Il bozzetto del cinesino
di
maxmacs
genere
etero
Approfitto della pausa pranzo per entrare in uno di quei grandi negozi dei cinesi, cercando delle cose da comprare. Era l'ora di pranzo e non c'era nessuno, a parte una giovane donna alla cassa. Giro tra gli scaffali ma non trovo quello che sto cercando, vedo un ragazzino cinese che sta mettendoa posto delle cose e chiedo a lui, e mi porta al reparto giusto. Cinesino dall'età indefinita, sicuramente giovane e anche carino ma quello che mi stuzzicava era stare in questo negozio tra gli scaffali con questo qui al quale si vedeva un bozzetto dalla tuta che indossava. Mentre stavamo tra gli scaffali mi sono abbassata vicino a lui per far finta di vedere un prodotto, non portavo il reggiseno e dall'alto si vedeva tutta la scollatura. Avevo il suo bozzo a pochi cm dalla faccia. Azzardo e con il dorso delle mie dita ci sono passata sopra, ho sentito chiaramente il suo pisello. Non ha reagito e ci sono ripassata una altra volta, quindi di nuovo ma con la mano girata e gli ho preso quel pisello tra le dita, sembrava duretto. Allora si è scanzato imbarazzato, un pò ridendo dicendo "No no no!", ed io: "Dai! Vieni qui, fammi sentire!". "No no no!". Allora mi sono sbottonata la camicia facendogli vedere una tetta. "Dammi la mano", sembrava non capire, ma quando gli ho preso la mano (una manina a dir la verità) e me la sono messa sulla tetta me l'ha accarezzata, giocando con il capezzolo duro. Allora gli ho detto di aspettare li, sono andato a prendere dei vestitini a caso e gli ho detto di portarmi in un camerino. Era un pò imboscato in fondo al negozio, arrivati lì gli ho detto di entrare dentro, non voleva, forse non capiva. L'ho tirato dentro, ma si è fatto tirare. Ho chiuso la tenda, l'ho appoggiato al muro, ero più alta e forte di lui, mi sono inginocchiata e gli messo la bocca aperta sul bozzo. Un pò mi respingeva ma sentivo qualcosa di duro sotto. Gli ho abbassato la tuta ed è uscito fuori questo pisello duro, curvo verso l'alto. Non era grande, anzi, ma era carino con quel ciuffettino di peli neri e i testicoli morbidi. L'ho preso in bocca tirandolo a me con le mani sul sedere. Ha smesso di fare resistenza, mettendomi una mano sulla testa e iniziando a muvere il bacino verso di me. L'ho leccato tutto e ho iniziato a pompare mandandolo tutto dentro, mentre con le mani gli palpavo quel culetto liscio e con un dito raggiungevo il buchino. Era strettissimo e sono riuscita a entrare solo un pochino con la punta del dito, quanto basta per fargli avere delle scosse. Ci stava, gli piaceva, con me che alternavo leccate e succhiate e ditino nel culetto. È durato pochissimo, quel cazzetto ormai durissimo ha iniziato dopo neanche tre minuti a schizzarmi in gola, una piccola fontana di sperma. Quasi gli cedevano le gambe, mentre inghiottivo la sua crema guardo questo cazzetto bagnato ancora duro, lo stringo e gli faccio uscire un altra goccia. La lecco, la tengo sulla lingua, mi alzo e lo bacio, gliela passo sulle labbra. Se le lecca guardandomi allibito con quegli occhietti a mandorla, provando un sapore che forse non aveva mai provato prima. Quindi lo bacio di nuovo leccandogli le labbra, tira fuori la sua linguetta cercando la mia, sempre guardandomi negli occhi. Poi scappa. Io chiudo la tenda, mi girò e mi guardo allo specchio, sono eccitata. Mi siedo sullo sgabello, sollevo la gonna e mi levo le mutande bagnatissime, allargo le gambe, metto le mani sulla testa che ho tirato fuori sulla fica. È fradicia, infilo due dita dentro e mi masturbo. Vengo subito facendo colare per terra i miei liquidi. Mi ricompongo. Mi riguardo allo specchio, ho 53 anni e non mi sono mai sentita così troia come in questi giorni.
5
voti
voti
valutazione
5.8
5.8
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Al Giglio con mia cugina
Commenti dei lettori al racconto erotico