Il mio desiderio perverso con la zia

di
genere
prime esperienze

“Sai cosa mi andrebbe di fare, zia”?
“Dimmi pure”.
“Ho voglia, ho voglia di te”.
“Stanotte mi sono svegliato in preda ad un fortissimo desiderio. Lo sai che a te racconto tutto, non so, mi viene naturale ed è una gran bella cosa”.

Max è un uomo che conosco da un po’ , mi piace parlare con lui, così come mi piace parlare con gli altri uomini, sia quando sono sinceri, sia quando mentono, li adoro !!!
Lui mi ha confessato che da piccolo, ma anche ora, prova un’attrazione particolare per sua zia, donna molto bella e piacente che lo ha sempre fatto eccitare inconsapevolmente per via della sua carica sessuale inconscia ( forse ) e comunque questo pensiero gli ha sempre smosso gli ormoni al punto tale che quando era ragazzino, spesso si chiudeva in stanza e si segava pensando alla sua zia in atteggiamenti da gran porca.
Ora il nostro rapporto è nato così virtualmente e tale è attualmente, ci scambiamo pensieri, desideri ed uno di questi è stato di immaginare che fossi io sua zia, sarà per la differenza d’età, sarà per il mio modo di fare accogliente, un giorno me l’ha chiesto: “Sai, mi piacerebbe tanto immaginare che fossi tu mia zia perché mi ecciti quanto lei, che ne pensi “? “E che ne penso, lo sai che mi piace giocare, mi piacciono i giochi di ruolo, fingeremo che io sia tua zia, alla quale racconti le tue fantasie sconce. Sappi che questa zia però è monella “!
Mio marito ama vedermi presa da certe situazioni e ama vedere gli altri presi da me, è un misto di sensazioni molto forti che rendono il nostro rapporto vivace, frizzante.

“ Dimmi tutto, Max, è davvero incredibile la complicità che si è creata; parlami del tuo desiderio”… gli ho riferito tempo fa

Mi piace tanto essere l’oggetto dei suoi desideri ed è incredibile pensare quanto si sia spinto oltre con me… “.
Max, un bell’uomo bruno, occhi scuri, sorriso aperto, molto curato, fa palestra e balla musica latino americana.
Si sa muovere in modo sensuale, conosce ogni centimetro del suo corpo, sa perfettamente quali stimoli possono essere per lui fonte di piacere.
Non è banale, anzi, persona profonda che ama spaziare, conoscere e sperimentare.
Parliamo, parliamo parliamo, fantastichiamo eccitandoci… adoro!!!
Che ci posso fare?
Alcuni uomini, perché non sono tutti uguali, poi hanno qualcosa di speciale ed ecco che mi soffermo, li punzecchio, ogni tanto mi fiondo in profondità nelle loro menti e permetto loro di conoscere una parte di me sia fisica che interiore, le mie sensazioni, li coinvolgo nei miei giochi .
Gli uomini sono più pronti a giocare rispetto alle donne ed io amo giocare con il sesso .

“ Sai che ti parlavo di quella coppia con la quale ero stato qualche tempo fa”?
“Sì, certo, ricordo perfettamente”.
“La cosa che mi ha colpito è che loro avevano bisogno di me, la mia presenza era indispensabile per portarli a godere, ma allo stesso tempo loro hanno fatto godere me in una maniera che mai avrei immaginato”.
Nella coppia il lui è bisex e dunque oltre a soddisfare i desideri della donna con la stimolazione tramite la penetrazione, mi sono ritrovato a soddisfare anche i capricci di lui, anzi, non parlerei di capricci ma semplicemente di desideri perché ognuno di noi ha dei desideri celati e lui ha avuto la grande fortuna di poterlo svelare alla sua compagna di vita e di gioco”.
“ Allora com’è andata? Raccontami…”
“Bene, durante le nostre conversazioni preliminari loro mi hanno chiesto se ero disposto a fare un gioco di ruolo fingendo di essere il loro nipotino che aveva bisogno di essere consolato.
Questo gioco mi intrigava molto ed io ho deciso di accettare. Ci siamo incontrati in una camera d’albergo e loro mi aspettavano in vestaglia, di erano appena messi a letto, ho bussato. È venuta ad aprirmi la lei, una donna molto bella, piccolina, castana, occhi verdi, indossava un body nero di pizzo ed una vestaglia trasparente, ciabattine col tacco. Appena mi ha visto mi ha detto: “ Cosa ti è successo tesoro”? Vieni dentro, ti preparo un tè caldo e così ne parliamo”.
Lui, lo zio, era seduto sul bordo del letto e mi ha invitato ad accomodarmi mentre la zia preparava il tè.
“Levati pure la giacca, racconta cosa ti è accaduto. avete litigato”?”In realtà era del tempo che non andavamo d’accordo, lei era sempre più fredda scostante, oggi pomeriggio ho deciso di chiederle spiegazioni, ci siamo incontrati in un bar in una zona riservata, le ho preso la mano sperando che fosse un momento passeggero, le ho chiesto cosa non andasse e lei mi ha confessato che aveva una relazione da tempo con un altro. Questa cosa non l’immaginavo proprio, sono rimasto sconvolto al punto tale che non ho avuto neanche la forza di reagire, la prima cosa che ho fatto è stata andare via senza dire una parola, sono entrato in macchina disperato, poi finalmente ho pensato di chiamarvi”
“Hai fatto bene a venire da noi; ecco la zia che torna con il tè”.
“Tesoro vieni qua, abbraccia la zia”. “Mentre la abbracciavo”- mi racconta Max’ - “ sentivo i suoi seni contro il mio petto e anziché rilassarmi, sentivo che il cazzo che si stava indurendo, non riuscivo a rilassarmi, anzi, questa situazione mi stava eccitando da morire, l’ho abbracciata, il cazzo ormai scandalosamente eretto contro il suo bacino, lei mi ha accennato un sorriso malizioso.
Questo gioco mi stava facendo impazzire!!!!
Le ho messo le mani sul culo e lentamente la mia mano destra ha cominciato a scivolare sempre più giù, le ho allargato una natica e sono entrato con due dita nella fica, sentendo che era bagnatissima… Oh, santo cielo quanto mi stavo eccitando! Avrei voluto prenderla e scoparla lì su due piedi ma il gioco doveva continuare; lei mi mi ha dato la tisana, l’ho bevuta poi, una volta seduto sul letto, mi sono preso la testa tra le mani disperato; lo zio mi ha invitato a stendermi mi ha detto” : “ Vieni qua a rilassati, ci pensiamo noi a te; la zia si è abbassata su di me, mi ha slacciato la cintura, aperto il bottone, abbassato la zip e sfilato i pantaloni , mi ha guardato il cazzo che era piuttosto evidente data la mia eccitazione, me lo ha accarezzato e poi mi ha sfilato gli slip “.
“Roberto vieni qua, vedi in che condizioni è il nostro nipotino, facciamo qualcosa per lui, ha bisogno di una mano, anzi, ha bisogno di essere baciato, coccolato. A questo punto lei me lo ha preso in bocca, ha cominciato a leccarlo da un lato, subito dopo si è avvicinato lui leccandolo insieme a lei . Ce l’ho duro come il marmo solo a raccontarlo. La situazione era travolgente, non mi importava chi stesse giocando con il mio arnese, la cosa che contava era provare piacere, addirittura da due persone. Ho dovuto trattenermi per due volte per non venire, perché volevo godermi quel momento . Avevo una voglia di scopare!
Dopo avermi leccato per bene, lei si è spogliata e si è accomodata su di me ed io me la sono scopata mentre lui ci guardava e mi accarezzava il viso.
Ho provato delle sensazioni uniche, nuove per me: un misto di dolcezza ed ambiguità che insieme mi facevano scoppiare il cazzo come quando avevo vent’anni.
A quel punto tutto il dolore era dimenticato, c’era spazio soltanto per il piacere estremo e così ho scopato, ho scopato e ancora non so per quanto tempo. Ad un certo punto l’ho girata a pecorina e penetrata dietro, sentivo il suo godimento anale ed allo stesso tempo il desiderio di provare la stessa cosa anch’io; ho pensato che deve essere fantastico godere da dietro” .
“Beh sì, ti confermo che prenderla dietro ti procura delle sensazioni fortissime e tra l’altro ho letto che per l’uomo questo piacere è intenso, forse anche di più che per la donna, soprattutto se si stimola la parte di pelle e di carne che c’è tra lo scroto e l’ano, per via della prostata , la zona è molto sensibile ed erogena per l’uomo.
“Ho voglia, zia! Mi fa venire voglia parlare di queste cose con te, già il ricordo di quella esperienza a tre mi eccita, ma quanto mi parli tu, quando mi mandi quei vocali così sensuali, mi diventa subito duro”
“Lo sai che mi piace procurare sensazioni di godimento”.
“Lo so zia, tu hai qualcosa, non so , che mi eccita come un maiale e adesso ti confesso una cosa, un desiderio”
“ Dimmi pure”.
“Vorrei che tu fossi la prima”.
“Cioè? Spiegati meglio”.
“ Vorrei provare ad essere penetrato, vorrei provare questa sensazione”. Desidererei tanto che tu indossassi uno strap-on e mi penetrassi, dovrai essere tu per prima, voglio te”!
“Questa cosa che mi dici non può che farmi piacere, non avrei mai immaginato che mi potesse capitare una richiesta del genere”!
“Lo so, lo so che sembra strana, un desiderio irrefrenabile che mi è venuto dopo quella esperienza: desidero provare questo piacere e desidero che sia tu la prima, perché mi fido di te”.
“D’accordo, questa cosa mi onora, lo sai, penso che ti piacerà, starò attenta non procurarti dolore , farò in modo che tutto possa risultare piacevole fino a farti godere. Ti avverto che la prima volta proverai una sensazione strana, un’emozione e una paura allo stesso tempo, ti sentirai quasi collassare, sudare freddo, ma non ti preoccupare, non ti farò male, userò il lubrificante, entrerò prima con le dita per aprirmi un po’ la strada, poi ti massaggerò il lubrificante, indosserò lo strap-on e metterò del prodotto anche su quello e poi, quando sarai pronto, mi avvicinerò a te che sarai a novanta gradi ed infine entrerò con decisione per vincere la resistenza dell’ano. Sono sicura che ti piacerà e vorrai che io continui, vorrai sentirlo entrare e uscire fino a quando non raggiungerai l’orgasmo. Guarda, sto per venire soltanto al pensiero, non vedo l’ora di fare questa esperienza, nuova per me, mentale, ma sono sicura che sarà anche fisica; conoscendomi so già che mi colerà il liquido tra le gambe, anche solo a vederti godere. Poi, non si sa cosa potrebbe accadere, sai com’è fatta tua zia…”
“ Certo che lo so, conosco i tuoi desideri, zia”.
“Bene, ora devo andare, ne parliamo la prossima volta, vediamo se riusciamo a organizzare un incontro, d’accordo”?
“D’accordo zia, vado anch’io.
Un bacio! Ti adoro”!
scritto il
2024-05-22
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