Alchemy pt. 1
di
Viola
genere
etero
Un amico in comune aveva capito che erano simili, un'intelligenza sopraffina, karmica, a captare quella scintilla a distanza.
Crea un gruppo su WhatsApp e loro due a litigare in privato dopo due messaggi.
Schietti e sinceri fin da subito, ma non son certo due che giudicano. Si capisce che a loro piace lasciarsi andare.
Dopo qualche messaggio scorbutico c'è qualcosa che cattura una certa empatia reciproca, e lui non ci mette molto a chiederle di uscire. La sera stessa, per una birra.
Sanno essere brillanti e intelligenti quanto leggeri: lei risponde di sì senza troppi problemi e qualche ora dopo si vedono in birreria.
Lei, distratta, arriva in ritardo sorridente mentre lui la aspetta con qualche battuta sul fatto che non sappia che faccia lei abbia, è un po' agitato.
Sembrano già in confidenza, si salutano ed entrano.
Pochi secondi, forse non si vede ma dentro di noi abbiamo già deciso qualcosa in questi casi.
Sentiamo l'odore, vediamo le prime movenze, siamo animali, e abbiamo già deciso.
Sì siedono uno di fronte all'altro. Controllano il menu nascondendo un lieve nervosismo ma una grande voglia di sentirsi a proprio agio e la sensazione che sarà così.
Marco fa una battuta stupida, lei alza la testa stupita a guardarlo, la battuta le piace e quasi la eccita quell'allegria così sexy. Incontra i suoi occhi scuri. Ha un viso da bambina innocente e un'ombra fatale nello sguardo, seducente e furba mentre gioca alla brava ragazza.
L'elettricità in quello sguardo conferma a entrambi quella sensazione conturbante e ordinano da bere.
Parlano, confidano, ridono, bevono e si lasciano andare. Si studiano a sguardi, cercano di capirsi mentre scorgono particolari che accendono fantasie.
Gli occhi di lui, buoni e caldi. Il collo, liscio e muscoloso. A lei piace guardare il collo in un uomo, i capelli, la bocca, non riesce a trattenere una fantasia. Mentre lui parla già sta gustando le sue guance e muovendo il bacino su di lui. A gambe aperte a studiarlo anche lì in basso con i pantaloni, e a farsi toccare attraverso la maglietta, mentre lui appoggia la testa sul suo petto a sentirla meglio, si scaldano.
Le scappa un sorrisino, e torna a bere mentre continua ad ascoltarlo.
Lui parla, ma pensa molto e ha un'intera sceneggiatura erotica in testa mentre le guarda quei riccioli biondi, il sorriso e le rosse guance morbide. Quella bocca... Pensa a come sarebbe sul suo cazzo. Si lecca le dita mentre mangia le patatine: sicuramente lo succhia bene. Immagina quello sguardo profondo e sexy mentre la tocca e lei che si lega i capelli per poi chinarsi su di lui.
Fantasie, mentre la curiosità di sapere come sono le reciproche mani addosso sale a dismisura.
Il locale chiude. Escono allegri e leggeri, si percepisce la giovinezza nei loro sguardi e nei loro modi, anche se non sono in realtà così ingenui.
Lei vuole continuare la serata e punta a un altro locale. Tommaso la prende in braccio e la porta, intanto studia il suo peso e coglie l'occasione per toccarla. Alice è contenta di quel contatto, percepisce e pregusta le sue mani forti e gentili.
Un altro gin e cominciano ad abbracciarsi e volersi toccare di più.
Uno sguardo più lungo e si baciano. E il bacio diventa più passionale in pochi secondi. Sono impazienti, le mani si stringono già i fianchi e affondano nei capelli. Com'è buono l'odore di desiderio.
"Usciamo?". Basta rispondere con un sorriso.
La macchina di Tommaso è spaziosa e Alice è già bagnata. La fa sedere su di sé, le toglie le scarpe. A lei piace quella posizione, vedere la testa di lui vicino al suo seno e muovere il sederino comodamente sul suo pacco. Non sa ancora come sia e le piace studiarlo e sentire come sia già duro da far quasi scoppiare la cerniera dei jeans.
Tommaso la abbraccia, le mani fin sopra la schiena sente la sua pelle, e stringe la testa tra le sue tette: "prendiamo una stanza d'albergo?", la guarda supplicante. Alice fa un cenno, si baciano e partono.
Accaldati e vogliosi, Alice sta bagnando tutte le mutandine e già immagina di sentire il cazzo dentro, tutto, fino in fondo.
È la notte giusta per lasciarsi andare.
"Voglio scoparti Alice", sussurra all'orecchio. Già la spoglia, quelle belle tette tonde escono dal reggiseno e lui comincia a baciarle lì, in piedi, all'ingresso della stanza. Alice vuole così tanto il cazzo e guardare Tommaso in quegli occhi scuri profondi le fa colare la fica, gli tocca il pacco, lo vuole. Lo spoglia e poi si inginocchia.
Toglie le mutande piano, mentre lo guarda con quella faccia da troia. Il cazzo durissimo salta fuori sopra la sua faccia. Lo guarda. È felice. È tanto che non succhia un bel cazzo, è famelica.
Comincia a leccare la cappella, piano, lo annusa e appoggia la guancia, fa le coccole a quel bel cazzo che tra poco la scoperà.
Prende la cappella con le labbra e succhia un poco per cominciare a bagnarlo. Sbava un po' tutto attorno, vuole che le scivoli tutto bene in gola. Un poco alla volta lo fa affondare e lui dà qualche spintarella mentre impazzisce.
Il pompino più bello della sua vita. Alice è una gran puttana. Chissà quanti cazzi ha succhiato per imparare così bene.
Aggiunge la mano e massaggia la base del cazzo mentre succhia con tanta saliva. L'altra mano ad accarezzare le palle che si inumidiscono di bava.
Non ce la può fare Tommaso, vuole aprirle la figa. Alice sta colando sul pavimento, lui se ne accorge e la mette in piedi. Rallentano. La gira e la abbraccia da dietro, le fa sentire il cazzo sul culo e la bacia, la tiene stretta e con una mano scende su quella fichetta gonfia.
Alice prende a sbavarsi sulle dita mentre si scioglie di brividi e godimento per le dita di Tommaso che la stanno aprendo dolcemente.
La mette sul letto, apre le gambe e i corpi cominciano a parlare la loro lingua. Si sfiorano piano, si appoggia su di lei, la bacia e la guarda. La cappella all'entrata della fica, comincia a spingere un poco, piano, a farsi spazio.
Com'è stretta, è difficile resistere ma va piano, vuole farla impazzire.
Alice trattiene il fiato dalla meraviglia fino a quando il cazzo entra del tutto e si ferma un secondo a godere la stretta e comincia a battere piano sul fondo di Alice, e lei geme all'orecchio di Tommaso. Quanto le piace quel cazzo voglioso. Muove il bacino a cercarlo per averne sempre di più e tenerlo dentro di lei, e Tommaso aumenta la velocità e con il suo peso la scopa forte mangiandosela di baci, stringendole il culo e alzandolo, geme al suo orecchio, lei lo morde e guarda quelle spalle ampie, possenti. Quei muscoli che si contraggono per soddisfarla.
Alice si gira e alza il culetto a pregare scondinzolante. Quella figa bagnata vuole ancora il cazzo. Vuole prenderlo come un animale selvaggio.
Crea un gruppo su WhatsApp e loro due a litigare in privato dopo due messaggi.
Schietti e sinceri fin da subito, ma non son certo due che giudicano. Si capisce che a loro piace lasciarsi andare.
Dopo qualche messaggio scorbutico c'è qualcosa che cattura una certa empatia reciproca, e lui non ci mette molto a chiederle di uscire. La sera stessa, per una birra.
Sanno essere brillanti e intelligenti quanto leggeri: lei risponde di sì senza troppi problemi e qualche ora dopo si vedono in birreria.
Lei, distratta, arriva in ritardo sorridente mentre lui la aspetta con qualche battuta sul fatto che non sappia che faccia lei abbia, è un po' agitato.
Sembrano già in confidenza, si salutano ed entrano.
Pochi secondi, forse non si vede ma dentro di noi abbiamo già deciso qualcosa in questi casi.
Sentiamo l'odore, vediamo le prime movenze, siamo animali, e abbiamo già deciso.
Sì siedono uno di fronte all'altro. Controllano il menu nascondendo un lieve nervosismo ma una grande voglia di sentirsi a proprio agio e la sensazione che sarà così.
Marco fa una battuta stupida, lei alza la testa stupita a guardarlo, la battuta le piace e quasi la eccita quell'allegria così sexy. Incontra i suoi occhi scuri. Ha un viso da bambina innocente e un'ombra fatale nello sguardo, seducente e furba mentre gioca alla brava ragazza.
L'elettricità in quello sguardo conferma a entrambi quella sensazione conturbante e ordinano da bere.
Parlano, confidano, ridono, bevono e si lasciano andare. Si studiano a sguardi, cercano di capirsi mentre scorgono particolari che accendono fantasie.
Gli occhi di lui, buoni e caldi. Il collo, liscio e muscoloso. A lei piace guardare il collo in un uomo, i capelli, la bocca, non riesce a trattenere una fantasia. Mentre lui parla già sta gustando le sue guance e muovendo il bacino su di lui. A gambe aperte a studiarlo anche lì in basso con i pantaloni, e a farsi toccare attraverso la maglietta, mentre lui appoggia la testa sul suo petto a sentirla meglio, si scaldano.
Le scappa un sorrisino, e torna a bere mentre continua ad ascoltarlo.
Lui parla, ma pensa molto e ha un'intera sceneggiatura erotica in testa mentre le guarda quei riccioli biondi, il sorriso e le rosse guance morbide. Quella bocca... Pensa a come sarebbe sul suo cazzo. Si lecca le dita mentre mangia le patatine: sicuramente lo succhia bene. Immagina quello sguardo profondo e sexy mentre la tocca e lei che si lega i capelli per poi chinarsi su di lui.
Fantasie, mentre la curiosità di sapere come sono le reciproche mani addosso sale a dismisura.
Il locale chiude. Escono allegri e leggeri, si percepisce la giovinezza nei loro sguardi e nei loro modi, anche se non sono in realtà così ingenui.
Lei vuole continuare la serata e punta a un altro locale. Tommaso la prende in braccio e la porta, intanto studia il suo peso e coglie l'occasione per toccarla. Alice è contenta di quel contatto, percepisce e pregusta le sue mani forti e gentili.
Un altro gin e cominciano ad abbracciarsi e volersi toccare di più.
Uno sguardo più lungo e si baciano. E il bacio diventa più passionale in pochi secondi. Sono impazienti, le mani si stringono già i fianchi e affondano nei capelli. Com'è buono l'odore di desiderio.
"Usciamo?". Basta rispondere con un sorriso.
La macchina di Tommaso è spaziosa e Alice è già bagnata. La fa sedere su di sé, le toglie le scarpe. A lei piace quella posizione, vedere la testa di lui vicino al suo seno e muovere il sederino comodamente sul suo pacco. Non sa ancora come sia e le piace studiarlo e sentire come sia già duro da far quasi scoppiare la cerniera dei jeans.
Tommaso la abbraccia, le mani fin sopra la schiena sente la sua pelle, e stringe la testa tra le sue tette: "prendiamo una stanza d'albergo?", la guarda supplicante. Alice fa un cenno, si baciano e partono.
Accaldati e vogliosi, Alice sta bagnando tutte le mutandine e già immagina di sentire il cazzo dentro, tutto, fino in fondo.
È la notte giusta per lasciarsi andare.
"Voglio scoparti Alice", sussurra all'orecchio. Già la spoglia, quelle belle tette tonde escono dal reggiseno e lui comincia a baciarle lì, in piedi, all'ingresso della stanza. Alice vuole così tanto il cazzo e guardare Tommaso in quegli occhi scuri profondi le fa colare la fica, gli tocca il pacco, lo vuole. Lo spoglia e poi si inginocchia.
Toglie le mutande piano, mentre lo guarda con quella faccia da troia. Il cazzo durissimo salta fuori sopra la sua faccia. Lo guarda. È felice. È tanto che non succhia un bel cazzo, è famelica.
Comincia a leccare la cappella, piano, lo annusa e appoggia la guancia, fa le coccole a quel bel cazzo che tra poco la scoperà.
Prende la cappella con le labbra e succhia un poco per cominciare a bagnarlo. Sbava un po' tutto attorno, vuole che le scivoli tutto bene in gola. Un poco alla volta lo fa affondare e lui dà qualche spintarella mentre impazzisce.
Il pompino più bello della sua vita. Alice è una gran puttana. Chissà quanti cazzi ha succhiato per imparare così bene.
Aggiunge la mano e massaggia la base del cazzo mentre succhia con tanta saliva. L'altra mano ad accarezzare le palle che si inumidiscono di bava.
Non ce la può fare Tommaso, vuole aprirle la figa. Alice sta colando sul pavimento, lui se ne accorge e la mette in piedi. Rallentano. La gira e la abbraccia da dietro, le fa sentire il cazzo sul culo e la bacia, la tiene stretta e con una mano scende su quella fichetta gonfia.
Alice prende a sbavarsi sulle dita mentre si scioglie di brividi e godimento per le dita di Tommaso che la stanno aprendo dolcemente.
La mette sul letto, apre le gambe e i corpi cominciano a parlare la loro lingua. Si sfiorano piano, si appoggia su di lei, la bacia e la guarda. La cappella all'entrata della fica, comincia a spingere un poco, piano, a farsi spazio.
Com'è stretta, è difficile resistere ma va piano, vuole farla impazzire.
Alice trattiene il fiato dalla meraviglia fino a quando il cazzo entra del tutto e si ferma un secondo a godere la stretta e comincia a battere piano sul fondo di Alice, e lei geme all'orecchio di Tommaso. Quanto le piace quel cazzo voglioso. Muove il bacino a cercarlo per averne sempre di più e tenerlo dentro di lei, e Tommaso aumenta la velocità e con il suo peso la scopa forte mangiandosela di baci, stringendole il culo e alzandolo, geme al suo orecchio, lei lo morde e guarda quelle spalle ampie, possenti. Quei muscoli che si contraggono per soddisfarla.
Alice si gira e alza il culetto a pregare scondinzolante. Quella figa bagnata vuole ancora il cazzo. Vuole prenderlo come un animale selvaggio.
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