Vent'anni dopo

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genere
etero

Vent'anni dopo....

Io e Cristina ci eravamo conosciuti su una chat più di vent'anni fa,entrambi sposati,di regioni distanti,entrambi un po' nella monotonia della coppia e perciò desiderosi di trasgredire almeno due web durante le serate dopo lunghe giornate.
Mi colpì molto il suo aspetto fisico potendola vedere in cam,una gran bella donna formosa nei punti giusti,ma la ciliegina sulla torta che mi mandava fuori di testa era il suo definirsi Geisha per il suo uomo,ti faceva credere di essere sottomessa ma poi alla fine era lei che scopava te e dulcis in Findus adorava il totrpiloquio durante il sesso,cosa volere di più da una donna.
Purtroppo vari eventi della vita ci hanno allontanati (il mio matrimonio fallito,la batosta dura da digerire)e così pian piano Cristina è rimasto un ricordo piacevole ed eccitante ma un ricordo fino a poco tempo fa in cui un altro caso della vita mi porta per lavoro nella sua città.
Chiamarla o lasciare stare domande che mi facevo , ma alla fine da buon rappresentante maschile che in certi casi si lascia più comandare dal cazzo che dal intelletto , mi decido a contattarla e così riesco a spuntarla per un invito a cena.
Gli anni erano passati per entrambi ma io la trovavo sempre più bella ed eccitante,sembrava che il tempo non fosse mai passato e passammo davvero degli splendidi momenti in quel ristorante.
Complice l'alcool dopo un po' che si parlava presi coraggio:”So che sono passati tanti anni e so che ho lasciato scappare forse una delle pochissime donne che mi hanno davvero intrigato nella vita e di questo devo chiederti scusa,ho giocato le mie mani nel peggiore dei modi con te ma non ti ho mai dimenticato del tutto”
“Queste parole mi fanno davvero piacere”mi disse Cristina poggiando la sua mano sulla coscia “Ho sempre creduto che non ti interessassi veramente che fossi solo uno sfogo da tastiera”
il solo suo tocco me lo aveva già fatto venire duro e lei se ne accorse subito guardandomi in viso e sorridendomi.
Pagai il conto la presi per mano e come un invasato che non riesce a ragionare la presi per mano e la condussi al mio albergo, non feci in tempo a chiudere la porta che lei mi spinse contro la porta ed inginocchiandosi davanti a me mi disse:”questa notte sono la tua troia e potrai fare di me tutto ciò che vuoi, montami,scopami fottimi voglio solo essere una cagna che viene montata come una troia da strada” finendo la frase con il mio cazzo in bocca.
Forse il miglior pompino della mia vita tra leccate e succhiate di palle,mi portava in paradiso facendomi ridiscendere stringendomi lo scroto avevo il cazzo che stava implodendo tanto mi faceva godere tanto che mise le mani sulla sua testa ed iniziai a scoparla in bocca “Succhia troia, di più di più voglio che ti entri tutto in bocca fino alle palle, voglio fotterti la bocca come la peggior puttana di strada” stavo andando fuori di testa con quel pompino e Cristina dopo l'ennesima succhiata alla palle inizio a leccarmi il buco del culo facendomi godere ancora di più ma poi non paga decise di mettermi un dito nel culo con il risultato di farmi sborrare come una fontana nella sua bocca.
I cinquant'anni purtroppo hanno bisogno di tempo di ricarica ma il mio cervello non voleva smettere di pensare a porcate con lei così presi una sedia la posizionati davanti al letto e nudo mi sedetti “voglio guardarti mentre ti spogli, fallo adesso!” fu il mio comando perentorio e lei da perfetta geisha lo fece, “masturbati davanti a me troia voglio vedere le tue dita bagnarsi dentro la figa”,non se lo fece ripetere due volte e a coscie spalancate davanti a me inizio a masturbarsi “bastardo ti piace farmi fare la troia, ti ecciti a guardarmi la figa spalancata che si bagna sempre di più, guarda come ti sta diventando duro a vedermi così e poi cosa vuoi che ti dica che voglio il cazzo, che voglio che mi monti più forte che puoi che queste dita non mi bastano che voglio sentirmi piena di minkia come non mai”
Certo era quello che volevo e quello che sarebbe accaduto ma non mi bastava come supplizio”adesso che hai le dita belle bagnate dei tuoi umori apriti anche il culo così iniziamo a prepararlo per dopo!”
“Stronzo!”mi disse, “sempre più porco di come ti ricordavo” ed inizio così ad introdursi due dita nel culo.
“Le vacche si montano a quanto zampe avanti che hai bisogno della seconda razione di cazzo puttana”, la figa era talmente bagnata che il cazzo non fece nessuno sforzo ad entrare e le spinte erano sempre più forti, la sentivo mugolare, gemere darsi della troia, della puttana e la cosa mi mandava fuori di testa e dopo l'ennesima spinta in contemporanea con un sonoro schiaffo sulle chiappe le entrai nel culo.
Fu come darle la scossa “bastardooo,mi hai sfondato il culo,godooo....godoooo,godooo”ed un getto di umori mi bagno completamente il basso ventre e le gambe,”godi troia te lo sfondo questo culo,domani mattina devi fare fatica a sederti”le dicevo tenendola per le spalle ed entrando sempre più a fondo dentro di lei e sentii un altro suo orgasmo partire.
“Adesso e il mio turno di farti godere” mi disse Cristina e mi fece appoggiare supino con la pancia sul letto e le gambe sul pavimento e dopo essersi posizionata dietro di me inizio a lapparmi il culo segandomi “ti voglio mungere porco,voglio svuotarti completamente le palle” e dopo questa frase mi penetrò con due dita nel culo facendomi diventare il cazzo ancora più duro.Mi girò il cazzo al contrario verso la sua bocca ed inizio a succhiarmi e questo trattamento duro poco perché il mio orgasmo arrivò a breve riempiendole la bocca “Siiii troia sborrooooo”.
Ero senza fiato e distrutto ma avevo toccato livelli di piacere mai raggiunti nella mia vita,ci erano voluti vent'anni ma alla fine ero stato davvero ricompensato, chissà se ci sarebbe stato un seguito oppure se fosse stata una notte sola di follia ma era stato troppo bello per farsi altre domande con chissà quali risposte.
scritto il
2024-05-06
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