.
Antonia mi tocca delicatamente una spalla e mi aiuta ad azarmi, mi accompagna in bagno dove è pronta una vasca di acqua calda. Mi immergo e rilasso il corpo, lasciandomi andare al calore ed al profumo. Sono sfinita. Ho la testa svuotata.
Antonia mi aiuta a lavarmi, con molta delicatezza. Quando mi rialzo mi avvolge in un telo morbido e caldo e mi accompagna ad un letto pulito. Mi fa stendere e mi offre un tè caldo con qualche biscotto.
Dopo avere mangiato qualcosa mi sembra di riprendermi, almeno riesco a ragionare.
Lei mi accarezza "Cara, hai dato spettacolo, sapevo che eri portata. E' stato bellissimo guardare. Ora riposati, rimani qui per la notte, poi domattina ne parliamo"
Mi addormento.
La luce del mattino mi sveglia. Subito non capisco dove sono, poi ricordo. Ricordo tutto. O almeno ricordo molto. Sono indolenzita e dolorante, ma è un dolore che in realtà mi appaga.
Antonia si affaccia alla porta per chiedermi come sto. Si avvicina al letto e mi prende la mano. Mi chiede se sono pentita. Onestamente le dico di no. Mi sento strana, ma no non sono pentita.
Mi offre la colazione, nel frattempo mi sono rivestita. Sappiamo che ci vorrà qualche giorno per sentirmi a posto, ho figa e culo pesti, il seno è stato spremuto ed è dolente. Ho qualche livido.
Mi accompagna alla porta e mi dice che mi aspetta quando voglio.
Torno a casa, alle mie abitudini. Ripenso spesso a quel giorno. Mi sembra così incredibile. Sto bene, non ho più dolori o dolenzie.
Qualche sera dopo sono ad un aperitivo con le amiche ed arriva Antonia: Mi sorride complice. Quando tutte sono assorte nelle loro conversazioni mi chiede se ho voglia di un incontro a tre con un superdotato che vuole filmarsi. Dovrei indossare parrucca e mascherina. La guardo maliziosa. Dico solo una parola "Quando?"
Sappiamo entrambe che sarò la sua puttana

di
scritto il
2023-12-12
9 K
visite
5
voti
valutazione
6
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto sucessivo

Mi regalo un Natale da porca 2
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.