A causa del mio lavoro sono stato costretto a chiedere a Giulio di occuparsi di mia moglie e mio figlio.
di
asplevio
genere
prime esperienze
Lavoro su una piattaforma in alto Adriatico, rivedo moglie e figlio tre giorni su quindici, nelle mie notti solitarie in cabina, il mio cervello è una rotativa, penso di tutto, penso a Riccardo mio figlio che, in base a quando mi dice Aida, mia moglie, cresce bene, penso a lei a cui sicuramente mancherà la presenza di un uomo per le sue necessità fisiche. Anche a me manca lei, a volte mi masturbo immaginandola sul mio corpo. Nelle due notti che stiamo insieme non la sento coinvolta pienamente, nei nostri rapporti, spesso ho la sensazione che finga orgasmi, mi chiedo se avesse un altro? ed allora le sborro
nella figa, lei si accorge e finge. E' una tortura, vorrei invitarla a farsi un'amante che la soddisfi, ho paura che s'innamori e mi lasci. Purtroppo sono costretto a fare quel lavoro, ottimamente retribuito, abbiamo il mutuo del casa più che consistente, ed anche
per consentire loro una vita decorosa. Adiacente alla nostra casa abita Giulio, un ragazzo che qualche mese fa ha rilevato il padre nelle gestione della piccola impresa edile. Ci salutiamo, siamo tifosi della stessa squadra, nient'altro. Un giorno a causa
della rottura di un'acquedotto discretamente importante proprio dietro alla nostra casa,
una ruspa a causa del cedimento del terreno ha lesionato la nostra casa. Questo è successo nella notte tra lunedì e martedì. Ero già in piattaforma, cielo ha voluto che
ci fosse Giulio, in pochi giorni ha sistemato anche la casa, addirittura portando a dormire nella sua casa Aida e Riccardo. Meravigliosa persona, al mio ritorno sono andato
a ringraziarlo- Queste le sue parole -Ezio se non ci si aiuta tra vicini, a me paga l'assicurazione, devi firmare la richiesta di risarcimento, dovremmo andare in agenzia-
-Dimmi tu quando- -Anche domani mattina- Il sabato mattina abbiamo sistemato tutto, mentre tornavamo in macchina, ho pregato Giulio di fermarsi ad un bar perché dovevo dirgli qualcosa, ci siamo fermati senza scendere dalla macchina, eravamo sotto un albero.
-Giulio quello che sto per dirti ti sorprenderà, ascoltami fino alla fine senza interrompermi , è difficile per me ----------------- ho raccontato i pensieri nelle mie
notti, e poi -Potresti, durante le mie assenze, occuparti di Riccardo ed Aida?- -Ezio
lo sto già facendo- -Giulio intendo anche fisiche verso Aida, mi capisci?- -Lei dovrebbe
essere d'accordo- -A questo pensaci tu- -Porca miseria non capita tutti i giorni-
-Capisco, ti chiedo solo di non far capire a Riccardo- -Ezio ci provo, ti tengo informato- -Domenica vieni a pranzo da noi, cerco di prepararti il piatto succulento-
Fantastica idea, la mia eccitazione ha raggiunto livelli inimmaginabili, non per la mia
soddisfazione personale, per Aida, era lei che mi interessava. Sorgeva un'altra difficoltà, non potevo dirle "Da oggi in poi scopi con Giulio" Era una fase critica anche
per me, speravo nella delicatezza di Giulio, che affanno. Il pranzo della domenica a base
di pesce, figurarsi se sulla piattaforma può mancare il pesce, neanche a dirlo ero io a
cucinarlo, è stato un gioco da ragazzi prepararlo. Mi sono spinto per spianare la strada
dell'adulazione verso Giulio da parte di Aida a farla preparare in maniera spregiudicata.
Anche se c'era Riccardo con noi, ha indossato un abitino, proprio ino, senza intimo, il
rosso sulle labbra. Nessuna obiezione da parte sua, mi stavo convincendo che se le avessi
detto di accogliere Giulio nella più completa nudità l'avrebbe fatto, incurante della
presenza di Riccardo. Certo che Riccardo, ormai adolescente avrebbe intuito qualcosa. Ho
pensato anche a quello, far sedere vicini Giulio ed Aida, io impegnato in cucina, Riccardo cameriere in modo da lasciarli soli in qualche frangente. Anche per Riccardo
l'abbigliamento della mamma non è stata una sorpresa. E' stato allora che ho ripensato
che avevano dormito a casa di Giulio, un lampo!!! Mi sto affannando per una vicenda già successa? Ormai ero in gioco ed ho proseguito fingendo di ignorare. Ero alquanto deluso
da Riccardo, forse mi doveva dire qualcosa, non l'ha fatto. E' andato tutto per il verso giusto, mi è bastato guardarli per capire, avevano già scopato. Stronzi se me lo avessero detto mi avrebbero evitato questi gesti di sottomissione ed umiliazione, forse ne avrei
goduto come già accadeva con la solita immaginazione. Sono ripartito, tranquillizzato
per un verso, deluso per quanto mi avevano nascosto. Passava tutto in secondo piano,
ora l'importante era che Aida avesse un cazzo che le riempisse la figa. Da verificare
che al mio rientro si concedesse ancora a me, fingendo orgasmi oppure avendoli realmente.
Non l'ho mai capito, era tanto brava da non farmene accorgere, mai abbiamo parlato di
Giulio. Riccardo? Riccardo è diventato loro complice, tanto da farmi dubitare che partecipasse. Una domenica dei miei rientri, mi sono accordato con Giulio ed Aida, se
con un pretesto qualsiasi potevano assentarsi dandomi la possibilità di stare solo con
Riccardo. Tutto come previsto, abbiamo passato la giornata insieme, mi ha confermato
che le notti in cui hanno dormito a casa di Giulio Aida, convinto che dormisse, andava
nel letto di Giulio. -Ora come si comportano?- -A volte andiamo da Giulio, altre viene Giulio da noi- -Tu cosa fai in quelle notti- -Mi masturbo, faccio dei cattivi pensieri,
quando avrò una donna al mio fianco farò esattamente come te, la darò in pasto ad altri
per eccitarmi. Famiglia distrutta. Se avessi avuto un lavoro vicino casa, anche meno
retribuito avrei una moglie ed un figlio, ora ho una puttana ed un potenziale cornuto.
nella figa, lei si accorge e finge. E' una tortura, vorrei invitarla a farsi un'amante che la soddisfi, ho paura che s'innamori e mi lasci. Purtroppo sono costretto a fare quel lavoro, ottimamente retribuito, abbiamo il mutuo del casa più che consistente, ed anche
per consentire loro una vita decorosa. Adiacente alla nostra casa abita Giulio, un ragazzo che qualche mese fa ha rilevato il padre nelle gestione della piccola impresa edile. Ci salutiamo, siamo tifosi della stessa squadra, nient'altro. Un giorno a causa
della rottura di un'acquedotto discretamente importante proprio dietro alla nostra casa,
una ruspa a causa del cedimento del terreno ha lesionato la nostra casa. Questo è successo nella notte tra lunedì e martedì. Ero già in piattaforma, cielo ha voluto che
ci fosse Giulio, in pochi giorni ha sistemato anche la casa, addirittura portando a dormire nella sua casa Aida e Riccardo. Meravigliosa persona, al mio ritorno sono andato
a ringraziarlo- Queste le sue parole -Ezio se non ci si aiuta tra vicini, a me paga l'assicurazione, devi firmare la richiesta di risarcimento, dovremmo andare in agenzia-
-Dimmi tu quando- -Anche domani mattina- Il sabato mattina abbiamo sistemato tutto, mentre tornavamo in macchina, ho pregato Giulio di fermarsi ad un bar perché dovevo dirgli qualcosa, ci siamo fermati senza scendere dalla macchina, eravamo sotto un albero.
-Giulio quello che sto per dirti ti sorprenderà, ascoltami fino alla fine senza interrompermi , è difficile per me ----------------- ho raccontato i pensieri nelle mie
notti, e poi -Potresti, durante le mie assenze, occuparti di Riccardo ed Aida?- -Ezio
lo sto già facendo- -Giulio intendo anche fisiche verso Aida, mi capisci?- -Lei dovrebbe
essere d'accordo- -A questo pensaci tu- -Porca miseria non capita tutti i giorni-
-Capisco, ti chiedo solo di non far capire a Riccardo- -Ezio ci provo, ti tengo informato- -Domenica vieni a pranzo da noi, cerco di prepararti il piatto succulento-
Fantastica idea, la mia eccitazione ha raggiunto livelli inimmaginabili, non per la mia
soddisfazione personale, per Aida, era lei che mi interessava. Sorgeva un'altra difficoltà, non potevo dirle "Da oggi in poi scopi con Giulio" Era una fase critica anche
per me, speravo nella delicatezza di Giulio, che affanno. Il pranzo della domenica a base
di pesce, figurarsi se sulla piattaforma può mancare il pesce, neanche a dirlo ero io a
cucinarlo, è stato un gioco da ragazzi prepararlo. Mi sono spinto per spianare la strada
dell'adulazione verso Giulio da parte di Aida a farla preparare in maniera spregiudicata.
Anche se c'era Riccardo con noi, ha indossato un abitino, proprio ino, senza intimo, il
rosso sulle labbra. Nessuna obiezione da parte sua, mi stavo convincendo che se le avessi
detto di accogliere Giulio nella più completa nudità l'avrebbe fatto, incurante della
presenza di Riccardo. Certo che Riccardo, ormai adolescente avrebbe intuito qualcosa. Ho
pensato anche a quello, far sedere vicini Giulio ed Aida, io impegnato in cucina, Riccardo cameriere in modo da lasciarli soli in qualche frangente. Anche per Riccardo
l'abbigliamento della mamma non è stata una sorpresa. E' stato allora che ho ripensato
che avevano dormito a casa di Giulio, un lampo!!! Mi sto affannando per una vicenda già successa? Ormai ero in gioco ed ho proseguito fingendo di ignorare. Ero alquanto deluso
da Riccardo, forse mi doveva dire qualcosa, non l'ha fatto. E' andato tutto per il verso giusto, mi è bastato guardarli per capire, avevano già scopato. Stronzi se me lo avessero detto mi avrebbero evitato questi gesti di sottomissione ed umiliazione, forse ne avrei
goduto come già accadeva con la solita immaginazione. Sono ripartito, tranquillizzato
per un verso, deluso per quanto mi avevano nascosto. Passava tutto in secondo piano,
ora l'importante era che Aida avesse un cazzo che le riempisse la figa. Da verificare
che al mio rientro si concedesse ancora a me, fingendo orgasmi oppure avendoli realmente.
Non l'ho mai capito, era tanto brava da non farmene accorgere, mai abbiamo parlato di
Giulio. Riccardo? Riccardo è diventato loro complice, tanto da farmi dubitare che partecipasse. Una domenica dei miei rientri, mi sono accordato con Giulio ed Aida, se
con un pretesto qualsiasi potevano assentarsi dandomi la possibilità di stare solo con
Riccardo. Tutto come previsto, abbiamo passato la giornata insieme, mi ha confermato
che le notti in cui hanno dormito a casa di Giulio Aida, convinto che dormisse, andava
nel letto di Giulio. -Ora come si comportano?- -A volte andiamo da Giulio, altre viene Giulio da noi- -Tu cosa fai in quelle notti- -Mi masturbo, faccio dei cattivi pensieri,
quando avrò una donna al mio fianco farò esattamente come te, la darò in pasto ad altri
per eccitarmi. Famiglia distrutta. Se avessi avuto un lavoro vicino casa, anche meno
retribuito avrei una moglie ed un figlio, ora ho una puttana ed un potenziale cornuto.
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Commenti dei lettori al racconto erotico