La storia di me e Giulia

di
genere
trio

Io e mia moglie Giulia ora abbiamo 34 anni ma ci frequentiamo da 20 anni.
Ebbene si, siamo cresciuti sessualmente insieme, io l’ho sverginata e lei ha sverginato me.
Non è sempre stata una storia in salita, ci siamo lasciati a 20 anni per ritrovarci a 30. Lei a trent’anni una relazione alle spalle e due figli, un maschio e una femmina, io single e felice.
Un incontro insolito, al matrimonio di un nostro vecchio amico.
Sguardi imbarazzati per entrambi, poi un ciao di sfuggita in chiesa. Al ristorante ci siamo ritrovati nello stesso tavolo e, complice l’alcol abbiamo iniziato a riparlarci.
Lei sempre più bella, ha sofferto tanto quando ci siamo lasciati, io non ho mai trovato un’intesa sessuale così forte con una ragazza.
Ci siamo lasciati perché lei durante i rapporti, mi confessava di volere un altro cazzo nel letto con noi, da spompinare mentre la scopavo. Avevamo provato di tutto per soddisfare parzialmente la sua fantasia: guardavamo dei porno, usavamo dei dildi ma nulla, Giulia lo voleva di pelle.
Così ho iniziato a pensare che mi tradisse e come un coglione ho iniziato a tradirla anch’io.
La nostra relazione finì così con lei che mi confessò di essere stata con un ragazzo molto più grande di noi.
La sera del matrimonio era però diversa, pronta a sotterrare l’ascia di guerra.
È bastato parlarci che entrambi avevamo voglia di riunirci.
“Perché non vieni da me stasera? Ti avviso però: ho una bimba di 16 anni e un bimbo di 13 che stanotte sono con il padre ma domani mattina torneranno”.
Sapevo che aveva avuto figli ma mi ha fatto piacere che me lo ha detto subito.
Quella sera al matrimonio abbiamo ballato assieme e, con stupore di tutti i presenti che conoscevano la nostra storia, ci siamo baciati.
“Ne dobbiamo parlare però ho intenzione di riprovarci con te” mi dice Giulia facendosi seria.
A festa finita raggiungiamo casa sua, la ricordavo benissimo, una stupenda villa lasciata dai suoi genitori. Le sue manie di grandezza si sono superate da quando la conoscevo.
In macchina Giulia mi detta i paletti. Ha due figli adolescenti e si è dedicata a loro. Attualmente il suo desiderio sessuale lo sta sfogando con Marco,il padre dei figli e, vista la precedente nostra relazione, non ha nessuna intenzione di smettere al momento con lui. Io, essendo che avevamo sperimentato il desiderio(o meglio lei, ma quella sera diceva che anch’io avevo) di fare una cosa a tre, potevo approfittarne per farlo con una persona con cui lei ha un certo feeling. Con tutti i discorsi che mi ha fatto e l’alcol che avevo in corpo, annuivo e basta.
Arrivati a casa, Giulia si toglie subito l’abito rosso rimanendo con un completino sexy nero e reggicalze.
Inizio a ribaciarla e a palparla “mi sei mancata” le sossurro, “anche il tuo cazzo mi è mancato “ mi risponde.
Mi sbottona l’abito e me lo tira fuori “poverino, quelle bagascie che ti hanno usato non hanno saputo farti venire come facevo io” inizia a baciarlo, leccarlo e a prenderlo tra i denti.
“Vieni con me” la seguo, mi porta tipo in un ripostiglio. In alto c’è una scatola. La prende e sorride.
Andiamo in camera sua, sticazzi ora sembra un set di un porno. Una camera con piastrelle nere, letto in pelle nera con coperte nere, divano nero di fronte al letto e specchio sul soffitto.
Giulia vede il mio sguardo e sorride “ eh qui io e Marco ( il padre dei bambini) veniamo a divertirci, guarda cosa c’è nella scatola “ dice aprendola.
No, Giulia ha tenuto tutto ciò che riguarda il sesso tra noi. Nella scatola il nostro primo goldone usato quando l’abbiamo fatto la prima volta, le sue mutandine di quel giorno, i miei boxer, i dildi che usavamo per lei, l’anal plug per lei, il vibratore che aveva comprato in farmacia perché aveva visto il pegging in un porno e per un po’ di mesi mi masturbava analmente….tutto, in quella scatola aveva tenuto tutto.
Giulia si stende sul letto “ahhh che ricordi….mi piacerebbe ricominciare da capo “
Inizio quindi a baciarle e leccarle l’inguine, mordicchiandola come piace a lei. Mentre lo faccio lei si tocca e dice “ah porcone, ti ricordi i miei punti deboli”
Le alzo entrambe le gambe e inizio a lecarle tutto intorno a quel perizoma fino a quando la sua mano lo sposta e mi mostra la sua figa in tutto il suo splendore.
Inizio a leccargliela e succhiargliela e Giulia mi implora “vieni qui con il tuo cazzone”.
Mi metto a 69 così da soddisfare la sua fame. Io mi dedico alla sua figa e al suo culo che, nonostante dice che lo usa poco, solo con Marco una volta a settimana, a me sembra bello ospitale. Inizio a giocare con le dita sia davanti che dietro e anche lei lo fa. Sento il suo dito che inizia a penetrarmi. È bravissima nel massaggio prostatico.
Mi faccio massaggiare per bene, il cazzo mi stava per scoppiare.
“Mettiti giù “ le dico.
Giulia si mette a pecora. Inizio a scoparla schiaffeggiandole il culo. “Ti aspettavo! Ti aspettavo!” Inizia a urlare venendo.
Giulia viene, io le do un’altra passata di lingua su quel buco del culo che mi ha fatto venire un botto di volte.
Dopo averglielo leccato voglio entrarci, così gli punto la cappella e a differenza di 20 anni fa, entra che è un piacere.
Giulia afferra un dildo dal comodino e mentre le scopo il culo si masturba venendo nuovamente.
Sto per scoppiare “hai sete o schizzo qui?” Le dico.
“Tu sei matto “ mi dice girandosi immediatamente e afferrando l’uccello in bocca. “Vieni, vieni “ mi dice segandomi l’uccello sulla sua bocca. Le vengo copiosamente e da quella sera siamo ritornati la coppia più solida di prima
Il giorno dopo ho conosciuto Marco e i ragazzi .
Marco è un tipo sportivo come me, molto alla mano.
Giulia ossessionava anche lui con la storia della scopata a tre.
La settimana successiva abbiamo organizzato ma si sa, le scopate organizzate non vanno mai come devono andare.
Il sogno di Giulia si è realizzato un paio di settimane dopo .
I ragazzi erano fuori e noi eravamo nel giardino in piscina.
Giulia rientra in casa, Marco la segue.
Io rimango lì a nuotare. Ad un certo punto mi insospettiscono perché nessuno dei due torna fuori da casa.
Esco dalla piscina, mi asciugo e mi dirigo verso il soggiorno. Non ci sono, in cucina niente.
Vado verso la camera e sento lei che fa la stupida.
Cazzo. Il cuore mi va in gola ma la situazione è eccitante.
Entro in camera. Eccoli. Lei è distesa nel letto, Marco è di spalle a me ma è evidente che gli sta facendo un pompino.
Giulia mi vede, sorride “ops! È arrivato un altro cazzo per me”
Vedere la propria donna con in mano il cazzo di un altro e la bocca lucida di bava è una sensazione tra il voler spaccare tutto e l’eccitazione.
“Vieni qui” mi dice.
Mi metto dall’altra parte, faccia a faccia con Marco, Giulia finalmente felice con in mano due cazzi. Inizia a segarmi con foga facendomelo andare duro.
È eccitante vedere la propria donna succhiarti il cazzo con gusto e passione e poi farlo con un altro cazzo.
Giulia continua gustandosi il momento, poi si mette a pecora.
Marco continua a farselo succhiare, io preferisco scoparla. Giulia si aspettava che la penetrassi in figa invece le ho strusciato la cappella sulla figa per un po’ per poi entrarle diretto in culo. Giulia lo prende con un sospiro, si gira, mi guarda, mi fa l’occhiolino e inizia a gemere strozzata da quel cazzo in bocca. Marco si stacca e viene sulle coperte, Giulia finalmente ha la bocca libera per urlare i suoi “ahhhhh odddio ahhhhhh” ad ogni inculata. Sto per venire. La prendo dalla coda e le infilo l’uccello in bocca. Giulia ingoia. È felice. È stata un’esperienza strana ma che abbiamo ripetuto.
Giulia ci guarda entrambi “ragazzi io sono fatta così. Ho tradito entrambi e tutte due le volte ho avuto il piacere di farlo a tre. Sono veramente felice di averlo fatto con il padre dei miei figli e l’amore più importante della mia vita”
scritto il
2024-06-20
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