Lucia, fidanzata esibizionista pt1
di
fenixthenarrator
genere
incesti
La mia fidanzata Lucia, appena ventiquattrenne ama essere guardata e mostrarsi. Questo l'ha portata a vivere esperienze molto intense.
Ricordo molto bene la prima cena a casa dei suoi. Una cena che, superficialmente, sembrava come tante altre ma che, alla fine, avrebbe lasciato senza parole la maggior parte della gente.
Lucia, un metro e cinquantotto, lunghi capelli neri, grandi occhi castani, labbra turgide con un bel seno prosperoso e dei fantastici fianchi larghi.
Al mio arrivo mi accoglie lei, sexy come sempre, vestita con un maglioncino nero molto scollato che lascia poco alla fantasia e un paio di leggings che disegnano alla perfezione il suo sedere e un attento osservatore potrebbe intravedere la sagoma del perizoma che indossa. Un bacio appassionato e un lungo abbraccio interrotto dalla voce del padre che mi saluta.
"Ciao, tu devi essere Marco! Accomodati, fai come se fossi a casa tua."
"Ciao, Lucia mi ha parlato molto del suo papà! Come sta signore?"
"Benissimo, grazie, accomodati". Mi indica il divano e mi accingo a sedermi mentre con la coda dell'occhio penso di vedere la sua mano che accarezza il sedere di Lucia. Avrò visto male penso tra me e me.
Dopo una breve chiacchierata la cena è servita e Lucia ci chiama a rapporto in sala da pranzo.
Io e il papà ci alziamo e mi guida verso la sala. Arrivati nella stanza non sono preparato a quello che vedo! Il tavolo apparecchiato alla perfezione, una cena che si pregusta deliziosa e... a capo tavola la mia stupenda Lucia.
"Sai, faceva caldo in cucina, con i fornelli accessi", esclama mentre fisso la sua quinta in bella mostra.
"Forza sedetevi, altrimenti si fredda!"
Io, ancora in imbarazzo per la visione inaspettata mi avvicino al posto che mi indica lei e mi accomodo nel posto alla sua sinistra. Lo sguardo fa fatica a distogliersi dal suo seno.
Il papà si avvicina al tavolo, sembra essere abituato a questo spettacolo. Allontana la sua sedia dal tavolo e, prima di sedersi, bacia Lucia sul seno.
"Papi, daiii, ci sono ospiti!", dice senza troppa convinzione.
Un bacio sull'altro seno e anche il papà è pronto per la cena.
Terminata la seconda portata, Lucia sparisce in cucina, sicuramente per il dessert.
"Hey Marco, quando Lucia torna, al mio tre, le poggiamo una mano sul seno!"
"Dai! Non penso che sia il caso..."
"Non ti piace il suo seno sodo?"
"Certo che si! Un seno magnifico, ha fatto un vero capolavoro!"
Lucia torna dalla cucina con panna e fragole. Poggia tutto sul tavolo e torna a sedersi a capo tavola.
Vedo il papà che la osserva, le fissa le tettone.
"Uno!"
Lucia lo fissa e sembra già aver capito.
"Due!", continua il papà, alzando la mano e portandola vicino al seno di Lucia.
"Tre!", la mano si appoggia sul seno.
"Dai, Marco! Fallo anche tu!", mi istiga il papà.
Lucia si gira verso di me e prendendomi la mano, se la appoggia sul seno ancora libero.
Vedo la mano del papà muoversi sul seno e sento che lei geme sommessamente.
Allora, convinto anche dal gesto di Lucia, inizio a giocare con i suoi capezzoli che si stanno facendo turgidi, roteando le dita sulle sue grosse areole.
"Che dici, quella panna è sprecata per le fragole", le dice il papà, prendendo il dosatore e facendole cadere una buona quantità di panna sul seno, ricoprendole i capezzoli.
Facendola poi ruotare con la sedia, le posa le labbra sul seno affondando tra quei morbidi seni, leccando via la panna...
TO BE CONTINUED
Ricordo molto bene la prima cena a casa dei suoi. Una cena che, superficialmente, sembrava come tante altre ma che, alla fine, avrebbe lasciato senza parole la maggior parte della gente.
Lucia, un metro e cinquantotto, lunghi capelli neri, grandi occhi castani, labbra turgide con un bel seno prosperoso e dei fantastici fianchi larghi.
Al mio arrivo mi accoglie lei, sexy come sempre, vestita con un maglioncino nero molto scollato che lascia poco alla fantasia e un paio di leggings che disegnano alla perfezione il suo sedere e un attento osservatore potrebbe intravedere la sagoma del perizoma che indossa. Un bacio appassionato e un lungo abbraccio interrotto dalla voce del padre che mi saluta.
"Ciao, tu devi essere Marco! Accomodati, fai come se fossi a casa tua."
"Ciao, Lucia mi ha parlato molto del suo papà! Come sta signore?"
"Benissimo, grazie, accomodati". Mi indica il divano e mi accingo a sedermi mentre con la coda dell'occhio penso di vedere la sua mano che accarezza il sedere di Lucia. Avrò visto male penso tra me e me.
Dopo una breve chiacchierata la cena è servita e Lucia ci chiama a rapporto in sala da pranzo.
Io e il papà ci alziamo e mi guida verso la sala. Arrivati nella stanza non sono preparato a quello che vedo! Il tavolo apparecchiato alla perfezione, una cena che si pregusta deliziosa e... a capo tavola la mia stupenda Lucia.
"Sai, faceva caldo in cucina, con i fornelli accessi", esclama mentre fisso la sua quinta in bella mostra.
"Forza sedetevi, altrimenti si fredda!"
Io, ancora in imbarazzo per la visione inaspettata mi avvicino al posto che mi indica lei e mi accomodo nel posto alla sua sinistra. Lo sguardo fa fatica a distogliersi dal suo seno.
Il papà si avvicina al tavolo, sembra essere abituato a questo spettacolo. Allontana la sua sedia dal tavolo e, prima di sedersi, bacia Lucia sul seno.
"Papi, daiii, ci sono ospiti!", dice senza troppa convinzione.
Un bacio sull'altro seno e anche il papà è pronto per la cena.
Terminata la seconda portata, Lucia sparisce in cucina, sicuramente per il dessert.
"Hey Marco, quando Lucia torna, al mio tre, le poggiamo una mano sul seno!"
"Dai! Non penso che sia il caso..."
"Non ti piace il suo seno sodo?"
"Certo che si! Un seno magnifico, ha fatto un vero capolavoro!"
Lucia torna dalla cucina con panna e fragole. Poggia tutto sul tavolo e torna a sedersi a capo tavola.
Vedo il papà che la osserva, le fissa le tettone.
"Uno!"
Lucia lo fissa e sembra già aver capito.
"Due!", continua il papà, alzando la mano e portandola vicino al seno di Lucia.
"Tre!", la mano si appoggia sul seno.
"Dai, Marco! Fallo anche tu!", mi istiga il papà.
Lucia si gira verso di me e prendendomi la mano, se la appoggia sul seno ancora libero.
Vedo la mano del papà muoversi sul seno e sento che lei geme sommessamente.
Allora, convinto anche dal gesto di Lucia, inizio a giocare con i suoi capezzoli che si stanno facendo turgidi, roteando le dita sulle sue grosse areole.
"Che dici, quella panna è sprecata per le fragole", le dice il papà, prendendo il dosatore e facendole cadere una buona quantità di panna sul seno, ricoprendole i capezzoli.
Facendola poi ruotare con la sedia, le posa le labbra sul seno affondando tra quei morbidi seni, leccando via la panna...
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