Come sono diventato il suo schiavo parte 2
di
Skylar
genere
dominazione
La mia storia con Laura proseguiva, in realtà su due binari paralleli, quello relazionale che rasentava il disastroso, un giorno era la fidanzata affettuosa e dolce e il giorno dopo era completamente fuori di testa e cercava ogni scusa possibile per litigare furiosamente, quella sessuale invece che andava alla grande, e che, con il senno di poi, alla fine era l’elemento trascinante di tutto il nostro rapporto. Da quel punto di vista devo dire che era tutto assolutamente fantastico, non si tirava mai indietro, non cera mani niente di troppo spinto, era come se mi leggesse nel pensiero e assecondava ogni mia fantasia o perversione…anche le mie fantasie cuckold e di sottomissione, in modo sottile, diciamo quasi rassicurante, ma assolutamente consapevole.
Oltre l’episodio della doccia che vi ho raccontato ce ne è stato un altro che sicuramente è stato un punto fondamentale per l’evoluzione del nostro rapporto e per la mia trasformazione nel suo schiavetto ubbidente. Era settembre inoltrato, ero sul divano a guardare qualcosa in tv, lei faceva cose per casa, a un certo punto esce dalla camera nuda, con addosso solo le autoreggenti nere. Ecco, le autoreggente sono sempre state un’altra delle mie fantasie, le ho sempre trovate estremamente sensuali, e lei lo sapeva bene, le metteva spesso e le teneva quando scopavamo. La ricordo ancora molto nitidamente, con una mano appoggiata allo stipite della porta, i capelli di quel biondo cosi chiaro da sembrare bianco alla luce del sole, lo sguardo malizioso di quegli occhi verdi e la siluette così sexy che si stagliava contro la luce che entrava dalla finestra. mi ha guardato e mi ha detto “su, il mio schiavo ha da fare, muoviti” con quella voce tra il seducente e il minaccioso che mi faceva impazzire. in un attimo l’ho raggiunta in camera, mi sono tolto i vestiti mentre lei si sedeva sul bordo del letto. ha cominciato a toccarmi le palle, tastarle, soppesarle, stringendo leggermente senza davvero fare male ma facendo sentire la pressione, poi con l’altra mano ha cominciato a segarmi. “guarda qua che bel cazzone che ha il mio schiavetto…mmm, sei proprio un porco” e ha cominciato a succhiarmelo, a scorrere la lingua sulla cappella, sull’asta, sbavando molto, insalivandolo finchè quel misto di saliva e liquido pre eiaculatorio che creava quei filamenti dal cazzo alla sua bocca che mi facevano impazzire…e la troia lo sapeva. “brava troia, succhialo cosi, cazzo sei sei brava, mi fai godere” “vuoi godere davvero come il porco che sei?sdraiati” pensavo volesse cavalcarmi, invece. come era sua specialità, mi ha stupito ancora una volta. Si è messa tra le mie gambe, continuando a succhiarmi il cazzo, ma dopo molto poco ha cominciato a scendere…mi ha preso in bocca le palle, succhiandole e giocandoci con la lingua, per poi scendere ancora, sollevandomi le gambe e arrivando al buco del culo. Ha cominciato a leccarmelo lentamente, come se stessa assaporando un gelato, ed è stata una delle sensazioni più belle che avessi mai provato, non riusciva davvero a resistere. “Cazzo si, dio che troia che sei, cazzo mi stai leccando il culo, mi fai impazzire” “stacca il viso e appoggia un dito sul culo. accarezzandolo “non sono io la troia, oggi sei tu la mia puttanella” e comincia leggermente a spingere, molto molto delicatamente, entrando con la prima falange. Non l’avevo mai fatto ed ero completamente in estasi, avrebbe potuto farmi qualsiasi cosa. “ti piace porco, guarda il mio schiavetto che porco che è, beve piscio e si fa inculare, sei proprio una troietta, vero schiavo? lo sei?” ho mugolato qualcosa, ma non soddisfatta mi ha stretto le palle “cazzo rispondi lo sei?” “si si lo sono, sono la tua troietta, puoi farmi tutto” “bravo schiavetto…”e ha cominciato a mettere dentro due dita…”godi vero? ti piace farti inculare…un giorno ti racconterò di quando mi faccio inculare io” e li sono andato davvero oltre, non mi ero mai trovato in uno stato del genere, non mi importava di niente, non esisteva più niente, solo lei, quello che desiderava, e volevo godere, nient’altro. “Si sono la tua puttana inculami, spaccami il culo” “girati cazzo, le puttane come te devono stare a pecora” e mi ci sono messo…ero li, sul nostro letto, a novanta a farmi infilare le dita nel culo da laura, ormai ne avevo dentro tre, ci sapeva fare, ogni tanto leccava per lubrificare e poi di nuovo e intanto mi segava lentamente…non so quanto tempo sia passato, ma alla fine non resistevo più, lei se ne è accorta “dimmi come godi, dimmi come stai per venire” “si cazzo vengo, vengo mentre mi inculi, sei nel mio culo e mi fai godere” “dimmi cosa sei” “sono una puttana da inculare, godo godoooo!!!” e sono venuto, tanto, davvero tanto….lei mi guarda sorridendo, con affetto, forse anche amore, ma sempre con quell’ombra di malizia dietro gli occhi “bravo il mio amore, abbiamo trovato una cosa nuova che ti piace proprio tanto…quanti giochini che scopriamo ultimamente…ora però devo andare in bagno e sai cosa devi fare per ringraziarmi” non ho detto una parola, sapevo già ed ero già entrato nel ruolo, semplicemente non potevo non farlo…e questo schema si sarebbe ripetuto spesso nel futuro, il mio semplice accettare i suoi ordini, assecondarla e obbedirle in tutto, anche le cose più umilianti, perchè alla fine mi faceva godere come non avevo mai fatto ne avrei mai fatto in futuro. Così è entrata nella doccia, mi sono inginocchiato tra quelle meravigliose gambe avvolte dalle autoreggenti, ho cominciato a leccargliela accarezzandole le cosce e quel culo fantastico…finchè non l’ho sentita godere, contrarsi e gemere…ho continuato a leccarla, sapendo cosa aspettarmi e in realtà pregustandolo…ha cominciato a pisciare come l’altra volta e io a bere a tutto, quel nettare mi sembrava ogni volta più buono. “bravo amore, bevi, bevi tutto, ora sei la mia puttanella e il mio cesso, bevi schiavetto” ed era assolutamente vero, dopo pochi mesi era riuscita a trasformarmi nel suo schiavo, la sua puttana e il suo cesso. Ed era bellissimo, la situazione mi piaceva da morire.
Per contattarmi skylar2023@libero.it
Oltre l’episodio della doccia che vi ho raccontato ce ne è stato un altro che sicuramente è stato un punto fondamentale per l’evoluzione del nostro rapporto e per la mia trasformazione nel suo schiavetto ubbidente. Era settembre inoltrato, ero sul divano a guardare qualcosa in tv, lei faceva cose per casa, a un certo punto esce dalla camera nuda, con addosso solo le autoreggenti nere. Ecco, le autoreggente sono sempre state un’altra delle mie fantasie, le ho sempre trovate estremamente sensuali, e lei lo sapeva bene, le metteva spesso e le teneva quando scopavamo. La ricordo ancora molto nitidamente, con una mano appoggiata allo stipite della porta, i capelli di quel biondo cosi chiaro da sembrare bianco alla luce del sole, lo sguardo malizioso di quegli occhi verdi e la siluette così sexy che si stagliava contro la luce che entrava dalla finestra. mi ha guardato e mi ha detto “su, il mio schiavo ha da fare, muoviti” con quella voce tra il seducente e il minaccioso che mi faceva impazzire. in un attimo l’ho raggiunta in camera, mi sono tolto i vestiti mentre lei si sedeva sul bordo del letto. ha cominciato a toccarmi le palle, tastarle, soppesarle, stringendo leggermente senza davvero fare male ma facendo sentire la pressione, poi con l’altra mano ha cominciato a segarmi. “guarda qua che bel cazzone che ha il mio schiavetto…mmm, sei proprio un porco” e ha cominciato a succhiarmelo, a scorrere la lingua sulla cappella, sull’asta, sbavando molto, insalivandolo finchè quel misto di saliva e liquido pre eiaculatorio che creava quei filamenti dal cazzo alla sua bocca che mi facevano impazzire…e la troia lo sapeva. “brava troia, succhialo cosi, cazzo sei sei brava, mi fai godere” “vuoi godere davvero come il porco che sei?sdraiati” pensavo volesse cavalcarmi, invece. come era sua specialità, mi ha stupito ancora una volta. Si è messa tra le mie gambe, continuando a succhiarmi il cazzo, ma dopo molto poco ha cominciato a scendere…mi ha preso in bocca le palle, succhiandole e giocandoci con la lingua, per poi scendere ancora, sollevandomi le gambe e arrivando al buco del culo. Ha cominciato a leccarmelo lentamente, come se stessa assaporando un gelato, ed è stata una delle sensazioni più belle che avessi mai provato, non riusciva davvero a resistere. “Cazzo si, dio che troia che sei, cazzo mi stai leccando il culo, mi fai impazzire” “stacca il viso e appoggia un dito sul culo. accarezzandolo “non sono io la troia, oggi sei tu la mia puttanella” e comincia leggermente a spingere, molto molto delicatamente, entrando con la prima falange. Non l’avevo mai fatto ed ero completamente in estasi, avrebbe potuto farmi qualsiasi cosa. “ti piace porco, guarda il mio schiavetto che porco che è, beve piscio e si fa inculare, sei proprio una troietta, vero schiavo? lo sei?” ho mugolato qualcosa, ma non soddisfatta mi ha stretto le palle “cazzo rispondi lo sei?” “si si lo sono, sono la tua troietta, puoi farmi tutto” “bravo schiavetto…”e ha cominciato a mettere dentro due dita…”godi vero? ti piace farti inculare…un giorno ti racconterò di quando mi faccio inculare io” e li sono andato davvero oltre, non mi ero mai trovato in uno stato del genere, non mi importava di niente, non esisteva più niente, solo lei, quello che desiderava, e volevo godere, nient’altro. “Si sono la tua puttana inculami, spaccami il culo” “girati cazzo, le puttane come te devono stare a pecora” e mi ci sono messo…ero li, sul nostro letto, a novanta a farmi infilare le dita nel culo da laura, ormai ne avevo dentro tre, ci sapeva fare, ogni tanto leccava per lubrificare e poi di nuovo e intanto mi segava lentamente…non so quanto tempo sia passato, ma alla fine non resistevo più, lei se ne è accorta “dimmi come godi, dimmi come stai per venire” “si cazzo vengo, vengo mentre mi inculi, sei nel mio culo e mi fai godere” “dimmi cosa sei” “sono una puttana da inculare, godo godoooo!!!” e sono venuto, tanto, davvero tanto….lei mi guarda sorridendo, con affetto, forse anche amore, ma sempre con quell’ombra di malizia dietro gli occhi “bravo il mio amore, abbiamo trovato una cosa nuova che ti piace proprio tanto…quanti giochini che scopriamo ultimamente…ora però devo andare in bagno e sai cosa devi fare per ringraziarmi” non ho detto una parola, sapevo già ed ero già entrato nel ruolo, semplicemente non potevo non farlo…e questo schema si sarebbe ripetuto spesso nel futuro, il mio semplice accettare i suoi ordini, assecondarla e obbedirle in tutto, anche le cose più umilianti, perchè alla fine mi faceva godere come non avevo mai fatto ne avrei mai fatto in futuro. Così è entrata nella doccia, mi sono inginocchiato tra quelle meravigliose gambe avvolte dalle autoreggenti, ho cominciato a leccargliela accarezzandole le cosce e quel culo fantastico…finchè non l’ho sentita godere, contrarsi e gemere…ho continuato a leccarla, sapendo cosa aspettarmi e in realtà pregustandolo…ha cominciato a pisciare come l’altra volta e io a bere a tutto, quel nettare mi sembrava ogni volta più buono. “bravo amore, bevi, bevi tutto, ora sei la mia puttanella e il mio cesso, bevi schiavetto” ed era assolutamente vero, dopo pochi mesi era riuscita a trasformarmi nel suo schiavo, la sua puttana e il suo cesso. Ed era bellissimo, la situazione mi piaceva da morire.
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