Il ragazzo di mia moglie

di
genere
tradimenti

Aulia mia moglie fa la cassiera al supermarket del centro commerciale. E’ distante 8 km da casa nostra. Prima il supermercato era vicino casa, poi si sono spostati. La accompagnavo io le prime volte, questo comportava alcuni sacrifici, avevo degli orari scomodi per il mio lavoro quindi l’accompagnavo molto presto, costringendola ad aspettare l’ingresso a volte anche due ore. Poi è arrivato il Salvatore di nome e di fatto perché il suo nome è proprio Salvatore. Lui un ventiduenne assunto nello stesso supermercato con contratto a termine. Aveva uno scooter, per andare al lavoro doveva passare sotto casa nostra. Aulia l’ha adescato subito, lui di riflesso ha subito accettato. Vederli sullo scooter insieme, lui guidava ed Aulia stretta al suo corpo facevano corpo unico, le mani sull’inguine di Salvatore per paura di non cadere, il suo formoso seno faceva da airbag in caso di caduta. Lo faceva salire a casa quasi sempre, solo se lui aveva impegni questo non avveniva. Per Aulia era “il mio ragazzo” non avevo nulla da dire perché ero suo marito, era simpatico anche a me il ragazzo. Lo trattava come un figlio -Stasera stai a cena da noi cosa ti deve cucinare Aurelio?- Aurelio modestamente sono io, trattato alla stregua di uno sguattero, senza offesa per questi ultimi. Una sera, ero già a casa, sono tornati sullo scooter sotto un violento temporale. Ho aperto la porta per farli entrare, avevano l’acqua dappertutto, i vestiti erano trasparenti, si sono spogliati nudi all’ingresso, mi ha colpito il cazzo di Salvatore. Un imberbe ragazzino con un cazzo da paura, ecco spiegato “il mio ragazzo” Aulia per non cadere dallo scooter si aggrappava a quel manico. Lei dopo aver fatto
la doccia ha indossato una maglietta lunga che solitamente usa in casa, lui con un paio di miei pantaloncini, del tipo con contenitore in rete dei genitali. Si vedeva la forma del cazzo, ho guardato Aulia mi ha fatto l’occhiolino. Intanto fuori l’acqua cadeva giù in maniera esagerata. La cena sul tavolo a base di fettine di petto di pollo ed insalata, il pasto preferito da Salvatore. -Ti piace come ha preparato Aurelio?- Lui ridendo ha risposto -Ottimo, solo l’insalata è troppo salata- -Stasera senza figa- Salvatore per poco non si strozzava dal ridere. Per continuare nello scherzo ho risposto -Stasera tu resti senza cazzo- -Ti sbagli io il cazzo ce l’ho, vero Salvatore?- Salvatore è diventato blu dalla vergogna, Aulia si è alzata, si è seduta sulle gambe di Salvatore -Ecco vedi? Già lo sento, duro come sempre- Stavo al gioco, mi rodeva dentro, non potevo fare altro. Non so se l’avevano già deciso, sicuramente la pioggia era stata una componente positiva, perché pioveva e non aveva intenzione di smettere. -Salvatore se non smette di piovere non esci da questa casa- Questa volta l’occhiolino era diretto a Salvatore. Ormai non contavo più nulla, non reagivo, anche se inconsciamente volevo che Salvatore dormisse con Aulia. Mentre sistemavo la cucina, loro discutevano amorevolmente di questioni di lavoro, quando ho finito ho detto che andavo a lavarmi, loro la doccia l’avevano già fatta quando sono tornati inzuppati di pioggia. Quando sono uscito immaginavo di trovarli ancora in salotto, era in camera, sul letto con la luce più grande accesa per farmi vedere cosa stavano facendo. Aulia aveva in bocca il cazzo di Salvatore nella sua massima espressione, lui per la vergogna si è messo il cuscino sul volto. Lei è stata di parola, quella sera li ho visti solo scopare, io senza figa, per dispetto non li ho voluti vedere, sul letto mi sono girato di spalle, è stato peggio li sentivo e loro facevano di tutto per farmi sentire.
scritto il
2024-06-30
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