Al mare con papà e mia moglie.
di
comino
genere
incesti
Franca oggi viene anche papà al mare con noi perché mamma va dalla nonna, copriti un pelino di più. Ho ottenuto l'effetto contrario e siccome aveva messo il copricostume
nero non si notava cosa aveva sotto. Siamo passati a casa di papà per prenderlo, lei
già pregustava una giornata particolare, i suoi atteggiamenti erano fin troppo evidenti
infatti durante il percorso ha detto che voleva andare alla spiaggia dei camussi.
La spiaggia dei camussi è parecchio distante, ho cercato di dissuaderla, è intervenuto
papà in sua difesa -Accontentala- Due contro uno, non vale comunque mi sono diretto
verso i camussi. Quando andiamo al mare non portiamo ombrellone ce ne stiamo al sole tutta la giornata, qualche telo, le solite creme, acqua e frutta. Quando ha tolto il copricostume ho visto che aveva messo un micro di cui non sapevo l'esistenza, l'ho
guardata, lei sorrideva beffarda. -Gildo (papà) mi spalmi la crema- Papà mi ha guardato
come a chiedermi il permesso, inutile mai avrei potuto contraddirla. Il rito è iniziato
subito papà, mentre sistemavo la nostra postazione, agiva con cautela, era lei che si contorceva come un serpente sotto le sapienti mani del mio genitore, lui sapeva dove
toccare e come toccare, lei tendeva sempre di più a stare molto vicino. Papà, che non
è un santo ha cominciato ad essere irrequieto, il costume si stava gonfiando dalle
parti del cazzo. Aveva ottenuto il primo risultato, la sua specialità era eccitare gli
uomini, ero convinto che non ci provasse con papà, invece.... Non c'era quasi nessuno quella mattina sulla spiaggia nonostante fosse una domenica assolata . Ci siamo distesi
su tre teli diversi, comunque tra loro si toccavano, lei si è messa al centro, non avevamo alternative, ci siamo messi al suo fianco. Avevo già capito che non ero il soggetto, era lei a dirigere, ha tolto il microscopico reggiseno, fingendo di sbagliare
lo ha appoggiato sul cazzo di papà. Non sbagliava una mossa, mancava solo che le dicesse scopami. Non era così, doveva eccitare papà. Sono convinto che se non ci fossi
stato io papà l'avrebbe già scopata, anche con la forza, ma l'avrebbe scopata, non si può sottostare ad un trattamento del genere. Papà ogni tanto mi guardava come per chiedermi cosa doveva fare. Quando si è alzata per entrare in acqua, papà l'ha seguita
con lo sguardo, lei si è girata verso di lui ancheggiando, era nuda in pratica, un
triangolino le copriva la figa, papà mi ha guardato, ero rassegnato ormai, c'era poco
da fare. Sono entrati in acqua assieme, li guardavo, non si sono mai avvicinati. Dopo
pochi minuti sono tornati, il triangolino trasparente mostrava la sua figa. Mi stavo
eccitando anch'io, papà si è accorto, ha pensato che potessi stare al gioco, ed allora
nero non si notava cosa aveva sotto. Siamo passati a casa di papà per prenderlo, lei
già pregustava una giornata particolare, i suoi atteggiamenti erano fin troppo evidenti
infatti durante il percorso ha detto che voleva andare alla spiaggia dei camussi.
La spiaggia dei camussi è parecchio distante, ho cercato di dissuaderla, è intervenuto
papà in sua difesa -Accontentala- Due contro uno, non vale comunque mi sono diretto
verso i camussi. Quando andiamo al mare non portiamo ombrellone ce ne stiamo al sole tutta la giornata, qualche telo, le solite creme, acqua e frutta. Quando ha tolto il copricostume ho visto che aveva messo un micro di cui non sapevo l'esistenza, l'ho
guardata, lei sorrideva beffarda. -Gildo (papà) mi spalmi la crema- Papà mi ha guardato
come a chiedermi il permesso, inutile mai avrei potuto contraddirla. Il rito è iniziato
subito papà, mentre sistemavo la nostra postazione, agiva con cautela, era lei che si contorceva come un serpente sotto le sapienti mani del mio genitore, lui sapeva dove
toccare e come toccare, lei tendeva sempre di più a stare molto vicino. Papà, che non
è un santo ha cominciato ad essere irrequieto, il costume si stava gonfiando dalle
parti del cazzo. Aveva ottenuto il primo risultato, la sua specialità era eccitare gli
uomini, ero convinto che non ci provasse con papà, invece.... Non c'era quasi nessuno quella mattina sulla spiaggia nonostante fosse una domenica assolata . Ci siamo distesi
su tre teli diversi, comunque tra loro si toccavano, lei si è messa al centro, non avevamo alternative, ci siamo messi al suo fianco. Avevo già capito che non ero il soggetto, era lei a dirigere, ha tolto il microscopico reggiseno, fingendo di sbagliare
lo ha appoggiato sul cazzo di papà. Non sbagliava una mossa, mancava solo che le dicesse scopami. Non era così, doveva eccitare papà. Sono convinto che se non ci fossi
stato io papà l'avrebbe già scopata, anche con la forza, ma l'avrebbe scopata, non si può sottostare ad un trattamento del genere. Papà ogni tanto mi guardava come per chiedermi cosa doveva fare. Quando si è alzata per entrare in acqua, papà l'ha seguita
con lo sguardo, lei si è girata verso di lui ancheggiando, era nuda in pratica, un
triangolino le copriva la figa, papà mi ha guardato, ero rassegnato ormai, c'era poco
da fare. Sono entrati in acqua assieme, li guardavo, non si sono mai avvicinati. Dopo
pochi minuti sono tornati, il triangolino trasparente mostrava la sua figa. Mi stavo
eccitando anch'io, papà si è accorto, ha pensato che potessi stare al gioco, ed allora
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Commenti dei lettori al racconto erotico