Sgualdrina
di
amministratore admin
genere
gay
premessa:
Chiedo scusa per i vari orrori ortografici quali tempi verbali, ortografia e punteggiatura non corretti.
Detto ciò buona lettura, per info:
ilmagicopiferaio@gmail.com
Non mi e mai piaciuto quando durante un rapporto intimo ti viene assegnato o assegni a tua volta l’appellativo di “ troia “, lo trovo alquanto offensivo e credo che vada a sminuire l’orgoglio della persona.
Qualche mese fa, precisamente in giugno ho ricontattato un vecchio amico, per due motivi principali.
Il primo perché mi faceva piacere riprendere i contatti, la seconda motivazione per proporgli un pò di ginnastica da letto.
Quando ci vedevamo a suo tempo, leccandomi il sedere e masturbandomi con la mano umida di saliva, mi provocava un piacere enorme. (Inutile dire che era il suo cavallo di battaglia)
Il fine settimana che ci siamo rivisti è lo ribaciato dopo tanto sentire le sue labbra carnose e poter rinfilare le mani dentro le mutande per agguantare il pene di 20 cm.
Mi ha subito riproposto il vecchio cavallo di battaglia, ma con una variante … completamente nudi ed accomodati nel lettone ha allargato le mie natiche per far passare la sua calda lingua umida, il mio buchetto si è dilatato (come non succedeva da un bel pò di tempo) e mi sono subito rilassato, una volta finito di lubrificare l’ano mi stesi nel letto, li infilò al interno un vibratore della misura di 15 cm.
Con la mano che sapeva da olio d’oliva da cucina prese a masturbarne lentamente il pisello, me lo fece venire duro in pochi minuti mente mi stuzzicava tra le natiche muovendo il vibratore; poi quando ero li-li per venire si distacco per qualche minuto, fece cosi per un paio di volte.
Mentre io in tutto ciò ero completamente rilassato tanto da non riuscire a muovere nemmeno un muscolo, ma gemevo senza sosta.
Fino a quando non decise che era ora di farmi godere, lo fece in maniera lenta; mi infilò su per il sedere tutti e 15 cm del vibratore, prese in mano il mio membro ancora con la mano unta di olio, e molto lentamente iniziò a masturbarmi.
Questa ultima sessione durata circa quindici minuti fu molto intensa, (è per me estenuante) ma al momento del primo spruzzo il getto gli finì sulla barba oltre che nel mio addome e non solo, i successivi non erano improvvisi ma comunque energici, mi ci volle un pò per assemblare ogni fibra del mio corpo, per darmi una ripulita.
Anche perché quel fine settimana non abbiamo avuto solo quel rapporto, ma fu il primo che ci fece riconciliare dopo anni.
Nonostante la mia affermazione iniziale, sul fatto di offendere ed essere offesi, dopo ciò che ho raccontato l’appellativo di “ troia “ direi che mi si addice, anche se mi sento più una “ sgualdrina “.
Chiedo scusa per i vari orrori ortografici quali tempi verbali, ortografia e punteggiatura non corretti.
Detto ciò buona lettura, per info:
ilmagicopiferaio@gmail.com
Non mi e mai piaciuto quando durante un rapporto intimo ti viene assegnato o assegni a tua volta l’appellativo di “ troia “, lo trovo alquanto offensivo e credo che vada a sminuire l’orgoglio della persona.
Qualche mese fa, precisamente in giugno ho ricontattato un vecchio amico, per due motivi principali.
Il primo perché mi faceva piacere riprendere i contatti, la seconda motivazione per proporgli un pò di ginnastica da letto.
Quando ci vedevamo a suo tempo, leccandomi il sedere e masturbandomi con la mano umida di saliva, mi provocava un piacere enorme. (Inutile dire che era il suo cavallo di battaglia)
Il fine settimana che ci siamo rivisti è lo ribaciato dopo tanto sentire le sue labbra carnose e poter rinfilare le mani dentro le mutande per agguantare il pene di 20 cm.
Mi ha subito riproposto il vecchio cavallo di battaglia, ma con una variante … completamente nudi ed accomodati nel lettone ha allargato le mie natiche per far passare la sua calda lingua umida, il mio buchetto si è dilatato (come non succedeva da un bel pò di tempo) e mi sono subito rilassato, una volta finito di lubrificare l’ano mi stesi nel letto, li infilò al interno un vibratore della misura di 15 cm.
Con la mano che sapeva da olio d’oliva da cucina prese a masturbarne lentamente il pisello, me lo fece venire duro in pochi minuti mente mi stuzzicava tra le natiche muovendo il vibratore; poi quando ero li-li per venire si distacco per qualche minuto, fece cosi per un paio di volte.
Mentre io in tutto ciò ero completamente rilassato tanto da non riuscire a muovere nemmeno un muscolo, ma gemevo senza sosta.
Fino a quando non decise che era ora di farmi godere, lo fece in maniera lenta; mi infilò su per il sedere tutti e 15 cm del vibratore, prese in mano il mio membro ancora con la mano unta di olio, e molto lentamente iniziò a masturbarmi.
Questa ultima sessione durata circa quindici minuti fu molto intensa, (è per me estenuante) ma al momento del primo spruzzo il getto gli finì sulla barba oltre che nel mio addome e non solo, i successivi non erano improvvisi ma comunque energici, mi ci volle un pò per assemblare ogni fibra del mio corpo, per darmi una ripulita.
Anche perché quel fine settimana non abbiamo avuto solo quel rapporto, ma fu il primo che ci fece riconciliare dopo anni.
Nonostante la mia affermazione iniziale, sul fatto di offendere ed essere offesi, dopo ciò che ho raccontato l’appellativo di “ troia “ direi che mi si addice, anche se mi sento più una “ sgualdrina “.
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Commenti dei lettori al racconto erotico