Un'amicizia nata in chat - parte seconda
di
Verynicefox
genere
etero
Oramai erano già 3 o 4 weekend non consecutivi che faceva capolino da me. Weekend in cui alternavamo uscite turistiche nella città come due fidanzatini, serate nei pub e trombate paurose ogni qualvolta eravamo nelle mie 4 mura. Non riuscirò mai a capire come il suo ragazzo, con cui conviveva, riuscisse a bersi tutte le scuse che lei gli forniva. O era un cretino o lei ci sapeva fare sul serio, cosa che non ho mai messo in dubbio. Sapeva il fatto suo benissimo e sapeva sempre avere quel viso dall’espressione angelica a cui era impossibile dire di no. Cosi come non riuscì mai a dire di no alla sua proposta di stare nudi ogni qual volta eravamo in casa anche se questo voleva dire abbassare le finestre per non farsi vedere dai dirimpettai. Questa sua idea mi stupì positivamente tantissimo, ma la sua motivazione ancora di piu: “ cosi possiamo toccarci o godere quando ne abbiamo voglia e tutte le volte che vogliamo, non credi?”. Era un pozzo di idee, dal suo cilindro uscivano sempre proposte al limite della trasgressione, ma non riuscivo mai a dirle di no. Mi aveva stregato. Forse me ne stavo innamorando, o forse no, ma con lei si stava davvero bene.
Le piaceva il sesso in tutti i modi. Era una macchina da sesso e me lo confidava spesso. Le piaceva molto provocare, le piaceva molto essere desiderata, le piaceva molto masturbarsi e quella serata iniziò cosi. Lei mi fece stendere sul letto a pancia in su e si sedette nuda sul mio petto. Mi disse di non toccarla perche voleva farmi vedere uno spettacolo: si sedette comoda sui miei pettorali divaricando le gambe in modo da poter vedere bene il suo sesso ed iniziò a masturbarsi delicatamente. Ogni tanto accarezzava le mie labbra con i suoi piedi che naturalmente baciavo. Le sue mani prima iniziarono a sfiorarsi , toccarsi lentamente alla ricerca del piacere. Iniziò ben presto a gocciolare e non perdeva tempo a bagnarsi le proprie dita per avvicinarle alla mia bocca. Una volta leccate e ripulite, riprendeva il suo movimento, mentre il suo sesso si gonfiava sempre piu voglioso di essere penetrato. Ma questa piacevole tortura continuò ancora a lungo, mentre intanto la mia eccitazione era direttamente proporzionale alla sua. Ci sapeva fare. Mi stava facendo eccitare e lo sapeva. Le sue dita stantuffavano in maniera sempre più convinta mentre i suoi liquidi oramai cingevano il mio petto che si bagnò dei suoi umori. L’odore del suo piacere era straordinario, mi sarei abbeverato all’infinito dei suoi sapori e questo probabilmente lei lo capì.
Infatti inavvertitamente scivolò sul mio petto ormai fradicio e la sua figa finì a contatto con le mie labbra.. Lei ne fu quasi sorpresa da questo colpo di fortuna e ricordo solo che mi disse sorridendo ed ansimando:”va bene te lo concedo.. fammi godere dai..”
Non me lo feci ripetere 2 volte e delicatamente iniziai a leccare il suo sesso in maniera sempre piu convinta e audace. I colpi della mia lingua erano per lei frustate di piacere. Leccavo e succhiavo i suoi umori, mordevo il suo clitoride, glielo stringevo tra le labbra e con la lingua affondavo tra le labbra della sua figa alla ricerca di un punto lontano e caldo. Mi bagnavo il viso, la lingua muoveva in maniera circolare dentro e fuori di lei, mentre con le mani tenevo la sua vita ferma ed immobile. L’avrei fatta godere solo con la mia bocca, perche così voleva lei e così desideravo io. Era il mio premio per aver visto quello spettacolo stupendo sul mio petto. Leccavo e lei godeva, e traeva sospiri sempre piu forti fino al momento in cui con forza mi mise le mani in testa e spinse verso il suo basso ventre trasformando il suo squisito nettare in gemiti di piacere…
Aveva goduto in maniera inconsulta ed esausta si mise accanto a me a pancia all’insù con gli occhi chiusi ed un sorriso soddisfatto accennato sul volto. La guardai, era bellissima, nuda accanto a me.. non ce la feci piu e dopo averla baciata dolcemente sulle labbra, scesi nuovamente tra le sue cosce, riaprendo le sue gambe e ricominciando nuovamente a muovere la mia lingua in quel paradiso..
Le piaceva il sesso in tutti i modi. Era una macchina da sesso e me lo confidava spesso. Le piaceva molto provocare, le piaceva molto essere desiderata, le piaceva molto masturbarsi e quella serata iniziò cosi. Lei mi fece stendere sul letto a pancia in su e si sedette nuda sul mio petto. Mi disse di non toccarla perche voleva farmi vedere uno spettacolo: si sedette comoda sui miei pettorali divaricando le gambe in modo da poter vedere bene il suo sesso ed iniziò a masturbarsi delicatamente. Ogni tanto accarezzava le mie labbra con i suoi piedi che naturalmente baciavo. Le sue mani prima iniziarono a sfiorarsi , toccarsi lentamente alla ricerca del piacere. Iniziò ben presto a gocciolare e non perdeva tempo a bagnarsi le proprie dita per avvicinarle alla mia bocca. Una volta leccate e ripulite, riprendeva il suo movimento, mentre il suo sesso si gonfiava sempre piu voglioso di essere penetrato. Ma questa piacevole tortura continuò ancora a lungo, mentre intanto la mia eccitazione era direttamente proporzionale alla sua. Ci sapeva fare. Mi stava facendo eccitare e lo sapeva. Le sue dita stantuffavano in maniera sempre più convinta mentre i suoi liquidi oramai cingevano il mio petto che si bagnò dei suoi umori. L’odore del suo piacere era straordinario, mi sarei abbeverato all’infinito dei suoi sapori e questo probabilmente lei lo capì.
Infatti inavvertitamente scivolò sul mio petto ormai fradicio e la sua figa finì a contatto con le mie labbra.. Lei ne fu quasi sorpresa da questo colpo di fortuna e ricordo solo che mi disse sorridendo ed ansimando:”va bene te lo concedo.. fammi godere dai..”
Non me lo feci ripetere 2 volte e delicatamente iniziai a leccare il suo sesso in maniera sempre piu convinta e audace. I colpi della mia lingua erano per lei frustate di piacere. Leccavo e succhiavo i suoi umori, mordevo il suo clitoride, glielo stringevo tra le labbra e con la lingua affondavo tra le labbra della sua figa alla ricerca di un punto lontano e caldo. Mi bagnavo il viso, la lingua muoveva in maniera circolare dentro e fuori di lei, mentre con le mani tenevo la sua vita ferma ed immobile. L’avrei fatta godere solo con la mia bocca, perche così voleva lei e così desideravo io. Era il mio premio per aver visto quello spettacolo stupendo sul mio petto. Leccavo e lei godeva, e traeva sospiri sempre piu forti fino al momento in cui con forza mi mise le mani in testa e spinse verso il suo basso ventre trasformando il suo squisito nettare in gemiti di piacere…
Aveva goduto in maniera inconsulta ed esausta si mise accanto a me a pancia all’insù con gli occhi chiusi ed un sorriso soddisfatto accennato sul volto. La guardai, era bellissima, nuda accanto a me.. non ce la feci piu e dopo averla baciata dolcemente sulle labbra, scesi nuovamente tra le sue cosce, riaprendo le sue gambe e ricominciando nuovamente a muovere la mia lingua in quel paradiso..
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