Quando una cognata ti aiuta - parte 3

di
genere
incesti

La notte passa tranquilla. Ci svegliamo, facciamo un bella doccia ristoratrice, e facciamo una bella colazione. Io bello tranquillo, perchè in ferie, mia moglie pronta per andare a lavoro e mia cognata per fare le sue commissioni in città. Uscendo di casa, dopo un bel bacio con slinguate varie a tre, ci salutiamo e ci diamo appuntamento al pomeriggio, e prima di allontanarsi si raccomandano di fare gli onori casa per l'arrivo imminente della sorella maggiore. Questa sorella, un po piu grande di loro, che ha all'incirca 58 anni, è proprio una bella donna. Anche lei un bel seno, abbinato a dei grossi capezzoli, quasi un marchio di famiglia ma che non dispiace, due belle gambe affusolate e un culetto di tutto rispetto che per l'età non è proprio male. Unico neo la cognatona è single da sempre. Mia moglie mi ha confidato però che le ha confessato di voler passare qualche ora in città alla ricerca, finalmente, del piacere e del sesso. La cosa mi diede ovviamente da pensare. Loro via di casa, lei arriva mezza mattina con una confessione del genere.... conoscendo il livello di troiaggine in famiglia, mi sa che si prospetta una mattina eccellente. E cosi verso le 10.30 qualcuno suona il campanello di casa. era lei. con un bellissimo sorriso mi saluta e mi abbraccia. faccio gli onori di casa. le offro un caffe. poi le chiedo come mai in città, e lei molto candidamente mi confida cio che gia sapevo. colgo la palla al balzo e le dico:
- ma se mi offro volontario la cosa ti dispiace? lei scoppia a ridere, nervosamente pero, e risponde
- tesoro ma tu sei mio cognato, non mi dispiacerebbe ma non posso fare una cosa simile a mia sorella... a questo punto ci do sotto..
- sono state tue sorelle a raccomandarsi affinchè io ti accontentassi. e poi sarà il nostro piccolo segreto. inizia e finisce qui. che dici?
- non lo so... fammi riflettere...nel frattempo devo fare pipi. mi fai strada per favore? e io rispondo
-certo seguimi.
a quel punto non posso dire che non ero eccitato ed ebbi ragione ad esserlo.
- ecco il bagno serviti tranquilla, se serve qualcosa chiama.
mi allontanai. dopo qualche minuto mi chiama, e mi accorgo che la porta del bagno era aperta.
- avvicinati, entra pure, non cè la carta igienica.
entrato in bagno un sussulto mi fece drizzare l'uccello istantaneamnete alla visione della signora con le cosce spalancate, le mutandine alle caviglie e un gioiello rasatissimo che desiderava piacere.
mi disse... - non ti vergognerai spero. dai passami la carta igienica che mi devo asciugare. presi la carta, ma mi venne il lampo di genio. dissi
- visto che mi hai fatto arrivare qui se vuoi, ti asciugo io
alla mia domanda, lei emette un sospiro e con voce un po roca risponde - certo puliscila bene pero. presi un paio di foglietti di carta e con la mano aperta le asciugai la figa. feci finta di far cadere la carta e andai a mani nude. era fradicia ma non era piu il piscio. le dissi - ma sei tutta bagnata, alzati che ti asciugo meglio. la feci alzare e le feci appoggiare un piede sul bidet. io in ginocchio avevo quella ficona davanti alla faccia. non ci volle molto a capire che le piaceva perchè alla seconda pennellata di lingua, le sue labbra si schiusero, facendo colare un fiume di liquido trasparente, acre e dolce, mista tra piscio e broda. un clitoride turgido e gonfio di voglia, che leccata dopo leccata, diventava sempre piu duro. comincia a gemere dicendo - non mi aveva baciato mai nessuno a quel modo la sotto. mi stai facendo godere come non mai. le risposi - questo è niente. andiamo in camera sul letto. non si fece pregare due volte. entrati in camera sorpresa. mia moglie e la sorella nude sul letto con le cosce spalancate. la sorella divento bourdeaux in viso. notarono ovviamente la mia eccitazione e dissero. - brutta puttana cosa hai fatto a mio marito? e lei disperata rispose - nulla lo giuro. in quel momento si alzarono dal letto e la spogliarono completamente senza tralasciare carezza intime e leccatine di ogni genere. la stesero sul letto una la apri la fica e latra le leccò i capezzoli ormai duri come ferri. mi dissero - spogliati bastardo. cè una bocca affamata di cazzo sul letto. mi unii a loro e mi feci spompinare dalla vittima che nel frattempo stava avendo orgasmi uno dopo l'altro. ma il bello arriva adesso. si spostano e mi ordinano. - adesso, brutto porco, scopala. lei strabuzzo gli occhi e mi sussurrò - dai spaccami ho troppa voglia. chiavami a sangue. non me lo feci ripetere. entrai in quella fica bollente, e con calma arrivai a sverginarla. lei con un po di dolore pero mi incita a continuare. - scopami bastardo, scopa la tua cognatina, sei un bastardo, uhmmmmm, ahhhh, e sotto i miei colpi sempre piu profondi e veloci inevitabilmente ha come una convulsione e ulra godooooooooo.... a quel urlo non resisto neanche io. sflio il cazzo grondante di umori e le rovescio n bel carico di sborra in bocca. la altre due erano ormai gia venute piu volte masturbandosi a vicenda. tremante ma felice mi ringrazia e mi implora di fare altrettanto col suo culetto.....ma questa è unaltra storia....
scritto il
2024-05-17
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