I Piedini DI Ginevra
di
InnominatoDiManzoni
genere
feticismo
Ricordo ancora la prima volta in cui Ginevra mi incontrò prima del periodo estivo , ad una commissione scolastica, era bellissima, dei capelli mossi castani lunghi che le arrivavano fin sotto le spalle, degli occhi verdi stupendi ed un fisico mai visto, tranquilli, arriviamo anche ai suoi meravigliosi piedini numero 36.
In quel periodo non facevo altro che pensare a studio e scuola,studio e scuola e cosi' via, non davo molto conto al fattore ragazza finchè un giorno non capitò proprio quello che un pò desideravo dal profondo, ho avuto sempre la passione per i piedi femminili, sin da piccolo i piedi di una ragazza o di una donna mi facevano letteralmente uscire pazzo, al solo immaginare di poterli massaggiare, leccare e addirittura completamente succhiare con passione partendo dalle dita dei piedi, wow, credo sia un pò la passione di molti, ma torniamo alla storia.
Quel particolare giorno venne direttamente all'ultimo giorno di scuola, eravamo al quarto anno per lo piu' , e Ginevra indossava dei pantaloncini e un top stupendi, ai piedi non potete neanche immaginare cosa portasse, dei sandaletti aperti stupendi, potevi intravedere lo smalto giallo alle dita dei suoi piedi, non scattavo mai foto alle ragazze perchè non mi sentivo mai a mio agio nel farmi diciamo sgamare con una fotocamera diretta ai piedi di una mia coetanea di classe, ma quel giorno non potetti resistere, temevo che mi avrebbe visto mentre uscivamo dall'aula per la ricreazione, cercai di scattarla per tenerla come ricordo delle mie immense seghe immaginando di essere il suo perfetto poggiapiedi,o di essere clamorosamente calpestato mentre vengo soffocato dai suoi calzini caldi dentro la mia bocca, e volle la sorte ci riusci' la scattai senza farmene accorgere, il problema è che una compagna dietro di me vide tutto e gia' potete immaginare come andò a finire ma vi tolgo adesso il pensiero raccontandovi ogni particolare.
La mia compagna mi prese da parte con una scusa, qualcosa dei compiti che gli serviva, ma alla fine si dimostro' cio' che temevo, mi disse che sapeva cosa fosse successo e della foto ai suoi piedi, non potete capire neanche lontanamente quanto mi abbia deriso e umiliato in quel particolare momento ma posso solo dirvi alcune delle parole:
"Guardati quanto sei patetico e fai schifo, non riesci neanche a trovarti una ragazza per quanto sei cesso, ti piacciono i piedi schifoso? ti piace leccarli? sei un perverso maiale schifoso, un microbo".
Questa è solo una parte dell'immensa umiliazione subita , dovete sapere che questa compagna era proprio ma proprio una stronza di alta categoria, e fu nel momento in cui mi disse:
"Inginocchiati porco schifoso, guardati come un cane segue l'ordine, maiale, sei un cesso, toglimi le scarpe ,adesso verme"..
In quel momento feci solo automaticamente tutto quello che diceva talmente ero estasiato da tale dominanza..estasiato ed eccitato, e fu cosi che subito dopo appena tolte le sue scarpe mi mise le piante dei suoi piedi in faccia compresi di calzini.
"Annusa verme di m...a, annusa i miei calzini schifoso porco depravato, ti piace il profumo dei miei piedi? guardare i piedi delle ragazze e scattargli foto per poi farti le seghe, sei un porco, mi fai schifo"
Il Cazzo in quel momento gemeva da solo cantando l'assolo degli AC/DC , e parlo cosi' proprio perchè il profumo perfetto dei suoi piedi spalmati sulla mia faccia mi facevano desiderare di tirarmi una sega davanti a lei.
"Che c'è?"
Mi disse in quel momento
"Hai il cazzo duro?"
Wow, aveva capito tutto..
"Tiralo fuori, avrai sicuramente un cazzetto piccolo , voglio ridere, fammelo vedere"
Tirai fuori il mio cazzo e la sua espressione non fu piu' da risata ma da sbavata, non mi vanto cosi' alla grande, ma dato che siamo in tema, credo che per lei vedere un cazzo cosi' la prima volta nella vita gli abbia fatto rimangiare il fatto che anche noi leccapiedi abbiamo un bel cazzo dai 20 in su.
"Sei un porco di merda... hai un cazzo bello però"..
La lasciai continuare senza dire nulla.
"Per adesso non c' è tempo , ma sai gia' che ci vedremo per le vacanze.
Gia' non vi ho spiegato in tutto questo che questa compagna stava proprio sopra il mio palazzo..
E la minaccia migliore ricevuta è stata che se non avessi esaudito i suoi desideri, mi avrebbe sputtanato a Ginevra.
(La parte due arriverà con molti piu' dettagli, compagni feticisti vi auguro una buona lettura).
In quel periodo non facevo altro che pensare a studio e scuola,studio e scuola e cosi' via, non davo molto conto al fattore ragazza finchè un giorno non capitò proprio quello che un pò desideravo dal profondo, ho avuto sempre la passione per i piedi femminili, sin da piccolo i piedi di una ragazza o di una donna mi facevano letteralmente uscire pazzo, al solo immaginare di poterli massaggiare, leccare e addirittura completamente succhiare con passione partendo dalle dita dei piedi, wow, credo sia un pò la passione di molti, ma torniamo alla storia.
Quel particolare giorno venne direttamente all'ultimo giorno di scuola, eravamo al quarto anno per lo piu' , e Ginevra indossava dei pantaloncini e un top stupendi, ai piedi non potete neanche immaginare cosa portasse, dei sandaletti aperti stupendi, potevi intravedere lo smalto giallo alle dita dei suoi piedi, non scattavo mai foto alle ragazze perchè non mi sentivo mai a mio agio nel farmi diciamo sgamare con una fotocamera diretta ai piedi di una mia coetanea di classe, ma quel giorno non potetti resistere, temevo che mi avrebbe visto mentre uscivamo dall'aula per la ricreazione, cercai di scattarla per tenerla come ricordo delle mie immense seghe immaginando di essere il suo perfetto poggiapiedi,o di essere clamorosamente calpestato mentre vengo soffocato dai suoi calzini caldi dentro la mia bocca, e volle la sorte ci riusci' la scattai senza farmene accorgere, il problema è che una compagna dietro di me vide tutto e gia' potete immaginare come andò a finire ma vi tolgo adesso il pensiero raccontandovi ogni particolare.
La mia compagna mi prese da parte con una scusa, qualcosa dei compiti che gli serviva, ma alla fine si dimostro' cio' che temevo, mi disse che sapeva cosa fosse successo e della foto ai suoi piedi, non potete capire neanche lontanamente quanto mi abbia deriso e umiliato in quel particolare momento ma posso solo dirvi alcune delle parole:
"Guardati quanto sei patetico e fai schifo, non riesci neanche a trovarti una ragazza per quanto sei cesso, ti piacciono i piedi schifoso? ti piace leccarli? sei un perverso maiale schifoso, un microbo".
Questa è solo una parte dell'immensa umiliazione subita , dovete sapere che questa compagna era proprio ma proprio una stronza di alta categoria, e fu nel momento in cui mi disse:
"Inginocchiati porco schifoso, guardati come un cane segue l'ordine, maiale, sei un cesso, toglimi le scarpe ,adesso verme"..
In quel momento feci solo automaticamente tutto quello che diceva talmente ero estasiato da tale dominanza..estasiato ed eccitato, e fu cosi che subito dopo appena tolte le sue scarpe mi mise le piante dei suoi piedi in faccia compresi di calzini.
"Annusa verme di m...a, annusa i miei calzini schifoso porco depravato, ti piace il profumo dei miei piedi? guardare i piedi delle ragazze e scattargli foto per poi farti le seghe, sei un porco, mi fai schifo"
Il Cazzo in quel momento gemeva da solo cantando l'assolo degli AC/DC , e parlo cosi' proprio perchè il profumo perfetto dei suoi piedi spalmati sulla mia faccia mi facevano desiderare di tirarmi una sega davanti a lei.
"Che c'è?"
Mi disse in quel momento
"Hai il cazzo duro?"
Wow, aveva capito tutto..
"Tiralo fuori, avrai sicuramente un cazzetto piccolo , voglio ridere, fammelo vedere"
Tirai fuori il mio cazzo e la sua espressione non fu piu' da risata ma da sbavata, non mi vanto cosi' alla grande, ma dato che siamo in tema, credo che per lei vedere un cazzo cosi' la prima volta nella vita gli abbia fatto rimangiare il fatto che anche noi leccapiedi abbiamo un bel cazzo dai 20 in su.
"Sei un porco di merda... hai un cazzo bello però"..
La lasciai continuare senza dire nulla.
"Per adesso non c' è tempo , ma sai gia' che ci vedremo per le vacanze.
Gia' non vi ho spiegato in tutto questo che questa compagna stava proprio sopra il mio palazzo..
E la minaccia migliore ricevuta è stata che se non avessi esaudito i suoi desideri, mi avrebbe sputtanato a Ginevra.
(La parte due arriverà con molti piu' dettagli, compagni feticisti vi auguro una buona lettura).
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Commenti dei lettori al racconto erotico