L'inquilino del condominio rosso bordò

di
genere
gay

Dietro il mio palazzo c’è un condominio di colore rosso bordò, abitato da famiglie molto alla buona.
Un pomeriggio verso le 14:00 - 14:30 vado in bagno per pisciare, tiro fuori il mio pisello e lascio che la natura faccia il suo corso, centrando ovviamente la tazza del water.
Dò l’ultime scrollate quando mi volto e guardo fuori dalla finestra aperta, difronte alla mia finestra del bagno, sullo stesso piano vedo il bagno del inquilino difronte.
“ La cosa mi incuriosisce di istinto prendo il telefono ed inizio a filmarlo. ”
Un uomo non tanto alto sul 1,75/76, capelli corti neri e barba brizzolata, si ferma davanti allo specchio del lavandino e si sfila maglione e maglietta , rimanendo a torso nudo.
Un corpo tonico e magro, mediamente peloso sul torace, due capezzoli eccitati dall’autoerotismo ed un addominale appena accennato.
“ Direi che la cosa si fa sempre più interessante e resto li a vedere come evolve la cosa. ”
Si accarezza quel meraviglioso pelo ben curato sul petto, si strizza i capezzoli e si morde il labbro inferiore dall’eccitazione.
Pure io comincio a ravanare un po con il mio cazzo, mentre lui infila una mano dentro i jeans palpeggiandosi per almeno cinque minuti buoni, prima di slacciare la cintura e sbottonare i pantaloni che lascia scivolare a terra mostrando le gambe magre e muscolose da ciclista ricoperte da un leggero pelo nero definito, ed un paio di slip bianchi che risaltano non solo per il contrasto tra il suo corpo ed il peloso.
“ Ma per l’abbondanza che contengono, a vedere quelle scene mi viene la colina in bocca. ”
Mentre con una mano si strizza i capezzoli e l’altra si spreme il pacco, ansimando dal piacere.
Quando di colpo toglie anche le mutande lanciandole nel lavandino, dove risalta il segno del costume e il sedere bianco, ben depilato davanti e dietro mostrandosi totalmente nudo.
Ma quello che risalta più all’occhio è il cazzo di 15 cm, barzotto che rimbalza fuori con una Capella rosea, grossa e ben definita, l’asta tutta dello stesso diametro dalla base alla punta, tutta nervi che pulsano, concludendo con due bombe a mano australiane belle cariche per essere svuotate..
Prende il gel lubrificante dal cassetto, e si impomata per bene la punta, massaggiandola con movimenti lenti e rotatori, poi lentamente scende inumidendo l’asta e lentamente risale gioca ancora con la punta e lascia andare in dietro la testa con un espressione soddisfatta ..
Il cazzo in orizzontale e continua per un pò a menarselo lentamente, sbattendolo sul lavandino per indurirlo.
Con l’altra mano si tiene le palle stringendole e rilassandole, lo sbatte nuovamente nel lavandino mentre geme di piacere.
E li nemmeno io resisto e mi bagno in una mano, ma eccitato resto a guardare lui.
Ora il cazzo ricoperto interamente di gel è duro come il marmo, si strizza i capezzoli e si morde le labbra quando accelera il ritmo con la mano, scivola giù fino alla base per risalire su fino alla punta podio nuovo giù.
Ed io appoggiato comodamente al balcone il telefono in mano guardo letteralmente sbavando.
Fino a che comincia ad ansimare e gemere, aumentando di intensità, aumenta il movimento con la mano, inarca la schiena in fuori e contrae i muscoli addominali.
Punta verso l’alto facendo uscire un poderoso e abbondante schizzo di sperma, andando a finire sullo specchio, i successivi molto energici ma meno forti si riversano nel lavandino.
“ Se in quel momento fossi stato in ginocchio difronte a lui due cose: I - vedere lo sperma che schizzava contro il muro per poi vederlo colare giù lentamente.
II - presa in bocca la punta mi sarei fatti scaricare i suoi coglioni, ingoiando con molta maestria e senza perderne una goccia, guardandolo dritto negli occhi, poi aspirapolvere glielo avrei pulito centimetro per centimetro. ”
Una volta finito di sborrare si appoggia al lavandino soddisfatto ed ansimante, rimane li alcuni minuti, poi si guarda la mano di spesa, voracemente con la lingua raccoglie ciò che c’è nel palmo, passa tra le dita infilandole in bocca e le pulisce per bene, facendo una smorfia di piacere.
Poi si gira verso la finestra, si rende conto che è aperta, vede me affacciato di fronte a lui che lo guardo.
In uno scatto veloce grida { no cazzo! } E chiude è sbatte la finestra, rientro pure io e smetto di filmare.
Nel tardo pomeriggio scendo nel cortile comune è li anche lui, si avvicina mi dice { piaciuto lo spettacolo? } Gli rispondo a tono { si, per il prossimo avvisami } un sorriso è nulla più.

Premessa:
Chiedo scusa per i vari orrori ortografici, quali tempi verbali, ortografia e punteggiatura non corretti.
Per un discorso di privacy, i nomi sono di pura invenzione ed i luoghi non sono menzionati. Racconti precedenti: #sgialdrina; #lo stupro; #il broker finanziario; #sesso in famiglia ( capitolo I );
Per ulteriori info: captainfindus@yahoo.com
di
scritto il
2024-03-16
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