Aspettando la metro
di
Il Tempo
genere
etero
Questa è una storia vera, al Sud si sa che il trasporto pubblico non è proprio efficiente, è come ogni giorno sotto la stazione della metro aspetto il treno. Un giorno capita un fatto strano, nel corridoio della metro c’era poca gente, con posti vuoti sulle banchine, ne approfitto e mi siedo, pian piano la fermata si riempie e mi ritrovo seduta accanto a me una ragazza che smanettava sul telefono. Lei molto carina, nasino all’insù, occhi con taglio tirato, capelli raccolti con una coda. Nell’aspettare il treno mi cadono su di lei le chiavi di casa ed involontariamente le nostre mani si toccano, una sopra l’altra nel tentativo di non far cadere le chiavi, anche i nostri sguardi s’incrociano e finiamo in un piccolo momento d’imbarazzo che però ci permette di dialogare del più e del meno. Arriva il treno, saliamo nella stessa carrozza, continuiamo a parlare sempre del più e del meno, dopo qualche fermata lei scende e mi saluta, sembrava tutto finito lì. La sera, al ritorno da lavoro, mi accorgo che lei sta aspettando il treno nel quale sono io, ci ritroviamo di nuovo nello stesso vagone, ci salutiamo da lontano poi quando il treno si sfolla ci mettiamo a parlare del fatto che ci siamo reincontrati. Accade questo per altri giorni, ci scambiamo i numeri di telefono per incontrarci giù alla stazione della metro. Uno giorno, invece di essere vestita completamente di nero e con vestiti larghi (una sorta di divisa da lavoro) lei indossa un leggins molto stretto, un top bianco corto, ombelico ben vista e con piercing. Non mi ero mai focalizzato sul guardarla ed effettivamente avevo fatto male, si presenta molto molto bene, gambe lunghe il giusto e magre, culo a mandolino non molto grande ed una bella terza abbondante di reggiseno. Quel giorno lei era di festa a lavoro ma aveva comunque accettato di venire perché le faceva piacere stare in mia compagnia che fino a quel momento era casta. Mi chiede se può venire con me fin dove lavoro e chiaramente accetto subito. La sera me la ritrovo lì, e allora decidiamo di passeggiare un po’. Nei giorni successivi lei scompare non risponde nemmeno ai messaggi, poi dopo 5 giorni tutt’ad un tratto me la ritrovo dove lavoro, mi guarda mi fa: “scusa se sono scomparsa” iniziamo a camminare e parlare e più camminiamo più lei si avvicina a me, prima mette il suo braccio sotto il mio, poi passiamo mano nella mano e ci scappa un bacio chiaramente con la lingua, galeotto fu quel bacio, ci ritrovammo seduti su di una panchina ad incrociare con passione e con Eros le nostre lingue, le propongo allora di uscire insieme di sera il giorno dopo in modo da andarla a prendere con la
Macchina, ma lei mi dice di voler restare con me e m’invita a casa sua che dista poco da lì. Accetto, arriviamo a casa e manco il tempo di chiudere la porta che mi sento le sue mani sulla patta dei miei pantaloni io la guardo e vedo il suo sguardo assatanato, vuole il cazzo e lo vuole subito, senza perdere tempo le sfilo la maglia e strappo letteralmente il reggiseno e mi ritrovo difronte due capezzoli enormi induriti, scuri, seno bello sodo, gli metto la lingua e la
Faccia in mezzo, gliele Lecco perbene e la pungolo con piccoli morsi, lei apprezza tanto e nel frattempo si è già tolta i leggins, rimane in perizoma, Dio che spettacolo vederla tutta nuda, mi fermo un attimo a guardarla in tutta la sua bellezza e mi soffermo sui piedi, bellissimo, piccolo e curati, l’accetto alle caviglie molto sottili e anellini vicino alle dita oltre che allo smalto rosso fuoco, glielo accarezzo lei capisce che mi piacciono e mi dice che se le Lecco bene la fica dopo me lo fa assaggiare, non perdo tempo le tolgo il
Perizoma e mi fiondo con la mia lingua tra le sue labbra strette e piccole ma che hanno
Un bellissimo sapore, vado giù fin dentro, le lecco e le succhio il
Clitoride un po’ sporgente, nel frattempo ho tirato fuori il cazzo dalle mutande perché mi stava scoppiando, continuo a leccarla, le metto due dita dentro, medio ed anulare, sta impazzendo il suo corpo vibra, ad ogni affondo delle mie dita lei inarca la schiena, e affonda la testa nel cuscino del divano, ora le chiedo la ricompensa, lei si alza e inizia a segarmi, poi inizia a succhiarmelo, me lo scappella fino a giù, scende giù le palle con le quali si riempie la bocca me le lecca e gioca con lingua mentre con l’altra mano mi masturba il cazzo. Dopo qualche minuto di godimento puro si siede sul divano davanti a me tutta aperta e mi sega con quei piedini bellissimi, il mio cazzo si è ormai fatto di ferro, quindi decido di chiavarmela, la faccio sedere a smorza candela con i piedi sul
Divano in modo tale che il mio cazzo le entri e le esca del tutto, lei bellissima gode, una mano la tiene poggiata sulla mia spalla l’altra invece la usa per toccarsi capezzoli e clitoride, la metto a pecora e la tengo per mani incrociate alle sue sul fondo schiena schiena inarcata al massimo e testa che affonda nel cuscino, la scopo forte sento le mie palle sbattere sul suo culo, lei urla affogando le urla nel cuscino, rallento i colpi perché sento che sto per venire, lei si gira, lo capisce e si mette a leccare il mio collo, il mio orecchio e con la mano mi masturba il cazzo lentamente e chiaro che ne vuole ancora, allora la accontento, la stendo sul tavolo e le tengo le gambe in braccio, la sbatto forte e nel frattempo mi mangio i piedi, lei ormai è andata, non sa più cos’è il
Pudore tant’è che inizia a buttare fuori dalla fica tutta l’aria compressa fino a quando mi dice di voler venire ma insieme a me, continuo a scoparla finquando sento che sto per venire di nuovo, le tiro fuori il cazzo e le vengo sulla pancia, ma alcuni schizzi le finiscono in faccia e sulle labbra che lei si lecca compiaciuta, nel frattempo si masturba qualche secondo e mi rovescia addosso tutti i suoi umori, trema nel farlo, ha raggiunto l’orgasmo, sfatti ci mettiamo alle estremità del divano, e lei non perde occasione per farmi tenere duro il cazzo sfregandolo con i piedi, e allora decido di segarmi guardandola mentre si tocca fino a venirle sui piedi che lei si lecca e poi mi viene a slinguazzare appassionatamente. Quelle sue ore furono bellissime e durarono 3 giorni consecutivi, ci chiudemmo in casa e scopammo da matti, e decidemmo di chiudere con una gran chiavata anale ma con la particolarità di farlo davanti al balcone arrapandoci a vicenda per capire se qualcuno ci guardasse. Dopo qualche giorno mi scrisse che per motivi di lavoro avrebbe cambiato lavoro e città, da quel momento non ci siamo più visti di persona ma ogni tanto ci facciamo compagnia nel masturbarci in videochiamata.
Macchina, ma lei mi dice di voler restare con me e m’invita a casa sua che dista poco da lì. Accetto, arriviamo a casa e manco il tempo di chiudere la porta che mi sento le sue mani sulla patta dei miei pantaloni io la guardo e vedo il suo sguardo assatanato, vuole il cazzo e lo vuole subito, senza perdere tempo le sfilo la maglia e strappo letteralmente il reggiseno e mi ritrovo difronte due capezzoli enormi induriti, scuri, seno bello sodo, gli metto la lingua e la
Faccia in mezzo, gliele Lecco perbene e la pungolo con piccoli morsi, lei apprezza tanto e nel frattempo si è già tolta i leggins, rimane in perizoma, Dio che spettacolo vederla tutta nuda, mi fermo un attimo a guardarla in tutta la sua bellezza e mi soffermo sui piedi, bellissimo, piccolo e curati, l’accetto alle caviglie molto sottili e anellini vicino alle dita oltre che allo smalto rosso fuoco, glielo accarezzo lei capisce che mi piacciono e mi dice che se le Lecco bene la fica dopo me lo fa assaggiare, non perdo tempo le tolgo il
Perizoma e mi fiondo con la mia lingua tra le sue labbra strette e piccole ma che hanno
Un bellissimo sapore, vado giù fin dentro, le lecco e le succhio il
Clitoride un po’ sporgente, nel frattempo ho tirato fuori il cazzo dalle mutande perché mi stava scoppiando, continuo a leccarla, le metto due dita dentro, medio ed anulare, sta impazzendo il suo corpo vibra, ad ogni affondo delle mie dita lei inarca la schiena, e affonda la testa nel cuscino del divano, ora le chiedo la ricompensa, lei si alza e inizia a segarmi, poi inizia a succhiarmelo, me lo scappella fino a giù, scende giù le palle con le quali si riempie la bocca me le lecca e gioca con lingua mentre con l’altra mano mi masturba il cazzo. Dopo qualche minuto di godimento puro si siede sul divano davanti a me tutta aperta e mi sega con quei piedini bellissimi, il mio cazzo si è ormai fatto di ferro, quindi decido di chiavarmela, la faccio sedere a smorza candela con i piedi sul
Divano in modo tale che il mio cazzo le entri e le esca del tutto, lei bellissima gode, una mano la tiene poggiata sulla mia spalla l’altra invece la usa per toccarsi capezzoli e clitoride, la metto a pecora e la tengo per mani incrociate alle sue sul fondo schiena schiena inarcata al massimo e testa che affonda nel cuscino, la scopo forte sento le mie palle sbattere sul suo culo, lei urla affogando le urla nel cuscino, rallento i colpi perché sento che sto per venire, lei si gira, lo capisce e si mette a leccare il mio collo, il mio orecchio e con la mano mi masturba il cazzo lentamente e chiaro che ne vuole ancora, allora la accontento, la stendo sul tavolo e le tengo le gambe in braccio, la sbatto forte e nel frattempo mi mangio i piedi, lei ormai è andata, non sa più cos’è il
Pudore tant’è che inizia a buttare fuori dalla fica tutta l’aria compressa fino a quando mi dice di voler venire ma insieme a me, continuo a scoparla finquando sento che sto per venire di nuovo, le tiro fuori il cazzo e le vengo sulla pancia, ma alcuni schizzi le finiscono in faccia e sulle labbra che lei si lecca compiaciuta, nel frattempo si masturba qualche secondo e mi rovescia addosso tutti i suoi umori, trema nel farlo, ha raggiunto l’orgasmo, sfatti ci mettiamo alle estremità del divano, e lei non perde occasione per farmi tenere duro il cazzo sfregandolo con i piedi, e allora decido di segarmi guardandola mentre si tocca fino a venirle sui piedi che lei si lecca e poi mi viene a slinguazzare appassionatamente. Quelle sue ore furono bellissime e durarono 3 giorni consecutivi, ci chiudemmo in casa e scopammo da matti, e decidemmo di chiudere con una gran chiavata anale ma con la particolarità di farlo davanti al balcone arrapandoci a vicenda per capire se qualcuno ci guardasse. Dopo qualche giorno mi scrisse che per motivi di lavoro avrebbe cambiato lavoro e città, da quel momento non ci siamo più visti di persona ma ogni tanto ci facciamo compagnia nel masturbarci in videochiamata.
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