La zia zoccola e la zia santa.

di
genere
incesti

A 45 anni avevo una vita sessuale discreta, qualche amante, fortunose avventure, e da giovane tutto quello che capitava.
Però ero un esibizionista particolare, mi piaceva procurare orgasmi ripetuti alle femmine, perchè avevo cominciato così, con una zia porcellina e sempre vogliosa, che mi faceva esibire con un paio di amiche sue.
In pratica, non so se questa cosa è classificata come perversione sessuale, io godevo se facevo godere le donne, specialmente quelle più anziane di me.
Volevo sentire che urlavano nell'orgasmo, che mordessero, che ficcassero le unghie nella mia schiena. Evitavo perciò le problematiche, le ansiose, e tutte quelle che si inibivano l'orgasmo.
Ricordavo i miei 19 anni, una zia 45enne nubile, ma ben messa di culo cosce e tette, mi chiamava da lei con delle scuse, e si accorse che come tutti i giovani non pensavo alla soddisfazione della femmina, ma andavo avanti con foga.
Lei che era anche abituata a toccarsi e leccarsi con due sue amiche sposate, insoddisfatte, aveva imparato a farla durare e vedendo l'insoddisfazione delle sue amiche, mi aveva allenato a controllare durante i rapporti le situazioni erotiche, a inventare preliminari, a rimanere in sella anche sopo sborrato.
Passai rapidamente dalla foga giovanile a tecniche di prolungamento, a stimolazioni delle donne, a creare situazioni mentali che procurassero orgasmi alle donne.
Questa mia zia, la prima volta, mi fece eccitare da pazzi, mostrandomi a volte una tetta, a volte le cosce, facendomi domande stuzzicanti.
quando finalmente si decise a farselo mettere, rimase un po delusa perché andai direttamente in figa, mi scostò, mi fece calmare, poi si fece ciucciare le tette, poi me lo prese in bocca e volle che anche io la leccassi.
In pratica avemmo una 20ina di minuti di preliminari dopo i quali però, appena sentita la figa, sborrai subito, tanto ero compresso, ma ero giovane, ripartii quasi subito, e la seconda si sa è più lenta della prima, e dura di più.
E lei ebbe un orgasmo fortissimo, che mi sbalordì, gridava, mi teneva le unghie sulla schiena.
Capii la mia potenza, ero pieno di orgoglio. Rimasi in figa e cominciai un ritmo lento, ora riuscivo a controllarmi, ed ero pieno di orgoglio dopo altri 5 minuti lei venne ancora, sempre urlando, ed io avevo ormai capito che quella cosa mi piaceva.
Dopo un altro paio di esercitazioni la zia mi fece incontrare con una delle sue amiche sposate, a cui piacevo come giovane, che si esibì con lei in un rapporto lesbo, davanti a me, ed io mi unii, poi quando l'amica fu abbastanza riscaldata, la cavalcai esibendomi in un prolungamento controllato, anche lei arrivò a un orgasmo, meno rumoroso di quello di mia zia, ma arrivò a mordermi sul petto. Era piccoletta, ma piacente, mi disse che il marito era un fulmine a letto.
Mia zia ormai se la godeva alla grande, lunghe lesbicate con le amiche e orgasmi portentosi grazie alla mia foga, ed alla resistenza che mi aumentava sempre di più.
Arrivammo a che mi sfidarono a fare avere l'orgasmo a tutte e 3, e ci riuscii, ma , diciamoci la verità, molto era dovuto al fatto che si eccitavano da matte facendo le lesbicate prima del rapporto.
Ero ormai diventato una specie di gigolò, specializzato in orgasmi ripetuti, avrei potuto farci soldi. In fondo non ero neanche brutto, ero abbastanza atletico, studente universitario, considerato bravo ragazzo, facilmente facevo colpo su alcune donne mature e vogliose.
Ma ormai avevo preso il vizio.
Con le ragazze ero diverso, e questa mia facilità di controllare il rapporto, metteva in sospetto alcune, e qualcuna arrivò a chiedermi se davvero mi piacesse, visto che non sborravo quando loro si aspettavano. Insomma l'autocontrollo non è visto bene dalle ragazze normali.
Le donne vogliono che tu perda la testa, ma anche che tu gli procuri l'orgasmo, io non mancavo di procurargli l'orgasmo, ma ero molto freddo.
Quindi nessun problema di figa, ne avevo, ma continua esibizione invece che rapporti spensierati e partecipati.
Fino a che non fui rieducato, almeno parzialmente da una zia depressa e matura, stavolta del lato di mio madre. Proprio mia madre mi chiese di aiutarla, io vivevo nella stessa sua città.
Lei aveva ormai 62 anni, e si era conservata anche bene, ma non era stata fortunata nel matrimonio, aveva avuto due figli, e un marito puttaniere, che non aveva esitato a piantarla per una rumena, mentre i figli, già grandi, la ignoravano.
Andai a trovarla, era sola e veramente depressa, e parlando con lei, mi accorsi che aveva un bel seno, belle gambe, e si scatenò in me uno strano nuovo modo di guardarla.
Non avevo di fronte ora una donna depressa ed anziana, ma una donna, che mi piaceva.
Questo mi spinse a farle qualche complimento, che la incuriosirono, tirandola un po fuori dalla sua depressione.
Ma si dai, sono vecchia. Zia, ti confesso che ti sto guardando semplicemente come una donna ora, e devo dirti, non so perché, ma mi interessi moltissimo.
Ma sei pazzo, non ti mancano mica le donne a te, già da ragazzo l'altra zia XX ti faceva rallegrare .…
Ah, lo sapevi, - si, lo avevo capito, e poi all’epoca ero fidanzata, mi sono trasferita in questa città, ma ho visto che non ti ha fatto male.
Ma cosa ci trovavi? - Beh, zia, un ragazzo di 19 anni, sano, pensa sempre a quello, - si lo so, ma tu sembravi così intelligente e bravo ragazzo, con quelle zoccole, non mi sembrava bello.
Ora parlando di me, si era un po rianimata, sorrideva un po, arrivò a chiedermi cosa facessero quelle li, di tanto eccitante. -
Sai mi disse, con mio marito era tutto così poco, raro, io ero tanto calda, disse sorridendo, ma lui mi trascurava, io sono stato solo con lui, chissà tu quante donne hai avuto rapporti.
Ah, zia , mi fa piacere che dici che sei calda, in effetti una bella donna lo è sempre.
Sorrise e prese una presa più languida sul divano, - vedi mi disse, mi fai sorridere, grazie, stavo pensando a te con quella culona di tua zia, cosa faceva di tanto erotica.
Ah, cosa ti devo dire, era una bomba di sesso, solo sesso, lo faceva in tutti i modi, non mi ha mai detto una parola dolce, è una cosa un po lunga.
Ma è vero che andava con donne e con uomini? Era curiosa ormai, e io risparmiandole qualche particolare di troppo, confermai che si, che andava anche con le donne.
Ma come possono fare due donne se non c’è … si fermò … il cazzo zia? Azzardai … non dire parolacce … ma che parolacce … volevi dire quello.
- Si fa, zia, c’è anche la bocca, la lingua, le mani, e non dirmi che non lo sai -
Ma, si, cose che sentivo dire, io non ho nessuna pratica, mio marito mi ha baciata solo sull’altare.
Non so che mi prese, mi accostai e la baciai sulle labbra, lei si irrigidì un attimo, poi rispose al bacio, e istintivamente aprì la bocca e le lingue si toccarono.
Il bacio durò parecchio, e, stranissimo, mi eccitava in modo incredibile.
Ma cosa mi fai fare, sei mio nipote” -
Che c’è di male, è stato un bel momento, ora, con te, per me.
Stavolta fu lei a baciarmi, e rimanemmo attaccati per un bel po, lei sospirava e il petto si sollevava e lo sentivo sul mio petto, era sodo, ma era come se fosse una prima volta con me.
Ma che pazza che sono, e anche tu. Ma zia, non ti piace? Dai, è bellissimo, ma non possiamo, siamo zia e nipote.
Cominciava ad avere un po di ripensamenti, per cui la portai subito su un altro discorso, zia ti va se andiamo fuori a cena, in un bel posto?
Ma ti fai vedere con una vecchia, un bel giovane come te?
Ma a noi che interessa e poi in queste città non si fa caso a niente. Dai preparati passo a prenderti fra un paio d’ore vuoi? Che pazzo, si che voglio, dai, basta depressione.
Prima di uscire ci unimmo ancora in un bacio.
Un paio d’ore dopo andai a prenderla in macchina, si era messa proprio bene, una bella gonna aderente, aveva bei fianchi e belle gambe, ed era un po maliziosamente scollata, con un velo a coprire.
Zia, è un onore, che bella che sei. Smettila nipote pazzo, sono una signora, rispettami.
A cena fu allegra, come lo fui io, avevamo un tavolo riservato su un terrazzino dove non ci guardava nessuno e ci baciammo diverse volte.
Dovevo arrivare a questa età per provare certe cose, chissà come ti sembro ignorante e vecchia.
Ma zia, sei una donna magnifica, sei in salute, stiamo bene assieme, che ci serve altro?
Tornammo a casa , in macchina mi teneva la mano, e se la portò anche sul seno , per farmi sentire che le batteva il cuore.
Vuoi salire da me? Forse non sono pronta, mi perdonerai? Zia, decidi tu, io voglio stare con te, come deciderai tu. Non c’è nessuna cosa che dobbiamo fare.
Era ormai tornata allegra, e si sentiva un po figa, vedeva che la desideravo.
Appena entrati andò subito a togliersi le scarpe alte che le facevano un po male, non ci era abituata, e tornò in una sottoveste molto intrigante e si vedevano bene sotto le cosce, mica male, e la profonda scollatura.
S accorse della mia ammirazione, mi abbracciò e iniziò un lungo bacio, ora si stava liberando di tutte le inibizioni, e mi trovai avvolto nelle braccia e nel seno di una donna calda e sensuale.
Andammo sul letto, la portai quasi in braccio, dopo pochi attimi e dopo che avevo provato la dolcezza del suo seno, ci unimmo, e fu come entrassi per la prima volta in una donna diversa, non ci pensai nemmeno a fare lunghi preliminari a cui ero abituato, non le chiesi di fare niente, d’istinto fummo uno dentro l’altra, senza riserve, senza controllo. Per me quasi una prima volta, per lei anche.
Non ricordo quando fosse lungo il rapporto, ero ormai perso, senza controllo, e mi accorsi che stavamo avendo un orgasmo forte e sentito assieme, nello stesso momento.
Fu dolcissima, ed io la tenni ancora stretta, mi disse che non si ricordava tanto piacere e un uomo così appassionato,
Sapessi, zia, per me è una prima volta.
Forse capì.
Nella notte avemmo un altro rapporto dolcissimo, lunghissimo, ma senza studio, puro scambio, e un altro orgasmo contemporaneo.
E ora? Mi chiese la mattina. Ti faccio il caffè zia, con te non c’è bisogno di zucchero.
Ma che facciamo? Non sono mai stato così bene, grazie, mi hai fatto rinascere.
Io? e come, sono una povera vecchia. Sei una gran figona, e conosci il tuo potere.
Ridemmo assieme.
scritto il
2024-04-24
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