Vienimi dentro!
di
VogliaMartina01
genere
etero
Sono giorni che tengo in sospeso il mio fidanzato, gli sento il suo cazzo diventare durissimo ogni volta che mi bacia e scende giù la mano sul fianco cercando di toccarmi il culo, ma prontamente lo fermo, voglio fargli pensare che sono arrabbiata con lui e che quindi non glielo permetto.
È sabato sera, soli a casa, stiamo guardando "C'è posta per Te" fin quando non prendo il telecomando e spengo la TV, lui non capisce, io mi nascondo sotto le coperte e come un felino in agguato, cautamente posso le mie mani lì, dove di secondo in secondo diventa sempre più duro, non osa parlare, mi lascia agire, abbasso i pantaloni del pigiama di pile, e a un passo dalla mia faccia il suo cazzo, lo conosco troppo bene, stando insieme da tre anni in tutte le maniere l'ho provato, la mia mano lo afferra come se avessi preso la preda da divorare, e così faccio, dentro la mia bocca scompare la cappella bagnata dalla mia saliva sempre più abbondante dalla voglia. Le vene gonfie della sua durezza le sento sfiorare le mie labbra e la mia lingua, un continuo entra ed esci, come un gelato salato il cui gusto piace.
Le sue mani mi cercano, mi spogliano lentamente, poi tolgo la coperta e mi spoglio in fretta, poi spoglio lui, e tenendo ben saldo la mia preda, apro le gambe su di lui, e scendo piano piano, lui entra in me, attendeva da parecchio questo momento.
Lui poggia le mani sul sedere e mi spinge su e poi giù, ed entra ed esce in me con sempre più foga, immersi in un limone stretto, la sua lingua e la mia lingua si intrecciano, e continua il tuo entrare e uscire in me, poi mi stacco, mi metto sul divano accovacciata a pancia in giù, lui risponde prontamente e mi penetra ancora una volta sculacciandomi di tanto in tanto, con una velocità incostante, poi esce e di sua iniziativa, sputandomi nel ano, entra con violenza, fa male ma mi piace, quanto più può essere violento più lo fa, il mio sedere viene sfondato da un'arma troppo dura per resistergli. Forte, sbatte dentro di me, poi esce e con ancor più violenza entra, il dolore si mischia al piacere, ed io immobile permetti tutto questo.
Ama venirmi sul culo, ma stavolta no, non glielo permetterò, sento che sta per venire, la sua voce si fa sempre più calda ed eccitata, "vienimi dentro!" Esclamo, lui pronto a sborrare spinge ancora più forte fin quando non sento il suo pulsare e gli schizzi abbondanti che riempiono il mio sedere, lui rallenta stanco di aver vinto la sua battaglia, esce da me, lasciando scolare la sborra, mi giro e affondo nella mia bocca ciò che mi ha sconfitta, il sapore di sborra si mischia a quello della cavità anale ma mi sono meritata di gustarlo, la pena dei perdenti in una guerra che vincerà sempre lui e la sua invincibile arma.
È sabato sera, soli a casa, stiamo guardando "C'è posta per Te" fin quando non prendo il telecomando e spengo la TV, lui non capisce, io mi nascondo sotto le coperte e come un felino in agguato, cautamente posso le mie mani lì, dove di secondo in secondo diventa sempre più duro, non osa parlare, mi lascia agire, abbasso i pantaloni del pigiama di pile, e a un passo dalla mia faccia il suo cazzo, lo conosco troppo bene, stando insieme da tre anni in tutte le maniere l'ho provato, la mia mano lo afferra come se avessi preso la preda da divorare, e così faccio, dentro la mia bocca scompare la cappella bagnata dalla mia saliva sempre più abbondante dalla voglia. Le vene gonfie della sua durezza le sento sfiorare le mie labbra e la mia lingua, un continuo entra ed esci, come un gelato salato il cui gusto piace.
Le sue mani mi cercano, mi spogliano lentamente, poi tolgo la coperta e mi spoglio in fretta, poi spoglio lui, e tenendo ben saldo la mia preda, apro le gambe su di lui, e scendo piano piano, lui entra in me, attendeva da parecchio questo momento.
Lui poggia le mani sul sedere e mi spinge su e poi giù, ed entra ed esce in me con sempre più foga, immersi in un limone stretto, la sua lingua e la mia lingua si intrecciano, e continua il tuo entrare e uscire in me, poi mi stacco, mi metto sul divano accovacciata a pancia in giù, lui risponde prontamente e mi penetra ancora una volta sculacciandomi di tanto in tanto, con una velocità incostante, poi esce e di sua iniziativa, sputandomi nel ano, entra con violenza, fa male ma mi piace, quanto più può essere violento più lo fa, il mio sedere viene sfondato da un'arma troppo dura per resistergli. Forte, sbatte dentro di me, poi esce e con ancor più violenza entra, il dolore si mischia al piacere, ed io immobile permetti tutto questo.
Ama venirmi sul culo, ma stavolta no, non glielo permetterò, sento che sta per venire, la sua voce si fa sempre più calda ed eccitata, "vienimi dentro!" Esclamo, lui pronto a sborrare spinge ancora più forte fin quando non sento il suo pulsare e gli schizzi abbondanti che riempiono il mio sedere, lui rallenta stanco di aver vinto la sua battaglia, esce da me, lasciando scolare la sborra, mi giro e affondo nella mia bocca ciò che mi ha sconfitta, il sapore di sborra si mischia a quello della cavità anale ma mi sono meritata di gustarlo, la pena dei perdenti in una guerra che vincerà sempre lui e la sua invincibile arma.
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Commenti dei lettori al racconto erotico