Viaggio in Bus

di
genere
etero

Ciao a tutti. Mi sono decisa a scrivere anche io. Mi ha fatto conoscere questo sito una mia amica e da allora leggo spesso e ho voluto anche io raccontare la mia esperienza. Intanto mi presento, mi chiamo Angela e ho 42 anni. Sono mamma di un bimbo di 12 e moglie. Sono sposata da 14 anni. Sono una donna sempre indaffarata, casa, lavoro, faccende. Mio marito è sempre via per lavoro, ha orari difficili e quindi a casa mi occupo di tutto io. Un anno fa abbiamo passato un momento difficile. Lui a causa del suo lavoro era sempre fuori e quando era a casa era teso e arrabbiato con il mondo. Io soffrivo perché lo vedevo lontano da me, mi cercava poco e finimmo per non fare più l'amore come prima. Io in amore sono sempre stata un po' passiva nel senso che era lui a cercarmi e se non lo faceva difficilmente facevo io il primo passo. Il sesso mi piace ma non sono mai stata una fanatica e lui spesso mi accusa di essere abitudinaria e di non avere fantasie. A giugno scorso, complice il matrimonio di una mia amica dovevo salire su al nord per l'addio al celibato e a seguire anche la cerimonia. Noi abitiamo al sud ma avendo studiato al nord mi sono rimasti molti amici. Decisi di salire con un Bus notturno sia per risparmiare sia per non perdere mezza giornata di viaggio. Ero felice di andare, avevo voglia di staccare qualche giorno da questa situazione tesa che c'era a casa. Rivedere gli amici dell'Università e svagarmi un po mi avrebbe fatto bene. Mi feci accompagnare al luogo della partenza da mio marito. Rimanemmo un po' insieme e gli feci mille raccomandazioni per la mia assenza. Era una serata molto calda e sebbene fossero le 22 si sudava. Gli dissi di non attendermi oltre e di rincasare. Rimasi alla fermata da sola e il bus non si fece attendere molto. Fortunatamente non c'erano tante persone e i posti liberi erano tanti. Diedi le valige all'autista e salii sedendomi al posto a me assegnato. Ero al piano superiore dove dopo di me si sedette un signore di mezza età e un'altra signora piuttosto anziana. Ero contenta, speravo che la situazione rimanesse tale anche nelle fermate successive per evitare confusione e dormire tranquilla. Scelsi di vestirmi comoda e fresca. Avevo un vestitino tipo copricostume unico, bianco con fantasie floreali. Ai piedi delle pratiche infradito di color arancio. Non sono molto alta. Su per giù sono 1 m e 50. Sono mordida in alcuni punti come per esempio fianchi e sedere. Non ho un seno molto grande, faccio una seconda. Ho la pelle chiara. I capelli li tengo biondi con riflessi neri. Ho gli occhi azzurri. Caratterialmente sono allegra, solare e spigliata. Mi piace stare in mezzo alla gente. Alle 23 il pullman partii e io mi misi a guardare un po qualche filmato sul cellulare. Non avevo ancora sonno e speravo che il film mi aiutasse a dormire. Dopo poco però fui incuriosita dal rumore che veniva dai seggiolini più avanti. Mi resi conto che era la signora anziana che addormentandosi iniziò a russare. Mi venne da ridere e il signore che era qualche fila più in là se ne accorse anche lui è iniziammo insieme a ridere e fare battute. Ne approfittammo anche per presentarci. Si chiamava Luigi, aveva 67 anni e stava andando a Bologna dal figlio. Iniziò una chiacchierata a distanza, ognuno nella sua fila ma dopo qualche istante si alzò e si sedette vicino a me. Rimasi un po sorpresa perché volevo quanto prima dormire mentre la sua presenza era un po invadente. Ma tutto sommato era una persona gradevole e parlare era piacevole. Mi disse di essere vedovo da 6 anni e da allora non aveva avuto altre relazioni. Questa cosa non la viveva benissimo perché sentiva la mancanza di una donna. Da lì a poco tra una risata e l'altra prese a raccontarsi in modo più intimo ma senza volgarità. Mi raccontava del suo desiderio di fare l'amore e della paura di non poterlo più fare. Lo rassicuravo e gli dicevo che era ancora giovane e che avrebbe riavuto la sua occasione. Ormai si era fatta notte e il pullman aveva lasciato anche l'ultima stazione e fortunatamente nessuno era salito al piano di sopra. Luigi passo a chiedere di me. Mi sentivo rilassata e mi lasciai andare raccontandomi. Lui mi ascoltava con attenzione. Non so che mi prese, il suo modo di ascoltarmi era terapeutico e gli raccontai il momento che stavo attraversando con mio marito. Ad un certo punto mentre parlava la sua mano fini sulla mia coscia. Non so perché, non so spiegarmi come ma invece che darmi fastidio quella mano mi diede una scossa pazzesca. Mi sentii un fremito su tutto il corpo. Non mi riconoscevo più. Mi bloccai dalla sorpresa solo un secondo. Smisi di parlare per qualche secondo. In quegli istanti capii che i battiti stavano aumentando, che una sorta di piacere mi stava attraversando. La cosa era surreale, non era da me. Ma in quella circostanza prese a guidarmi probabilmente l'inconscio. Divenni rossa un po in viso ma ripresi a parlare come se non avessi la mano su di me. Lui era imbarazzato come me. Mi ascoltava ma la mano al momento era ferma. Sentivo crescere un bollore tra le gambe, sentivo i seni più gonfi e i capezzolini ingrandirsi. Ero scioccata dalla mia reazione, stavo capendo che mi stavo eccitando. Oddio. Era impensabile. Lui era più grande di me, era un uomo avanti con l'età. Non era bello, era di media altezza, robusto con la pancia, piuttosto peloso e senza capelli. Anche nell'abbigliamento non era molto giovanile, dimostrava tutti i suoi anni. Ma mi piaceva la voce, come parlava e il modo in cui mi guardava. In quel momento percepivo la presenza di un maschio davanti a me che mi guardava con desiderio. Quello che probabilmente mi mancava da un po. La mia mente ormai aveva abbassato le difese. Chiusi gli occhi ,mi fermai nel racconto...si creo un piccolo silenzio imbarazzante. Misi la testa sul vetro e chiusi gli occhi. Lui iniziò a muovere la mano....il mio cuore iniziò a battere forte...decisi di concentrarmi sulla mano....con gli occhi chiusi mi concentrai sui suoi movimenti...accarezzava la coscia...su e giù. Avevo i brividi. Mi piaceva. La mano ora esplorava l'interno coscia...mi palpava e stringeva la pelle...le dita sfioravano le mutandine. Mi sentivo umida lì in mezzo. Ero eccitata. Si fece più audace e inserì un dito sotto la stoffa delle mutande. Appena ne percepii la presenza sulle labbra della mia patatina ebbi una scossa, aprii gli occhi...che si incrociarono con i suoi. Ero piena di desiderio, lo guardai e capii che anche lui lo era. Chiusi di nuovo gli occhi. Mi girai di schiena, misi i piedi sul sedile e mi rannicchiai con i piedi sotto il sedere e la testa sul vetro. Era il segnale che mi abbandonavo alle sue attenzioni. Lui si avvicinò a me....mise la mano sulla caviglia....e iniziò a salire sulla coscia..alzando e portando il vestitino sopra le mutande. Ora da dietro mi vedeva le mutande. Avevo degli slip normali, neri di cotone. Avvicinò la sua pancia alla mia schiena, la mano scivolo sotto il vestitino arrivando sino al reggipetto. Afferrò un seno da sopra la stoffa. Avevo perso la testa, mi sentivo in colpa ma ero eccitatissima. Mi stringeva a lui. Schiena contro la sua pancia, mano sul seno e sentivo il suo pacco sul mio piede. Sentivo che i pantaloni erano gonfi e spingevano sul mio piede. Misi la mano dietro e sganciai il reggipetto. Volevo sentirlo. Questo gli permise di far passare la mano e afferrare direttamente il mio seno. Il suo tocco direttamente sulla pelle, le sue dita sul mio capezzolo mi provocarono un altro brivido. Non mi bagnavo così la patatina da anni. Non mi riconoscevo ma non me ne fregava nulla. Stavo godendo tantissimo. Entrambi non parlavamo, eravamo impacciati e imbarazzati. Lui stringeva il mio petto e muoveva il suo pacco sul mio piede. Misi una mano dietro la schiena, cercai e trovai il cavallo dei suoi pantaloni. Sgancia il bottone e abbassai là zip. Ero a contatto con le sue mutande. Ero come in trans. Abbassai lo slip. La mia mano fu immediatamente bagnata dalla sua cappella umida di presperma. Con il pollice accarezzavo la sua cappella e ne sentivo l'umido. Mi piaceva, mi eccitava farlo. Non aveva un membro appararentemente grosso. Non lo vedevo, ero girata di spalle ma mi sembrava corto ma largo. Ora lo aveva libero e poteva strisciarlo comododamente sulla pianta del mio piede che era sotto il mio sedere. Da dietro sentivo questo pene scivolare e bagnare la mia pianta e il tallone, le dita e a volte la cappella scivolava contro la chiappa. Contemporaneamente continuava a stringermi il seno da dietro e aveva portato anche l'altra mano avvinghiandola a me. Avevo due mani sul seno che mi palpavano e stringevano i capezzoli e un membro che si strofinava sul piede.stavo provando un piacere grande. Il piacere probabilmente crebbe anche in lui, sentivo la cappella pulsare sul piede. Aumentava il respiro...e incomincio a metter una mano nella mia mutandine. Sempre abbracciandomi da dietro ora aveva una mano sul seno (la sinistra), una mano nella mia mutandina e sfiorava il clitoride. Le dita lo sfregavano forte seguendo il ritmo con cui il suo pene sfregava sulla pianta del piede. Ansimavamo. Stava salendo il piacere. Si....si....'continua Luigi ti prego' ...'si Angela...ci sono quasi,,,," è senti d'un tratto il piede bagnarsi di liquido caldo....era il suo seme...che schizzava anche su schiena e chiappa....e contemporaneamente anche io ebbi il mio orgasmo....bagnandomi ancora più di quello che ero....misi una mano dietro....mi toccai i piedi per capire quanta sperma avevo che bello, la mia mano si riempì di suo seme...caldo....mi prese una scossa fortissima. Istintivamente, quella mano bagnata la portai sul mio seno e di nascosto a lui mi spalmai tutto il seno, i capezzoli . Ero sfinita è incredula. Chiaramente cadde l'imbarazzo più totale. Ci ricomponemmo. Lui si spostò nel suo posto per pulirsi. Io ero ancora eccitata. Decisi di non pulirmi e lasciai il suo sperma sui piedi e sul seno. Ero in preda a mille emozioni. Ci addormentammo. All'arrivo ci salutammo e ci scambiammo i numeri di telefono. Non sapevo perché presi quel numero ma decisi di non farmi tante domande. In fondo credo che speravo di rivederlo. Ero ancora bagnata di lui.
scritto il
2024-05-25
4 . 1 K
visite
1 0
voti
valutazione
6.6
il tuo voto
Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.