L'edicola del cazzo
di
carate
genere
prime esperienze
Eravamo al mare quella domenica, ricordo come fosse ieri, sposato da tre anni con Vania, una vita felice anche se stressata, ci avevano rilasciato l'autorizzazione ad esercire
una edicola, a quei tempi era un'attività abbastanza redditizia, ma richiedeva un impegno straordinario. Ci dividevamo i turni, io aprivo alle 5 stavo fino alle 14 poi veniva lei per il cambio e stava fino alle venti. Si che stavamo pagando il mutuo ma a tutto c'è un limite. Avevamo poco tempo per l'intimità perché quelle ore che stavamo assieme avevamo necessità di dormire. Poco distante da noi abitava Giorgio un ragazzo che per pagarsi gli studi faceva il cameriere nei giorni liberi. -Se dicessimo a Giorgio di darci qualche cambio potremmo staccare un po' la spina che dici?- -Prova a parlarci se non chiede troppo!- Sembra che non aspettasse altro Giorgio, ci ha dato la sua disponibilità.
Giorgio era un bel ragazzo, aveva poco meno di venti anni, io ne avevo ventiquattro ed
anch'io non ero male, mentre Vania era una ragazza minuta, mostrava molto meno dei suoi venti anni, sembrava una bambina, aveva un caschetto biondo, che a quei tempi era di moda ed aveva lo sguardo assassino, sono convinto che molti clienti dell'edicola venivano per lei. Avevamo più tempo per noi, non era tanto comunque molto meglio di prima, eravamo meno stanchi, facevamo qualche scopata in più finalmente. Intuibile quello che poteva succedere, me ne rendo conto solo ora, la colpa comunque è stata solo mia. Una mattina
eravamo al mare, vania si è incamminata verso la riva per bagnarsi, a quei tempi il costume da mare poteva essere un bikini abbastanza casto, comunque la guardavo nella sua
camminatura sinuosa, ed è stato in quel momento che l'ho immaginata scopare con Giorgio.
Il cazzo ha recepito il pensiero è diventato durissimo, difficile da nascondere nel
costume. Lei dopo due minuti è tornata, ero nelle stesse condizioni, lei si è accorta
-Che ti succede- -Ti ammiravo mentre camminavi ed ho avuto questo effetto- -Dai andiamo in acqua, è venuta voglia anche a me- Siamo andati in acqua, avevamo solo la testa fuori
dall'acqua, lei non toccava era abbracciata a me ed aveva il cazzo nella figa. -Amore sono troppo eccitato sto per sborrare- -Non vorrai lasciarmi a metà- -Ooohhh amore ho
sborrato- -Porco maledetto ora mi faccio scopare da qualcuno- A quella frase il cazzo
è rimasto duro, era sempre nella figa, scie di sborra galleggiavano sull'acqua, spingevo
il cazzo a più non posso, facendola godere. Mi guardava meravigliata, mi ha stretto il collo fino a soffocarmi ed è venuta anche lei, per me era la seconda. L'avevamo fatto
diverse volte nel letto appena sposati poi ci accontentavamo della solita scopata serale
fatta tanto per scaricare le tensioni. Forse stava succedendo qualcosa di inaspettato,
mi eccitavo a pensarla con un altro, stava diventando un pensiero ricorrente Giorgio, quando li pensavo insieme avevo erezioni paurose, per scoparla in modo soddisfacente pensavo a Giorgio, il cazzo mi scoppiava nella figa, lei capiva e si prestava al gioco.
Sembrava rinata la mia Vania, ora si truccava, indossava abiti aderenti, insomma era una figa bambina agli occhi dei clienti, cercavo di farla stare in edicola quando c'era Giorgio sapendo che se si avvicina il fiammifero alla fiamma è pericoloso. Le nostre
scopate erano meravigliose, Giorgio era diventato il nostro giocattolo, al momento solo
nei miei pensieri, Vania non esternava mai le sue sensazioni in merito, ma aveva capito
perfettamente la situazione. Eravamo arrivati al punto che l'edicola la gestivano quasi
sempre sempre lei e Giorgio. Le sorprese non finiscono mai infatti una mattina mentre
loro erano in edicola sono uscito per degli acquisti, perché ora la casa la gestivo io,
mi sono fermato in edicola, c'era solo Giorgio. -Ciao Giorgio Vania dov'è? -E' andata
via mezz'ora fa, ha detto che sarebbe tornata subito- -Bene dille che sono passato, anzi
non dirle nulla, ci penso io- I pensieri si sovrapponevano, alcuni mi eccitavano altri
avevano l'effetto contrario, mi chiedevo cosa poteva nascondermi. C'era poco da fare,
dovevo aspettare la sera. Durante la scopata mi sono esposto -Amore stamattina non eri
in edicola, mi sono fermato, Giorgio era solo dove sei stata?- Si è bloccata per un
momento riprendendo subito dopo le redini della situazione -Amore giochiamo a carte
scoperte, ho capito che ti ecciti sapendomi con un altro, bene l'altro se permetti lo
scelgo io, Giorgio non è il mio tipo, il ragazzo che mi scopa si chiama Nello, se vuoi
te lo faccio conoscere- Di fronte a tanta schiettezza non avevo armi per contrastarla,
la mia Vania mostrava la sua autorevolezza. -Certo che lo voglio conoscere- -Bene ora
compatibilmente con la disponibilità di Giorgio a stare in edicola, combiniamo questo
incontro. Non vedevo l'ora di conoscere Nello, l'attesa non è stata lunga, solo due giorni, è venuto a cena. Un ragazzo dolcissimo ed educato, aveva lo stesso colore dei capelli di Vania, gli occhi azzurri, insomma era proprio un bel ragazzo. Vania lo ha
accolto baciandolo sulla bocca -Amore questo è Gianni mio marito, uno splendido marito-
-Siete una coppia eccellente- ha risposto lui. Dopo i convenevoli li ho fatti mettere
vicini, li ho serviti a tavola. Mentre li servivo pensavo a come poteva evolvere la
serata, un'idea l'avevo, mi esponevo troppo, poteva essere una mia risorsa però.
-Vorrei farvi una proposta, vorrei vedervi fare l'amore, stiamo insieme nello stesso letto, io vi guardo e mi masturbo mentre voi scopate- Si sono guardati negli occhi,
la risposta era scontata, dopo un'ora eravamo sul letto, vederli mentre scopavano era
delizioso, ogni loro orgasmo era una mia sborrata. Il nostro giocattolo era Nello ormai,
Giorgi ci sostituiva sempre più spesso in edicola fino a quando l'abbiamo lasciata a lui.
Io e Vania siamo stati assunti nella fabbrica del padre di Nello. La storia con Nello comunque è finita, abbiamo continuato a lavorarci fino alla pensione. Abbiamo trovato diversi ragazzi a soddisfare me e Vania, qualcosa era cambiato, il cazzo piaceva anche a me-
una edicola, a quei tempi era un'attività abbastanza redditizia, ma richiedeva un impegno straordinario. Ci dividevamo i turni, io aprivo alle 5 stavo fino alle 14 poi veniva lei per il cambio e stava fino alle venti. Si che stavamo pagando il mutuo ma a tutto c'è un limite. Avevamo poco tempo per l'intimità perché quelle ore che stavamo assieme avevamo necessità di dormire. Poco distante da noi abitava Giorgio un ragazzo che per pagarsi gli studi faceva il cameriere nei giorni liberi. -Se dicessimo a Giorgio di darci qualche cambio potremmo staccare un po' la spina che dici?- -Prova a parlarci se non chiede troppo!- Sembra che non aspettasse altro Giorgio, ci ha dato la sua disponibilità.
Giorgio era un bel ragazzo, aveva poco meno di venti anni, io ne avevo ventiquattro ed
anch'io non ero male, mentre Vania era una ragazza minuta, mostrava molto meno dei suoi venti anni, sembrava una bambina, aveva un caschetto biondo, che a quei tempi era di moda ed aveva lo sguardo assassino, sono convinto che molti clienti dell'edicola venivano per lei. Avevamo più tempo per noi, non era tanto comunque molto meglio di prima, eravamo meno stanchi, facevamo qualche scopata in più finalmente. Intuibile quello che poteva succedere, me ne rendo conto solo ora, la colpa comunque è stata solo mia. Una mattina
eravamo al mare, vania si è incamminata verso la riva per bagnarsi, a quei tempi il costume da mare poteva essere un bikini abbastanza casto, comunque la guardavo nella sua
camminatura sinuosa, ed è stato in quel momento che l'ho immaginata scopare con Giorgio.
Il cazzo ha recepito il pensiero è diventato durissimo, difficile da nascondere nel
costume. Lei dopo due minuti è tornata, ero nelle stesse condizioni, lei si è accorta
-Che ti succede- -Ti ammiravo mentre camminavi ed ho avuto questo effetto- -Dai andiamo in acqua, è venuta voglia anche a me- Siamo andati in acqua, avevamo solo la testa fuori
dall'acqua, lei non toccava era abbracciata a me ed aveva il cazzo nella figa. -Amore sono troppo eccitato sto per sborrare- -Non vorrai lasciarmi a metà- -Ooohhh amore ho
sborrato- -Porco maledetto ora mi faccio scopare da qualcuno- A quella frase il cazzo
è rimasto duro, era sempre nella figa, scie di sborra galleggiavano sull'acqua, spingevo
il cazzo a più non posso, facendola godere. Mi guardava meravigliata, mi ha stretto il collo fino a soffocarmi ed è venuta anche lei, per me era la seconda. L'avevamo fatto
diverse volte nel letto appena sposati poi ci accontentavamo della solita scopata serale
fatta tanto per scaricare le tensioni. Forse stava succedendo qualcosa di inaspettato,
mi eccitavo a pensarla con un altro, stava diventando un pensiero ricorrente Giorgio, quando li pensavo insieme avevo erezioni paurose, per scoparla in modo soddisfacente pensavo a Giorgio, il cazzo mi scoppiava nella figa, lei capiva e si prestava al gioco.
Sembrava rinata la mia Vania, ora si truccava, indossava abiti aderenti, insomma era una figa bambina agli occhi dei clienti, cercavo di farla stare in edicola quando c'era Giorgio sapendo che se si avvicina il fiammifero alla fiamma è pericoloso. Le nostre
scopate erano meravigliose, Giorgio era diventato il nostro giocattolo, al momento solo
nei miei pensieri, Vania non esternava mai le sue sensazioni in merito, ma aveva capito
perfettamente la situazione. Eravamo arrivati al punto che l'edicola la gestivano quasi
sempre sempre lei e Giorgio. Le sorprese non finiscono mai infatti una mattina mentre
loro erano in edicola sono uscito per degli acquisti, perché ora la casa la gestivo io,
mi sono fermato in edicola, c'era solo Giorgio. -Ciao Giorgio Vania dov'è? -E' andata
via mezz'ora fa, ha detto che sarebbe tornata subito- -Bene dille che sono passato, anzi
non dirle nulla, ci penso io- I pensieri si sovrapponevano, alcuni mi eccitavano altri
avevano l'effetto contrario, mi chiedevo cosa poteva nascondermi. C'era poco da fare,
dovevo aspettare la sera. Durante la scopata mi sono esposto -Amore stamattina non eri
in edicola, mi sono fermato, Giorgio era solo dove sei stata?- Si è bloccata per un
momento riprendendo subito dopo le redini della situazione -Amore giochiamo a carte
scoperte, ho capito che ti ecciti sapendomi con un altro, bene l'altro se permetti lo
scelgo io, Giorgio non è il mio tipo, il ragazzo che mi scopa si chiama Nello, se vuoi
te lo faccio conoscere- Di fronte a tanta schiettezza non avevo armi per contrastarla,
la mia Vania mostrava la sua autorevolezza. -Certo che lo voglio conoscere- -Bene ora
compatibilmente con la disponibilità di Giorgio a stare in edicola, combiniamo questo
incontro. Non vedevo l'ora di conoscere Nello, l'attesa non è stata lunga, solo due giorni, è venuto a cena. Un ragazzo dolcissimo ed educato, aveva lo stesso colore dei capelli di Vania, gli occhi azzurri, insomma era proprio un bel ragazzo. Vania lo ha
accolto baciandolo sulla bocca -Amore questo è Gianni mio marito, uno splendido marito-
-Siete una coppia eccellente- ha risposto lui. Dopo i convenevoli li ho fatti mettere
vicini, li ho serviti a tavola. Mentre li servivo pensavo a come poteva evolvere la
serata, un'idea l'avevo, mi esponevo troppo, poteva essere una mia risorsa però.
-Vorrei farvi una proposta, vorrei vedervi fare l'amore, stiamo insieme nello stesso letto, io vi guardo e mi masturbo mentre voi scopate- Si sono guardati negli occhi,
la risposta era scontata, dopo un'ora eravamo sul letto, vederli mentre scopavano era
delizioso, ogni loro orgasmo era una mia sborrata. Il nostro giocattolo era Nello ormai,
Giorgi ci sostituiva sempre più spesso in edicola fino a quando l'abbiamo lasciata a lui.
Io e Vania siamo stati assunti nella fabbrica del padre di Nello. La storia con Nello comunque è finita, abbiamo continuato a lavorarci fino alla pensione. Abbiamo trovato diversi ragazzi a soddisfare me e Vania, qualcosa era cambiato, il cazzo piaceva anche a me-
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