La relazione
di
TATONE2
genere
esibizionismo
Da mesi di sera, mi capita spesso di uscire, trav, è più forte dimè, devo indossare intimo,scarpe e vestiti femminili, è una droga, oltre alla droga del cazzo.
Sì, amo il cazzo, in tutti i suoi usi, ne vado matta, non sono solo il solito omosessuale, io sono donna dentro di mè, e non riesco a fare nulla se non in abiti femminili.
Così, alla sera, mi incammino per il lungo lago, e sculettando, cammino, guardandole vetrine, ammirando la lygerie, le scarpe i trucchi ecc, come tutte le donne.
Alcuni mesi fà, mentre fantasticavo davanti ad un noto negozio di intimo, mi sono trovata al mio fianco un uomo, all'inizio non me nesono accorta, poi mi ha rivolto la parola e mi sono girata ad osservarlo.
Circa cinqunt'anni, alto carino, ben vestito, e mi ripete quanto mi aveva detto, visto che io non avevo risposto, ti piace di più il collant o autoreggente, domanda imoertinente da fare a una sconosciuta.
Rispondo, reggicalze, il cuore mi batte forte, non capisco perchè non mi sono allontanata subito, ma bene mi risponde, solo le donne di classe le portano, e non solo loro aggiunge, arrossisco, ha capito chi sono, be non è difficile, sono anziana e bruttina anche da truccata.
Mi faccio forza, si è vero noi ne facciamo largo uso e sorrido, lui mi scruta, e mi dice, sei molto carina, e ben vestita, posso immaginare cosa indossi sotto la gonna, e ride.
Iniziamo così a parlare di reggiseni slip calze ecc, poi mi invita a bere qualcosa, dico di nò, non entro da trav nei locali, si nota troppo, allora mi propone di andare da lui, abita a pochi kilometri, accetto, salgo in auto con lui e partiamo.
Nel tragitto, mi si solleva il vestito, e nota le calze agganciate ai ganci del reggicalze, stupende mi dice, sono sensuali e arrapanti, sorrido, mi tiro sù il vestito fino agli slip, ti piace dico, per tutta risposta appoggia la mano sulla coscia e la accarezza, arrivando al clito, che immediatamente si sveglia, bruscamente abbasso il vestito lui ci rimane male, ma non dice nulla.
Acasa sua, mi offre da bere in sala, una saca piccola ma confortevole, ben messa e pulita, con una scusa vado in bagno, e vedo dei profumi da donne e dei trucchi, immagino della compagna o moglie, poi lo raggiungo.
Dopo varie chiacchiere, Francesco, il suo nome, mi accarezza le gambe e poi mi bacia.
Un lungo e caldo bacio, la sua lingua frulla nella mia bocca, mi lascio andare piano piano, mi abbraccia, e poi mi porta in camera da letto, dove davanti a lui faccio un lento spogliarello, rimanedo in reggicalze calze tachi, e slip.
Non sono bella, ho un pò di pancia, e i miei 64 anni si notano, ma ho delle belle ganbe e sono depileta, il mio cazzo non è più in forma come una volta, ma credo che a Francesco non interessi il mio lato A, ma quello B.
Mi giro e scostando un pochino le natiche, mostro la mia rosellina, stertta stretta, poi mi avvicino a lui e lo spoglio.
Rimane nudo, e sfoggia un cazzo non indifferente, mi inginocchio, e mi metto a fare quello per qui sono considerata la migliore, un POMPINO da urlo.
Dopo una decina di minuti bevo il suo sperma caldo e dolce, fino all'ultima goccia, e ci mettiamo a letto, abbracciati, a raccontarci e baciarci.
Appena si risveglia, mi metto a pancia sù, alzo le gambe e allargo per bene le cosce, lui appoggia la cappella al mio ano, e spinge.
Scivola dentro lentamente sono un lago, lo sento farsi strada nel mio intestino, e me lo godo.
Mi pompa da proma lentamente e poi sotto mia richiesta duramente, così mi devono prendere bestialmente.
Mi innonda di sperma, e mi bacia, il mio cazzo è venuto abondantemente più volte, lo guardo negli occhi e mi viene volta di dirgli che lo amo, ma sarebbe assurdo.
Poi mi riporta alla macchina, ci salutiamo e scambiamo i numeri.
Ci risentimo pochi giorni dopo, lo raggiungo a casa sua, e immancabilmente, devo essere sua, mi faccio scopare più volte nella serata, amo essere inculata, e a lui piace.
Due o trè volte settimna lo raggiungo, capisco che non riesco a togliermelo dalla testa e dal culo, mi sono innamorata, e così prendo coraggio, e dopo aver fatto all'amore mi confesso.
Francesco mi abbraccia e mi dice che anche lui è innamorato di mè, e come farai con la tua compagna? chiedo, lui sorride sono cose di mia sorella quando viene a trovarmi, tranquilla, lo bacio, piango dalla felicità, ma dimmi tù sei giovane, io vecchia, trav e omosessuale, come potremmo avere una relazione.
Tù da settimana prossima, uscirai di giorno con mè trav, e che dicano quello che vogliono, e così fù, i primi tempi mi vergognavo, la gente mi derideva, ma poi me ne sono fatta una ragione.
Ora sono la compagna di Francesco, frequento i suoi amici e settimana prossima incontrerò sua sorella e e miei futuri suoceri.
TI AMO FRANCESCO, SEI LA MIA VITA E I MIEI SOGNI
Sì, amo il cazzo, in tutti i suoi usi, ne vado matta, non sono solo il solito omosessuale, io sono donna dentro di mè, e non riesco a fare nulla se non in abiti femminili.
Così, alla sera, mi incammino per il lungo lago, e sculettando, cammino, guardandole vetrine, ammirando la lygerie, le scarpe i trucchi ecc, come tutte le donne.
Alcuni mesi fà, mentre fantasticavo davanti ad un noto negozio di intimo, mi sono trovata al mio fianco un uomo, all'inizio non me nesono accorta, poi mi ha rivolto la parola e mi sono girata ad osservarlo.
Circa cinqunt'anni, alto carino, ben vestito, e mi ripete quanto mi aveva detto, visto che io non avevo risposto, ti piace di più il collant o autoreggente, domanda imoertinente da fare a una sconosciuta.
Rispondo, reggicalze, il cuore mi batte forte, non capisco perchè non mi sono allontanata subito, ma bene mi risponde, solo le donne di classe le portano, e non solo loro aggiunge, arrossisco, ha capito chi sono, be non è difficile, sono anziana e bruttina anche da truccata.
Mi faccio forza, si è vero noi ne facciamo largo uso e sorrido, lui mi scruta, e mi dice, sei molto carina, e ben vestita, posso immaginare cosa indossi sotto la gonna, e ride.
Iniziamo così a parlare di reggiseni slip calze ecc, poi mi invita a bere qualcosa, dico di nò, non entro da trav nei locali, si nota troppo, allora mi propone di andare da lui, abita a pochi kilometri, accetto, salgo in auto con lui e partiamo.
Nel tragitto, mi si solleva il vestito, e nota le calze agganciate ai ganci del reggicalze, stupende mi dice, sono sensuali e arrapanti, sorrido, mi tiro sù il vestito fino agli slip, ti piace dico, per tutta risposta appoggia la mano sulla coscia e la accarezza, arrivando al clito, che immediatamente si sveglia, bruscamente abbasso il vestito lui ci rimane male, ma non dice nulla.
Acasa sua, mi offre da bere in sala, una saca piccola ma confortevole, ben messa e pulita, con una scusa vado in bagno, e vedo dei profumi da donne e dei trucchi, immagino della compagna o moglie, poi lo raggiungo.
Dopo varie chiacchiere, Francesco, il suo nome, mi accarezza le gambe e poi mi bacia.
Un lungo e caldo bacio, la sua lingua frulla nella mia bocca, mi lascio andare piano piano, mi abbraccia, e poi mi porta in camera da letto, dove davanti a lui faccio un lento spogliarello, rimanedo in reggicalze calze tachi, e slip.
Non sono bella, ho un pò di pancia, e i miei 64 anni si notano, ma ho delle belle ganbe e sono depileta, il mio cazzo non è più in forma come una volta, ma credo che a Francesco non interessi il mio lato A, ma quello B.
Mi giro e scostando un pochino le natiche, mostro la mia rosellina, stertta stretta, poi mi avvicino a lui e lo spoglio.
Rimane nudo, e sfoggia un cazzo non indifferente, mi inginocchio, e mi metto a fare quello per qui sono considerata la migliore, un POMPINO da urlo.
Dopo una decina di minuti bevo il suo sperma caldo e dolce, fino all'ultima goccia, e ci mettiamo a letto, abbracciati, a raccontarci e baciarci.
Appena si risveglia, mi metto a pancia sù, alzo le gambe e allargo per bene le cosce, lui appoggia la cappella al mio ano, e spinge.
Scivola dentro lentamente sono un lago, lo sento farsi strada nel mio intestino, e me lo godo.
Mi pompa da proma lentamente e poi sotto mia richiesta duramente, così mi devono prendere bestialmente.
Mi innonda di sperma, e mi bacia, il mio cazzo è venuto abondantemente più volte, lo guardo negli occhi e mi viene volta di dirgli che lo amo, ma sarebbe assurdo.
Poi mi riporta alla macchina, ci salutiamo e scambiamo i numeri.
Ci risentimo pochi giorni dopo, lo raggiungo a casa sua, e immancabilmente, devo essere sua, mi faccio scopare più volte nella serata, amo essere inculata, e a lui piace.
Due o trè volte settimna lo raggiungo, capisco che non riesco a togliermelo dalla testa e dal culo, mi sono innamorata, e così prendo coraggio, e dopo aver fatto all'amore mi confesso.
Francesco mi abbraccia e mi dice che anche lui è innamorato di mè, e come farai con la tua compagna? chiedo, lui sorride sono cose di mia sorella quando viene a trovarmi, tranquilla, lo bacio, piango dalla felicità, ma dimmi tù sei giovane, io vecchia, trav e omosessuale, come potremmo avere una relazione.
Tù da settimana prossima, uscirai di giorno con mè trav, e che dicano quello che vogliono, e così fù, i primi tempi mi vergognavo, la gente mi derideva, ma poi me ne sono fatta una ragione.
Ora sono la compagna di Francesco, frequento i suoi amici e settimana prossima incontrerò sua sorella e e miei futuri suoceri.
TI AMO FRANCESCO, SEI LA MIA VITA E I MIEI SOGNI
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