Prime esperienze lesbiche seconda parte

Marzia segue il mio sguardo e prima che me ne accorga le
sue labbra sono sulle mie. Sono morbide, calde, umide.
La sua lingua si fa strada nella mia bocca e mentre io sento il
basso ventre sciogliersi lei all’improvviso si ritrae. “Scusa, davvero…” mi dice in preda all’imbarazzo. Il suo viso è rosso e io non riesco a dire una parola. “È che sei così bella e così intelligente e non riesco a pensare che nessun uomo ti abbia mai dato quel tipo di piacere e per un attimo ho pensato di farlo io”. “Fallo” le rispondo. I suoi occhi si spalancano mentre è la mia bocca a cercare la sua. Pochi secondi dopo non sono solo le nostre lingue a cercarci ma tutto il nostro corpo. Morbido contro morbido. Le sue mani mi stringono il culo muovendo ritmicamente la mia figa contro la sua gamba. Sento il clitoride gonfio di piacere e presa dall’eccitazione fiondo il mio viso sul suo seno che inizio a leccare e succhiare. Lei ansima e la mia eccitazione cresce. Ci leviamo le magliette e iniziamo a leccare e morderci i capezzoli turgidi, i suoi con dei piercing. “Hai un seno bellissimo…sodo, tondo, pieno, ti riempie tutto il petto. Fossi un uomo vorrei davvero scoparmelo. Vorrei avere il cazzo solo per sentire la sensazione di esserne avvolta”. “Lo puoi fare e ancora meglio” mi risponde lei. Finisce di spogliarmi e mi fa mettere supina, gambe aperte e due cuscini sotto ciascun ginocchio. Lei si sdraia sotto di me, il suo seno è all’altezza del mio bacino che abbassa. Ha questo punto mi allarga le grandi labbra e inizia a far strusciare la mia figa contro il suo seno. Do di matto e inizio a muovermi come una forsennata su di lei Cher ansima e si procura piacere con un ditalino. I miei umori colano copiosamente mentre i piercing freddi dei suoi capezzoli stimolano il mio clitoride e mi fanno raggiungere il primo orgasmo in un urlo di piacere