Il pene piccolo, la mamma troia.
di
gizzi
genere
incesti
Con Mirko siamo amici da qualche anno, forse amici è una esagerazione, ci siamo conosciuti in farmacia, eravamo in attesa dello stesso integratore. Lui vive con la mamma, il padre, uomo di grandi virtù, ha messo incinta la ragazza ed è scappato. Questi mascalzoni dovrebbero sparire dalla faccia della terra. Comunque mamma e figlio vivono discretamente, lei impiegata in un ente pubblico, lui primo anno di veterinaria.
Poco tempo fa, commentando un fatto di cronaca, abbiamo sfiorato l’argomento sesso.
Ha interrotto il discorso in maniera brusca. Non eravamo intimi, quindi ho sorvolato, la mia perplessità è stata fin troppo evidente, è finita li. Non ero amico intimo di Mirko, con la mamma le distanze erano maggiori quindi quando mi ha telefonato per dirmi che voleva parlarmi in sua assenza, più che perplesso mi stavano venendo dei dubbi. Comunque ho accettato, ci siamo visti in un centro commerciale, sulla panchina di un corridoio lunghissimo. Non l’avevo riconosciuta, si è presentata con una discreta minigonna, molto bella, truccata al punto giusto, il seno seminascosto da una camicetta aperta. -Ciao Iris, non ti avevo riconosciuta- -Ho cercato di mimetizzarmi per non farmi riconoscere dalla gente- -Hai forse ottenuto l’effetto contrario, cosa mi vuoi dire?- -Un po’ mi vergogno a parlare di queste cose, però ci devo provare. Si tratta di Mirko, lui ha un difetto che lo limita in tutto, se ne sta facendo un problema, comprensibile sicuramente, ma esagerare è rischioso. Ha il pene piccolissimo- A questa notizia per piccolissimo intendevo poco meno della misura normale -Sei sicura che sia un problema?- -Certo che lo è, la misura è ridicola, non più di quattro centimetri- -Oh cazzo- -Appunto il cazzo, non ha erezioni o comunque non si nota rispetto alla posizione di riposo. Per lui il sesso è tabù, ne con le donne ne con i maschi, lo rifiuta a prescindere- -Ed io cosa potrei fare?- -Questo non lo so, tu sei l’unica
persona di cui mi posso fidare- -Dovrei provare ad avere un rapporto con lui, un rapporto tra ragazzi- -Ho pensato anche ad avere un rapporto con un ragazzo davanti a lui per vedere se si eccita- -Quindi dovremmo scopare io e te davanti a lui per eccitarlo?- -Soli io e te oppure ...- -Oppure cosa?- - Oppure lui- -Magari così fosse- -Dovrebbe partecipare?- -Come?- -Magari prendendo in bocca il tuo cazzo, come farei io davanti a lui- -Sono d’accordo comunque la notte devo dormire con i miei- -Lo potremmo fare di giorno, devo preparare lui, non so quale reazione potrebbe avere- -Provaci e fammi sapere- -Aiutami lo facciamo insieme- Mi vuoi coinvolgere in tutto e per tutto- - Anch’io voglio scopare con te- -Ora capisco- -Non hai capito, voglio scopare con te per Mirko, lui è la luce dei miei occhi- Quel fatidico giorno è arrivato, descrivere tutte le azioni a cui sono stato sottoposto da mamma e figlio richiede un racconto a parte, forse erano d’accordo, mi hanno spolpato Mirko è stato micidiale col cazzo in bocca, Iris famelica, sono tornato a casa dicendo che mi sentivo poco bene, sono andato a letto senza cena. Ho approfondito l’amicizia con Mirko ed Iris, a Mirko piace il mio cazzo, me lo succhiava e sborrava trascinato dalla mamma che mi mordeva le labbra.
Poco tempo fa, commentando un fatto di cronaca, abbiamo sfiorato l’argomento sesso.
Ha interrotto il discorso in maniera brusca. Non eravamo intimi, quindi ho sorvolato, la mia perplessità è stata fin troppo evidente, è finita li. Non ero amico intimo di Mirko, con la mamma le distanze erano maggiori quindi quando mi ha telefonato per dirmi che voleva parlarmi in sua assenza, più che perplesso mi stavano venendo dei dubbi. Comunque ho accettato, ci siamo visti in un centro commerciale, sulla panchina di un corridoio lunghissimo. Non l’avevo riconosciuta, si è presentata con una discreta minigonna, molto bella, truccata al punto giusto, il seno seminascosto da una camicetta aperta. -Ciao Iris, non ti avevo riconosciuta- -Ho cercato di mimetizzarmi per non farmi riconoscere dalla gente- -Hai forse ottenuto l’effetto contrario, cosa mi vuoi dire?- -Un po’ mi vergogno a parlare di queste cose, però ci devo provare. Si tratta di Mirko, lui ha un difetto che lo limita in tutto, se ne sta facendo un problema, comprensibile sicuramente, ma esagerare è rischioso. Ha il pene piccolissimo- A questa notizia per piccolissimo intendevo poco meno della misura normale -Sei sicura che sia un problema?- -Certo che lo è, la misura è ridicola, non più di quattro centimetri- -Oh cazzo- -Appunto il cazzo, non ha erezioni o comunque non si nota rispetto alla posizione di riposo. Per lui il sesso è tabù, ne con le donne ne con i maschi, lo rifiuta a prescindere- -Ed io cosa potrei fare?- -Questo non lo so, tu sei l’unica
persona di cui mi posso fidare- -Dovrei provare ad avere un rapporto con lui, un rapporto tra ragazzi- -Ho pensato anche ad avere un rapporto con un ragazzo davanti a lui per vedere se si eccita- -Quindi dovremmo scopare io e te davanti a lui per eccitarlo?- -Soli io e te oppure ...- -Oppure cosa?- - Oppure lui- -Magari così fosse- -Dovrebbe partecipare?- -Come?- -Magari prendendo in bocca il tuo cazzo, come farei io davanti a lui- -Sono d’accordo comunque la notte devo dormire con i miei- -Lo potremmo fare di giorno, devo preparare lui, non so quale reazione potrebbe avere- -Provaci e fammi sapere- -Aiutami lo facciamo insieme- Mi vuoi coinvolgere in tutto e per tutto- - Anch’io voglio scopare con te- -Ora capisco- -Non hai capito, voglio scopare con te per Mirko, lui è la luce dei miei occhi- Quel fatidico giorno è arrivato, descrivere tutte le azioni a cui sono stato sottoposto da mamma e figlio richiede un racconto a parte, forse erano d’accordo, mi hanno spolpato Mirko è stato micidiale col cazzo in bocca, Iris famelica, sono tornato a casa dicendo che mi sentivo poco bene, sono andato a letto senza cena. Ho approfondito l’amicizia con Mirko ed Iris, a Mirko piace il mio cazzo, me lo succhiava e sborrava trascinato dalla mamma che mi mordeva le labbra.
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Commenti dei lettori al racconto erotico