Prime Esperienze

di
genere
trans

Primi anni 90, dopo il diploma trovo un lavoro a Torino, nella zona semicentrale, vicino via Nizza, per andare al lavoro prendo il treno ed il tram, al pomeriggio ogni tanto torno alla stazione a piedi e per fare prima passo dietro, nella via parallela ai portici della stazione. La via al tempo era molto popolata, ci sono bellissime nigeriane con un fisico statuario e qualche trans, italiano, che lavora anche di giorno, ce ne sono due in particolare, uno più mascolino, con un caschetto nero ed un altro, biondo, bellissimo e molto femminile.
Un pomeriggio prendo coraggio e mi fermo a chiedere a quello con i capelli scuri quanto volesse per stare un po’ insieme, 70mila e stiamo comodi mi risponde. Ok gli rispondo e mi chiede di seguirlo, entriamo in un portone e saliamo al secondo piano, sono molto eccitato dalla situazione anche se non so cosa fare, mi fa accomodare in camera da letto e mi chiede subito di saldare, ok, fatto. Mi dice di spogliarmi e mi guarda mentre lo faccio, sono molto imbarazzato, dopodichè si toglie i pantaloni e le mutande, il suo cazzo è in erezione, non è molto grande e mi chiede cosa voglio fare, timidamente gli chiedo se può incularmi, non risponde e mi guarda, poi mi dice per incularti voglio un regalino, cosa? Non capisco, gli dico, un regalino altrre 50 mila lire e di lascio toccare, altre 100 e ti inculo. Sono mortificato, non ho altri soldi con me, puoi solo guardare mi dice, mi faccio una sega, mi rivesto e me ne vado.
Non mi rivedrà mai più.
Dopo qualche settimana, passo nuovamente nella via retrostante i portici e vedo che c’è stavolta il trans biondo, mi fermo e gli chiedo se vuole stare un po’ con me, mi sorride e mi dice di seguirlo, entriamo in un portone e mi fa salire al primo piano, mi ma entrare e mi dice di mettermi a mio agio e mi fa sedere, mi dice che lei chiede 50 mila, la saldo e mi indica il bagno. Mi preparo e torno indietro, si è spogliata, ha un bellissimo seno e un bel cazzo di 17 cm c.ca. Mi chiede se voglio incularla, gli dico che preferisco prenderlo, ok vieni qui, mi chiede di appoggiarmi al tavolo, mette il preservativo e inizia a lavorarmi il buco, il dito entra, poi appoggia la cappella e fa entrare il cazzo, non sento dolore, è una sensazione molto bella, mi chiede se può continuare, gli dico di si e inizia lentamente a pompare, hai un bel culo. E’ stupendo, prosegue per qualche minuto poi allunga la mano ed inizia a segarmi, dopo un minuto vengo. E’ stato bellissimo, hai un culo stupendo, caldo e accogliente, torna a trovarmi, mi raccomando.
Anche lei purtroppo non la rivedrò.
Vengo a sapere che Milano è molto più fornita di situazioni e di occasioni, bisogna andare in macchina però, le due vie del peccato sono via Novara e via Fulvio Testi.
Voglio provare un trans di colore, sono più dotate, una sera decido e vado in via fulvio testi, vedo un trans non altissimo, di colore che aspetta nel controviale, mi fermo e gli chiedo se è donna, no trans mi risponde, gli chiedo quanto vuole per andare a casa sua, 50, ok, parcheggia.
La seguo in casa, mi fa saldare e mi indica il bagno, mi preparo e la trovo nuda con il cazzo in erezione, è molto più grande di quelli che avevo visto e preso sino a quel momento, è di una ventina di centimetri, bello largo e con una cappella un po’ più stretta dell’asta, inizio a conoscere lo stile brasiliano, cappella grande ma asta più grande che si allarga. Gli chiedo se posso toccarlo, si vai pure, che bello rimango ipnotizzato, mi dice di mettermi alla pecorina, mette il preservativo, mi sputa sul buco e spinge, entra, mi riempie ma non sento dolore anche questa volta, inizia a scoparmi lentamente poi via via più veloce. E’ veramente brava, capisce che mi piace e spinge con mestiere alternando il ritmo, ad un certo punto sento che punta il cazzo verso il basso, in direzione della prostata, non capisco più niente andrei avanti per ore ma sul più bello vengo, con il cazzo nel culo, è un esperienza difficile da ottenere e da ripetere, lei se ne accorge e mi abbraccia, mi dice che bello, sei venuto con il cazzo nel culo senza toccati e mi racconta quanto quella sensazione sia ambita dai clienti e da lei. Le chiedo se è venuta anche lei. No, non posso devo lavorare. Stiamo ancora 5 minuti a chiacchierare e la lascio.
Via Novara, anni 90, è incredibile, decine di trans statuarie e clienti in coda ad aspettare il loro turno, caos, giro e vado in via figino, nella penombra vedo una figura alta, nera, con due tette enormi, riesco ad accostare e le chiedo quanto vuole, 30 mila, salgo? Sì Sali pure, mi indica la strada sino ad un luogo buio dietro l’inceneritore, mi dice di scendere e abbassare i pantaloni, eseguo, mi trovo davanti a qualcosa che non avevo mai immaginato, un cazzo enorme, con una cappella grande ed un asta nodosa che si allarga sino a non riuscire a cingerla, sarà lungo 25 cm, penso che stavolta mi farà male, senza tanti preamboli, preservativo sputo e vai, entra piano e spinge, quando finalmente è entrato tutto mi sento pieno e dilatato ma non sento dolore, spinge e spinge come una forsennata, è stupendo, ad un certo punto si ferma con il cazzo dentro al mio culo e mi ordina di segarmi sino a quando non vengo, tira fuori l’uccello e si ricompone mi passa due fazzoletti per pulirmi, risaliamo in macchina e la riaccompagno. E’ sicuramente uno dei cazzi, veri, più grandi che abbia mai visto anche in seguito.
La rivedrò decine di volte, anche a casa sua, sino a quando la festa svanisce, le amministrazioni di Milano fanno piazza pulita del paradiso, che si trasferisce su internet, questa è un'altra storia però.
scritto il
2024-05-18
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