L’incontro con Giada
di
Noone
genere
trans
Sono un trentenne da poco single.
Vivo da solo e grazie al mio amico di infanzia Marco ho iniziato ad uscire come se fossi un adolescente.
In queste uscite con lui ci siamo imbattuti in diverse esperienze sessuali.
La più eccitante è stato un massaggio fatto da Giada, splendida ventiquattrenne tailandese, trans.
Rispondendo ad un messaggio online abbiamo conosciuto questa ragazza che mi ha fatto perdere completamente la testa.
L’abbiamo raggiunta a casa sua, accordandoci per l’appuntamento in due ma ovviamente uno per volta.
Il primo a farsi massaggiare è stato Marco.
Giada ci accoglie sorridente. Cazzo dal vivo è ancora più figa che in foto.
Sparisce con Marco e mi lascia attendere per un’ora sul divanetto.
Attendo mentre sento Marco che si diverte lasciandosi intrattenere.
I due poi spariscono per una doccia, si apre la porta, Marco esce soddisfatto, Giada dietro mi fa cenno di seguirla.
Entro nella stanza. Calda e accogliente. Giada è profumatissima. Indossa un abito nero molto corto.
I suoi tratti asiatici e i suoi capelli neri lisci lunghi mi mandano in estasi.
Mi spoglio, Giada mi abbassa i boxer sorridendo e mi fa stendere a pancia in giù nel lettino.
Inizia così un massaggio lento e armonioso. Le sue mani mi accarezzano e oliano ogni centimetro del mio corpo.
Le sue dita arrivano così anche nelle mie chiappe.
Le dita mi entrano tra le chiappe sfiorandomi il buco del culo, si poggiano sulle palle e stendono il mio cazzo che sta per andare in tiro.
Un lento massaggio oliato tra testicoli e buco del culo mi sta facendo eccitare.
La guardo. Giada mi sorride. Mi fa girare.
Il mio cazzo è dritto, in tiro.
Giada non perde tempo.
Inizia a oliarmelo tutto stringendolo tra le mani.
Sento l’olio colare tra i coglioni.
Mi giro verso di lei, sorride ancora e si avvicina con il suo meraviglioso corpo alla mia faccia.
Solleva leggermente il vestito corto facendo fare capolino al suo cazzo.
“Vuoi giocarci?’ Mi chiede.
Non me lo faccio ripetere.
Allungo la mano e inizio ad accarezzarle i coglioni.
Il suo cazzo è in tiro, sarà un terzo del mio. Inizio a segarglielo. Per me è la prima volta che tocco un altro cazzo ma l’eccitazione mi porta a farlo avvicinare alla mia bocca ed iniziare a leccarglielo.
È profumatissimo. Non capisco più nulla.
Con quel cazzo in bocca non sento neanche che Giada mi aveva nel frattempo infilato un dito in culo approfittando del fatto che mi sono girato.
Mi alzo dal lettino. Il mio cazzo è talmente in tiro che tra un po’ mi punta il mento.
Faccio appoggiare giada al lettino, immergo la mano nell’olio e gliela passo tra le chiappe.
Infilo un dito nel suo buco caldo e molto accogliente. Ci ho pensato dopo che Marco lo aveva esplorato poco prima di me.
Afferro il mio cazzo pieno d’olio e inizio a penetrare questo bocconcino.
Mentre la scopo, le massaggio i coglioni e la sego baciandole il collo.
Giada viene tra le mie mani e il lettino. Appena lei mi sborra in mano vengo anch’io dall’eccitazione.
Mi stacco da quel corpo magnifico.
La guardo “mi hai stregato”.
Quella sera l’ho portata a cena. Da quella sera Giada è la mia donna.
Vivo da solo e grazie al mio amico di infanzia Marco ho iniziato ad uscire come se fossi un adolescente.
In queste uscite con lui ci siamo imbattuti in diverse esperienze sessuali.
La più eccitante è stato un massaggio fatto da Giada, splendida ventiquattrenne tailandese, trans.
Rispondendo ad un messaggio online abbiamo conosciuto questa ragazza che mi ha fatto perdere completamente la testa.
L’abbiamo raggiunta a casa sua, accordandoci per l’appuntamento in due ma ovviamente uno per volta.
Il primo a farsi massaggiare è stato Marco.
Giada ci accoglie sorridente. Cazzo dal vivo è ancora più figa che in foto.
Sparisce con Marco e mi lascia attendere per un’ora sul divanetto.
Attendo mentre sento Marco che si diverte lasciandosi intrattenere.
I due poi spariscono per una doccia, si apre la porta, Marco esce soddisfatto, Giada dietro mi fa cenno di seguirla.
Entro nella stanza. Calda e accogliente. Giada è profumatissima. Indossa un abito nero molto corto.
I suoi tratti asiatici e i suoi capelli neri lisci lunghi mi mandano in estasi.
Mi spoglio, Giada mi abbassa i boxer sorridendo e mi fa stendere a pancia in giù nel lettino.
Inizia così un massaggio lento e armonioso. Le sue mani mi accarezzano e oliano ogni centimetro del mio corpo.
Le sue dita arrivano così anche nelle mie chiappe.
Le dita mi entrano tra le chiappe sfiorandomi il buco del culo, si poggiano sulle palle e stendono il mio cazzo che sta per andare in tiro.
Un lento massaggio oliato tra testicoli e buco del culo mi sta facendo eccitare.
La guardo. Giada mi sorride. Mi fa girare.
Il mio cazzo è dritto, in tiro.
Giada non perde tempo.
Inizia a oliarmelo tutto stringendolo tra le mani.
Sento l’olio colare tra i coglioni.
Mi giro verso di lei, sorride ancora e si avvicina con il suo meraviglioso corpo alla mia faccia.
Solleva leggermente il vestito corto facendo fare capolino al suo cazzo.
“Vuoi giocarci?’ Mi chiede.
Non me lo faccio ripetere.
Allungo la mano e inizio ad accarezzarle i coglioni.
Il suo cazzo è in tiro, sarà un terzo del mio. Inizio a segarglielo. Per me è la prima volta che tocco un altro cazzo ma l’eccitazione mi porta a farlo avvicinare alla mia bocca ed iniziare a leccarglielo.
È profumatissimo. Non capisco più nulla.
Con quel cazzo in bocca non sento neanche che Giada mi aveva nel frattempo infilato un dito in culo approfittando del fatto che mi sono girato.
Mi alzo dal lettino. Il mio cazzo è talmente in tiro che tra un po’ mi punta il mento.
Faccio appoggiare giada al lettino, immergo la mano nell’olio e gliela passo tra le chiappe.
Infilo un dito nel suo buco caldo e molto accogliente. Ci ho pensato dopo che Marco lo aveva esplorato poco prima di me.
Afferro il mio cazzo pieno d’olio e inizio a penetrare questo bocconcino.
Mentre la scopo, le massaggio i coglioni e la sego baciandole il collo.
Giada viene tra le mie mani e il lettino. Appena lei mi sborra in mano vengo anch’io dall’eccitazione.
Mi stacco da quel corpo magnifico.
La guardo “mi hai stregato”.
Quella sera l’ho portata a cena. Da quella sera Giada è la mia donna.
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Commenti dei lettori al racconto erotico