La prima volta di melissa

di
genere
trans

La prima volta.
Erano gli anni 90,all'epoca avevo 18 anni sono sempre stato attratto da indumenti femminili, ammirare le donne tutte tirate, e truccate perfettamente mi ha sempre dato strane sensazioni, quelle sensazioni che mi hanno portato ha scoprire una parte di me che non credevo esistete.
Da poco patentato, una sera in compagnia di amici andammo a Torre del Lago, una località nel Comune di Viareggio nota per la sua trasgressione, dallo scambio di Coppia, a numerosi Trans che prostituivano, e trav che regalano momenti di piacere.
Era presente anche un Piccolo locale sul mare il FRAU MARLEN, ombellico della trasgressione in Toscana, li conobbi una trans di nome Pamela, era veramente femminile nei modi, e nel parlare impeccabile visivamente, parlando mi spiegò, che lei si sentiva donna, e che aveva vissuto una vita molto travagliata, perché i genitori non accettavano la sua diversità, finché all'età di 25 anni decise di lasciare la Calabria e trasferirsi in Toscana, dove trovò lavoro da un parrucchiere (Gay) che gli insegno il lavoro, e quindi poteva vivere in maniera dignitosa.
Confesso che ho provato una forta attrazione nei suoi confronti, ma per vergogna di essere giudicato dai miei amici, non provai nessun approccio di genere sessuale, al contrario Pamela di chiese se volevo andare a fare un giro fuori, rimasi spiazzato, non so come gli dissi, che preferivo stare a parlare con lei, che altro.. E che se voleva avrei avuto piacere di conoscerla al di fuori del locale, davanti ad un caffè, o qualunque altra cosa, mi guardo stupita, e sorrise…
Mi disse che se volevo, il giorno dopo potevamo vederci nel pomeriggio in passeggiata a Viareggio..
Gli dissi di sì..
Era curiosa,mi riempiva di domande, un ragazzo che rifiutava la sua compagnia sulla spiaggia, la cosa l'aveva indispettita piacevolmente,
Poi la domanda diretta…
Sei Gay, sei bisex, io rosso in viso…
Dissi che ad oggi non avevo mai avuto esperienze con uomini, qui di non sapevo cosa potevo essere..
Gli raccontai che impazzivo per la Lingerie, e per i tacchi, ed ammiravo la sfera femminile in quel senso…
Sorrise… maliziosa… Non capivo.. Ma onestamente non mi interessava
La serata finì lì … con la voglia di vederla da sola..
Il giorno dopo ero a Viareggio, si presentò puntuale nel luogo stabilito era semplicemente fantastica,trucco perfetto, una gonna al ginocchio,un maglioncino a collo alto, stivali con tacco 12.
Le domandai cosa volesse fare, o andare, ci trovammo d'accordo nel prendere qualcosa da bere, per poter parlare in tranquillità.
Passarono circa 2 ore, a ridere e scherzare in serenità, poi mi domandò se volevo andare a casa sua, senza pensarci risposi di sì.
Arrivati nel suo appartamento, arredato con semplicità e gusto, mi fece una domanda
P:adesso cosa ne dici se ci coccoliamo?
Risposi di sì, senza aspettare ci stavamo baciando, un bacio profondo, umido, lungo, non capivo più niente, mille pensieri mi giravano per la testa, stavo baciando un Trans, mi vergognavo ma quel bacio non finiva mai, mi sentivo bene.. E questo mi spaventava, avevo il mio arnese che premeva sui pantaloni e quasi sentivo dolore da quanto era duro, la sua mano andò li.. E tastava
E accarezzava, io ero immobile impacciato,, avevo paura a fare qualsiasi cosa, temevo di sbagliare..
Si staccò dalle mie labbra, mi disse di aspettare lì che andava in bagno,
Dopo 10 minuti sentì la porta del bagno aprirsi, era lì sulla porta del bagno, Guepiere nera, calze, perizoma, stivali,... Ero lì a bocca aperta, non riuscivo a dire niente…
Mi disse, sei a DISAGIO? vuoi andare via? perché non rispondi?
presi fiato e dissi che era uno spettacolo, che mai avevo visto una donna, con biancheria così bella,
E che non sarei andato via per niente al mondo…
Venne a sul divano e mi fece capire che dovevo spogliarmi tutto, che voleva vedere il mio corpo totalmente nudo, eccomi li nudo come un verme con questo arnese duro come il marmo, cominciò un lento e pompino, e con le mani sulle mie natiche.. Era bellissimo…
Si alzo e mi prese per mano e mi porto in camera da letto, eravamo sdraiati, ci stavamo baciando, quando mi disse, SUCCHIAMI LE TETTE… ACCAREZZAMI… IL CORPO
ero in estasi…
Arrivai, lì nel posto proibito sentivo un arnese più grosso del mio sia in lunghezza, che in circonferenza,..
Non so come, non so perché, ma feci una cosa talmente naturale che…
Lo presi in mano, lo segavo lentamente, intorno a me non esisteva altro che il suo cazzo…
Mi disse solo fai quello che ti senti, e non fare una cosa che non vuoi..
La guardai, sorrisi.. E lo baciai.. Aveva un odore strano, ma piacevole, chiusi gli occhi…
E lo presi in bocca… La sua mano andò sulla mia testa, dandomi il tempo erano già 15 minuti che succhiavo quel cazzo…
Che lo sentivo diventare sempre più duro… mi disse sto venendo, non feci a tempo a toglierlo dalla bocca, complice la sua mano..
Sentivo schizzi su schizzi nella mia gola… Non respiravo e d'istinto ingoiai, un po’ del suo seme….
Ero sconvolto, quel sapore strano nella mia bocca, era invadente un po’ salato, mi alzai andai nel bagno a sciacquarmi la bocca, non riuscivo a guardarmi allo specchio…
Mi sentivo in colpa per quello che avevo fatto..
Pamela arriva in bagno, in silenzio.. Mi guardava, mentre sul bidè si lavava la parte intima,....
Mi domando se era tutto ok, le risposi che non lo sapevo, e che quello che avevo fatto nessuno mi aveva obbligato con la forza, ma che mi era venuto naturale, troppo naturale, come se fosse nella mia natura, ricordo ancora oggi.. Le sue parole.
NON POSSO CREDERE CHE SIA STATA LA PRIMA VOLTA, INGOIAVI IL MIO CAZZO NELLA TUA GOLA E NON AVEVI CONATI DI VOMITO..
Ho avuto la sensazione che tu avessi già avuto diverse esperienze…
Le confermai che per era stata la prima volta..
Mi rispose che era stupita da quanto fossi stato bravo…
Ero seduto su divano, mente lei stava preparando il caffè,...
Ero silenzioso, con la sigaretta nelle dita… Pamela si avvicina, mi guarda e mi dice SEI PRONTA A DIVENTARE LA MIA TROIETTA?
Da OGGI NON POTRAI PIÙ FARE A MENO DEL CAZZO, POTRAI SCAPPARE QUANTO VUOI, MA A TE PIACE IL CAZZO, E UN DATO DI FATTO!
tremavo a sentire quelle parole, mi vergognavo di me stesso, mi scusai ma si era fatto tardi… E
dovevo rientrare a casa,
Mentre mi vestivo, mi diede un biglietto da visita di dove lavora come parrucchiera, dicendomi che quando avrei voluto potevo andare al negozio.
Nel ritorno verso casa, non riuscivo a pensare ad altro, e mentre guidavo avevo il cazzo di marmo… pensavo a quanto era stato stupendo quello che avevo fatto…
Continua
scritto il
2024-01-25
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