Avrei voluto
di
Latino_70
genere
tradimenti
Eri in crisi e mi venivi a trovare al lavoro
Quando arrivavi avevi sul viso il peso dei tuoi pensieri, ma per me eri comunque bellissima, ci salutavamo e dopo pochi istanti eravamo abbracciati.
Io mi scioglievo in quell’abbraccio, avrei voluto durasse in eterno… stavo bene … volevo farti stare bene trasmettendoti per osmosi il mio benessere in quegli istanti, poi ti staccavi da me ed iniziavi a raccontarmi, parlarmi di te e di lui, lui uno dei … forse il … migliore amico, e li si alzava il muro … gli amici sono amici e non si toccano, ne loro ne i loro affetti.
Parlavi, raccontavi, mi chiedevi consigli… diventati nuovamente triste e preoccupata e senza usare parole chiedevi conforto.
Io allargavo le braccia e tu ci entravi per sentirti protetta, forse amata, forse …. Sapevi che ti amavo e ti avrei amata nonostante tu sia sua quindi off limit.
Ci stringevamo in un abbraccio intenso, sentivo il tuo seno adolescenziale sul mio petto, il tuo corpo esile contro il mio, saggiavo con le mie mani la tua schiena fino ad arrivare al limite del tuo meraviglioso culo.
Avrei voluto oltrepassare quel limite e riempirmi le mani delle tue natiche.
La tua testa appoggiata alla mia e mentre ti baciano spalla lasciava spazio alle mie labbra per baciarti il collo, non ho esitato e ti ho baciata, baci colmi di desiderio, baci colmi di sensualità che in quel momenti così intimi possono essere sembrati come atti consolatori mentre erano atti puramente sessuali.
Avrei voluto che in quei momenti avessi sentito la mia erezione crescere, invece mi tenevo a debita distanza.
Avrei voluto che mentre ti baciavo il collo girassi la testa verso di me cercando la mia bocca per incontrare le mie labbra e baciarmi come fossi il tuo amante.
Avrei voluto che resati conto dell’attrazione sessuale che si era creata mia vessi respinto per poi guardarmi negli occhi e prendendomi per la felpa tirarmi verso di te e ricominciare a baciarci, un turbinio di lingue che si cercano, bocche avide che non possono staccarsi, mani che esplorano, sollevano e calano vestiti.
Avrei voluto sederti alla scrivania e sfilarti la maglia, slacciare il reggiseno e toglierlo, saggiare con le mani i tuoi piccoli seni così eccitanti, i capezzoli, torturarli con le dita e quando turgidi scendere a suggerii senza darti tregua.
Avrei voluto stenderti sulla scrivania mentre continuando ad esplorare il tuo corpo con la bocca e la lingua ti sfilavo i leggings e il perizoma lasciandoti completamente nuda davanti ai mie occhi, la visione di un angelo, poi continuando a percorrere il tuo corpo arrivare alla tua vagina, facendomi strada tra le labbra con la lingua iniziare a torturarti la clitoride, le tue cosce appoggiate sulle mie spalle, fino a sentirti vibrare, fino al tuo orgasmo.
Dopo aver succhiato ogni tuo effluvio, avrei voluto che ti fossi messa seduta tirandomi a te e baciandomi assaggiare il sapore del tuo miele e da quella posizione afferrare la mia erezione e dirigerla verso la tua intimità, quindi data la mia eccitazione avrei voluto fondere il mio carico di effluvi con il tuo .
Dai baci sul collo in poi non è mai accaduto nulla di tutto questo, perché io ti ho sempre rispettato ed ho rispettato anche il tuo uomo, nonché mio amico.
Poi tu hai deciso di riprendere la tua storia ed impegnartici, quindi non sei più venuta a trovarmi al lavoro.
Ti ho amata, ti ho voluta, ti voglio ancora e forse ti amo ancora, e voglio pensare che il mio desiderio e il mio amore siano stati corrisposti, e che se avessi osato di più adesso saremmo io e te non tu e lui.
Questo è quello che io avrei voluto ….
E tu … cosa avresti voluto ???? da me ….
Quando arrivavi avevi sul viso il peso dei tuoi pensieri, ma per me eri comunque bellissima, ci salutavamo e dopo pochi istanti eravamo abbracciati.
Io mi scioglievo in quell’abbraccio, avrei voluto durasse in eterno… stavo bene … volevo farti stare bene trasmettendoti per osmosi il mio benessere in quegli istanti, poi ti staccavi da me ed iniziavi a raccontarmi, parlarmi di te e di lui, lui uno dei … forse il … migliore amico, e li si alzava il muro … gli amici sono amici e non si toccano, ne loro ne i loro affetti.
Parlavi, raccontavi, mi chiedevi consigli… diventati nuovamente triste e preoccupata e senza usare parole chiedevi conforto.
Io allargavo le braccia e tu ci entravi per sentirti protetta, forse amata, forse …. Sapevi che ti amavo e ti avrei amata nonostante tu sia sua quindi off limit.
Ci stringevamo in un abbraccio intenso, sentivo il tuo seno adolescenziale sul mio petto, il tuo corpo esile contro il mio, saggiavo con le mie mani la tua schiena fino ad arrivare al limite del tuo meraviglioso culo.
Avrei voluto oltrepassare quel limite e riempirmi le mani delle tue natiche.
La tua testa appoggiata alla mia e mentre ti baciano spalla lasciava spazio alle mie labbra per baciarti il collo, non ho esitato e ti ho baciata, baci colmi di desiderio, baci colmi di sensualità che in quel momenti così intimi possono essere sembrati come atti consolatori mentre erano atti puramente sessuali.
Avrei voluto che in quei momenti avessi sentito la mia erezione crescere, invece mi tenevo a debita distanza.
Avrei voluto che mentre ti baciavo il collo girassi la testa verso di me cercando la mia bocca per incontrare le mie labbra e baciarmi come fossi il tuo amante.
Avrei voluto che resati conto dell’attrazione sessuale che si era creata mia vessi respinto per poi guardarmi negli occhi e prendendomi per la felpa tirarmi verso di te e ricominciare a baciarci, un turbinio di lingue che si cercano, bocche avide che non possono staccarsi, mani che esplorano, sollevano e calano vestiti.
Avrei voluto sederti alla scrivania e sfilarti la maglia, slacciare il reggiseno e toglierlo, saggiare con le mani i tuoi piccoli seni così eccitanti, i capezzoli, torturarli con le dita e quando turgidi scendere a suggerii senza darti tregua.
Avrei voluto stenderti sulla scrivania mentre continuando ad esplorare il tuo corpo con la bocca e la lingua ti sfilavo i leggings e il perizoma lasciandoti completamente nuda davanti ai mie occhi, la visione di un angelo, poi continuando a percorrere il tuo corpo arrivare alla tua vagina, facendomi strada tra le labbra con la lingua iniziare a torturarti la clitoride, le tue cosce appoggiate sulle mie spalle, fino a sentirti vibrare, fino al tuo orgasmo.
Dopo aver succhiato ogni tuo effluvio, avrei voluto che ti fossi messa seduta tirandomi a te e baciandomi assaggiare il sapore del tuo miele e da quella posizione afferrare la mia erezione e dirigerla verso la tua intimità, quindi data la mia eccitazione avrei voluto fondere il mio carico di effluvi con il tuo .
Dai baci sul collo in poi non è mai accaduto nulla di tutto questo, perché io ti ho sempre rispettato ed ho rispettato anche il tuo uomo, nonché mio amico.
Poi tu hai deciso di riprendere la tua storia ed impegnartici, quindi non sei più venuta a trovarmi al lavoro.
Ti ho amata, ti ho voluta, ti voglio ancora e forse ti amo ancora, e voglio pensare che il mio desiderio e il mio amore siano stati corrisposti, e che se avessi osato di più adesso saremmo io e te non tu e lui.
Questo è quello che io avrei voluto ….
E tu … cosa avresti voluto ???? da me ….
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Commenti dei lettori al racconto erotico