Provare nuove sensazioni
di
Ablaco
genere
tradimenti
Era da tempo che mi guardava in modo sensuale e quando parlavamo in pausa caffè con presenti altre persone il suo sguardo e le sue parole avevano un doppio fine.
I giorni passavano ma i suoi atteggiamenti verso di me NO anzi si facevano sempre più insistenti e i sui discorsi erano pacati ma sempre con un doppio senso , sinceramente non sapevo come comportarmi mi creava imbarazzo quando c’erano altre persone , se ne accorse anche lui e di conseguenza per un po’ mollo la presa.
Con tutta sincerità e sbigottimento mi accorsi che mi mancava IL SUO SGUARDO E IL MODO DI PARLARE rimasi perplessa di me stessa! mai avevo provato questa sensazione non riuscivo a darmi una spiegazione sebbene ne ero contenta.
Un giorno ero presa dal lavoro che stavo facendo, non mi accorsi che stava dietro di me e mi sussurro all’orecchio “ VIENI A PRENDERE UN CAFFE’ ? “sentire il fiato sul collo provai un brivido girandomi chiusi gli occhi per un istante e dopo aver visto chi fosse gli risposi di “SI” lui si accorse e sogghigno gli risposi “che scemo che sei”.
Eravamo soli e cominciò a farmi delle avance, non sapevo cosa e come rispondere ma il mio corpo si , avevo i brividi lungo il corpo i capezzoli si erano irrigiditi ed il fiato era in preda ad un atteggiamento di godimento mi accarezzò furtivamente il viso e dopo quel tocco velato la vulva si bagnò! fortuna vuole che subito dopo si avvicinarono alla macchinetta del caffe altre persone e di conseguenza tutte quelle sensazioni finirono.
Tornata a casa pensando a quel momento ebbi un brivido di piacere, la sera ricevetti un messaggio da lui il quale mi chiese se prima di iniziare il lavoro ci incontravamo a far colazione gli risposi un'altra volta.
I giorni passavano tra sguardi sorrisi carezze furtive chiacchere avance fino a quando non mi decisi di uscire a far colazione con lui.
Dopo la colazione mi invitò in macchina e senza dire una parola la macchina cammino da sola fino a quel posto, gli sguardi si intrecciarono e le bocche si unirono in un bacio passionale nessuno parlava erano i nostri corpi che si muovevano in sintonia si conoscevano meglio di noi.
Le lingue ballavano lentamente per poi passare ad un rock sfrenato quando le mani sfioravano il viso ed il collo, gli occhi si aprivano e si chiudevano per il piacere.
Abbassammo i sedili le sue dita incominciarono a sbottonarmi la camicia, mentre il mio ventre incominciava a sussultare di passione, delicatamente le sue dita toccarono i capezzoli turgidi e quando la sua lingua lecco l’ombelico ebbi un inarcamento del ventre la vulva era fradicia mi tolse la gonna e le mutandine le sue labbra ripresero a sfiorarmi il collo mentre le sue mani mi accarezzavano il linguine la bocca si fermo sul capezzolo leccandomelo mentre l’altra mano mi sfioro il clitoride e li ebbi un secondo spasmo quando vidi che assaporò sul suo dito il mio nettare mi sciolsi ancora di più e gli dissi “sono tutta tua fammi ciò che vuoi.”
Al sentire ciò si tolse i vesti dopo aver visto il suo membro mi avvicinai e cominciai a leccarglielo aveva una bella cappella mi fermò e mi disso “ no cara mia ora vorrei prima finire con te ti voglio far andare al lavoro ancora col piacere di volermi di nuovo” allargai le cosce e lui infilò la sua testa nella vulva, la sua lingua appena sfiorò il clitoride mi fece avere un terzo spasmo gli dissi “continua cosi limonamela che sto godendo tantissimo” ebbi diversi gemiti di passione le sue dita entrarono tranquillamente in passera non mi riconoscevo più ero un'altra persona ballavo sul sedile poi alzai la sua testa e gli dissi con un filo di voce “continua a leccarmela e fammi venire ti prego non ce la faccio più”.
Ero straziata dal piacere avevo goduto come non mai quando poi ci accorgemmo dell’orario ci guardammo e di fretta e furia ognuno a casa propria.
Arrivata a casa preparai velocemente qualcosa da mangiare per me e mio marito, non vedevo l’ora di andare a lavorare per rivederlo, arrivata sul posto di lavoro si avvicino e mi disse “non pensare che sia finita cosi” guardandolo gli risposi “certo che no è appena iniziata”
Il giorno dopo eravamo li al solito posto prendemmo un caffè molto velocemente e via verso la macchina la quale sapeva già dove andare.
Si accorse subito che non avevo il reggiseno dal fatto che sotto alla maglietta si vedevano i capezzoli già turgidi e si mise a ridere di tutta risposta gli dissi “non ridere non è finita qui” lui allibito mi guardò ed io le misi la mano sotto alla gonna “che grande piacere mi stai dando non me lo sarei mai aspettato” ero senza mutantine.
Arrivati al posto le nostre bocche si unirono, le sue dita andarono a suonare il clitoride le mie mani invece levavano i pantaloni per prendere il suo membro e cominciare a lavorarlo, aveva proprio un bella cappella la bocca si levò dalla sua e iniziai a fargli un bel pompino aveva un buon sapore le palle erano piene doveva svuotarle ed ero contenta di essere io gli tolsi la maglietta e gli leccai tutto il corpo ero contenta che si faceva fare tutto ciò perché cosi capii che non voleva solo scopare ma gli piaceva anche giocare.
I sedili della macchina come per magia erano già abbassati mi disse “Ci facciamo un bel 69?” detto fatto i nostri corpi erano già in posizione era da tanti anni che non lo facevo, il piacere incominciava a salire lui si fermò e dopo avermi girata, come una calamita il suo membro entrò nella mia vulva “ehnmm che immenso piacere” gli dissi” “non dirlo a me” rispose, ero sopra di lui con le gambe piegate danzavo lentamente il corpo era eretto le mie braccia davano il ritmo mentre le sue erano appoggiate al ventre, anche la testa danzava le dissi “neanche con mio marito ho provato quello che sto provando ora” mi rispose “lo stesso vale per me con mia moglie non è come con te continua cosi che mi piace devi comandare te io rimango fermo” con un filo di voce le dissi “dimmi quando stai per venire che mi sgancio” “ non preoccuparti ti avviso”.
La sera prima era un continuo chattare e si era deciso di non adoperare preservativi e di farlo tutto al naturale. Era bellissimo notavo che durava di più rispetto a mio marito e di conseguenza era favoloso cavalcarlo, mi toccavo i capezzoli la testa ballava ogni tanto mi inclinavo verso di lui per succhiargli i capezzoli e baciarlo ebbi il primo orgasmo tutto il mio corpo era in agitazione ed azzardai ad un grido di passione. Mi disse “Tesoro mio non è finita qua ora ti faccio provare un'altra sensazione” mi girò alzo un po’ lo schienale e mi infilò il suo palo nell’ano spalancai gli occhi nessuno aveva sverginato il mio culo mai pensavo di darlo ma quando me lo mise anche se ero venuta comincia a pompare avevo le braccia sul cruscotto lui le aveva sui mie fianchi stavolta era lui che comandava era un cavallo da monta stavo godendo tantissimo e quando mi venne dentro mi fece venire per la seconda volta eravamo esausti tutti e due ma contenti di aver scopato.
I giorni passavano ma i suoi atteggiamenti verso di me NO anzi si facevano sempre più insistenti e i sui discorsi erano pacati ma sempre con un doppio senso , sinceramente non sapevo come comportarmi mi creava imbarazzo quando c’erano altre persone , se ne accorse anche lui e di conseguenza per un po’ mollo la presa.
Con tutta sincerità e sbigottimento mi accorsi che mi mancava IL SUO SGUARDO E IL MODO DI PARLARE rimasi perplessa di me stessa! mai avevo provato questa sensazione non riuscivo a darmi una spiegazione sebbene ne ero contenta.
Un giorno ero presa dal lavoro che stavo facendo, non mi accorsi che stava dietro di me e mi sussurro all’orecchio “ VIENI A PRENDERE UN CAFFE’ ? “sentire il fiato sul collo provai un brivido girandomi chiusi gli occhi per un istante e dopo aver visto chi fosse gli risposi di “SI” lui si accorse e sogghigno gli risposi “che scemo che sei”.
Eravamo soli e cominciò a farmi delle avance, non sapevo cosa e come rispondere ma il mio corpo si , avevo i brividi lungo il corpo i capezzoli si erano irrigiditi ed il fiato era in preda ad un atteggiamento di godimento mi accarezzò furtivamente il viso e dopo quel tocco velato la vulva si bagnò! fortuna vuole che subito dopo si avvicinarono alla macchinetta del caffe altre persone e di conseguenza tutte quelle sensazioni finirono.
Tornata a casa pensando a quel momento ebbi un brivido di piacere, la sera ricevetti un messaggio da lui il quale mi chiese se prima di iniziare il lavoro ci incontravamo a far colazione gli risposi un'altra volta.
I giorni passavano tra sguardi sorrisi carezze furtive chiacchere avance fino a quando non mi decisi di uscire a far colazione con lui.
Dopo la colazione mi invitò in macchina e senza dire una parola la macchina cammino da sola fino a quel posto, gli sguardi si intrecciarono e le bocche si unirono in un bacio passionale nessuno parlava erano i nostri corpi che si muovevano in sintonia si conoscevano meglio di noi.
Le lingue ballavano lentamente per poi passare ad un rock sfrenato quando le mani sfioravano il viso ed il collo, gli occhi si aprivano e si chiudevano per il piacere.
Abbassammo i sedili le sue dita incominciarono a sbottonarmi la camicia, mentre il mio ventre incominciava a sussultare di passione, delicatamente le sue dita toccarono i capezzoli turgidi e quando la sua lingua lecco l’ombelico ebbi un inarcamento del ventre la vulva era fradicia mi tolse la gonna e le mutandine le sue labbra ripresero a sfiorarmi il collo mentre le sue mani mi accarezzavano il linguine la bocca si fermo sul capezzolo leccandomelo mentre l’altra mano mi sfioro il clitoride e li ebbi un secondo spasmo quando vidi che assaporò sul suo dito il mio nettare mi sciolsi ancora di più e gli dissi “sono tutta tua fammi ciò che vuoi.”
Al sentire ciò si tolse i vesti dopo aver visto il suo membro mi avvicinai e cominciai a leccarglielo aveva una bella cappella mi fermò e mi disso “ no cara mia ora vorrei prima finire con te ti voglio far andare al lavoro ancora col piacere di volermi di nuovo” allargai le cosce e lui infilò la sua testa nella vulva, la sua lingua appena sfiorò il clitoride mi fece avere un terzo spasmo gli dissi “continua cosi limonamela che sto godendo tantissimo” ebbi diversi gemiti di passione le sue dita entrarono tranquillamente in passera non mi riconoscevo più ero un'altra persona ballavo sul sedile poi alzai la sua testa e gli dissi con un filo di voce “continua a leccarmela e fammi venire ti prego non ce la faccio più”.
Ero straziata dal piacere avevo goduto come non mai quando poi ci accorgemmo dell’orario ci guardammo e di fretta e furia ognuno a casa propria.
Arrivata a casa preparai velocemente qualcosa da mangiare per me e mio marito, non vedevo l’ora di andare a lavorare per rivederlo, arrivata sul posto di lavoro si avvicino e mi disse “non pensare che sia finita cosi” guardandolo gli risposi “certo che no è appena iniziata”
Il giorno dopo eravamo li al solito posto prendemmo un caffè molto velocemente e via verso la macchina la quale sapeva già dove andare.
Si accorse subito che non avevo il reggiseno dal fatto che sotto alla maglietta si vedevano i capezzoli già turgidi e si mise a ridere di tutta risposta gli dissi “non ridere non è finita qui” lui allibito mi guardò ed io le misi la mano sotto alla gonna “che grande piacere mi stai dando non me lo sarei mai aspettato” ero senza mutantine.
Arrivati al posto le nostre bocche si unirono, le sue dita andarono a suonare il clitoride le mie mani invece levavano i pantaloni per prendere il suo membro e cominciare a lavorarlo, aveva proprio un bella cappella la bocca si levò dalla sua e iniziai a fargli un bel pompino aveva un buon sapore le palle erano piene doveva svuotarle ed ero contenta di essere io gli tolsi la maglietta e gli leccai tutto il corpo ero contenta che si faceva fare tutto ciò perché cosi capii che non voleva solo scopare ma gli piaceva anche giocare.
I sedili della macchina come per magia erano già abbassati mi disse “Ci facciamo un bel 69?” detto fatto i nostri corpi erano già in posizione era da tanti anni che non lo facevo, il piacere incominciava a salire lui si fermò e dopo avermi girata, come una calamita il suo membro entrò nella mia vulva “ehnmm che immenso piacere” gli dissi” “non dirlo a me” rispose, ero sopra di lui con le gambe piegate danzavo lentamente il corpo era eretto le mie braccia davano il ritmo mentre le sue erano appoggiate al ventre, anche la testa danzava le dissi “neanche con mio marito ho provato quello che sto provando ora” mi rispose “lo stesso vale per me con mia moglie non è come con te continua cosi che mi piace devi comandare te io rimango fermo” con un filo di voce le dissi “dimmi quando stai per venire che mi sgancio” “ non preoccuparti ti avviso”.
La sera prima era un continuo chattare e si era deciso di non adoperare preservativi e di farlo tutto al naturale. Era bellissimo notavo che durava di più rispetto a mio marito e di conseguenza era favoloso cavalcarlo, mi toccavo i capezzoli la testa ballava ogni tanto mi inclinavo verso di lui per succhiargli i capezzoli e baciarlo ebbi il primo orgasmo tutto il mio corpo era in agitazione ed azzardai ad un grido di passione. Mi disse “Tesoro mio non è finita qua ora ti faccio provare un'altra sensazione” mi girò alzo un po’ lo schienale e mi infilò il suo palo nell’ano spalancai gli occhi nessuno aveva sverginato il mio culo mai pensavo di darlo ma quando me lo mise anche se ero venuta comincia a pompare avevo le braccia sul cruscotto lui le aveva sui mie fianchi stavolta era lui che comandava era un cavallo da monta stavo godendo tantissimo e quando mi venne dentro mi fece venire per la seconda volta eravamo esausti tutti e due ma contenti di aver scopato.
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Commenti dei lettori al racconto erotico