La scusa di portare fuori il cane

di
genere
zoofilia

Questo è il prosieguo dei precedenti racconti CORRERE AL PARCO 1 e 2 (genere esibizionismo ) a cui vi rimando, riportando all’inizio l’ultima parte del 2 .


(.…) Sono fuori di me , quasi nuda sulla panchina illuminata dal vicino lampione , nel silenzio del parco eccitatissima con la figa bagnata , sono venuta un’altra volta, ma non sono appagata .
Ho voglia di cazzo, di emozioni forti, di qualcosa di particolare.
Voglio essere porca,sono più eccitata di quando ci siamo incontrati , l’atmosfera è quella giusta : la penombra, il luogo all’aperto, il mistero dell’incontro con sconosciuti .
Non voglio di tornare a casa, sento che accadrà ancora qualcosa e lo sanno anche loro, infatti anche loro indugiano , rimanendo con me , non mi lasciano sola , siamo diventati complici . La cosa mi tranquillizza e nello stesso tempo mi eccita.
La coppia e il guardone , seduti nella panchina di fronte sono appagati e gurdandomi parlando tra loro , si vede che si conoscono da tempo.
La coppia si ricompone , lei si abbottona il vestito e poi si sistema la gonna. Il marito le allunga gli slip che conservava nella tasca dei pantaloni , lei con gesti lenti gli indossa , mostrando il pelo della figa , lui si sistema i pantaloni e il pacco .
Hanno deciso di andare, si alzano , con un gesto mi salutano e si avviano insieme verso la fine del vialetto.
Nella panchina rimane il guardone ora solo , mi fissa e sorride, non sembra per nulla dispiaciuto, mi può avere tutta per lui , infatti sono ancora eccitata , nella mente ho impressi i loro amplessi .
Il guardone improvvisamente volta lo sguardo alla sua destra e subito dopo alla sua sinistra, mi sorride , si ricompone e attraversando lo stretto vialetto , si siede nella mia panchina, vicino a me.
Penso finalmente si prenderà cura di me , mi farà godere come ha fatto godere la signora, con il suo cazzo che ho visto da vicino solo per qualche attimo, prima che lo infilasse nella figa della signora e nella bocca del marito. La mia figa fibrilla, mi sto bagnando , sono pronta a riceverlo e mi abbandono .
Lui si avvicina al mio viso, penso che voglia baciarmi il collo, sento il suo alito caldo che odora di sesso , mi piace !
La mia eccitazione sale, lui mi sussurra all’orecchio .
“ Sei bellissima … ti scoperei subito, ma sta arrivando gente, è meglio che ti rivesti, io rimango qui accanto a te, così sembriamo una coppia di fidanzati che si è appartata. “
Mi riprendo immediatamente, come uscita da un sogno, rientro nella dimensione reale , non dico un parola, sento il rumore di passi sulla ghiaia del vialetto.
Sono vicini , ma non mi possono ancora vedere siamo nella penombra .
Mi alzo in piedi e in fretta mi infilo l’intimo e i pantaloncini che mi ero tolta e lasciati sulla panchina , qui accanto a me; velocemente mi tolgo la giacca paravento e indosso la canotta , stano attenta che non si impigli nei miei capelli ricci.
Mi risiedo sulla panchina e dandomi un contegno, decido di entrare nella parte suggerita dal guardone, noon sono più una singola, siamo una coppia e io sono la compagna dello sconosciuto .
Lui, non è più un solitario voyeur , ma è il mio compagno. Lui entrato con disinvoltura nella parte, allunga un braccio dietro le mie spalle abbracciandomi dolcemente mi avvicina a se, come fanno gli innamorati.
Sembriamo una coppia vera, lui in jens e camicia sportiva , io pantaloncini e canotta, entrambi con scarpette da ginnastica, seduti su una panchina nella penombra che e si godono la frescura di una sera di tarda primavera.
Ecco che da destra sopraggiunge a passo lento un signore maturo sui sessanta con un cane al guinzaglio di colore fulvo di taglia media e dalla sinistra una signora matura, con un cane nero anche lui guinzaglio.
Il mio compagno , a bassa voce mi dice che i due sono amanti clandestini, entrambi sposati e spesso dopo cena , l e con la scusa di portare il cane fuori a fare i bisogni , si incontro in questa zona .
E’ sicuro di quello che dice , perchè li ha guardati di nascosto senza essere mai visto e li ha osservati mentre scopavano sentendo anche i loro parlare .
Infatti i due si incontrano , nei pressi della panchina vuota davanti a noi , sembra proprio che la panchina ai margini del parco, sia il luogo segreto dei loro l’appuntamenti clandestini .
La signora giunge per prima, si scorge di noi e accenna con il capo a un timido saluto e liberare il suo cane nero dal guinzaglio ; un bel meticcio di grossa taglia, che sentendosi libero di corsa raggiunge a pochi metri di distanza il cane fulvo un po’ piu piccolo , anche lui liberato dal guinzaglio.
I due cani sicuramente si conoscono , si annusano un po’ e si mettano a correre e a giocare nel prato dietro la panchina.
Ecco sopraggiunge il signore , saluta lei con un sorriso e un “ciao”; vedendoci nella panchina di fronte saluta con il gesto della mano e si siede accanto alla signora felice di vederlo.
Il prato dove giocano i cani è un’area non recintata e illuminata da due lampioni, per cui i cani si possono vedere chiaramente, al contrario le ns due panchine rimangano in penombra e celate da un po’ di vegetazione .
I cani si rincorrano e giocano , i loro padroni ogni tanto si voltano ad osservarli e ridendo commentano qualcosa.
La signora ogni tanto richiama il suo cane nero, che probabilmente addestrato raggiunge la padrona , che lo premia con carezze , ma lui è molto agitato e sopratutto impaziente di raggiungere il suo simile compagno di giochi .
Trascorsi alcuni minuti la coppia clandestina abituata alla nostra presenza, comincia a guardarci con interesse. Lui prende l’iniziativa e indicando il suo cane dicendo
“ Il mio cane quello chiaro è un femmina ed è entrata nel suo periodo di calore . Il suo quello nero è un maschio e se ne già accorto , vedrete che ci proverà…. Il veterinario mi ha detto che la mia è sterile dalla nascita e non potrà mai fare cuccioli. Ogni volta che va in calore si concede a tutti i maschi la desiderano e quando loro due si incontrano si divertono un sacco .. “
Noi sorridiamo e il mio compagno prende l’iniziativa e comincia ad accarezzarmi dietro al collo. Si avvicina con la bocca alla mia e comincia a baciarmi appassionatamente, io apro la bocca e lascio che sua lingua cerchi la mia.Le nostre lingue si trovano e si intrecciano nella mia e nella sua bocca. L’odore della sua saliva e della sua bocca mi piace , mi eccita , mi sto eccitando , mi sento desiderata .
Mi sto lasciando andare rapita dalle carezze e dai baci sempre più appassionati , rapita dalle sue parole suadenti :
“ Sei bellissima, hai una pelle da favola , mi piaci! L’odore della tua pelle e del tuo sesso mi fa impazzire. Mi sto eccitando me lo stai facendo diventare duro. Ti piace essere toccata, sento che anche tu sei in calore e vuoi fare la porca … “
Una sua mano si insinua nei miei pantaloncini e con un dito inizia ad accarezzare la mia intimità .
Brividi di piacere risvegliano la passione, sono eccitata , il desiderio di sentirmi femmina aumenta sempre di più , mi sto bagnando , mi abbandono alle sue carezze e al suo dito che ormai è entrato nella mia figa .
Apro gli occhi e vedo che i due amanti nella panchina difronte ci stanno guardando : lui si è tirato fuori il cazzo e si sta masturbando, lei quando incrocia il mio sguardo si lecca le dita e inizia a toccarsi la figa nascosta dall’ampia gonna , anche lei come me ha un’espressione da femmina in calore .
La situazione è molto eccitante anche se diversa dalla precedente in cui ero rimasta sola a masturbarmi. Ora sono io al centro delle attenzioni , loro mi guardano e il mio compagno si sta prendendo cura di me . Ho a disposizione il suo bel cazzo che ho tanto desiderato .
Questo pensiero mi eccita sempre di più , posso esibirmi ed essere ammirata nelle posizioni che voglio. Sono in calore e voglio essere guardata mentre prendo il cazzo in mano, in bocca, o mentre me lo metto nella figa e anche nel culo . Posso fare quello che voglio, posso liberare la natura porca che c’è in me e annegare nel mare del piacere.
All’improvviso il segnale di dell’arrivo di un messaggino telefonico, il signore smette di segarsi , guarda il suo cellulare si ricompone e dispiaciuto e che deve andare ; saluta la sua amica , recupera sua cagnetta e si avvia.
L’atmosfera si è un po’ raffreddata , ma io sono ancora molto eccitata e bagnata . La signora non si scompone , anzi ci incoraggia , solleva la gonne e scoprendo più le gambe sino alle ginocchia e con un gesto lento si toglie le mutande.
Poi soleva la gonna ancora di più fino a mostrare la figa pelosa.
Sorride , si lecca le dita e riprende a masturbarsi con la gonna ora sollevata sino al ventre allargando sempre le gambe.
Il mio compagno è eccitatissimo, guarda fissa la signora oscenamente seduta con la figa aperta, tira fuori il cazzo e comincia a segarsi. Non voglio che venga , me lo voglio godere io qual bel cazzo duro, lo voglio tutto per me .
Dalla tasca dei miei pantaloncini tiro fuori un preservativo che porto sempre con me. Rassicuro il mio compagno dicendo che farò io, intanto continuo a segarlo lentamente, non voglio che perda tono.
Gli metto il preservativo srotolandolo lentamente verso la base del cazzo, aiutandomi con la bocca come se gli facessi un pompino, il suo cazzo rimane dritto e turgido più di prima.
Lui guarda mentre con la bocca gli metto il preservo facendogli un pompino e guarda la signora che con due dita infilate nella profondità della sua figa cerca di penetrarsi.
Ora tocca a me , velocemente mi tolgo i pantaloncini insieme all’intimo, sono bagnata, la mia figa odora di sesso, mi alzo in piedi nuda, solo con la canotta , che fanno intravvedere i miei piccoli seni e i capezzoli diventati duri e appuntitici.
Mi metto in ginocchio sul bordo della panchina alla pecora, con le mano mi allargo i glutei e mostro al mio compagno la mia figa aperta e il mio buco del culo e lo invito:
“.. Dai scopami , dammi il tuo cazzo , mettilo qui .. nella mia figa, senti come è calda e bagnata …Ti voglio , mettilo dentro , godi dentro di me … “
Lui non si fa attendere, è in piedi dietro di me, mi afferra per la vita io sono in ginocchio sulla panchina, lui con il cazzo turgido è pronto a penetrarmi , si appoggia a me cerca all’entrata della mia figa , trova le mie grandi labbra che si aprono come un fiore che sboccia .
Appeno lo sento vicino all’entrata con la mano lo aiuto a trovare la direzione giusta , non voglio che esca, lo tengo lo voglio tutto dentro. Lui sente il caldo è spinge, la mia figa fradicia lo accoglie e con un delicato movimento lo faccio scivolare tutto dentro fino in fondo, senza trovare resistenza e comincia a scoparmi , incoraggiato dalle mie parole :
“ Ohhh che cazzo che hai , com’è duro , mi fa i godere , siii così dai spingi , continua così , sfondami la figa , siii come scoppi bene , che bravo , siii così .…sono la tua maiala , fammi godere …”
Sono alla pecora con passa testa tra le mani e il culo in alto all’altezza del suo cazzo . Mi godo quel cazzo dentro di me , lo sento sempre più grosso , duro , ho l’impressione che sia anche più grande di quello che avevo visto mentre si masturbava .
Lui aumenta il ritmo , il mio piacere cresce sempre di più , mi sta dando un gran scopata, era tempo che non trovavo un’uomo così energico , così tonico , sento il piacere che aumenta sempre di più , mi sto avvicinando all’orgasmo.
Sono alla pecora con la testa tra le mie mani , a sollevo la testa e guardo sul lato per dare un’occhiata alla la signora nella panchina di fronte.
Sono pronta a godere, il mio compagno non smette di pomparmi ansima , sospira è eccitatissimo, che cazzo duro ! .
Guardo la signora , “… non ci posso credere ! “
Lei è ancora seduta sulla panchina , che ci guarda con un’espressione da vera porca , sta per godere , non si masturba più , ma con le mani tiene e accarezza la testa del suo cane nero che si è intrufolato tra le sue cosce oscenamente divaricate.
Il cane la sta leccando insistentemente , gli piace il sapore dalla sua figa della sua padrona e si vede che è addestrato a leccarla.
Lei quando vede che che la guardo , lascia la testa del cane e con le mani allarga la figa spostando le grandi labbra, così la lingua del cane può raggiundgere meglio il clitoride e l’interno della sua figa e farla gore di più .
Ci guarda insistentemente e gode delle leccate del cane La su espressione è cambiata cambiata , anche lei è all’apice del piacere , gemendo si abbandona al piacere , si lascia andare socchiude gli occhi e godere lungamente sotto le leccate del cane .
Mi giro e guardo il mio compagno che continua a scoparmi più eccitato che mai , lui probabilmente è da tempo che osserva la signora e il suo cane, mi sorride , la sua eccitazione e la mia sono al massimo.
Anche noi ci abbandoniamo al piacere per raggiungere l’apice e godere intensamente . Lui si contrae e viene , ma non posso sentire il suo sperma dentro di me , ha il preservativo. La mia figa è bollente si contrae sotto gli ultimi colpi del suo cazzo duro dentro di me, mi abbandono e entro in un prolungato e intenso orgasmo.
Non mi sono mai bagnata così tanto , ho la figa fradicia sembra che abbia sborrato anch’io..
Continua al racconto "La scusa di portare fuori il cane 1 " genere zoofilia

Graditi suggerimenti e commenti , anche negativi, così miglioro.
Grazie dell'attenzione

scritto il
2023-12-28
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