A casa di Mattia

di
genere
trans

[Tratto dal romanzo "Amsterdam A+R" di Massimo Nilaz, edito da Eroscultura]


Mattia sta finendo di riempire la sacca della palestra quando sente suonare il campanello della porta:

" Vai tu Silvia? Deve essere Roberto "

" Sì, vado io "

Silvia apre il portoncino di ingresso e si trova di fronte un ragazzo esile con capelli lunghi neri. Sorride timidamente:

" Buongiorno, sono venuto a prendere Mattia "

" Ciao! Diamoci del tu, per favore. Finalmente ci conosciamo, Roberto. Sono Silvia. Entra pure, Mattia arriva in un attimo "

Roberto è imbarazzato: sta entrando nella casa del suo amante su invito della moglie cornuta.

" Volevo ringraziarti per la disponibilità. Purtroppo il meccanico sta tardando a ripararmi l’auto e, visto che Mattia non può saltare una serata in palestra e io ho una cena di lavoro… "

" Nessun problema Silvia. Tra l’altro sono di strada per la palestra. "

" Eccomi! Andiamo? " Mattia compare con lo stesso imbarazzo di Roberto nel vedere riuniti dentro la propria casa l’amante e l’ignara moglie cornuta.

" Piacere di averti conosciuto. Per sdebitarmi posso invitarti a cena sabato? " Silva stringe la mano del ragazzo notando le mani estremamente curate e la presa insolitamente morbida.
Alle spalle di Silvia, Mattia fa cenno di dire di “no” a Roberto che però, vista l'insistenza dell’ospite, deve cedere.
Dieci minuti più tardi i due amici sono appostati a poca distanza della casa, in attesa che Silvia esca.

" Mi sembra di essere tornato adolescente, quando aspettavo che i miei uscissero da casa per guardare i porno in tv "

" È stata tua l’idea di farlo a casa tua. Sei sicuro che non arrivino i tuoi figli sul più bello? "

" No, no. Luca è da amici e Laura è a pallavolo. Eccola, sta uscendo "

I due escono dalla macchina guardinghi e si incamminano frettolosi verso la casa.
Roberto entra con soggezione nella camera da letto dei coniugi. Mattia, mentre si spoglia, indica la parte dell’armadio dove ci sono i vestiti di Silvia.

" In quel cassetto invece c’è l’intimo. Il bagno è di là, se vuoi andare a prepararti "

Roby si prende qualche minuto per scegliere cosa mettere, poi si ritira in bagno. Quando esce Mattia è già steso sul letto con il cazzo durissimo.

" Sei bellissima come sempre. Mi fai impazzire con i vestiti di Silvia "

Roby ha sciolto i capelli, come sempre. Indossa un vestito di Silvia che gli arriva al ginocchio. Per riempire il petto ha messo un reggiseno rigido. Indossa un perizoma nero e delle calze autoreggenti sempre della moglie. Quella di sinistra è smagliata su tutta la sua lunghezza. Ha messo poi i suoi zoccoli con “plateau” che indossa sempre quando vuole essere particolarmente troia

" Sei proprio una gran troia. Ti eccita la mia fantasia? Io sto scoppiando! "

In effetti anche Roby è molto eccitata dalla situazione; ha una vistosa erezione che solleva la gonna del vestito bagnandolo con i suoi umori. Mattia lo anticipa

" Lascia che si bagni. Sarà più eccitante per me vederlo indossato da Silvia "

" Stasera sei particolarmente porco " Mattia sorride e trascina Roby sul letto

" Stasera ti rompo il culo "

Roby si mette a pecorina sul posto che sicuramente è di sua moglie e gode della lingua che il suo amante usa per inumidire il suo buchetto.
Mattia è cambiato dopo il loro viaggio ad Amsterdam. Il sesso con lui è diventato più maschio, più irruento. Usa spesso frasi forti per dare carica erotica al momento. E questo le piace da morire.
Roby sente il cazzo teso all’estremo dell’amante entrare con facilità dentro di lei. L’asta curva viola il suo sfintere anale con particolare forza portandola rapidamente a un primo orgasmo. Istintivamente si porta una mano sul cazzo per raccogliere gli umori che colano copiosi sulle lenzuola. Mattia la ferma:

" Lascia che bagni il letto ". Dicendo questo stringe con una mano i capelli e li tira a sé per forzare la schiena ad inarcarsi e affonda il suo sesso dentro di lei con maggiore foga.

" Ah! " Roby geme ad ogni affondo facendo eco alle sferzate che l’amante le sta infliggendo

" Resta ferma così, troia " Mattia percepisce il fremito di Roby in reazione alle sue parole, stringe con le mani il vestito della moglie tirandolo a sé quasi fino a strapparlo. Roby obbedisce: rimane immobile stretto in quella morsa godendo dello stantuffare sempre più veloce del cazzo di Mattia
L’orgasmo del maschio non tarda ad arrivare. Roby adora quel momento in cui il suo amante la riempie con il suo seme. Percepisce gli spruzzi che escono da lui e la insozzano.
Dopo il rapporto lei tarda a lavarsi: adora sentirsi bagnata dal succo del suo uomo. Attende che il liquido scenda, lo raccoglie e lo lecca.
In quel momento Luca, il figlio di Mattia entra a casa convinto che non ci sia nessuno, invece sente dei passi provenire dalla camera da letto. Scarpe coi tacchi per essere precisi. Allarmato che forse sono i suoi che si stanno barcamenando in un gioco erotico, sta per tornare fuori quando sente una voce sconosciuta. Incuriosito si avvicina in punta di piedi alla zona notte e sbircia. Dentro al bagno c’è una donna che si sta sistemando. Quando si sfila il vestito, Luca rimane impietrito: è un travestito! Ha la pelle chiara e senza peli. Il pene è ancora eccitato in parte. Quel sesso umido di piacere piantato in un corpo assessuato lo turba e lo eccita al tempo stesso. Si sposta per non essere visto e continua ad osservare, riflesso sul vetro di un quadro appeso, quell’essere magnifico che si dirige nella camera dei suoi con un movimento sinuoso sui tacchi. Sente suo padre che parla e decide di ritirarsi nella sua camera.
Luca ha il cuore in gola. Aveva visto moltissimi video porno di travestiti ma dal vivo l’effetto è decisamente diverso. Scaccia con disgusto il pensiero di suo padre che tradisce sua madre, una mano scende dentro ai pantaloni della tuta da ginnastica. Ha il cazzo duro e bagnato: fa partire un video porno sullo smartphone e si sega.
Mezz’ora più tardi Roberto esce dalla casa e si avvia frettolosamente verso la macchina. Luca, dalla finestra della sua camera, segue quella fuga. Sembra impossibile che poco prima se ne andasse in giro per casa sua in autoreggenti e zoccoli. Chissà cosa si prova a vestirsi come una donna. Con le mani prende la stoffa degli slip che copre il culo e la tira verso l’alto improvvisando un perizoma. La sensazione della stoffa che tocca il buchetto è piacevole. Si mette in punta di piedi facendo finta di indossare le scarpe dell’amico del padre. La visione del piede in quella posizione innaturale lo fa fremere. Si guarda allo specchio: è alto un metro e ottanta, il petto non ha peli. È molto sportivo, il ventre è piatto, i muscoli addominali non sono sviluppati come vorrebbe: ci sta lavorando. Tutto il sesso è coperto da folto pelo arruffato. Tra qualche settimana sarà maggiorenne ed è ancora vergine. Fino a quel momento quella cosa lo aveva ossessionato: tutti i suoi amici avevano già avuto un sacco di storie, molti erano arrivati “a bersaglio”, lui invece non aveva ancora scoccato neanche una freccia. Forse perchè guardava dalla parte sbagliata. Con questo pensiero entra in bagno e impugna il rasoio elettrico.
Il sabato successivo i due coniugi sono in cucina a preparare la cena. L’ospite non è ancora arrivato

" Simpatico il tuo amico "

" Ma se non ha detto neanche una parola. Non ho capito poi perchè invitarlo a cena "

Mattia sminuzza nervosamente le patate e le ripone della pirofila. Silvia invece sta affettando l’arrosto, l’ospite dovrebbe arrivare a momenti. La donna esita qualche istante, poi sentenzia

" Secondo me Luca è gay " Mattia, che sta per infornare la pirofila, si blocca e si gira a guardare la moglie

" Non capisco… questo che c’entra? E poi, come ti viene in mente una cosa simile? "

" Sono cose che le mamme capiscono. Sta per compiere diciotto anni e non ha mai portato a casa una ragazza. Qualcosa di strano ci sarà, no? "

" È timido. E poi non vuol dire niente. Che ne sappiamo noi della vita di un adolescente? "

" Il mese scorso ho trovato delle mie mutandine nella sua stanza "

" Ecco, appunto, magari le ha prese per… Non è detto che se le sia messe "

Silvia esita qualche istante poi continua

" Ieri ho trovato un mio vestito fuori posto. Era macchiato di sperma. Mattia, sono certa che l’ha indossato. "

Mattia impallidisce, le sue maledette idee perverse! Decide di cambiare discorso

" Non capisco però cosa c’entra questa tua idea con il fatto che hai invitato Roberto "

" Sono abbastanza convinta che anche Roberto sia gay. Anzi, ne sono certa. Capiamoci, l’ho invitato perché mi faceva piacere. "

" E con l'occasione vedere se tuo figlio si invaghisce di uno che ha il doppio della sua età. E non è gay " Silvia non replica e torna ad occuparsi della cena.

Roberto si presenta per la seconda volta in casa del suo amante. Un ragazzotto alto apre la porta

" Sono Luca, piacere, accomodati " Roberto nota subito una notevole somiglianza con la madre. I tratti di Mattia nel figlio sono invece meno netti. Ha preso dal padre il sorriso e il mesto modo di parlare. Le linee del viso e il naso sono invece decisamente di Silvia. Indossa una maglietta aderente che mette il risalto il fisico robusto e tonico. Quando si gira per fare strada verso la sala da pranzo, Roberto non può fare a meno di notare il culo tondo e sodo. Beata gioventù!
A tavola la padrona di casa riesce a mettere Roberto a proprio agio. Lui apprezza ma è comunque intenzionato a scappare al primo momento utile. Quella situazione lo mette in forte disagio. Silvia sicuramente non sospetta di lui e suo marito, non sarebbe così affabile e disinvolta. Roberto teme di commettere qualche passo falso compromettendo la relazione con Mattia. A fine cena, quando la figlia Laura si rifugia in camera a parlare con le amiche in chat, Roberto azzarda la fuga:

" Resta ancora un po '. Luca, fai gli onori di casa mentre io e Mattia sparecchiamo la tavola "

Mattia lancia uno sguardo al vetriolo alla moglie ma decide di assecondarla. Sicuramente il suo piano è destinato a fallire. Quando però i due genitori entrano in cucina, Luca racimola tutta l’aria che ha in corpo e con voce disfonica rompe il silenzio

" Hai dei bei piedi " Roberto guarda il ragazzo di fronte a lui che però ha lo sguardo fisso al pavimento

" Cosa? "

" non solo quelli, a dire il vero. Ti ho visto, mercoledì " Roberto non reagisce e si prende qualche istante per analizzare la situazione. Prima di quella sera non aveva mai visto quel ragazzo. Possibile che lui li abbia spiati mentre scopavano? No, impossibile, sarebbe da pervertiti rimanere inerti a guardare tuo padre che fa sesso con un altro uomo. Forse sta correndo troppo

" Mi hai visto quando sono venuto a prendere tuo padre… io invece non ti ho visto "

" No, ti ho visto dopo. Eri in bagno. Ti sei tolto il vestito "

Roberto sente dei fischi alle orecchie. Gli gira la testa. Lo sapeva che non era una buona idea scopare a casa di Mattia. Adesso probabilmente il ragazzino avrebbe detto tutto alla cornuta. Un vero peccato, cucina molto bene ed è una persona squisita. Ma cosa stava pensando? Aveva probabilmente traumatizzato a vita il figlio del suo amante e il suo unico pensiero era la cena? Perché lo stava rivelando solo a lui e non ai suoi? Forse il ragazzino vuole qualcosa in cambio del silenzio. Roberto finge di non stare a gioco e approccia la tattica del negare sempre, anche l’evidenza.

" Non so di cosa parli. Hai sbagliato persona "

" Non ho intenzione di dirlo a nessuno ma… vorrei parlarti "

" Parlarmi di cosa? "

" Mi serve un tuo consiglio. Ti prego. Questo è il mio numero. Per favore "

Roberto lascia che il ragazzo inserisca il proprio recapito in rubrica del suo telefono senza sapere bene come comportarsi. A questo punto è certo che vuole qualcosa ma non riesce a capire cosa. In quel momento tornano gli ospiti.

" Quanto silenzio. Luca, hai fatto il timidone come sempre? Sai Roberto che tra qualche settimana il nostro ragazzo diventa maggiorenne? "

Roberto sopprime per il momento i pensieri sull’episodio appena avvenuto e risponde
" Un maggiorenne con due genitori giovanissimi ". Silvia ribatte

" Già. Eravamo proprio pazzi! " Sorride ripensando a quel periodo.

Mattia guarda la moglie ma non sorride. Quel concepimento fu un errore. Ricorda benissimo addirittura la notte in cui lo fecero senza protezione. Erano mezzi ubriachi, si appartarono con la macchina dei suoi in mezzo a una campagna. La prese sul cofano dell’auto. Erano talmente accecati dalla passione che lo fecero di proposito senza preservativo. Lei voleva sentirlo venire dentro, lui voleva provare a fare sesso senza protezione. Fu una scopata memorabile e… indimenticabile!

" Già " si limita a dire Mattia appoggiando una mano sulla testa di Luca e gli scompiglia i capelli.

Poco dopo Roberto si accomiata dalla famiglia ringraziando per l’ospitalità. Dopo aver sistemato la casa i coniugi sono a letto e commentano la serata. Silvia riprende il discorso interrotto poco prima:

" Luca aveva il telefono di Roberto in mano, quando siamo entrati. Secondo me gli ha dato il suo numero ". Anche Mattia aveva assistito alla scena:

" Sì, ammesso che sia così, non ne capirei il motivo "

" Il motivo è quello che ti ho detto. Piuttosto, possiamo fidarci del tuo amico? "

" È una brava persona. E Sicuramente non è gay "

" I maschi etero come te non vedono certi dettagli che a una donna non sfuggono mai… " Mattia mentalmente completa la frase

" cioè che ha un culo strepitoso e una bocca nata per fare pompini " invece risponde a Silvia

" E se avessi ragione Luca è effettivamente gay? Ti sembra giusto quello che hai fatto? Non sarebbe meglio lasciare che trovi da solo la sua strada? "

" Secondo me è ancora confuso e turbato. Mi sento in dovere di aiutarlo a capire la sua sessualità… per il resto a me basta che sia felice. Lo so che per te è difficile, tu vorresti che tuo figlio fosse come te "

" Già. Adesso dormiamo, domani chiamo Roberto ". Mattia spegne la luce chiedendosi come mai Silvia ha rimarcato più volte la sua eterosessualità.
Quello che lo colpisce è il modo in cui lo ha detto: più per convincersi che è così che per darlo come dato scontato. Possibile che stia iniziando a sospettare qualcosa e abbia voluto conoscere Roby soprattutto per cercare delle conferme? Il suo pensiero si rivolge a Luca, in effetti molti elementi del suo carattere sono comuni a Roby: riservato, quasi timido, molto curato nell’aspetto, neutro rispetto all’altro sesso. Aveva notato da tempo che Luca non si soffermava a osservare le belle ragazze che incrociava per strada; mai un commento o una lusinga sull’altro sesso, solo cenni di assenso. Fino a quel momento lo aveva attribuito alla sua timidezza, forse sua moglie aveva ragione. Ma Roby cosa c’entrava in tutto questo? Qualcosa non torna e quel pezzo mancante del puzzle lo stava divorando dall’interno, tanto che nonappena Silvia si addormenta, Mattia scende dal letto con passo felpato e si sposta in salotto col telefono in mano. Manda un messaggio a Roby

" Sei sveglia? " Dopo pochi istanti arriva la conferma che ha letto il messaggio. Bene

" Sì, cosa succede? "

" Perchè mio figlio prima aveva in mano il tuo telefono? "

" Mi ha dato il suo numero, vuole parlarmi " Mattia è sempre più confuso

" Perchè? "

" Te lo dico domani a voce ". Mattia riflette qualche poi si sposta in garage per essere sicuro di non farsi sentire e chiama Roby

" Mattia, sono le due di notte! Potevamo parlarne domani "

" Non posso aspettare " Roby tentenna qualche istante poi spiega:

" Luca ha visto Roby in bagno l’altro giorno e pare che questo gli abbia scatenato curiosità. Domani ti avrei chiamato per chiederti se dovevo ignorarlo o provare a sentire cosa vuole "

Mattia si accascia su uno scatolone pieno di legna.

" Cazzo, ci ha visti? " Rabbrividisce al pensiero di Luca che lo vede fare sesso con Roby

" pare di no, ha visto solo me. Penso che però abbia intuito cosa facevamo… "

" Senti cosa vuole. Se lo viene a sapere Silvia il mio matrimonio è finito! "

" Va bene ma ti avverto che non voglio entrare nei casini della tua famiglia. Se decide di parlare con Silvia sono cazzi tuoi "

" Eh, e di chi sennò? " si interrompe un attimo per prendere fiato e sforzarsi di non urlare " comunque messaggio ricevuto. È giusto che tu ne stia fuori ". I due amici si salutano.

Il giorno dopo Roberto prende in mano più volte lo smartphone ma lo riappoggia subito, quasi fosse una patata bollente che non si riesce a maneggiare per più di qualche secondo. Alla fine chiama:
" Sono Roberto "

" Ah, ciao… "

" Quindi? Cosa mi devi chiedere? ". Silenzio. Sta per riattaccare quando Luca risponde

" Voglio diventare come te. "

" Come me non si diventa, si nasce "

" Sì. Voglio che mi insegni. Ho da molto tempo questa curiosità… mi eccita vedere e vorrei anch’io provare… ma non so… " Tra silenzi e mezze frasi Roberto capisce che il ragazzo è attratto dal travestitismo e ha bisogno di una mano. Si fa dare numero di piede e taglia poi conclude la telefonata dicendo

" venerdì prossimo da me ok? Ti mando l’indirizzo. Ti aiuto ad un patto: tua madre non deve sapere niente di questo e di quell’altra… cosa "

" Certo! Grazie Roberto "


Mette giù e chiama subito Mattia
" Vuole provare a travestirsi da donna. Gli serve qualcuno che gli dia una mano a realizzare il suo desiderio. A quanto pare a casa gli state parecchio addosso "

" Cosa intendi fare? "

" Assecondarlo. Penso faccia bene a lui e a noi: ha promesso di non dire niente a tua moglie. Che dici? "

" ok, ok " Mattia ha la nausea al pensiero del suo primogenito vestito da donna ma non vede alternative

" Un altra cosa: devo andare a fare shopping al sex shop per me e per tuo figlio, poi ti porto il conto " Lo dice in tono scherzoso per alleggerire la discussione.
" fa quel che devi. Magari evita il sadomaso. Per Luca intendo. Tu invece saresti uno splendore ammanettata con un completino in latex "

" lo terrò in considerazione ".

Mattia appena arriva a casa viene assalito da Silvia che vuole essere aggiornata su cosa gli ha detto Roberto. Mattia improvvisa
" Voleva fargli delle domande per l’università. Roberto collabora con quella di Bologna, voleva alcune informazioni per iniziare a orientarsi. Tienitelo per te, se Luca scopre che lo controlliamo fa le solite scenate ". Silvia sembra un po delusa ma sembra accettare la motivazione

" Ah, ok. Quindi era solo questo. "

" Già " sentenzia l’uomo nascondendo la soddisfazione per aver confezionato una bugia così perfetta in così poco tempo.

Venerdì sera Roberto cammina nervoso avanti e indietro per la casa. Sta aspettando Luca e per non metterlo subito a disagio ha deciso di vestirsi in modo sportivo: una maglietta e i pantaloni della tuta. Indossa i calzini per nascondere le unghie delle dita dei piedi perfettamente smaltate.
Quando finalmente arriva il ragazzo, i due si accomodano sul divano. Rimangono a lungo a guardarsi in un silenzio imbarazzante. Luca parla per primo. Ha la voce che trema e parla interrompendo spesso le parole a metà per deglutire.

" Da molto tempo ho questa curiosità. Non ne ho mai parlato con nessuno… Nessuno dei miei amici… "

Roberto gioca con una pallina antistress che però in quel momento non sta facendo bene il suo lavoro. Alla fine il padrone di casa rompe gli indugi

" Ti ho comprato delle cose, le vado a prendere " Esce e rientra poco dopo con sacchetto anonimo. Luca ha gli occhi sbarrati, accetta il sacchetto e inizia a tirare fuori il contenuto mentre Roberto descrive gli articoli integrando con domande

" un paio di sandali della tua misura, non penso che tu ne abbia " Luca fa un cenno di “no” con la testa. Accarezza la pelle delle stringhe che presto cingeranno i suoi piedi e li ripone a terra

" catpants a rete, spero tu abbia le gambe e braccia depilate " Luca prende coraggio

" sì, lo faccio da diverso tempo "

" un vestitino, un body e calze autoreggenti " Luca ha un fremito che Roberto nota con piacere

" Qualche perizoma, spero che la misura vada bene "

" Sono bellissimi "

" hai mai fatto sesso? Neanche con una ragazza? " Il ragazzo fa cenno di “no”. A questo punto Roberto cerca di approfondire

" ma ti piacciono le ragazze? O preferisci i maschi? "

" le ragazze mi piacciono. Ho avuto delle brevi storie "

" ma preferisci il cazzo " Luca pensa qualche istante, poi guarda Roberto negli occhi

" non lo so "

" Che ne dici di provare ad indossare qualcosa? " Luca sbianca in volto

" Adesso? ". Roberto annuisce

" Nel frattempo vado anch’io a cambiarmi ". Roberto si alza e si rinchiude nella camera da letto.

Luca si spoglia lentamente. Infila un perizoma aggiustando il filo tra le natiche per spingerlo a contatto con l’ano. Davanti lo tiene da un lato per lasciare libero il sesso già in erezione. Infila le calze autoreggenti come ha visto fare molte volte nei video. Il contatto con la pelle e il modo con cui le calze aderiscono alla gamba lo costringono a segarsi brevemente per sopire lo stimolo sessuale che lo sta travolgendo. Quando la pianta dei piedi entra in contatto con la suola dei sandali, Luca ha una contrazione spontanea del buchetto. Il cazzo sta sbrodolando umori che lui asciuga con un fazzoletto di carta. Chiude la cerniera posta dietro ai sandali e si alza in piedi. Guarda il suo riflesso sul vetro di una porta finestra. I suoi piedi obbligati in quella posizione innaturale lo fanno impazzire. I polpacci sono tesi e quasi gli fanno male, raddrizza la schiena per completare la figura. In quel momento entra Roby. Indossa una vestaglia trasparente che arriva sopra al ginocchio. Anche lei ha le autoreggenti e gli zoccoli che Luca aveva ammirato qualche giorno prima. Lo slip si compone di molti fili che si dipanano sui fianchi e confluiscono tra le natiche. Il sesso non è visibile.

" Non male direi, come ti senti? " Roby osserva quel ragazzo che, con i tacchi, raggiunge il metro e novanta. Ha un fisico asciutto e muscoloso, quasi da palestra.
Tutti i pregi di un corpo nel fiore degli anni. Si avvicina per osservarlo più in dettaglio. Il suo cazzo è più grosso e più lungo di quello del padre. Si erge duro e pulsante. È in piena erezione, che a quell’età significa che il glande tocca quasi l’ombelico. Nota che si è depilato in maniera grossolana, ci sono molti peli sui testicoli e sull’asta. Se fosse maggiorenne gli avrebbe già chiesto di poterlo toccare. Si trattiene mentre sente che quella visione la sta eccitando. La risposta del ragazzo la distoglie dai pensieri
" sono eccitatissimo, è una cosa stupenda " ansima mentre parla. Roby conosce bene quella sensazione

" prova a fare qualche passo, vediamo come cammini " Luca si sposta per qualche minuto avanti e indietro per la stanza. I primi passi sono goffi e incerti, ben presto prende padronanza con la calzatura.

" metti il vestito " Luca prende il vestito di stoffa nero e lo infila dalle spalle. Ha un fremito quando lambisce il glande scoperto e bagnato.

" Ora prova a camminare ancora, lo senti strusciare sul sesso? Ti piace? "

" Sì…" Luca sta impazzendo di desiderio. Anche Roby non riesce più a nascondere la sua eccitazione, sposta lo slip e scopre il cazzo in erezione. Lo accarezza lentamente mentre continua a guardare il ragazzo che sfila. Vorrebbe quel cazzo dentro di sé. Purtroppo è minorenne e si deve trattenere.

" Direi che può bastare. Vai in bagno e rivestiti. Porta pure con te la roba. Penso di aver onorato il nostro accordo "

Luca prende i vestiti e si chiude in bagno. Roby si avvicina silenzioso e spia dal buco della serratura. Il ragazzo ha messo un piede sulla tavoletta del water e si sta masturbando con forza. Trattiene la copiosa eiaculazione usando il prepuzio come contenitore. Poco dopo esce dal bagno

" Grazie di tutto. Sei stato molto gentile " Si avvia all’uscita, prima di chiudere la porta azzarda

" tra un paio di settimana sarò maggiorenne. Posso rivederti? "
Roby non risponde e lo saluta. Dopo essersi accertato che è uscito in strada, entra in bagno e raccoglie alcune gocce di sperma che sono sfuggite al ragazzo durante l’eiaculazione.
" Dopo questa serata mi servono emozioni forti"
Tira fuori da un cassetto il dildo xxl comprato ad Amsterdam e lo lubrifica con il seme del suo ospite. La cam in salotto ha ripreso tutta la serata. Succhia il dildo. Immagina di avvolgere con le sue labbra quella cappella liscia e lucida. Roby si penetra rivedendo Luca che cammina. La visione di quel magnifico cazzo le fa spingere il dildo ancora più dentro, al limite del dolore. Si tocca pensando alle sue mani sul suo culo. Sussurra
" Luca, cazzo, sì… ". Poi viene.

[Tratto dal romanzo "Amsterdam A+R" di Massimo Nilaz, edito da Eroscultura]
scritto il
2024-02-17
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