L'intervista 2

di
genere
confessioni

Dopo una breve pausa, Franco continuò con l'intervista,
dimmi Paola, quanto durò la relazione con Aldo?
fino ai miei ventidue anni, rimasi la sua donna, e in qugli anni, Aldo mi isenò molte cose, in primis a travestirmi, non solo con l'intimo, ma vestitini, camicette gonne, e scarpe, una sua cugina mi insegnò a truccarmi, e intrapresi il mio cammino femminile.
Mi fece incontrare altri uomini, con qui feci sesso, e mi insegnò a soddisfare più maschi contemporaneamente, divenni una pompinara fantastica, succhiavo e bevevo sperma come se non ci fosse un domani.
E poi, cosa successe che vi fece allontanare?
I miei scoprirono la nostra relazione, seppure avevano capito che non ero normale, intendo sessualmente, mai avrebbero pensato che fossi omosessuale e travestito, ci sorpresero un pomeriggio, mentre ben vestita e truccata, rincasavamo da una passeggiata, e successe il finimondo.
Poi la vergogna che i vicini e i parenti sapessero della mia natura sessuale, fecero sì, che mi allontanarono da casa, mi iscrissero ad una università in una grande città, dove mi trsferii poche settimane dopo.
E lì, cosa successe?,
nulla, potei continuare la mia vita al femminile, dimenticai Aldo, e incontrai altri uomini, più grandi di mè, e poi conobbi Carlo, un avvocato sposato con figli.
E cosa successe?,
successe che lo incontrai in sauna, era nudo, un bell'uomo sulla cinquantina, con un cazzo notevole, io allora ero minuta, gracile, con un accenno di seno, mi vide, mentre mi denudavo, e fissò i miei slip di pizzo.
Una volta in sauna si avvicninò, e si complimentò per la mia biancheria, parlammo per un pò, e poi ci recammo nella zona relax, eravamo soli, mi strinse a sè, e mi baciò, e io mi sciolsi.
Andammo in un privè, e dopo averglielo succhiato per una decina di minuti, mi appoggiò al lettino, e mi scopò sbattendomi come una troia, mi fece godere a lungo, e mi miei gridolini, attirarono, dei ragazzi, che osservarono l'inculata, segandosi, Carlo, mi convinse a farli venire nella mia bocca, gustando il sapore del loro sperma.
Così, iniziammo una relazione, spesso viaggiava, e mi portava con sè, come segretaria, mi comprò molti vestiti e camicette gonne, e così, di giorno ero la segretaria, di notte sua moglie.
Inutile dire che me ne innamorai, mi convinse a rifarmi il seno, una bella terza, e ad iniziare una cura ormonale, in un anno mi trasformai, tanto che dovette, farmi cambiare nome, e così mi chiamai Paola per l'anagrafe, e quando i miei se ne resero conto, mi allontanarono definitivamente da casa.
Iniziai la mia vita femminile, e dopo un paio d'anni, mi lasciò, e dovetti arrangiarmi da sola, finire la scuola, e fare dei lavoretti saltuari.
Per mezza giornata lavoravo in un negozio di vestiti, un posto dove si vendeva a poco prezzo, lo stipendio era misero, ma bastava per l'affitto e il cibo, avevo delle necessità, ma non avevo soldi.
Il titolare, allungava spesso le mani, mi palpava il culo, o il seno, e la cosa mi dava fastidio, ma non potevo andarmene, e così, un pomeriggio alla chiusura, mi disse che se volevo continuare a lavorare per lui, dovevo andarci a letto, si abassò i pantaloni, e mi mostrò il suo cazzo, non male a dire il vero, così mi inginocchiai e gli feci un pompini.
La sera dopo, lo trovai nudo sul divani in ufficio, così, lasciai scivolare il vestito a terra, ero nuda sotto e gli mostrai il mio corpo, rimase basito davanti al mio cazzo, ma non si fece prendere dal panico, mi baciò, e mi scopò con foga.
Non passava giorno che ero sua, mifece dei regalini, e da lì capii che potevo avere di più.
Iniziai a mettere inserzioni sù giornali specializzati, e iniziai ad incontrare uomini a pagamento, dopo sei mesi smisi dilavorare, e mi concentrai sulla mia nuova vita.
Quindi sei diventata una prostituta?
si lo ammetto, cominciai ad incontrarli a casa, ma poi i vicini iniziarono a sospettare, e decisi di andare in un piccolo alberghetto zona stazione, e di sera capitava di battere per strada, e devo dire che passeggiare mezza nuda sul marciapiede era eccitante, e poi incontravo uomini molto dotati.
Poi conobbi un meridionale, Angelo, un pappa, mi prese con lui, divenni la sua donna, e battevo per lui.
Era violento, dotatissimo, ma quando beveva erano schiaffi, e mi violentava dove capitava, e lì, capì che mi piaceva essere dominata e maltrattata.
Mi mandò da alcuni clienti che pagavano moto bene ma volevano prestazioni speciali, venivo legata, al mio cazzo facevano di tutto, e con il mio culo, non ti dico cosa facevano, mi frustavano sui genitali, mi filmavano, mi usavano come latrina, e la cosa mi piaceva sempre di più.
Poi una sera fui arrestata durante una retata.
Rimasi trè giorni in gattabuia, fui segnalata come prostituta, e diffidata.
Ricominciai in albergo, ma poi decisi di rientrare nella mia città, dove conobbi mia moglie
scritto il
2024-04-30
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