Il figlio prediletto
di
Mind Games
genere
incesti
Sentii mio padre inveire contro mia madre che stava esagerando, che non ne poteva più del suo narcisismo patologico. Mamma per tutta risposta gli disse: “E allora? Qua comando io! Qua ho sempre comandato io e me ne frego delle tue lamentele. Se non ti sta bene, quella è la porta!”. Vidi mio padre uscire, mentre mia madre venne in camera mia ordinandomi di uscire e quindi di vestirmi nonché di comandare a mio fratello minore di fare altrettanto. Era nervosa ed eccitata. La discussione con papà e il suo sprezzante comando l’avevano eccitata come e più d’una droga. Era completamente su di giri. In macchina mentre guidavo cominciò a dirmi che avrei dovuto interessarmi di più dell’educazione di mio fratello. Sì, insomma, di ordinargli cosa fare e cosa non fare. Era tutta fasciata nei suo leggings neri, mentre muoveva nervosa le gambe nel parlarmi. Diceva che avrei dovuto diventare il nuovo uomo di casa, che era tempo che lei mi svezzasse come aveva fatto con nostro padre 20 anni prima. Lo stesso pomeriggio, a casa, le guardo il culo mentre cucina. Quell’ordine di svezzarmi mi rende il cazzo duro come il marmo. Lei si gira, mi guarda negli occhi, capisce e mi fa cenno verso mio fratello, come a ordinarmi di prendere azione. Io per tutta risposta le faccio chiaramente vedere che i miei occhi scendono sul suo culo. Lei altrettanto prontamente si volta verso di me così che io le possa guardare la fregna. E mentre gliela guardo ed incrocio i suoi occhi, lei mi fa ancora segno verso mio fratello. Confesso che con lui avevo avuto sempre un atteggiamento dolce, essendo più piccolo di me di oltre 8 anni, avendone io 18. Ma in quel momento forse l’aria, forse quella fregna gonfia, mi volto a comandare a mio fratello di metter ordine nel salotto open space. E subito guardo gli occhi di mia madre chiudersi come in uno psichedelico tiro di cannabis. È in estasi, vuole addomesticarmi con dominio e piacere. Mentre pronuncio quel comando le riguardo la fica. Questa volta mamma si tira su i leggings guardandomi con degli occhi arrapati. Mio fratello partecipano indirettamente proponendosi svogliato a metter in ordine. Gli urlo che se non obbedisce lo punisco così amaramente che se ne ricorderà. Ed intanto vado vicino a lei, le metto una mano sulla fregna pelosa e gliela stringo, mentre lei sussulta. Posso vedere mio fratello da circa 10 metri mettere tutto in ordine, mentre quella fregna mi sta palpitando in mano. Mi avvicino al suo orecchio e le sussurro: “Ora andiamo a fottere in camera tua a pecorina difronte lo specchio”. Ci precipitiamo in stanza le prendo i capelli da dietro, la inchino sul letto, le abbasso i leggings, le strappo quel sottile lembo di perizoma che fascia la sua enorme bocca di fregna e le infilo tutto il mio grosso cazzo dentro a quelle labbra. Sento mio fratello urlare dal soggiorno che ha fame e comando a mia madre di non rispondere. È più importante il mio cazzo di quel cazzo di cibo. La sento schizzare dalla fica per quanto è eccitata. La spingo a colpi secchi la mia verga fino a quando sento lo sperma salirmi su dalle palle. Mio fratello sta bussando alla porta della nostra camera quando le schizzo dentro tutta la sborra bollente mentre lei ormai noncurante di quella presenza emette un urlo di piacere
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