Quel Pompino nato in chat.
di
Silva_42
genere
etero
Mi chiamo Silvana, ho 42 anni. Vivo al Sud, sono separata ormai da 4 anni. Da quando ho lasciato mio marito non ho più avuto storie. Ho pensato a me, a mio figlio piccolo. Devo dire che fino adesso sono stata bene. Anche il sesso non mi è mancato. Oggi, che mio figlio è più grandicello e spesso sono sola mi rendo conto che forse una compagnia ci starebbe. Ma non sono mai uscita con nessuno. Qualche corteggiatore c'è stato ma non mi hanno mai conquistato, li ho sempre trovati o scemi o brutti. Io sono ancora piacente. Non molto alta, direi 1,54. Ho capelli castani che però tengo tinti di biondo con riflessi neri e lunghi sul collo lisci. Ho gli occhi azzurri. Di taglia faccio 44, ho la vita morbidina così come il sedere. Di seno faccio una seconda ma è il mio orgoglio, è ancora sodo e bello. Non ho capezzoli grandi, anzi piccolini e chiari con aureole anche loro piccole e chiare. Di carnagione sono bianca, avrei bisogno di prendere il sole e infatti spero che l'estate arrivi presto, anche se non sono una che si abbronza molto...la mia pelle tendenzialmente rimane chiara. Ho occhi azzurri. Nell'ultimo periodo ho iniziato a chattare per passare un po' il tempo quando quest'inverno soprattutto la domenica rimanevo sola. Sono sempre state chattate semplici, ogni volta con interlocutori diversi. Recentemente però ho conosciuto un uomo, Aldo, separato anche lui ma più grande di me, ovvero 65 anni. Devo dire che spiccava per simpatia e originalità e quindi le nostre conversazioni si sono susseguite per diverso tempo. Ci siamo raccontati e con il passare dei giorni mi piaceva sentirlo e scriverci. Per me però era un amico di penna, non ci siamo mai neanche scambiati numeri e neanche foto. Parlandone con una mia amica lei mi disse di incontrarlo. Io ero contraria perché un uomo di 65 anni non era il mio target. Ma la mia amica mi disse che non dovevo incontrarlo per iniziare una relazione, ma invece che parlare in uno schermo potevo farlo di persona davanti ad un caffè e rimaneva sempre l'amico che volevo che rimanesse. Ero un po titubante ma in effetti pensai che non c'era niente di male. In chat era sempre stato educato e a parte una volta in cui là chat si fece un po piccante rimase sempre a modo. Quel giorno che là chat divenne un po più carica del solito comunque fu educato e carino e mai volgare. Parlavamo del l'astinenza che avevamo entrambi a causa della separazione (anche lui non aveva una donna da molto, credo 7 anni) e inevitabilmente si fini che lui mi chiese di descrivermi, di come ero vestita e con un Po di imbarazzo risposi, lo lasciai fare e mi raccontò la fantasia che aveva in quel momento ovvero alzarmi la maglietta e toccarmi il seno. Gli dissi che non volevo immaginare oltre il seno e lui fu rispettoso, mi chiese dove poteva immaginare di venire e con grande imbarazzo gli dissi o sul seno o sui piedini...altro non volevo immaginare. E immagino nel perimetro che gli dissi, raccontandomi i particolari di lui che si strusciava il suo "coso" prima sui miei piedi e poi sul seno, sui capezzoli dove poi immaginò di venire. Quell'esperienza fu un po traumatica...non mi era mai capitato di lasciarmi andare in chat...ma ripeto lui fu molto carino e poi nei giorni successivi non ripetemmo la cosa. Un giorno appunto mi fece la domanda. "Ti va di vederci un pomeriggio?" " ci vediamo in stazione (di un paese sul mare a metà tra me e lui) io ti vengo a prendere con la macchina e poi beviamo qualcosa sul mare. Memore del "consiglio" della mia amica, risposi ok. Quel giorno, gli attimi prima ero molto agitata. Per mille motivi. Molto più grande di me, di fatto mai visto e poi dubbi sul fatto che speravo che non si creassero equivoci. Ero mezza pentita ma ormai era fatta. Mi presentai in stazione alle 18. Il tempo primaverile mi permise di mettermi un vestitino leggero stile floreale unico a gonnellina sotto e con una leggera apertura sopra. Un maglioncino sulle spalle. Scarpe misi delle ballerine. Capelli raccolti e occhiali da vista. Quando ci incontrammo e non fu facile perché non ci eravamo mai visti fu un po traumatico. Lui mi disse che ero bellissima e mi fece molto piacere ma io non potei dire lo stesso. Era alto, pelato, un po di pancia ed era vestito un po stile old anni 80, jeans, camicia a righe e mocassino. Salii in auto, andammo sul mare. Fortunatamente lui era spigliato e riempiva i silenzi che io con il mio imbarazzo non riuscivo a coprire. Ma al locale, complice la bella vista del mare, il cocktail e la sua simpatia devo dire che mi rilassai e passammo un paio di ore..molto piacevoli...tra chiacchiere e risate un po come in chat. Alle 20 mi propose di cenare. Accettai ma gli dissi che non volevo fare tardi. L'ultimo treno era alle 23 e lui mi promise che ci saremmo stati. Andammo in una pizzeria semplice semplice, sul mare. Mangiammo una pizza veloce sempre con il clima allegro che c'era. Alle 21 uscimmo e mi disse che mi voleva fare vedere un punto panoramico e poi mi avrebbe portato alla stazione. Mi portò leggermente sulla collina. C'era in effetti una vista splendida. Ci fermammo a chiacchierare in auto con quella vista. Lui però iniziò a parlare sempre meno. Erano più i silenzi e gli sguardi un po imbarazzati che le parole. Mi salii una grande ansia. "Sei bellissima sai Silvana?" "Grazie Aldo"...e l'imbarazzo era sempre più forte...."vorrei darti un bacio sai?" "No Aldo non voglio, il bacio è troppo intimo..lo sai noi siamo amici...non me la sento" " hai ragione scusa...ma neanche un bacio sul collo?" Rimasi annichilita, non risposi e lui si avvicinò e mi baciò il collo scostandosi quasi subito..." Vedi...non ti ho mica mangiato ah ah" ....ero rigida dal l'imbarazzo...."è un po come quella sera in chat....tu mi hai detto che dovevo arrivare sino ad un certo punto è io li mi sono fermato..." E mentre mi diceva così....con le mani prese le mie caviglie ...si portò una gamba verso di lui e tolse la ballerina....e con la mano iniziò a accarezzare il mio piede. Di istinto tolsi la gamba. " ma dai...ah ah...mica ti mangio la gamba ah ah...dai torna qui" e senza aspettare che feci io un passo si riprese la caviglia e porto il piede questa volta vicino alla sua bocca....e iniziò a baciarlo. "Aldo per favore non è il caso".... "Come in chat Silvana....dai...sei bellissima...dammi un piccolo perimetro" . Ero come incapace di rispondergli. Ero agitata. Non dissi nulla...e per lui quello fa il segnale che poteva continuare. Iniziò a leccarmi il piedino, a succhiare le dita e leccare la pianta..succhiare il tallone...e poi tornare sulle dita e sotto le dita. Il mio timore di incorrere in questo fu vero. Il tema era che quest'uomo non mi piaceva ma capivo anche che dopo tutto questo tempo per lui era difficile trattenersi. " ma nel perimetro...posso mettere anche il tuo seno Silvana? In chat fu bellissimo immaginarlo..." E mentre parlava si avvicinò a me...la sua mano mi toccava da sopra il vestito...sentivo la sua mano sui miei seni...dalla scollatura....inserì la mano e complice un reggipetto senza Ferretti riuscì a fare uscire i due seni tenuti alti e stretti dal vestito ma nudi quasi per intero. "Che meraviglia Silvana!! Posso metterli nel perimetro?" Ormai ero bloccata. Gli feci si con la testa, capivo che non potevo sottrarmi. Lui iniziò a succhiarli con la bocca, con una grande foga e mi fece male. Sentivo succhiare il capezzolo che a volte in modo maldestro mordeva. La lingua roteava sul capezzolo e dalla bocca usciva un sacco di saliva. Era come fuori controllo. Si ributto poi dalla sua parte. Appoggio la schiena alla porta e si riprese la caviglia....sbottonò i suoi jeans e tirò fuori il suo "coso" aveva già lerezione. Prese il mio piede e lo passò sul suo membro bagnandomi tutta la pianta di presperma e urina. Nella macchina c'era un odore fortissimo. Un odore di uomo ma che non era quello che immaginavo io.pensai a quanto fui scema a seguire il consiglio della mia amica. Dopo essersi sfregato per un po' sul mio piede ...si fermò...mi guardò...e mi chiese di farlo venire. Capii che aveva ormai voglia di venire e che ormai in quel contesto non potevo sottrarmi. Mi aggiustai la coda....e avvicinai il mio viso al suo membro. L'odore era acre, forte. Mio marito invece era molto pulito. Lui di fatto era il primo uomo a cui mi accingevo a fare sesso orale dopo mio marito. Era tutto nuovo per me. Presi tra le labbra la sua cappella. Ero fortemente imbarazzata. Chiusi gli occhi e iniziai a farlo entrare in bocca. Lui era totalmente passivo. Non aveva un membro particolarmente grande e lerezione aveva un po perso di vigore. Questo mi agevolo. Iniziai a succhiarlo e poi a muovere la bocca su e giù. Lui ansimava...mi chiedeva di continuare. Muovevo la testa su e giù e il mio seno che da rimasto fuori dal vestito sfregava le sue palle . Sentivo i suoi peli contro il mio capezzolo. Ad un certo punto senti uscire il suo sperma. Era caldissimo. Continuai a muovermi finché con la mano mi fece cenno di fermarmi. Feci un sorriso per togliere l'imbarazzo di entrambi. Presi un fazzoletti o per sputare lo sperma anche se le gocce finirono un po dovunque, sul seno soprattutto. Ci ricomponemmo. Eravamo tutti un po imbarazzati. Mentre mi riportava in stazione parlammo poco. Lui sul binario mi abbracciò, mi disse che ero meravigliosa. Mi ringraziò. Lo abbracciai anche io, lo salutai d salii in treno. Tornai a casa tra inquietudine e senso di colpa. Avevo nel seno e nei piedi il suo sperma e questo mi fece capire che non era stata una chattata. Ero turbata. Presi sonno sul treno.
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Commenti dei lettori al racconto erotico