Sogno proibito

di
genere
etero

Mi trovo in una stanza ed è in penombra. C'è una tenda spessa e scura che non lascia passare la luce del giorno. Un marinaio si toglie in fretta la divisa e resta nudo. Il suo corpo mi piace tantissimo, mi sento invasa dalla lussuria, si lancia su di me. La barba lunga mi solletica il viso, le sue mani percorrono il mio corpo senza sosta. Inconsciamente mi lascio andare alle sue voglie morbose, piano piano alita sulla mia pelle, mi piace. La sua lingua mi sfiora, assapora il mio corpo fino a scivolare direttamente nel profondo della mia intimità. Non riesco ad oppormi ormai lascio che lui continui a esplorare il mio corpo. È una furia scatenata, mi penetra, è enorme e possente, preme su di me con tutto il peso del suo corpo. Gemo sotto i colpi del suo membro, ansima come una bestia inferocita, la sua bocca incontra la mia, mi bacia. Dovrei provare ribrezzo ma l'accetto presa ormai da una voglia irrefrenabile, le sue possenti mani si stringono sul mio seno, mi fa male, succhia i capezzoli, mordicchia, non capisco più niente. Il suo membro strazia il mio clitoride, godo in continuazione, mi solleva di peso come fossi una piuma, il suo pene non abbandona la mia vagina. Adesso sono io sopra di lui, godo in continuazione. Mi rendo conto di essere stata violentata, ma il mio subconscio rifiuta quel pensiero, quel marinaio è magnifico. Mi fa provare un qualcosa di nuovo, non riesco a smettere, lo cavalco come un ossessa, lo sento ansimare ancora di più, gode, godiamo insieme. Dal suo membro fuoriesce una quantità enorme di sperma, tale da inondare la mia vagina.
di
scritto il
2024-06-01
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