Una coppiacomplice 2
di
Bella e possibile 9
genere
esibizionismo
Prosieguo dei precedenti racconti ispirati da esperienze vissute: “Una coppiacomplice” erroneamente pubblicato nel genere “zoofilia” anzichè “Esibizionismo”e “Una coppia complice 1” , di cui si riporta per comodità del lettore l’ultima parte .
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"La coppia complice 1" ultima parte
Sono radiosa ed eccitata a pensare all’incontro con lo sconosciuto, che non voglio chiamare per nome anche se conosco il suo nome è scritto sul biglietto da visita.
Voglio che sia un incontro con uno sconosciuto e che rimanga tale, questo mi eccita moltissimo.
Torno a casa preparo il pranzo anche se non ho appetito , ma non sono li con la testa, penso all’incontro sono eccitata , sono già bagnata.
Aspetto con ansia le 14,00, mancano ancora due ore, che tortura l’attesa.
***********************
-L'attesa----------------------------
Mio Marito rientra, ci sediamo a tavola e pranziamo.
Mi parla del suo amico, il condomino proprietario della cantina 9) confinante con la nostra . Il suo amico prima di andare in pensione faceva il sarto e da qualche anno convive con la sua ex dipendente, in pensione anche lei. Quella signora non troppo alta, un po’ fuori peso, dal trucco e abbigliamento particolare. Quella signora che spesso incontriamo in ascensore e lascia quel profumo inebriante , inconfondibile, che stordisce.
Poi precisa che la coppia per arrotondare la scarsa pensione, in cantina fanno piccole riparazioni di sartoria per i clienti di negozi d’abbigliamento della zona,
Nel sistemare la cantina a sartoria al suo amico era avanzato uno specchio da camerino di prova, che gli aveva regalato; specchio rettangolare a tutta altezza dove ci si può specchiare completamente , dalla testa ai piedi che lui aveva già fissato alla parete della nostra cantina , al posto di quello vecchio specchio che aveva gettato insieme al quadro vicino, perchè entrambi si erano rovinati nei lavori di imbiancatura .
Il quadro l’aveva sostituito con una foto-stampa applicato su un pannello incorniciato della stessa grandezza del nuovo specchio e posizionata accanto allo specchio.
Foto-stampa a colori raffigurante una palma inserita in un bel paesaggio tropicale, paesaggio scelto per rendere la cantina più piacevole.
Presto scarsa attenzione alle parole di mio marito , sono già con la mente all’incontro con lo sconosciuto e sempre più eccitata , penso al sesso e dell’altro non. Mi interessa nulla.
Mio marito si alza e va nel salotto, si siede sul divano e come sempre si accinge a fare il suo sonnellino del dopo pranzo.
Io vado in bagno , mi rinfresco , indosso lo stesso vestito abbottonato della prima volta , vado in cucina , mi metto il grembiule e inizio a lavare i piatti , guardando impazientemente l’orologio e fuori dalla finestra fissando il cancellino del condominio.
Ecco che arriva un signore in bicicletta, che appoggia a un albero. Indossa occhiali da sole , jens , polo a mezze maniche e un cappellino con visiera color arancio. Guarda in alto, mi vede alla finestra, si toglie il cappellino e accenna un saluto .
Si è lui , lo riconosco, vado al citofono , schiaccio i pulsanti laterali di apertura del cancellino e del portoncino del condominio. Ho il cuore in gola, ritorno sui mie passi , mi tolgo il grembiule che lascio su una sedie del tavolo della cucina.
Sono eccitata e agitata, in punta di piedi guardo mio marito appisolato sul divano. Predo il bidone della spazzatura già vuotato nella mattina, che uso come copertura .
-L'incontro con lo sconosciuto dal cappellino arancione---------------------
Mi guardo allo specchio dell’ingresso , mi sistemo con la mano i capelli e mi vedo come una donna eccitata che si accinge a fare la porca con uno sconosciuto.
Con il bidone della spazzatura in mano, prendo l’ascensore e scendo sino al piano cantine, arrivo si aprono le porte e li ad aspettare c’è l’amico di mio marito, il padrone della cantina confinante.
Mi da un’occhiata , pensa per un attimo, vede il bidone della spazzatura , si fa da parte per farmi uscire, mi saluta e poi sale nell’ascensore e scompare.
Ho il cuore in gola, pochi passi e sono davanti alla mia cantina, appoggio a terra il bidone, apro la porta e entro.
Lo sconosciuto , è li in piedi che mi aspettava, ha il cappellino arancione in mano, appena mi vede accenna ad un abbraccio. Lo fermo con il gesto di una mano e con il dito indici che porto alla punta del naso gli faccio segno di stare in silenzio.
Rivolgo lo sguardo a lato , vedo la mia immagine a tutta altezza riflessa in grande grande specchi , quello di cui mio marito mi aveva appena parlato, e noto quasi in aderenza il pannello con il paesaggio tropicale e la palma.
Il vano è molto più confortevole, non ricorda affatto l’angusta cantina polverosa: il pavimento in ceramica è pulito, le pareti e il soffitto imbiancati , tutto in ordine senza polvere.
Lo specchio dilata lo spazio e raggi del sole del primo pomeriggio, filtrati dalla tenda alla stretta finestra, illuminano il paesaggio che evoca atmosfere tropicali . Sembra di essere all’ombra della palma.
Lo sconosciuta mi guarda attende impaziente di capire le mie intenzioni, non ci siamo ancora detti nulla, ma il linguaggio del corpo è chiaro , siamo entrambi eccitatissimi .
Ho la consapevolezza di essere io a dirigere, sono io che decido i tempi e i modi del nostro incontro, i tempi femminili sono diversi da quelli maschili , ma sono io a dirigere l’orchestra e questo gioco .
Con un lento gesto lo invito di sedersi sul divano, rimango in piedi un passo da lui, quel tanto che basta per non farmi toccarmi.
Lentamente divarico le gambe , ne troppo larghe ne strette, quella apertura particolare che eccita gli uomini , mi slaccio i primi bottoni in alto del vestito sino a sottoi seni ora liberi di muoversi . Infilo un amano all’interno della scolatura e comincio con un lento movimento ad accarezzarmi un seno , poi con anche l’altro ora con tutte e due mi massaggio le tette e gli mostro orgogliosa .
Mi sbottono tutto il vestito e lo apro , senza toglierlo, semi nuda sono più eccitante . Mi mostro nuda nella mia totalità , sono senza intimo , a gambe divaricate , lascio che guardi il pelo nero del mio pube e i seni ancora sodi , che continuo ad accarezzare lentamente, stimolando con le dita i capezzoli rosa che sono diventati duri ed appuntiti.
Lo sconosciuto è eccitato, abbassa la lampo dei Jens e tenta di tirate fuori cazzo turgido , ma non ci riesce i pantaloni lo impediscono .
Si alza in piedi e si spoglia rimanendo in boxer e con la polo , non resiste e dopo un po’ si toglie anche i boxer , mettendo a nudo il suo cazzo duro che tiene in mano , si siede sul divano comincia a masturbarsi lentamente.
Mi guarda negli occhi , poi si sofferma sulla figa , sulle tette , su tutto il corpo , ha uno sguardo da porco , con la bocca socchiusa e l’espressione della libidine, continuando a scappellarsi quel bel cazzo.
Se lo mena ora lentamente, ora più velocemente dandosi piacere come se guardasse un film porno. Poi socchiude gli occhi è rimane solo con il suo piacere, ora rientra, è qui con me , sento che mi desidera intensamente .
Alla vista di quel cazzo turgido, mi eccito ancor di più , allargo di più le gambe, piego un po ‘ le ginocchia, la figa si apre , mi lecco e succhio le dita della mano che subito scivolano verso la figa e inizio un lento ditalino.
Ci stiamo masturbando guardandoci a vicenda, io in piedi con il vestito sbottonato con le gambe e la figa aperte e le dita dentro ora veloci ora più lentamente ora sul clitoride il piacere è sempre più intenso.
Lui in piena masturbazione con un cazzo eretto e turgido che da un momento all’altro può schizzare sborra , mentre con una mano si sega con l’altra, insinuata sotto la polo sollevata oltre l’ombelico , si massaggia lentamente il petto villoso pizzicandosi si stimola entrambi i capezzoli.
-Al centro delle palco delle esibizioni------------------
Un rumore ci fa sobbalzare, ci fermiamo per qualche istante ad ascoltare: la porta dell’ascensore si apre, , si sentono alcuni passi leggeri , e porta della cantina del vicino si apre che e poi si richiude garbatamente , come se non volesse disturbare, e noi ricominciamo a toccarci.
Probabilmente è l’amico di mio marito che ho incrociato incuriosito è venuto a vedere cosa faccio in cantina.
Ora sono al centro del palco delle esibizioni , il mio vicino mi può vedere a figura intera attraverso lo specchio. Può guardare indisturbato dalla sua cantina quello che accade nella mia senza essere visto.
Mi vede di spalle con il vestito e vede lo sconosciuto sul divano seminudo che si sta masturbando.
Sono eccitatissima, lo sconosciuto non sa di essere guardato, neppure l’amico di mio marito sa che io conosco il suo segreto. Sono io che impongo il ritmo del loro godere.
La situazione è eccitantissima , sono fradicia , mi piego in avanti a 90 gradi , mi sollevo il vestito sino alla schiena, e mostro allo specchio le gambe dritte i mio lato b , mi allargo con le mani i le natiche e mostrando allo specchio la figa aperta e pelosa .
Lo sconosciuto è eccitatissimo, aumenta la velocità della sua mano si sta facendo una sega colossale , ha un cazzo che da un momento all’altro può esplodere vede la mia posizione e la mia figa riflessa allo specchio. Sta per esplodere lo vedo contrarsi il suo ventre si fa piatto , sta per schizzare . Con una mano gli afferro il cazzo e me lo metto in bocca e continuo dolcemente a segarlo. Naturalmente il ritmo è cambiato lui ha un attimo di incertezza, ma la mia calda bocca e la mia mano esperta lo ricupera immediatamente , il suo piacere riprende a salire in pochi attimi e con un sospiro di godimento mi sborra in bocca. Quanto mi piace il sapore di quel liquido denso che io ingoio fino all’ultima goccia.
Mi siedo accanto a lui sul divano ,sono curiosa di vedere chi è entrato nella cantina accanto.
Senza dire nulla mi abbottono il vestito, lui capisce, che la festa è finita , si riveste velocemente soddisfatto del bocchino con ingoio ricevuto ,mi sussurra all’orecchio:
“ La prossima volta , se tu vorrai che accada , ti farò una sorpresa “
Mi carezza sul viso e con espressione soddisfatta mette il capellino arancione ed esce in punta di piedi, ormai conosce la strada.
-Il gioco degli specchi segreti---------------------
Sono seduta sul divano seduta, mi vedo allo specchio, sono come volevo essere una puttana dopo la prestazione, non mi sento depressa, insoddisfatta , ne umiliata , anzi sono contenta perchè ho fatto e ottenuto quello che cercavo. Volevo vivere una situazione eccitante, fare la porca, essere come una puttana che incontra uno sconosciuti, e l’ho ottenuto , in piena libertà e sempre nel ruolo della regista del direttrice d’orchestra.
La situazione non è finita. Io ho voglia , sono ancora eccitata, non sono appagata, ho voglia godere e nello steso tempo sono curiosa di vedere sapere chi c’è nella cantina confinante; probabilmente al di la dello specchio c’è l’amico di mio marito che ha visto tutto.Allora sono ancora al centro dell’attenzione di qualcun altro , la cosa mi eccita , mi sto scaldando e mi bagno ancora.
Mi alzo in piedi con naturalezza guardo la mia immagine allo specchio. Poso , com fotomodella, faccio espressioni e smorfie, mi sistemo il vestito e i capelli , mi guardo allo specchio come come fanno tutti , che non sospettano di essere guardati .
Mi sposto di lato dello specchio , nella zona dove non posso essere vista e cerco di staccare il pannello del paesaggio tropicale , per scoprire cose c’è dietro e poter vedere nella cantina confinante . li cera il quadro che celava lo specchio segreto . Il vecchio quadro è stato sostituito dal pannello con il paesaggio , ma non si stacca dalla parete.
Insisto e ad un certo punto un lato del pannello si apre , è incernierato al alla parete, si apre come lo sportello di un armadio e lasciando vedere l’interno della cantina confinante attraverso un vetro , dall’altra parte c’è lo specchio segreto
Ora vedo tutto l’interno della cantina dell’amico di mio marito, ci sono due persone sedute su divano, sono l’amico di mio marito e la sua compagna , completamente nudi che scopano.
Lei sotto distesa con le gambe sollevate e lui sopra che la penetra con vigore , sono totalmente presi dall’amplesso , lei ha gli occhi chiusi , lui è concentratissimo .
La situazione è molto intrigante, mi rimetto sul mio divano mentre la mia immagine è riflessa al mio specchio e loro posso vedere me e io posso vedere loro .
Mi sbottono completamente il vestito lo apro , comincio ad accarezzarmi dolcemente e sempre più intensamente, loro continuano a scopare , lui guarda dalla mia parte e mi scorge con le gambe sollevate e oscenamente aperte , con le dita mi scopo , mi tocco il seno e i capezzoli leccandomi le dita .
Provo un’eccitazione altissima a sapere che sono ammirata e che la loro eccitazione dipende anche da me. Loro scopano e io anch’io li guardo anche la mia eccitazione si nutre della loro.
-La bottiglia, questa sconosciuta -----------------
Ora voglio essere penetrata, vedo su uno scaffale una bottiglia in vetro verde vuota, la prendo, lecco il collo la lubrifico con la saliva e la dirigo all’entrata della mia figa e spingo, è fredda , ma dopo un po si scalda , ho la figa bollente e fradicia .
Piano piano entra , spingo il collo sempre più nel profondo della figa bagnata che si allarga e si bagna sempre di più , sono un lago . Comincio a farmi scopare dalla bottiglia che ora scorre agevolmente avanti e in dietro nella mia figa bagnata come un grosso cazzo .
Ho le gambe sollevate e oscenamente spalancate mentre con le due mani tengo la bottiglia che faccio entrare e uscire con foga nella figa .
Lui si gira e vede la scena , fa segno a lei di guardarmi, lui si eccita ancor di più e comincia pomparla con forza, deve avere un cazzo durissimo.
Lei guarda e con il cazzo che la chiava sente l’eccitazione del compagno che nel vedermi con la bottiglia nella figa , c’ha sempre più duro.
Anche lei comincia a salire nel mondo delle piacere intenso , sta per godere , cinge con le mani i fianchi del suo suo uomo e gli impone il suo ritmo , lei usa il suo uomo come io uso la bottiglia . Si abbandona al piacere che gli provoca quel cazzo turgido che va avanti e indietro nella sua figa bagnata . Chiude gli occhi e ostaggio del piacere si abbandona a un lungo e intenso orgasmo .
Anche lui non tarda trovato il suo ritmo e accelera e gode della sua figa .
Anch’io vengo risucchiata dal loro godimento, aumento il ritmo e mi scopo con la bottiglia che va e viene nella mia figa fradicia che non oppone nessuna resistenza alla penetrazione e godo accompagnata da un profondo sospiro di piacere.
Mi rilasso e piano piano rientro . Guardo la bottiglia e noto che è completamente bagnata dei miei umori chiari , la lecco e la ripongo sulla scaffalatura .
Loro sono abbracciano sul divano, mi ricompongo , abbottono il vestito , sistemo la fodera del divano, accosto il pannello alla parete che si bloccata contro una calamita, ecco perchè non riuscivo ad aprirlo facilmente.
Mi guardo allo specchio , mi sistemo con le mani i capelli . Esco dalla cantina e richiudo alle mie spalle la porta. Afferro il bidone lasciato all’esterno. Mentre cammino sento l’umido della mia figa e alcune gocce dei miei umori che scende lungo le coscie.
Rientro in casa senza fare rumore , mio marito è ancora li, sul divano che dorme,sorrido e mi dico :
“Quanto mi piace il sesso e quanto sono porca.” ( continua)
Graditi commenti, anche negativi, mi aiutano a migliorare.
Grazie della vs attenzione
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"La coppia complice 1" ultima parte
Sono radiosa ed eccitata a pensare all’incontro con lo sconosciuto, che non voglio chiamare per nome anche se conosco il suo nome è scritto sul biglietto da visita.
Voglio che sia un incontro con uno sconosciuto e che rimanga tale, questo mi eccita moltissimo.
Torno a casa preparo il pranzo anche se non ho appetito , ma non sono li con la testa, penso all’incontro sono eccitata , sono già bagnata.
Aspetto con ansia le 14,00, mancano ancora due ore, che tortura l’attesa.
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-L'attesa----------------------------
Mio Marito rientra, ci sediamo a tavola e pranziamo.
Mi parla del suo amico, il condomino proprietario della cantina 9) confinante con la nostra . Il suo amico prima di andare in pensione faceva il sarto e da qualche anno convive con la sua ex dipendente, in pensione anche lei. Quella signora non troppo alta, un po’ fuori peso, dal trucco e abbigliamento particolare. Quella signora che spesso incontriamo in ascensore e lascia quel profumo inebriante , inconfondibile, che stordisce.
Poi precisa che la coppia per arrotondare la scarsa pensione, in cantina fanno piccole riparazioni di sartoria per i clienti di negozi d’abbigliamento della zona,
Nel sistemare la cantina a sartoria al suo amico era avanzato uno specchio da camerino di prova, che gli aveva regalato; specchio rettangolare a tutta altezza dove ci si può specchiare completamente , dalla testa ai piedi che lui aveva già fissato alla parete della nostra cantina , al posto di quello vecchio specchio che aveva gettato insieme al quadro vicino, perchè entrambi si erano rovinati nei lavori di imbiancatura .
Il quadro l’aveva sostituito con una foto-stampa applicato su un pannello incorniciato della stessa grandezza del nuovo specchio e posizionata accanto allo specchio.
Foto-stampa a colori raffigurante una palma inserita in un bel paesaggio tropicale, paesaggio scelto per rendere la cantina più piacevole.
Presto scarsa attenzione alle parole di mio marito , sono già con la mente all’incontro con lo sconosciuto e sempre più eccitata , penso al sesso e dell’altro non. Mi interessa nulla.
Mio marito si alza e va nel salotto, si siede sul divano e come sempre si accinge a fare il suo sonnellino del dopo pranzo.
Io vado in bagno , mi rinfresco , indosso lo stesso vestito abbottonato della prima volta , vado in cucina , mi metto il grembiule e inizio a lavare i piatti , guardando impazientemente l’orologio e fuori dalla finestra fissando il cancellino del condominio.
Ecco che arriva un signore in bicicletta, che appoggia a un albero. Indossa occhiali da sole , jens , polo a mezze maniche e un cappellino con visiera color arancio. Guarda in alto, mi vede alla finestra, si toglie il cappellino e accenna un saluto .
Si è lui , lo riconosco, vado al citofono , schiaccio i pulsanti laterali di apertura del cancellino e del portoncino del condominio. Ho il cuore in gola, ritorno sui mie passi , mi tolgo il grembiule che lascio su una sedie del tavolo della cucina.
Sono eccitata e agitata, in punta di piedi guardo mio marito appisolato sul divano. Predo il bidone della spazzatura già vuotato nella mattina, che uso come copertura .
-L'incontro con lo sconosciuto dal cappellino arancione---------------------
Mi guardo allo specchio dell’ingresso , mi sistemo con la mano i capelli e mi vedo come una donna eccitata che si accinge a fare la porca con uno sconosciuto.
Con il bidone della spazzatura in mano, prendo l’ascensore e scendo sino al piano cantine, arrivo si aprono le porte e li ad aspettare c’è l’amico di mio marito, il padrone della cantina confinante.
Mi da un’occhiata , pensa per un attimo, vede il bidone della spazzatura , si fa da parte per farmi uscire, mi saluta e poi sale nell’ascensore e scompare.
Ho il cuore in gola, pochi passi e sono davanti alla mia cantina, appoggio a terra il bidone, apro la porta e entro.
Lo sconosciuto , è li in piedi che mi aspettava, ha il cappellino arancione in mano, appena mi vede accenna ad un abbraccio. Lo fermo con il gesto di una mano e con il dito indici che porto alla punta del naso gli faccio segno di stare in silenzio.
Rivolgo lo sguardo a lato , vedo la mia immagine a tutta altezza riflessa in grande grande specchi , quello di cui mio marito mi aveva appena parlato, e noto quasi in aderenza il pannello con il paesaggio tropicale e la palma.
Il vano è molto più confortevole, non ricorda affatto l’angusta cantina polverosa: il pavimento in ceramica è pulito, le pareti e il soffitto imbiancati , tutto in ordine senza polvere.
Lo specchio dilata lo spazio e raggi del sole del primo pomeriggio, filtrati dalla tenda alla stretta finestra, illuminano il paesaggio che evoca atmosfere tropicali . Sembra di essere all’ombra della palma.
Lo sconosciuta mi guarda attende impaziente di capire le mie intenzioni, non ci siamo ancora detti nulla, ma il linguaggio del corpo è chiaro , siamo entrambi eccitatissimi .
Ho la consapevolezza di essere io a dirigere, sono io che decido i tempi e i modi del nostro incontro, i tempi femminili sono diversi da quelli maschili , ma sono io a dirigere l’orchestra e questo gioco .
Con un lento gesto lo invito di sedersi sul divano, rimango in piedi un passo da lui, quel tanto che basta per non farmi toccarmi.
Lentamente divarico le gambe , ne troppo larghe ne strette, quella apertura particolare che eccita gli uomini , mi slaccio i primi bottoni in alto del vestito sino a sottoi seni ora liberi di muoversi . Infilo un amano all’interno della scolatura e comincio con un lento movimento ad accarezzarmi un seno , poi con anche l’altro ora con tutte e due mi massaggio le tette e gli mostro orgogliosa .
Mi sbottono tutto il vestito e lo apro , senza toglierlo, semi nuda sono più eccitante . Mi mostro nuda nella mia totalità , sono senza intimo , a gambe divaricate , lascio che guardi il pelo nero del mio pube e i seni ancora sodi , che continuo ad accarezzare lentamente, stimolando con le dita i capezzoli rosa che sono diventati duri ed appuntiti.
Lo sconosciuto è eccitato, abbassa la lampo dei Jens e tenta di tirate fuori cazzo turgido , ma non ci riesce i pantaloni lo impediscono .
Si alza in piedi e si spoglia rimanendo in boxer e con la polo , non resiste e dopo un po’ si toglie anche i boxer , mettendo a nudo il suo cazzo duro che tiene in mano , si siede sul divano comincia a masturbarsi lentamente.
Mi guarda negli occhi , poi si sofferma sulla figa , sulle tette , su tutto il corpo , ha uno sguardo da porco , con la bocca socchiusa e l’espressione della libidine, continuando a scappellarsi quel bel cazzo.
Se lo mena ora lentamente, ora più velocemente dandosi piacere come se guardasse un film porno. Poi socchiude gli occhi è rimane solo con il suo piacere, ora rientra, è qui con me , sento che mi desidera intensamente .
Alla vista di quel cazzo turgido, mi eccito ancor di più , allargo di più le gambe, piego un po ‘ le ginocchia, la figa si apre , mi lecco e succhio le dita della mano che subito scivolano verso la figa e inizio un lento ditalino.
Ci stiamo masturbando guardandoci a vicenda, io in piedi con il vestito sbottonato con le gambe e la figa aperte e le dita dentro ora veloci ora più lentamente ora sul clitoride il piacere è sempre più intenso.
Lui in piena masturbazione con un cazzo eretto e turgido che da un momento all’altro può schizzare sborra , mentre con una mano si sega con l’altra, insinuata sotto la polo sollevata oltre l’ombelico , si massaggia lentamente il petto villoso pizzicandosi si stimola entrambi i capezzoli.
-Al centro delle palco delle esibizioni------------------
Un rumore ci fa sobbalzare, ci fermiamo per qualche istante ad ascoltare: la porta dell’ascensore si apre, , si sentono alcuni passi leggeri , e porta della cantina del vicino si apre che e poi si richiude garbatamente , come se non volesse disturbare, e noi ricominciamo a toccarci.
Probabilmente è l’amico di mio marito che ho incrociato incuriosito è venuto a vedere cosa faccio in cantina.
Ora sono al centro del palco delle esibizioni , il mio vicino mi può vedere a figura intera attraverso lo specchio. Può guardare indisturbato dalla sua cantina quello che accade nella mia senza essere visto.
Mi vede di spalle con il vestito e vede lo sconosciuto sul divano seminudo che si sta masturbando.
Sono eccitatissima, lo sconosciuto non sa di essere guardato, neppure l’amico di mio marito sa che io conosco il suo segreto. Sono io che impongo il ritmo del loro godere.
La situazione è eccitantissima , sono fradicia , mi piego in avanti a 90 gradi , mi sollevo il vestito sino alla schiena, e mostro allo specchio le gambe dritte i mio lato b , mi allargo con le mani i le natiche e mostrando allo specchio la figa aperta e pelosa .
Lo sconosciuto è eccitatissimo, aumenta la velocità della sua mano si sta facendo una sega colossale , ha un cazzo che da un momento all’altro può esplodere vede la mia posizione e la mia figa riflessa allo specchio. Sta per esplodere lo vedo contrarsi il suo ventre si fa piatto , sta per schizzare . Con una mano gli afferro il cazzo e me lo metto in bocca e continuo dolcemente a segarlo. Naturalmente il ritmo è cambiato lui ha un attimo di incertezza, ma la mia calda bocca e la mia mano esperta lo ricupera immediatamente , il suo piacere riprende a salire in pochi attimi e con un sospiro di godimento mi sborra in bocca. Quanto mi piace il sapore di quel liquido denso che io ingoio fino all’ultima goccia.
Mi siedo accanto a lui sul divano ,sono curiosa di vedere chi è entrato nella cantina accanto.
Senza dire nulla mi abbottono il vestito, lui capisce, che la festa è finita , si riveste velocemente soddisfatto del bocchino con ingoio ricevuto ,mi sussurra all’orecchio:
“ La prossima volta , se tu vorrai che accada , ti farò una sorpresa “
Mi carezza sul viso e con espressione soddisfatta mette il capellino arancione ed esce in punta di piedi, ormai conosce la strada.
-Il gioco degli specchi segreti---------------------
Sono seduta sul divano seduta, mi vedo allo specchio, sono come volevo essere una puttana dopo la prestazione, non mi sento depressa, insoddisfatta , ne umiliata , anzi sono contenta perchè ho fatto e ottenuto quello che cercavo. Volevo vivere una situazione eccitante, fare la porca, essere come una puttana che incontra uno sconosciuti, e l’ho ottenuto , in piena libertà e sempre nel ruolo della regista del direttrice d’orchestra.
La situazione non è finita. Io ho voglia , sono ancora eccitata, non sono appagata, ho voglia godere e nello steso tempo sono curiosa di vedere sapere chi c’è nella cantina confinante; probabilmente al di la dello specchio c’è l’amico di mio marito che ha visto tutto.Allora sono ancora al centro dell’attenzione di qualcun altro , la cosa mi eccita , mi sto scaldando e mi bagno ancora.
Mi alzo in piedi con naturalezza guardo la mia immagine allo specchio. Poso , com fotomodella, faccio espressioni e smorfie, mi sistemo il vestito e i capelli , mi guardo allo specchio come come fanno tutti , che non sospettano di essere guardati .
Mi sposto di lato dello specchio , nella zona dove non posso essere vista e cerco di staccare il pannello del paesaggio tropicale , per scoprire cose c’è dietro e poter vedere nella cantina confinante . li cera il quadro che celava lo specchio segreto . Il vecchio quadro è stato sostituito dal pannello con il paesaggio , ma non si stacca dalla parete.
Insisto e ad un certo punto un lato del pannello si apre , è incernierato al alla parete, si apre come lo sportello di un armadio e lasciando vedere l’interno della cantina confinante attraverso un vetro , dall’altra parte c’è lo specchio segreto
Ora vedo tutto l’interno della cantina dell’amico di mio marito, ci sono due persone sedute su divano, sono l’amico di mio marito e la sua compagna , completamente nudi che scopano.
Lei sotto distesa con le gambe sollevate e lui sopra che la penetra con vigore , sono totalmente presi dall’amplesso , lei ha gli occhi chiusi , lui è concentratissimo .
La situazione è molto intrigante, mi rimetto sul mio divano mentre la mia immagine è riflessa al mio specchio e loro posso vedere me e io posso vedere loro .
Mi sbottono completamente il vestito lo apro , comincio ad accarezzarmi dolcemente e sempre più intensamente, loro continuano a scopare , lui guarda dalla mia parte e mi scorge con le gambe sollevate e oscenamente aperte , con le dita mi scopo , mi tocco il seno e i capezzoli leccandomi le dita .
Provo un’eccitazione altissima a sapere che sono ammirata e che la loro eccitazione dipende anche da me. Loro scopano e io anch’io li guardo anche la mia eccitazione si nutre della loro.
-La bottiglia, questa sconosciuta -----------------
Ora voglio essere penetrata, vedo su uno scaffale una bottiglia in vetro verde vuota, la prendo, lecco il collo la lubrifico con la saliva e la dirigo all’entrata della mia figa e spingo, è fredda , ma dopo un po si scalda , ho la figa bollente e fradicia .
Piano piano entra , spingo il collo sempre più nel profondo della figa bagnata che si allarga e si bagna sempre di più , sono un lago . Comincio a farmi scopare dalla bottiglia che ora scorre agevolmente avanti e in dietro nella mia figa bagnata come un grosso cazzo .
Ho le gambe sollevate e oscenamente spalancate mentre con le due mani tengo la bottiglia che faccio entrare e uscire con foga nella figa .
Lui si gira e vede la scena , fa segno a lei di guardarmi, lui si eccita ancor di più e comincia pomparla con forza, deve avere un cazzo durissimo.
Lei guarda e con il cazzo che la chiava sente l’eccitazione del compagno che nel vedermi con la bottiglia nella figa , c’ha sempre più duro.
Anche lei comincia a salire nel mondo delle piacere intenso , sta per godere , cinge con le mani i fianchi del suo suo uomo e gli impone il suo ritmo , lei usa il suo uomo come io uso la bottiglia . Si abbandona al piacere che gli provoca quel cazzo turgido che va avanti e indietro nella sua figa bagnata . Chiude gli occhi e ostaggio del piacere si abbandona a un lungo e intenso orgasmo .
Anche lui non tarda trovato il suo ritmo e accelera e gode della sua figa .
Anch’io vengo risucchiata dal loro godimento, aumento il ritmo e mi scopo con la bottiglia che va e viene nella mia figa fradicia che non oppone nessuna resistenza alla penetrazione e godo accompagnata da un profondo sospiro di piacere.
Mi rilasso e piano piano rientro . Guardo la bottiglia e noto che è completamente bagnata dei miei umori chiari , la lecco e la ripongo sulla scaffalatura .
Loro sono abbracciano sul divano, mi ricompongo , abbottono il vestito , sistemo la fodera del divano, accosto il pannello alla parete che si bloccata contro una calamita, ecco perchè non riuscivo ad aprirlo facilmente.
Mi guardo allo specchio , mi sistemo con le mani i capelli . Esco dalla cantina e richiudo alle mie spalle la porta. Afferro il bidone lasciato all’esterno. Mentre cammino sento l’umido della mia figa e alcune gocce dei miei umori che scende lungo le coscie.
Rientro in casa senza fare rumore , mio marito è ancora li, sul divano che dorme,sorrido e mi dico :
“Quanto mi piace il sesso e quanto sono porca.” ( continua)
Graditi commenti, anche negativi, mi aiutano a migliorare.
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